Pistoia: lettera minatoria contro sindaco, solidarietà, Giani, Anci e FdI

Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, ha ricevuto in mattinata una busta contenente una lettera minatoria e una lama. Lo riferisce lo stesso primo cittadino in un post su Facebook: “Ho ricevuto questo buongiorno. Una busta con dentro una lettera e una lama. Nella nostra bellissima citta’ non cediamo a queste vigliaccate e a queste minacce. Avanti”.

Messaggio di vicinanza, sempre via social, da parte del governatore della Toscana, Eugenio Giani: “Piena solidarieta’ al sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi vittima di minacce. Tutte le istituzioni- afferma il presidente della Regione- devono essere unite nel respingere ogni forma di violenza”.

“A nome mio e di tutta Fratelli d’Italia desidero esprimere solidarieta’ e vicinanza al sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi per il vigliacco messaggio intimidatorio che ha ricevuto oggi. Mi auguro che gli inquirenti facciano tempestivamente luce sul caso e che i responsabili di questo atto ignobile siano individuati quanto prima. Chi minaccia le Istituzioni e alimenta un clima di violenza e’ un criminale e deve essere punito severamente. Alessandro e la sua amministrazione stanno facendo un ottimo lavoro e sono convinta che nessuna minaccia fermera’ il suo impegno al servizio della citta’ e dei pistoiesi”. Lo dichiara in una nota la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“‘Sei nel mirino. Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, ha ricevuto questo messaggio in busta chiusa in comune. Solidarietà Alessandro! Le minacce anonime non fermeranno il
tuo coraggio e la tua passione”. Così l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi su Facebook.

Firenze, approvato Ordine del Giorno per candidatura alle Olimpiadi 2032

Come si deduce dal comunicato stampa rilasciato ieri sera dal Comune di Firenze, il Consiglio comunale ha approvato un Ordine del Giorno del Partito Democratico che rilancia la candidatura di Firenze e Bologna per le Olimpiadi del 2032.

23 sono i sì a favore dell’Ordine del Giorno che arrivano dal Partito Democratico, Lista Nardella e Movimento 5 Stelle, i 2 no da Sinistra Progetto Comune; Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto hanno optato per l’astensione, per un totale di 6 non voto.

L’Ordine del Giorno ricorda che Firenze e Bologna sono culle della cultura e della civiltà nel mondo ed eccellenze del made in Italy, esprimenti il meglio in campo alimentare, in quello della moda, della tecnologia e dell’alta formazione universitaria, ricorda che in passato Firenze ha organizzato eventi sportivi internazionali quali, ad esempio, i Mondiali di ciclismo nel 2013 e che i dati che sono emersi nell’organizzazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina prevedono, oltre alla creazione di circa 20.000 posti di lavoro da qui al 2026, un giro di affari stimato di oltre 4 miliardi complessivi a fronte di costi molto più contenuti rispetto al passato, con un aumento pro capite dell’intera cittadinanza.

L’Ordine del Giorno invita il sindaco a proseguire nell’importante percorso nel veder realizzata questa grande opportunità, agendo all’interno dei dettami del programma di mandato.

Hanno commentato il risultato Antonella Bundu e Dmtrij Palagi di Sinistra Progetto Comune: “Durante il Consiglio Comunale di ieri abbiamo assistito, stupiti, al comportamento del Gruppo del Movimento 5 Stelle, che si è astenuto sul programma di mandato di Nardella, coerente nella sostanza con quanto sostenuto dal Partito Democratico in campagna elettorale. Pensavamo di avere degli alleati in Palazzo Vecchio sui temi della tutela del territorio, in particolare rispetto al ‘nuovo’ vecchio progetto per l’aeroporto e al sottoattraversamento per l’Alta Velocità. Invece siamo stati gli unici a votare per un allineamento del Comune di Firenze alla posizione condivisa dai Sindaci di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato, chiedendo di investire invece sul Parco della Piana e sullo sviluppo del Polo Scientifico.

