Allarme sulle strutture Socio Sanitarie in Toscana: mancano i dispositivi di protezione

Importante accordo con i sindacati raggiunto al Meyer

“Dopo dieci anni, all’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer di Firenze, è stato sottoscritto stamani, da tutte le sigle sindacali, un accordo con la Direzione che prevede che nei prossimi tre anni la totalità dei dipendenti potranno fare le progressioni economiche orizzontali. La Fp Cgil: <<Prima risposta per il riconoscimento della professionalità di lavoratrici e lavoratori che tutti i giorni operano garantendo alti livelli di qualità verso i pazienti>> “

La CGIL nel comunicato stampa, riporta: “Con questo accordo – che giunge dopo mesi di iniziative fatte di trattative aziendali, volantinaggi, iniziative di sensibilizzazione verso la Regione Toscana, assemblee che hanno portato nel mese di maggio a proclamare lo stato di agitazione – si segna un punto di svolta nelle trattative in quanto si sono sbloccate le trattative per la valorizzazione del personale del Meyer. La questione dei mancati scatti infatti costava a un migliaio dei circa 1.300 dipendenti del Meyer da 80 a oltre 100 euro al mese.

Inoltre, grazie alle iniziative messe in campo in questi mesi, i dipendenti del Meyer potranno beneficiare di un progetto, concordato tra parte sindacale e Direzione Aziendale e finanziato dalla Regione Toscana, che valorizzerà l’operato delle lavoratrici e dei lavoratori che grazie alla loro professionalità hanno fatto diventare il Meyer punto di riferimento nazionale per le cure pediatriche.

<<In quadro di regole nazionali ancora bloccato, riteniamo che l’accordo sottoscritto questa mattina sia una prima risposta per il riconoscimento della professionalità di lavoratrici e lavoratori che tutti i giorni operano garantendo alti livelli di qualità verso i pazienti in un sistema sanitario definanziato da troppi anni>>, dice la Fp Cgil.”

“Valorizzare le risorse umane dell’ospedale, anche sotto il profilo economico: è questo l’obiettivo dell’accordo aziendale siglato questa mattina al Meyer tra la Direzione e i Sindacati. Un accordo importante per il pediatrico fiorentino, che riconosce il ruolo strategico del personale del comparto nell’ambito del progetto di sviluppo in atto da tempo nell’ospedale. Nell’ultimo triennio, il Meyer ha visto aumentare la sua produttività su tutti i fronti, con innalzamento dei livelli di complessità delle prestazioni rese ai piccoli pazienti. Una crescita che ha comportato un forte impegno da parte di tutti. Ora le cose sono pronte a cambiare: anche grazie al sostegno della Regione Toscana, questo accordo segna una svolta nella politica aziendale di sviluppo per tutto il personale dipendente, mettendo a disposizione 2 milioni di euro per il triennio 2020-2022.” E’ quanto riportato invece dal comunicato stampa dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer.

“Arpat è al collasso”, l’allarme di Fp Cgil, Cisl Fp e Anaao Assomed

Fp Cgil, Cisl Fp, Anaao Assomed e Rsa Dirigenza sono firmatari di un comunicato che avverte come Arpat si trovi “in gravi difficoltà a causa della carenza di personale, con una costante ed inesorabile riduzione di risorse, in atto ormai da anni, che limita fortemente la capacità di intervento dell’Agenzia.

Questi elementi – prosegue il comunicato – sembrano non interessare alle istituzioni regionali, nonostante la situazione sia già stata segnalata più volte all’Assessore Fratoni e, più recentemente, al Presidente della Quarta Commissione del Consiglio regionale, che hanno ignorato anche le richieste di incontro. Il quadro è particolarmente critico per tutte le attività di controllo del territorio, di monitoraggio, di supporto tecnico (pareri) e di gestione delle emergenze ambientali, ma forti difficoltà interessano anche i laboratori, i settori amministrativi e le strutture specialistiche.

Ormai non è più possibile proseguire nel corretto svolgimento di alcune delle attività istituzionali dell’Agenzia, impossibilitata a fornire adeguati servizi ai cittadini: meno controlli sulle fonti di inquinamento, minore repressione dei reati ambientali, minore approfondimento tecnico per il rilascio delle autorizzazioni ambientali alle aziende e, in definitiva, minore tutela dell’ambiente.

Le ulteriori cessazioni di personale (dirigente e non), derivanti dalla reintroduzione della quota 100, aggraveranno ulteriormente la situazione che sicuramente non trarrà significativi benefici neanche in caso di completa attuazione del piano assunzioni recentemente approvato, del tutto inadeguato ed insufficiente per assicurare lo svolgimento delle attività in un assetto organizzativo tarato su una dotazione organica di ben altre dimensioni. Riteniamo quindi che ci sia necessità ed urgenza di rimuovere i vincoli assunzionali che hanno determinato per l’Agenzia l’attuale situazione di emergenza.

