Firenze, “Fridays for future” tronano in piazza per il clima

A Firenze il corteo è partito intorno alle 10 dal piazzale dei Caduti e si chiuderà nel parco del Terzolle dove è prevista un’assemblea. Manifestazioni anche a Lucca, Pisa, Pistoia

‘Another world is possible’. è questo lo striscione  che ha aperto il corteo di Firenze  per la manifestazione dei Fridays for future che tornano in piazza anche in Toscana per lo sciopero del clima indetto in varie città italiane.A Firenze il corteo è partito intorno alle 10 dal piazzale dei Caduti  per arrivare nel parco del Terzolle dove si è tenuta  un’assemblea. Nel pomeriggio  una biciclettata per le vie del centro storico di Firenze con partenza da piazza Santissima Annunziata alle 17.30. Cortei in programma stamani anche a Lucca e a Pisa mentre a Pistoia promosso un festival nel verde dalle 16 al parco di Monteoliveto.

Seminare Utopie. Ripensare le città: sostenibili, vivibili e inclusive’, il titolo dell’iniziativa: “Come gruppo locale pistoiese di Fridays For Future abbiamo deciso di organizzare un festival sulle città sostenibili, vivibili e inclusive – spiega Mina Fugini, 18 anni, coordinatrice pistoiese del movimento -. Abbiamo scelto di realizzare un festival e non un corteo questa volta perché è importante che la gente sia resa consapevole che le soluzioni per attuare la transizione ecologica già esistono, e possono partire dagli spazi in cui viviamo quotidianamente, migliorandoli non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello di benessere psico-fisico e sociale”

I giovani di Fridays for future hanno portato in piazza a Firenze striscioni e cartelli con scritto ‘basta sovvenzioni ai combustibili fossili’, e ‘la nostra rabbia è energia rinnovabile’. Durante il corteo, al quale hanno partecipato anche rappresentanti del collettivo di fabbrica di Gkn, sono stati intonati cori sull’emergenza climatica e la necessità di introdurre misure urgenti per frenare il cambiamento climatico.

‘Contro il governo delle speculazioni, dieci, cento, mille, speculazioni’, uno dei cori dei giovani, insieme a ‘studenti in lotta, il clima non si tocca’. “A Firenze – sostengono i giovani di Fridays for future – il sindaco ancora sostiene il piano di ampliamento della pista dell’aeroporto fiorentino e propone di portare avanti il progetto dello scudo verde, che sanzionerebbe l’ingresso in città dei veicoli più inquinanti, senza però un piano di bilanciamento di questa misura con un potenziamento adeguato e la gratuità del trasporto pubblico, piantare alberi per aumentare il verde urbano, che previsto solo nel centro storico andrebbe a beneficio più dei turisti che della cittadinanza, è irrisorio se si ignorano le disuguaglianze economiche. Non c’è vera sostenibilità senza equità”. Al termine del corteo i giovani si sono riuniti in piazza e si sono divisi in gruppi di discussione per riflettere sull’importanza delle manifestazioni, sulle ragioni e sulle possibili soluzioni contro i cambiamenti climatici.

“La crisi climatica è un problema enorme – dice una rappresentante del movimento – ma per troppo tempo rimasto invisibile, oggi non lo è più. Ma ora è il momento non solo di sollevare il problema, ma anche di iniziare a dare delle soluzioni, provare a dire cosa deve fare l’opinione pubblica fino all’Unione europea”.

Al grido di ‘Non molliamo’ sono stati circa in 200, tra studenti delle superiori, rappresentanti politici e dei sindacati a scendere in piazza a Lucca. In questi giorni, tra l’altro, nella città murata è in corso il Pianeta terra Festival. I manifestanti si sono dati appuntamento questa mattina in piazzale Verdi, per poi percorrere un tratto delle Mura cittadine e fermarsi in piazza San Michele, dove erano previsti alcuni interventi. “Dopo tutto quello che abbiamo visto, sentito e vissuto questa estate – hanno detto – c’è bisogno di ognuno di voi per farci sentire.

Negli ultimi mesi abbiamo potuto toccare da vicino alcune conseguenze della crisi climatica in Italia: l’alluvione in Emilia, i fenomeni meteorologici estremi, i danni all’agricoltura, e i report dell’Ipcc confermano che l’uomo ha la piena responsabilità di tutto questo”. Tra le richieste fatte dai ragazzi alla politica: un’attenta riflessione sugli atti da compiere, in primis lo stop alle emissioni di ogni sostanza climalterante e la messa al bando dei combustibili fossili. Al loro fianco, oggi, c’erano anche i Parents for future, movimento spontaneo dei genitori nato nel 2019, le sigle sindacali e alcune forze politiche come ‘Sinistra con’ ed Europa Verde. Non sono mancate le stoccate al governo che, secondo Sinistra con “di fronte ai disastri e alle evidenze scientifiche, si attarda in una narrazione negazionista – sostiene la lista – sminuendo la minaccia della crisi climatica e sottacendone le cause, che sono principalmente dovute all’utilizzo dei combustibili fossili, cioè petrolio, gas e carbone”

