Firenze: presidio protesta lavoratori civili della Difesa

Firenze, chiamati da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Confsal Unsa, i lavoratori civili della difesa, hanno tenuto un presidio di fronte alla Prefettura in via Cavour contro il Ministro della difesa che non ha fatto quello che ha più volte promesso.

Tra le richieste dei lavoratori: un piano straordinario di assunzioni di almeno 5000 lavoratori e l’avvio del progetto di riapertura delle ex scuole allievi operai; il recupero del divario economico tra i dipendenti civili della Difesa e quella dei dipendenti dei Ministeri e delle Amministrazioni pubbliche e lo sblocco delle progressioni fra aree.

Ecco come si esprimono in merito alla questione i sidacati: “Un piano che preveda l’assunzione di almeno 5000 lavoratori è oltremodo necessario stante che da qui a due/tre anni si verificherà una forte uscita di personale per raggiunti requisiti pensionistici (quota 100, anticipata e vecchiaia) con la conseguenza di un vero e proprio collasso delle attività in alcuni settori che scontano già oggi una grave carenza di personale. Nel frattempo stiamo assistendo, da qualche anno, al passaggio del personale non idoneo al servizio militare al ruolo civile, fenomeno che se attuato in larga scala finerebbe con il depontenziare il piano di assunzioni. Noi chiediamo che di questi dipendenti se ne faccia carico tutta la Pubblica Amministrazione, non solo la difesa.
Ovviamente per dare il via libera alle assunzioni vanno superati i vincoli imposti dalla legge che prevede la riduzione del personale civile dagli attuali 27000 ai 20000 per il 2024.
Inoltre non si comprende perché ancora non sia stato nominato il nuovo Direttore Generale del Personale Civile che è vacante da ottobre 2018 per fine mandato. Situazione che impedisce di fatto di avviare la Contrattazione del FUA 2019, la chiusura del tavolo sul Contratto Integrativo della Difesa parte normativa, bando di mobilità interna e progressioni economiche.
Ce ne sono di cose da fare, che sono state promesse e che non sono state fatte, è tempo che la Ministra Trenta passi dalle parole ai fatti.”

Gimmy Tranquillo ha intervistato Maurizio Banci, coordinatore regionale Cgil Difesa.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/05/190530_03_PRESIDIO-INTERNI_BANCI.mp3?_=1

Firenze, Villa dei Pini: indetto sciopero lavoratori per il 30/5

ll cambiamento del contratto lavorativo è ciò che ha indotto la Fp Cgil e i lavoratori della casa di cura Villa dei Pini di Firenze, da poco acquisita dal gruppo Kos, a indire uno sciopero per il 30 maggio.

Il sindacato spiega che la ragione della proclamazione dello sciopero dei lavoratori di Villa dei Pini è da ricercarsi nella “scelta unilaterale della dirigenza di applicare dal primo giugno ai dipendenti un contratto di lavoro diverso” e “peggiorativo, con più ore di lavoro e retribuzioni più basse” da quello “che attualmente hanno i lavoratori della sanità privata”. La casa di cura, accreditata per 75 posti letto in regime ospedaliero, circa 50 i dipendenti, opera nei settori sanitari di psichiatria, disturbi alimentari, dipendenze della personalità in convenzione con l’Asl.

Il sindacato specifica che è “quindi impropria l’applicazione di un contratto di lavoro non coerente con l’attività prevalente svolta nella struttura, di evidente carattere sanitario” e chiede all’azienda “il mantenimento dei livelli occupazionali e l’applicazione del contratto nazionale della sanità privata ai lavoratori, l’unico adeguato alla situazione”.

I lavoratori della struttura sanitaria e la Fp Cgil avevano proclamato nei giorni scorsi lo Stato di agitazione, in seguito al fallimento in prefettura dei tentativi di conciliazione e raffreddamento.