“Anche sulle Olimpiadi – hanno continuato – registriamo di essere l’unica voce di opposizione. Inizieremo a interrogare l’amministrazione per capire come intende muoversi per garantire quella ‘sostenibilità’ dichiarata in questi giorni, per un evento rilevante e di grande impatto. Ricordiamo come ci sia ancora una soluzione per il nuovo stadio, come ancora si stia discutendo (per alta velocità e aeroporto) di progetti ormai superati dalla storia, come la realizzazione del PalaWanny sia slittata, rispuntando ieri come ennesimo annuncio di Nardella…”.

“Continueremo a portare avanti la nostra puntuale opposizione, sperando – concludono Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – che le grandi intese tra centrodestra, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sul territorio locale diventino chiare a tutta la cittadinanza”.

Palio Siena: lanciò bottiglietta, capogruppo Fdi si dimette

Dimissioni da capogruppo Fdi in consiglio comunale a Siena e autosospensione da tutti gli incarichi nel partito, in particolare da quello di componente del direttivo regionale, dopo il lancio di una bottiglietta d’acqua durante il Palio.

Queste le decisioni prese in autonomia dal consigliere comunale di Siena, Maurizio Forzoni, già multato dal Comune con 500 euro e soggetto a una richiesta di Daspo fatta dal sindaco Luigi De Mossi alla questura a causa del lancio di una bottiglietta d’acqua il 16 agosto scorso dai palchi di piazza del Campo; la bottiglietta finì sulla pista di tufo mentre si correva il Palio dell’Assunta.

Le dimissioni sono state accettate dal coordinatore regionale di Fdi Francesco Torselli in un incontro tenuto oggi. Già nei giorni scorsi Forzoni aveva presentato le proprie scuse al Comune e alla città mentre la sua Contrada, la Selva, aveva preso le distanze dall’accaduto.

Forzoni, ammettendo il gesto, lo aveva spiegato come una reazione di stizza quando ha visto il fantino della sua contrada, la Selva, cadere a metà corsa. Ironia della sorte, poco dopo, alla fine dei tre giri di pista il cavallo ‘scosso’ della Selva, Remorex, ha vinto il Palio per una narice superando di centimetri il Bruco. Però ormai Forzoni aveva compiuto il suo gesto, quindi è stato individuato dai vigili urbani e sono scattate le sanzioni.

Saggi archeologici, Giorgetti: ‘trovati resti mura Arnolfo’

“Proseguono i saggi archeologici sul percorso della linea tranviaria per Bagno a Ripoli. Stanotte in viale Matteotti è stata trovata una testa delle mura di Arnolfo. Il ritrovamento è avvenuto all’altezza di via La Marmora a 70 centimetri dal piano stradale. Una profondità che non va a interferire con la realizzazione della sede tranviaria”.

Così l’assessore alla Mobilità del Comune di Firenze, Stefano Giorgetti ha reso pubblico in un post nel suo profilo Facebook, parlando in riferimento all’avvio dei saggi archeologici per la nuova linea della tramvia (3.2) in città. Sullo stesso tema è intervenuto anche il vicepresidente della commissione mobilità (e consigliere di Fratelli d’Italia) Alessandro Draghi che domanda “cosa farà adesso l’amministrazione comunale, appurato che sotto il tracciato esistono le fondamenta murarie”. Draghi ha ribadito “la perplessità” di Fdi “verso l’intero progetto”.

Decreto sicurezza bis, Di Giorgi: “Altro passo verso abisso democratico”

“Il decreto sicurezza bis rappresenta un ulteriore passo verso l’abisso democratico in cui il governo giallo-verde sta trascinando il nostro Paese. La criminalizzazione della solidarietà contraddice infatti sia le leggi internazionale che regolano il soccorso in mare, sia gli stessi principi della nostra Carta costituzionale, mirabilmente sanciti nell’articolo 2”.