Centinaia i giovani, per lo più studenti degli istituti superiori, che hanno sfilato in corteo a Pisa. Un serpentone pacifico e colorato che ha attraversato le principali vie del centro cittadino esponendo striscioni per richiamare la politica a “impegnarsi di più nella tutela dell’ambienta e nelle azioni di contrasto al cambiamento climatico”. In particolare, durante le assemblee pubbliche improvvisate nelle piazze si è ribadito il no dei partecipanti all’ipotesi “di insediamento di una grande base militare all’interno dei confini del Parco di San Rossore” e si è chiesto misure concrete anche agli enti locali a tutela dell’ambiente.

Fridays For Future, centinaia in corteo a Firenze

Firenze, un grande striscione con scritto ‘La nostra rabbia è energia rinnovabile’ ha aperto il corteo dell’undicesimo ‘Sciopero globale per la giustizia climatica’ di Fridays For Future.

Il capoluogo toscano, insieme ad altre città della regione, ma anche del resto d’Italia, ha ospitato venerdì mattina l’iniziativa di protesta lanciata da Fridays For Future Italia per chiedere agli Stati misure per contrastare il cambiamento climatico.

Molti gli striscioni e i cartelloni mostrati dai ragazzi. ‘Il clima sta cambiando perché noi no?’, si legge su uno. E poi ‘giustizia climatica ora!’, ‘Non c’è un pianeta B’ e ‘Meno fascisti, più ambientalisti’. Presente in corteo anche il collettivo di fabbrica Gkn con lo striscione ‘Insorgiamo’ e una grande bandiera della pace.

Dopo aver percorso il lungarno di Firenze, il corteo dei Fridays For Future Firenze – a cui secondo la questura hanno partecipato circa 300 giovani – è arrivato poco dopo le 11 in piazza Santa Croce, dove la manifestazione si è conclusa con interventi di realtà locali e associazioni tra cui pure la rete femminista ‘Non una di meno’.

I manifestanti hanno annunciato la loro adesione alla manifestazione promossa dai sindacati della scuola domani a Firenze dopo i fatti del liceo Michelangiolo e le critiche del ministro Valditara alla preside del liceo scientifico Leonardo da Vinci e alla protesta, l’11 marzo, a Piombino contro il rigassificatore.

Controradio News ore 7.25 del 3 marzo 2023

Controradio News: ultim’ora, aggiornamenti, cronaca ed eventi in Toscana nella sintesi mattutina. Per iniziare la giornata ‘preparati’

Controradio News – Manifestazione per la scuola e la Costituzione Firenze, anche Conte, Landini e Schlein al corteo di domani pomeriggio che partirà alle 14 da piazza ss. Annunziata. Crescono le adesioni alla manifestazione del 4 marzo «in difesa della scuola e della Costituzione» dopo l’aggressione al liceo Michelangiolo. In piazza anche la neo leader del Pd Elly Schlein. Invito tutta la città a partecipare alla manifestazione. Lo ha scritto sui social il sindaco di Firenze Dario Nardella. Controradio seguirà con finestre di diretta, interviste e copertura crossmediale.
Controradio news – Il movimento “Fridays for future” torna in piazza anche a Firenze per l’undicesimo sciopero globale per il clima, con una manifestazione il cui percorso prenderà il via da piazza Santa Maria Novella. I giovani manifesteranno oggi insieme ai movimenti ecofemministi e transfemministi, per la giustizia di genere e delle comunità LGBTQIA+. Lo sciopero globale del clima prenderà il via alle ore 9  da piazza Santa Maria Novella con un percorso che porterà il corteo verso piazza Ognissanti, Ponte Santa Trinita, Borgo San Jacopo, il lungarno fino a Ponte alle Grazie e infine con l’arrivo in piazza Santa Croce. Qui è previsto il comizio finale.
Controradio news – Rodolfo Fiesoli, il fondatore della comunità il Forteto condannato in via definitiva a 15 anni di carcere per violenza sessuale, è stato posto agli arresti domiciliari in quanto “le condizioni di salute sono incompatibili con la detenzione in carcere”. Per questo il tribunale di sorveglianza di Venezia ha disposto il trasferimento in una rsa nel padovano.
“Prendo atto della dichiarazione dell’ad della Rai Carlo Fuortes, che ha confermato di voler continuare la sua attività alla Rai. È dovere mio e del Consiglio di Indirizzo, dopo le dimissioni del sovrintendente Pereira, assicurare in tempi molto rapidi al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino una nuova guida. Confermo che il Cdi è convocato per affrontare la questione il 6 marzo”. E’ quanto dichiara il sindaco di Firenze Dario Nardella, anche presidente della Fondazione del Teatro del Maggio.
Controradio news – La Piana lucchese è ancora maglia nera per il particolato fine e il tasso di riduzione delle medie annuali degli inquinanti atmosferici nel periodo 2011-2021 “si è dimostrato troppo basso”. È l’analisi contenuta nel dossier ‘Mal’Aria di città 2023’, presentato a Firenze da Legambiente Toscana in occasione dell’ultima tappa della campagna itinerante ‘Clean cities campaign’. Ulteriori info su controradio.it

