Prodi: “sul cambiamento climatico sappiamo ancora troppo poco”

Intervista con il prof. Franco Prodi, accademico di Fisica meterologia e climatologia, su cambiamento  climatico, transizione ecologica e C02. Partendo dalle manifestazioni del Fridays for future

Fridays for future, in migliaia in piazza a Pisa

In migliaia hanno sfilato stamani per le vie del centro di Pisa in occasione dello sciopero globale del clima promosso dal movimento internazionale Fridays for future (Fff), che da settimane ogni venerdì promuove iniziative, presidi, flash mob e manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di avviare politiche per la tutela ambientale e salvare il pianeta dal riscaldamento globale.

Sarebbe pisano il primo italiano che ha seguito l’attivista sedicenne svedese Greta Thumberg, appena candidata al Nobel per la pace per la sua battaglia ambientalista da cui nasce il movimento Fff. Bruno Fracasso, ventunenne studente di biologia, ha promosso il primo presidio Fff italiano il 30 novembre e “da allora siamo in piazza ogni venerdì”.
“Seguo Greta da tempo – dice – e lei è tra i miei followers su Instagram anche se non abbiamo mai avuto interazioni dirette. La prossima settimana, probabilmente a Roma, si terrà la prima assemblea nazionale dei militanti Fff”.
Senza il cappello dei partiti, per ora: “Interloquiamo con tutti – conclude Fracasso – ma le nostre tematiche sono inconciliabili con le politiche dei partiti sovranisti. Il Pd e la sinistra ci sostengono e da Zingaretti è arrivato un bel messaggio, ma per ora sono parole di facciata visto che sostiene la Tav e le grandi opere che sono nemiche dell’ecologia. Il M5s? E’ l’unico che ha nel programma tematiche ambientaliste, ma una volta al governo ha tradito quei valori. La verità è che in Italia siamo orfani dei Verdi”.
A Livorno, circa 500 studenti delle scuole superiori di Livorno hanno sfilato lungo le vie del centro, con in testa una delegazione del liceo scientifico Cecioni, istituto dove è stato fondato il comitato locale Fff.
Manifestazioni anche a Grosseto, Lucca, Carrara e Viareggio. Ad Arezzo nella mattina si sono svolti flash mob spontanei mentre la manifestazione si terrà nel pomeriggio. Flash mob anche a Prato.

Sciopero Mondiale per il Clima, anche la Toscana in piazza con Greta

Climate Strike, Sciopero Mondiale per il Clima di oggi 15 marzo promosso da Fridays For Future Firenze. Partenza alle 9 da Piazza Santa Croce e termine in Piazza Santissima Annunziata. Interventi di studenti delle superiori e universitari.

Fridays For Future è un movimento ispirato alla mobilitazione di Greta Thunberg. Nato dal basso e composto principalmente da studenti giovanissimi, sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone di ogni età nella denuncia della mancanza di azioni concrete da parte delle istituzioni contro i cambiamenti climatici” si legge nel comunicato stampa.

“Fridays For Future è un movimento apartitico che si oppone a strumentalizzazioni da parte dei partiti politici. Per questo, individui appartenenti a partiti e associazioni che vogliano aderire al Climate Strike sono invitati a partecipare senza bandiere né simboli. Solo cartelloni che mettano in risalto il tema dell’emergenza climatica e ambientale saranno accettati” proseguono gli organizzatori.

Il movimento accusa le istituzioni dell’Unione Europea, il governo italiano e le amministrazioni locali di aver messo il pianeta e il futuro di tutti in secondo piano rispetto agli interessi economici di pochi, “esponendoci a rischi che ledono i nostri diritti umani fondamentali a vivere in un ambiente sano”.

“Per troppo tempo i decisori politici – si legge ancora nel comunicato- sono rimasti sordi agli appelli degli scienziati. Nonostante la COP sui cambiamenti climatici sia giunta nel 2018 alla sua 24esima edizione e nonostante l’Accordo di Parigi, le emissioni di gas serra non hanno subito diminuzioni. Il rapporto speciale dell’IPCC del settembre 2018 afferma chiaramente che la temperatura media globale si è già alzata di un 1°C rispetto all’epoca pre-industriale e che le promesse di riduzione delle emissioni di gas serra fatte dai governi, anche se fossero mantenute, non sono sufficienti per limitare il riscaldamento terrestre entro 1.5°C in più rispetto ai valori dell’epoca pre-industriale”.

“Secondo l’IPCC restano 12 anni prima che i cambiamenti climatici diventino irreversibili. E’ necessario un immediato cambio di rotta: devono cambiare le modalità di produzione di energia, eliminando le fonti fossili a favore di fonti rinnovabili, devono essere ridotti il consumo energetico, il consumo di carne e le deforestazioni e si deve sviluppare un sistema economico più sostenibile per l’ambiente” .

Gli attivisti di tutto il mondo in marcia per il clima pretendono che i decisori politici di tutto il mondo si prendano la responsabilità di risolvere la crisi climatica o si dimettano” conclude il comunicato.

Sciopero del clima, Di Giorgi (Pd): “In piazza con i giovani che chiedono una svolta”

“Non possiamo più aspettare, servono azioni concrete per risolvere la drammatica crisi ambientale che rischia di trascinarci sulla strada del non ritorno”, afferma la parlamentare Dem che aderisce al Global Strike For Future di venerdì.

“Venerdì in tutto il mondo i nostri figli scenderanno in piazza per chiedere una maggiore attenzione alla questione climatica, richiamando la classe politica tutta ad un impegno serio per evitare che si avverino le previsioni tanto catastrofiche quanto realistiche degli scienziati, secondo cui abbiamo davvero pochissimo tempo oramai per evitare che la situazione sulla terra diventi irreversibile a causa dei danni che negli anni sono stati arrecati agli equilibri bioecologici ed ambientali del pianeta”, dice Di Giorgi.
Di Giorgi“Tutti siamo chiamati a fare di più. Il PD ha sposato convintamente, a partire dalla Toscana, il principio dell’economia circolare come base per tutte le nostre azioni politiche. Crediamo fermamente che l’ambiente vada non solo difeso, ma accuratamente implementato con strategie mirate a sostegno di una riconversione ecologica.
Gli investimenti dei nostri governi, da Italia Sicura a Industria 4.0, andavano proprio in questa direzione. Si può e si deve fare di più, anche grazie ad una nuova cultura ed alle alle nuove tecnologie “, sottolinea Di Giorgi, che conclude:

“Mentre il governo gialloverde calcola tra i ‘costi’ il mancato introito di accise da carburanti fossili, e preferisce continuare a puntare sulla gomma invece di spostare il traffico merci su rotaia come accadrebbe con il TAV, io sarò al fianco di questi ragazzi che ci stanno dando una grande lezione di impegno civile, alle cui attese dobbiamo prestare massima attenzione. Per il loro futuro, a partire dal nostro presente!“

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