Firenze, Fp Cgil: ‘stato agitazione dipendenti Villa dei Pini’

I lavoratori della struttura sanitaria Villa dei Pini di Firenze e la Fp Cgil hanno proclamato lo Stato di agitazione. Ieri, secondo quanto si apprende in una nota, sono falliti in prefettura i tentativi di conciliazione e raffreddamento.

Gli annunciati sette esuberi tra il personale che lavorava in appalto (su un totale di 50 dipendenti sanitari tra diretti e indiretti), conseguenti alla riorganizzazione societaria, e la scelta della dirigenza di applicare dal primo giugno un contratto di lavoro diverso, e peggiorativo con più ore di lavoro e retribuzioni più basse, da quello che attualmente hanno i lavoratori della sanità privata, i motivi alla base dello stato di agitazione.

La Fp Cgil chiede all’azienda il mantenimento dei livelli occupazionali e l’applicazione del contratto nazionale della sanità privata ai lavoratori: sarà chiesto l’interessamento della Regione sulla vertenza (la struttura è convenzionata), in seguito le assemblee dei lavoratori decideranno le iniziative di mobilitazione. Intanto il 10 aprile, all’interno di una mobilitazione nazionale, è previsto un presidio unitario a Firenze dei sindacati e dei lavoratori della sanità privata, che da 12 anni aspettano il rinnovo del Contratto di lavoro.

Ospedale Careggi, firmato accordo contratto integrativo

Per 4mila dipendenti dell’ospedale previsti aumento di indennità e salari.

Firmato ieri l’accordo sul rinnovo del contratto integrativo aziendale per i circa quattromila dipendenti dell’ospedale fiorentino di Careggi. L’intesa, arrivata al termine di mesi di trattative, è stata siglata dalla direzione dell’azienda ospedaliero universitaria, dalla Rsu e dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Fials e Fsi.

Tra i punti previsti, si spiega in un comunicato diffuso dalla Cgil, “l’innalzamento dell’indennità notturna a 25,60 euro, indennità di pronta disponibilità pagata mensilmente e non più a saldo l’anno successivo, regolamentazione degli straordinari”. Previsti dall’accordo, rende noto sempre la Cgil, una nuova progressione economica con un aumento di salario in busta paga di circa 500 euro per infermieri e amministrativi con requisiti di anzianità professionale, “l’inclusione dei lavoratori somministrati nel sistema di produttività aziendale” e la “regolamentazione degli straordinari”.

Soddisfatto dell’intesa il responsabile aziendale per la Fp Cgil, Michele Tortorelli, secondo il quale tuttavia “a Careggi resta aperto il capitolo delle assunzioni”. Per il direttore generale di Careggi, Rocco Damone, l’intesa “va nella direzione di valorizzare l’esperienza professionale nell’ambito delle progressioni economiche e di rafforzare il coinvolgimento del personale nel raggiungimento degli obiettivi di performance”. “Careggi – sottolinea ancora Damone -, è tra le poche aziende che ha redatto e siglato l’accordo secondo la formula del testo unico di contratto collettivo integrativo aziendale”.

Ospedale Ponte a Niccheri, l’allarme della Fp Cgil: “C’è carenza di personale OSS, assistenza a rischio”

Da alcune settimane i 4 reparti di degenza medica dell’Ospedale SS. Annunziata stanno vivendo una situazione organizzativa drammatica a causa del sovraffollamento e della contemporanea mancanza di personale OSS, figura fondamentale per l’assistenza sanitaria di base degli utenti ricoverati. Lo denuncia la Funzione Pubblica Cgil di Firenze che si dice pronta alla mobilitazione.

Di seguito la nota sindacale:

L’aggiunta di posti letto nelle camere già piene a regime ordinario, il mancato rinnovo dei contratti interinali degli OSS presenti in questi reparti ha portato la dotazione di questa fondamentale figura sotto i livelli minimi essenziali.