🎧 ‘Fridays for Future’, ritorna anche a Firenze, con lo sciopero per il clima

Ritorna anche a Firenze il ‘Global Strike For Climate!’, organizzato da ‘Fridays for Future’, con un corteo che partito da Piazza della Santissima Annunziata, è arrivato in piazza del Carmine dopo aver percorso tutto il centro storico.

Erano un paio di migliaia giovani manifestanti, a Firenze, per il corteo di Fridays for future, nell’ambito del nuovo sciopero globale per il clima indetto in tutto il mondo dal movimento.

In podcast l’intervista ad alcuni ragazzi a cura di Gimmy Tranquillo.

Sono oltre 70 le città italiane che oggi hanno visto manifestazioni, il corteo fiorentino ha percorso le vie del centro, per poi arrivare in piazza del Carmine, fra grandi striscioni con slogan come ‘We are unstoppable – another world is possible’ e ‘People not profit’, e cartelli ironici dedicati ai politici.

La transizione ecologica deve essere “la priorità assoluta del prossimo governo, e non è una volontà, ma una necessità non più rinviabile”, ha affermato Sofia di Fridays for future, dando il via alla manifestazione. Fra le richieste del movimento, treni regionali e trasporto pubblico locale gratuiti, stop ai progetti legati alle fonti energetiche fossili, un’accelerazione sull’efficientamento energetico degli edifici pubblici.

Il ‘Global Strike for Climate’, è un evento internazionale e la Rete della Conoscenza, l’Unione degli Studenti e Link-Coordinamento universitario sono stati in oltre 40 piazze a manifestare per un mondo più giusto. Da Roma a Milano passando per Napoli, da Trieste a Bologna, passando per Torino, Firenze, Genova, Perugia, fino ad arrivare a Cagliari, Pescara, Bari e Potenza, studenti e studentesse, giovani ragazzi e ragazze si sono mobilitati in tutto il paese per mettere al centro le priorità delle nuove generazioni: diritto al futuro, decisionalità, partecipazione, giustizia sociale.

A due giorni dalle elezioni politiche nazionali, la mobilitazione per il clima chiamata dal movimento Fridays For Future vuole fare da megafono ad istanze che non vengono prese in considerazione dal dibattito pubblico. “Gli studenti e le studentesse – spiegano – si mobilitano ormai da anni per stimolare le istituzioni a riconoscere che la crisi climatica non è un evento casuale: è frutto di un sistema produttivo ed economico sfruttatore che fa profitto sul pianeta e sulla vita delle persone. Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una campagna elettorale vuota – dichiara Virginia Mancarella, coordinatrice nazionale Link-Coordinamento Universitario – con proposte spot che non sono andate al cuore delle questioni. Parlano tutti di sostenibilità ma nessuno che menzioni investimenti nella ricerca e nell’università. Come crediamo di poter affrontare la riconversione ecologica, la crisi energetica, parlando dell’energia nucleare invece di investire nel rinnovabile e nel trasporto pubblico gratuito?. Ormai le università son sempre di più asservite alle logiche del mercato e finanziate soprattutto da privati con chiari interessi economici, quando le comunità accademiche dovrebbero essere il primo motore di uno sviluppo alternativo e di messa in critica della società.”

“La politica nel nostro paese non ha chiara le priorità della nostra generazione, queste elezioni nazionali lo hanno dimostrato. Durante tutta la campagna elettorale abbiamo sentito parlare di giovani e di ambiente, ma mai interrogando davvero le priorità che le nuove generazioni hanno messo al centro del dibattito-sostiene Manuel Masucci Coordinatore nazionale Rete della Conoscenza – Negli ultimi mesi abbiamo assistito al disastro della Marmolada, alle alluvioni nelle Marche, alla siccità, alla crisi energetica conseguente alla guerra Russo-Ucraina con il caro bollette che mette in ginocchio moltissime famiglie, alla morte di ben 3 ragazzi durante stage “formativi” per mancanza di tutele e sicurezza”.

“Le elezioni saranno una sconfitta per tutti i giovani che da anni scendono in piazza per la giustizia climatica. Non c’è nessuno che ci rappresenta. Quando ci sono i disastri li chiamano maltempo, quando scendiamo in piazza ci deridono”.