Interviene così il parlamentare e membro dell’ufficio di presidenza gruppo Pd alla Camera, Rosa Maria Di Giorgi, in riferimento al decreto, passato ieri al Senato, conosciuto come “Sicurezza Bis”.

“L’inasprimento delle pene per le manifestazioni – continua Di Giorgi – mette in dubbio il diritto di esprimere pacificamente il proprio dissenso politico e sociale. Mentre non una parola è dedicata alle vere emergenze di questo Paese che sono le mafie, la corruzione, il malaffare. Un impianto ideologico che usa la sicurezza, ovvero un’esigenza primaria di tutta la cittadinanza, come mero strumento di consenso, sulla pelle dei più deboli, facendo carne da macello di diritti e libertà basilari nella nostra cultura giuridica. In tutto questo colpisce ancora una volta il ruolo ancillare cui il Movimento Cinque Stelle si è condannato, pur detenendo la maggioranza dei parlamentari. E’ Salvini ancora una volta a dettare la linea, con Di Maio ed i suoi che si accodano”.

Le parole dell’onorevole si uniscono, quindi, a quelle di altri esponenti del suo stesso partito, come il capo della segreteria del Pd, Nicola Zingaretti, o il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

A conclusione, Di Giorgi dichiara: “Siamo convinti che la società civile italiana, nonostante tutto, saprà trovare ancora una volta la forza per resistere a questa deriva della disumanità cui stiamo assistendo da mesi. Il Partito Democratico da parte sua deve porsi alla testa di un forte movimento di opposizione civile e di sdegno democratico che faccia sentire la propria voce, spiegando ai cittadini che un Paese civile non si costruisce nella lotta dei penultimi contro gli ultimi, ma nell’affermazione di diritti condivisi, sulla base dei principi costituzionali che hanno sorretto nei decenni la rinascita democratica del nostro Paese dopo il buco nero del Fascismo”.

Sicurezza bis, Rossi: “M5s si genuflette ancora”

“Ieri il governo è uscito alla grande con il voto al Senato sul decreto sicurezza voluto da Salvini. Esso tradisce i valori costituzionali di umanità e di solidarietà, inventandosi il reato di salvataggio di vite umane e violando i trattati internazionali. A Salvini hanno dato mano Forza Italia, che è uscita dall’aula, e Fratelli d’Italia che si sono astenuti. Il M5stelle si genuflette ancora una volta e vota”.

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sceglie di esprimere il proprio dissenso, riguardo l’attuazione del decreto denominato “Sicurezza Bis”, attraverso Facebook, con un post pubblicato stamani sulla sua pagina ufficiale.

“È chiaro – prosegue Rossi – che esiste a tutti gli effetti un’ampia maggioranza di destra che include anche Forza Italia e Fratelli d’Italia, di cui i pentastellati sono parte organica: ‘schiavi’ come li definisce giustamente Zingaretti. Il decreto non impedirà ai migranti di venire in Italia, come anche ieri è accaduto. Esso finirà solo per alimentare l’odio verso essi e per rendere illegale il salvataggio dei naufraghi”.

Per il presidente di Regione Toscana “l’opposizione di sinistra, i democratici, il mondo cattolico sensibile al messaggio del Papa, i liberali che hanno a cuore i diritti umani possono costruire nel Paese un grande movimento antirazzista e per la solidarietà e contro questa destra estrema, nazionalpopulista, ispirata da Trump e amica di Putin. La novità di ieri è anche il fatto che si ristabilisce un confine certo tra destra e sinistra, che non esiste, come vorrebbe la propaganda grillina, una zona oltre queste fondamentali categorie della politica”.

“Infine – conclude -, se ce ne fosse stato ancora bisogno, il voto al Senato conferma che questo governo durerà e che è sciocco pensare a soluzioni politiche diverse o addirittura nuove alleanze. L’opposizione deve essere ferma e determinata e rivolta contro questo blocco di destra estrema che è al governo, ha una larga maggioranza in Parlamento, e che è egemone nel Paese”.

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