Il continuo e progressivo indebolimento dell’Agenzia appare ancora più grave in considerazione delle forti criticità ambientali che interessano il territorio regionale. Si pensi, ad esempio, alle sanzioni che la Commissione europea ha avviato per alcune Regioni, tra cui la Toscana, per la presenza di agglomerati (centri urbani o parti di centri urbani) con oltre 2.000 abitanti che non dispongono di adeguati sistemi di raccolta e trattamento delle acque di scarico urbane. Questi sistemi rappresentano una potenziale fonte di inquinamento per le acque di balneazione mettendo a rischio una delle maggiori fonti di ricchezza della nostra Regione.

Arpat, come le Agenzie delle altre regioni italiane, esiste da sempre in virtù di una normativa nazionale che le attribuisce funzioni nel campo della protezione ambientale. La Legge 132/2016, che ha istituito il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA), introducendo novità importanti quali i Livelli essenziali di Protezione Ambientale (LEPTA) e delineando maggiori livelli di autonomia e terzietà delle Agenzie, attende da oltre 3 anni di essere recepita dalla Regione Toscana. L’adeguamento della normativa regionale ai disposti della L 132/2016 non è più rimandabile ed in particolare non è accettabile che Arpat continui ad essere considerato un “ente dipendente” della Regione.
Solo un’Arpat autonoma – afferma in chiusura il comunicato firmato Fp Cgil, Cisl Fp, Anaao Assomed e Rsa Dirigenza – e con risorse adeguate potrà tornare ad essere un elemento di garanzia forte, autorevole e credibile per la prevenzione ambientale e la tutela della salute, fornendo tutti gli strumenti necessari a prendere le migliori decisioni nell’interesse dei cittadini, delle istituzioni e delle imprese toscane.”

32° Tignano Festival per l’Ambiente e Incontro tra i Popoli a Barberino Tavernelle

Al Castello di Tignano, nel comune di Barberino Tavernelle, si terrà la 32° edizione del Tignano Festival per l’Ambiente e l’Incontro tra i Popoli. Patrocinata da Regione Toscana e Città Metropolitana, mette quest’anno con forza l’accento su alcuni grandi temi di salvaguardia ambientale e sul cambiamento interiore che ognuno di noi può affrontare per favorire la pace, in tutte le sue declinazioni. Dal 3 Dal 3 al 20 luglio otto appuntamenti tra musica, cinema, teatro e incontri culturali. Premi al regista Thomas Torelli e allo scienziato Stefano Mancuso.

La kermesse vede tra gli altri la partecipazione di ISDE – Medici per l’Ambiente, Federbio, Zero Waste Italy, Centro Rifiuti Zero di Capannori, Cambia la Terra, Un Altro Mondo, Biodistretto del Montalbano e LINV – International Laboratory of Plant Neurobiology.

Inaugurazione il 3 luglio ore 21:30 con un concerto lirico in favore dell’associazione S.C.I.E. – Sul Cammino in Evoluzione aps, a favore di iniziative di aiuto psicologico per i malati oncologici nell’azienda USL Toscana Centro. La soprano Sofia Folli e il baritono Alessandro Martinello saranno accompagnati al pianoforte da Alice Manuguerra. Ingresso € 10,00.

Venerdì 5 luglio ore 21:30 il Premio Incontro tra i Popoli a Thomas Torelli, regista, autore e produttore indipendente, per il film documentario “Choose Love”. L’Amore in ogni gesto quotidiano come strategia di cambiamento ed evoluzione; il valore del perdono, i suoi benefici per la salute fisica, mentale e spirituale. Interviste di Anna Polin. Ingresso € 5,00

Domenica 7 luglio ore 21:30 l’incontro “Rifiuti Zero” con Rossano Ercolini, Goldman Environmental Prize (Nobel alternativo per l’Ambiente) nel 2013, presidente di Zero Waste Europe e Zero Waste Italy. Interventi a cura di Laura Lo Presti del Centro Rifiuti Zero di Capannori. Ingresso libero.

Il Pubblico del Tignano Festival 2018

Mercoledì 10 luglio ore 21:30 sarà la volta di “Canzoni per Madre Terra” con Federico Sirianni, cantautore, autore, storyteller, uno dei più quotati esponenti della canzone d’autore italiana, erede della storica generazione della “scuola genovese”. Insieme a lui Liana Marino, cantante, chitarrista, autrice e interprete raffinata. Ingresso libero.