Fridays For Future, un migliaio in corteo per vie del centro di Firenze

Firenze, anche il capoluogo toscano ha aderito allo sciopero nazionale per il clima indetto dai ragazzi di Fridays For Future.

Al corteo di Fridays For Future, che si è snodato per le vie del centro cittadino, hanno partecipato circa un migliaio di giovani e giovanissimi che chiedevano un cambio di marcia nella tutela dell’ambiente. In piazza nessuna bandiera di partito, ma alcune bandiere della pace e striscioni contro la guerra in Ucraina.

In fondo al corteo anche sigle sindacali e una rappresentanza dei lavoratori di Gkn, la manifestazione di oggi era infatti stata lanciata insieme al Collettivo di Fabbrica GKN con 2 giornate di mobilitazioni convergenti: lo Sciopero Globale per la giustizia climatica del 25 marzo e la Mobilitazione Nazionale “Insorgiamo” del 26 marzo a Firenze.

Tre le ragioni principali dello sciopero che vengono riportate sulla pagina Facebook di Fridays For Future Firenze:
1️⃣…per una scuola ecologica:
l’educazione ecologica è il primo passo per affrontare le sfide del nostro presente, preparando i ragazzi e le ragazze a immaginare un mondo diverso. Vogliamo un’educazione ambientale di qualità, formativa e informativa; scuole sostenibili e sicure, partendo da edilizia e trasporti. Vogliamo una scuola libera da ogni intrusione da parte di aziende inquinanti.
2️⃣…per un lavoro ecologico:
che ci liberi dal ricatto tra sopravvivenza, salute, ambiente o lavoro, che riconosca il lavoro riproduttivo e di cura, che ridistribuisca le quote di lavoro tra tutta la popolazione riducendo l’orario di lavoro a parità di salario, come indicato dal collettivo di fabbrica GKN
3️⃣…per la pace:
perché la causa principale di questa guerra, così come la crisi climatica, è l’attuale sistema di produzione e di consumo, che ci ha resi dipendenti dai combustibili fossili, che stanno alimentando paesi autoritari e il collasso climatico. Un pianeta attraversato da conflitti devastanti non sarà mai ecologicamente sano. La guerra è fossile, la pace è rinnovabile

🎧 Fridays For Future e Gkn, doppia manifestazione 25 e 26 marzo

Firenze, collettivo di Fabbrica ex Gkn e Fridays For Future insieme il 25 e 26 marzo, in una doppia manifestazione sulla “giustizia climatica”. È quanto presentato martedì 22 a Firenze: il 25 marzo è in programma lo sciopero globale per il clima (che coinvolgerà tutto il mondo), il giorno successivo a Firenze la mobilitazione nazionale ‘Insorgiamo’, il cui slogan è nato proprio sulla vertenza della fabbrica di Campi Bisenzio.

La manifestazione del 25 marzo di Fridays For Future inizierà la mattina alle 9:30 in Piazza Santissima Annunziata, mentre quella del 26 di Gkn inizierà alle 14.30 da piazza Vittorio Veneto: il percorso toccherà Porta a Prato, via della Scala, via dei Fossi, ponte alla Carraia, ponte alle Grazie, con arrivo in piazza Santa Croce.

In podcast l’intervista a Dario Salvetti delegato RSU ex Gkn e a Martina Comparelli, portavoce Fridays For Future Italia, a cura di Gimmy Tranquillo.

“Sono due date ma in realtà è una unica – ha detto Dario Salvetti, delegato Rsu ex Gkn -. Vogliamo dire che non esiste contrapposizione tra questione ambientale e sociale. Non ci vogliamo più mobilitare sulla base dell’emergenza, stiamo insorgendo per il nostro futuro. Per noi il 24 marzo è l’ultima chiamata. Non va bene se il 24 marzo ci si trova al Ministero con il piano industriale totalmente da analizzare. Vorremmo provare a entrare nel merito del piano industriale, questi giorni potevano essere utilizzati proprio per valutare in modo più approfondito il piano”.

Secondo Martina Comparelli, portavoce di Fridays For Future Italia, “è importantissimo riuscire a congiungere le due mobilitazioni. È necessario riprendere quella visione globale che ci è stata tolta, fondamentale per far sì che si comprenda che non siamo più divisi l’uno dall’altro e che non si crei più quella dinamica del concetto ‘la mia lotta è più importante della tua’. Non possiamo più dividerci di fronte al ricatto tra ambiente e lavoro”.

Diversi i testimonial: da Zero Calcare, Vauro e Staino con le loro vignette, a Jorit e Modena City Ramblers. La doppia iniziativa coinvolge anche organizzazioni come Arci e altri lavoratori di vertenze come Caterpillar, Tim o Alitalia.

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