Nel dettaglio, per ogni reparto ci dovrebbero essere, secondo i parametri standard di dotazione organica, 8 OSS, e invece ce ne sono 6, e questo avviene da gennaio. Nel frattempo la Direzione sanitaria ha aggiunto 2 posti letto per ogni reparto, sempre da gennaio.

La situazione organizzativa di giorno in giorno sta diventando sempre più insostenibile, nonostante il continuo impegno degli infermieri e OSS presenti, non è più possibile garantire un’assistenza sanitaria accettabile, il drastico aumento dei carichi dei lavoro accresce la possibilità di rischio clinico.

Oltre al danno la beffa per questi lavoratori: se persisterà questa carenza di personale, si vedranno negati il diritto alle ferie e anche il giorno di riposo settimanale previsti dal Contratto di Lavoro.

Il rinforzo di personale tanto sbandierato dall’Assessorato Regionale e dall’Azienda, promesso nel mese di ottobre si è dimostrato un gigantesco bluff; le unità di personale promesse, sopratutto OSS, non sono mai realmente arrivate e i contratti interinali scaduti non sono mai stati sostituiti.

Il poco personale OSS che l’Azienda è riuscita a reclutare in queste settimane è stato tutto dedicato all’apertura della 6 sala operatoria dell’Ospedale, dimenticando di sanare i vuoti di organico presenti nelle medicine, che sopratutto nelle giornate dei fine settimana vedono il drastico calo del personale nei reparti al massimo della capienza a causa dell’impossibilità di fare dimissioni.

La FP CGIL ritiene questa situazione inaccettabile e chiede all’Amministrazione un intervento urgente, pronta a proclamare uno stato d’agitazione che porterà la nostra sigla a organizzare un presidio di protesta in occasione della prossima visita dell’Assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi per l’inaugurazione della 6° sala operatoria.

Firenze, rsa l’Uliveto, sciopero contro riduzione personale

I lavoratori della Cooperativa Libera sciopereranno lunedì 4 marzo. La Fp Cgil: “Diminuzione del personale nei turni, riorganizzazione dei servizi non concordata”. Rischio di 8 esuberi o di riduzioni di lavoro, chiesto un incontro a Sds, Usl e Comune.

Il personale della Cooperativa Libera, iscritto alla Fp Cgil Firenze ha indotto una giornata di protesta e di lotta per lunedì 4 marzo. Le ragioni,spiega un comunicato di Fp Cgil Firenze, sono da ricondurre alla “ostinata volontà della Cooperativa Libera di non concordare tempi e modi della riorganizzazione dei servizi, dei turni di lavoro, dei carichi di lavoro” con il sindacato ed i lavoratori stessi. “Ciò è aggravato dalla riduzione stabile di personale nei vari turni e con la riduzione di un’unità di assistenza notturna, con il rischio di lasciare sguarnita la sorveglianza e l’assistenza a un piano” del cosiddetto “plesso Uliveto”.

La nota di Fp Cgil Firenze continua dicendo che “la riduzione stabile delle ore contrattualmente definite individualmente per ogni singolo lavoratore, come proposto dalla Cooperativa Libera, dovrebbe, a nostro parere, essere concordata ai tavoli istituzionali, in quanto la riduzione complessiva delle ore contrattuali determina un esubero di personale pari a circa 8 unità.”

Il personale della Cooperativa ricorda che “la Cooperativa Libera è subentrata nella gestione della Rsa alla Cooperativa Uliveto in virtù di un passaggio disciplinato dal codice civile, non si comprende la riduzione del personale perché, appunto, tutelato dal codice civile; se contrariamente c’è riduzione di personale, tale tutela pare non essere applicata e di conseguenza il percorso di gestione degli esuberi deve seguire altra via, disciplinata da altre disposizioni di legge” e chiede, quindi, un primo incontro tra Fp Cgil, Società della Salute, USL Toscana Centro e Comune di Firenze per discutere della questione.

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