Teatro e musica giovedì 11 luglio ore 21:30 con “L’Uomo che piantava gli alberi” dal racconto di Jean Jono. Narratore Andrea Bruni, ambientazione sonora a cura di Gigi Biolcati e Alessandro Luchi. Introduzione allo spettacolo di Dario Boldrini. Ingresso € 5,00.

Patrizia Gentilini, oncologa di 67 anni che investiga gli effetti dei pesticidi sulla salute umana. Pistoia, Toscana, Italia, luglio 2016.

Domenica 14 luglio ore 21:30 l’incontro “Pesticidi e salute” con gli esperti Patrizia Gentilini, Giunta nazionale ISDE Medici per l’Ambiente, Maria Grazia Mammuccini, vice presidente di Federbio, Edoardo Prestanti, sindaco del Comune di Carmignano (libero da pesticidi) e rappresentante del Biodistretto del Montalbano, Stefano Santarelli, direttore di Gal Start. Ingresso libero.

Giovedì 18 luglio ore 21:30 il Premio per l’Ambiente a Stefano Mancuso, biologo e curatore de La Nazione delle Piante. Neurobiologo vegetale e appassionato divulgatore, è stato inserito dal «New Yorker» nella classifica dei “world changers” ed è una tra le massime autorità mondiali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante. Ingresso libero.

Chiusura del festival sabato 20 luglio ore 21:30 con “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi interpretate dall’Orchestra da Camera Fiorentina. Ingresso € 5,00.

Informazioni: 338 86.80.595, www.tignano.it

Toscana: sanità privata in sciopero il 28/6

I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Toscana hanno proclamato, per la giornata del 28 giugno, uno sciopero unitario per l’intero turno di lavoro nelle strutture della sanità privata toscana.

Lo sciopero è stato indetto per “il perdurare del blocco del contratto nazionale di riferimento, da oltre 12 anni, che mette a serio rischio l’efficienza di servizi sanitari essenziali per i cittadini toscani, molti dei quali, peraltro, effettuati in regime di convenzione con il sistema sanitario regionale, creando una dinamica di dumping contrattuale che mette a rischio la tenuta dell’intero sistema”.

Sono oltre 3mila, spiegano i sindacati in una nota, gli addetti della sanità privata in Toscana interessati allo sciopero. Annunciata anche una manifestazione regionale che si svolgerà alle 10 in piazza Duomo a Firenze, davanti alla sede della Regione. Sempre venerdì 28 giugno, ci sarà anche lo sciopero dei dipendenti dell’amministrazione giudiziaria, in tutta Italia. “Ci sono gravissime carenze di personale e nel 2021 ci sarà un vuoto di organico pari al 50% – osservano le sigle sindacali -. Il personale in servizio è anziano e pagato meno di tutti gli altri lavoratori pubblici. Si sta mettendo a serio rischio l’apertura degli uffici giudiziari”.

Infermieri aggrediti a Careggi, Fp Cgil “Personale insufficiente”

Infermieri aggrediti al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi, Tortorelli (Fp Cgil Firenze): “Operatori a rischio di aggressione e di stress da lavoro correlato. Personale insufficiente, servono assunzioni e riorganizzazioni dei servizi”.

Due infermieri sono stati aggrediti ieri sera al pronto soccorso dell’ospedale fiorentino di Careggi da un paziente che pretendeva di essere visitato saltando la fila. Il commento di Michele Tortorelli (Fp Cgil): “Esprimiamo solidarietà ai lavoratori coinvolti. Purtroppo quello di cui si parla non è il primo episodio simile e temiamo che non sarà l’ultimo. Ogni giorno e ogni notte gli operatori sono a rischio aggressione, e la struttura del pronto soccorso – molto ampia, con varchi non del tutto presidiati – non aiuta”.

“Come denunciamo da tempo al tavolo di contrattazione con l’azienda, il personale del pronto soccorso di Careggi, anche dopo le riorganizzazioni che ci sono state, resta insufficiente ed esposto a stress da lavoro correlato. A tutto ciò – sottolinea  il sindacato –  va aggiunto il problema del sovraffollamento dell’utenza e dell’attesa dei pazienti che a volte va oltre i limiti. Circa un mese fa, proprio nella fase di contrattazione con l’azienda, era stato deciso di aprire un tavolo tecnico per entrare nel merito delle problematiche del pronto soccorso e individuare soluzioni: questo tavolo va aperto subito, non c’è più da aspettare. Per evitare che episodi come quello di ieri sera si ripetano, servono intanto assunzioni e interventi di riorganizzazione dei servizi”.

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