Scontri a Praga, 16 tifosi della Fiorentina fermati dalla polizia

Era iniziato come un pomeriggio di festa, con le tifoserie di Fiorentina e West Ham in giro per Praga ad attendere la finale di stasera di Conference League. Ma nel corso della giornata la situazione è degenerata e non sono mancati gli incidenti.

In mezzo alla festa dei tifosi della Fiorentina e del West Ham c’è stato infatti qualche momento di tensione c’è stato in centro a Praga, per un presunto contatto tra le due tifoserie. La polizia in tenuta antisommossa, nella centralissima piazza San Venceslao, ha contenuto e identificato un centinaio ultras della Fiorentina, evidentemente ritenuti responsabili di far parte del gruppo che ha provocato i disordini.

Sono sedici, secondo quanto ha riferito un portavoce della polizia della Repubblica Ceca, i tifosi della Fiorentina che sono stati fermati dopo gli scontri avvenuti in un bar di via Rytirska, nel centro della città, a pochi passi da piazza San Venceslao. Tre persone sono rimaste ferite. Gli altri componenti del gruppo di tifosi sono stati accompagnati alla fan zone e sono in corso le identificazioni.

Peretola, il Comune chiude un locale per problemi di ordine pubblico

Problemi di ordine pubblico e avventori gravati da precedenti penali. Queste le motivazioni che hanno portato il Comune di Firenze a revocare, su richiesta della prefettura, la licenza ad un bar nella zona di Peretola, frequentato da clientela malfamata.

La decisione, che riguarda un locale di Peretola finito al centro di alcuni fatti di cronaca e delle proteste dei cittadini, è stata presa in prefettura dal gruppo di lavoro istituito per valutare eventuali esigenze di pubblica sicurezza ed è stata convalidata in sede di Cosp. In questi mesi, spiega una nota di Palazzo Vecchio, il pool, coordinato dalla prefettura e composto da rappresentanti della questura, dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia municipale, ha disposto nuovi controlli e ha analizzato gli esisti dei numerosi sopralluoghi fatti nel corso del tempo in questa attività.

Lo stesso locale a Peretola era stato gravato anche da due sospensioni disposte dalla questura, ed è stato teatro anche di una violenta lite con il ferimento di uno degli avventori mentre, in un’altra occasione, all’interno sono state rinvenute sostanze stupefacenti occultate all’arrivo della polizia. Alla luce di questo la prefettura ha richiesto la revoca della licenza che la direzione sviluppo economico del Comune ha notificato ai gestori. “Il lavoro di squadra premia sempre e ringrazio tutti per questo intervento che porterà maggiore sicurezza e serenità fra i cittadini” ha detto l’assessora alla sicurezza Benedetta Albanese.

Tramvia, piazza San Marco chiude per lavori. I bus faranno percorsi alternativi, diverse fermate soppresse

L’obiettivo è chiudere il cantiere entro l’inizio del nuovo anno scolastico e la data di inizio delle operazioni, che sarà tra sabato e domenica, punta proprio in questa direzione: svolgere i lavori quando le scuole sono chiuse. Si entra quindi nella fase calda dell’intervento per portare la tramvia in piazza San Marco, con provvedimenti illustrati stamani dall’assessore Stefano Giorgetti che riguardano proprio il trasporto pubblico locale.

La nuova fase dei cantieri della tramvia Fortezza-San Marco porterà infatti alla modifica della viabilità e alla chiusura di Via Battisti e Via degli Arazzieri. Dall’11 giugno il servizio dei bus subirà quindi alcune variazioni. Saranno coinvolte 11 linee che dovranno cambiare percorsi, con soppressione e istituzione di fermate. Come deciso da Comune di Firenze, Città Metropolitana e Regione Toscana, le linee coinvolte dalle modifiche saranno la 1, 6, 11, 14, 17, 20, 23, 31, 32, 52 e C1, le quali, non potendo più passare da Piazza San Marco, dovranno necessariamente variare itinerario.

Le modifiche dovute all’avanzamento al cantiere della tramvia comporteranno la soppressione di 21 fermate (per le varie linee) e l’istituzione di 4 nuove fermate lungo i nuovi tragitti dove non ci sono fermate preesistenti. Tra le modifiche principali la soppressione delle fermate intorno a Piazza San Marco e tutte quelle presenti nella stessa Piazza. In Via XXVII Aprile soppresse entrambe le fermate. Soppresse anche le due fermate in Via Battisti. Rimarranno, come fermate più vicine a Piazza San Marco, quelle di La Pira, al rettorato e in fondo a via Cavour (Cavour San Marco).

TRAMVIA

Le linee 6, 14, 23 e C1 continueranno a transitare da Piazza di San Marco, ma con fermate situate in Via La Pira e in Via Cavour. Le linee che non attraverseranno più Piazza San Marco dovranno invece obbligatoriamente fare un percorso alternativo, che vedrà l’utilizzo di fermate esistenti sul percorso e 4 nuove fermate (Milton-Poliziano, Landino, Cavour Guelfa, La Marmora-Matteotti) istituite per questa fase di cantiere per la tramvia. I percorsi alternativi potrebbero produrre un prolungamento del percorso e dei tempi di percorrenza.

Per informare di tutte le novità portate dal cantiere della tramvia, sul sito www.at-bus.it è presente una pagina web dedicata con tutte le modifiche e dove si potrà scaricare la mappa e i grafici di ogni linea, con evidenza delle modifiche e cambi di percorso. Ad ogni fermata delle linee interessate sarà affisso un avviso, sarà inviata una mail ad ogni abbonato con le informazioni utili e una notifica arriverà anche tramite l’app at bus.

Euro
Foto Controradio

È possibile conoscere le informazioni sulle deviazioni e gli aggiornamenti sul servizio consultando la pagina at-bus.it/firenzetramvia, oltre che le sezioni Avvisi sul sito at-bus.it. Sulla app “at bus” (at-bus.it/app) i tragitti saranno tutti aggiornati a partire dall’11 giugno quindi l’utente che userà travel planner troverà i percorsi suggeriti già con le modifiche in vigore.

C’è preoccupazione anche per le ripercussioni che questa chiusura di piazza San Marco potrebbe avere sul traffico, in particolare nella zona della Fortezza. Di questo ha parlato anche l’assessore alla viabilità Stefano Giorgetti (AUDIO)

FOCUS INTERSCAMBI

Per raggiungere o partire dalla zona di Piazza San Marco 

Se si vuole raggiungere la zona di Piazza San Marco:

  • Linea 1 (direzione Stazione SMN – Largo Alinari) scendere alla fermata Landino e prendere le linee 6, 14 e 23 alla fermata Il Magnifico Libertà o scendere alla fermata Ponte Rosso e prendere il C1.
  • Linea 11 (direzione Galluzzo La Gora) scendere alla fermata Fra’ Bartolommeo Matteotti e prendere le linee 6, 14 e 23
  • Linea 17 (Direzione Boito (B) / Cascine (C)) scendere alla fermata Fra’ Bartolommeo Matteotti e prendere le linee 6, 14 e 23
  • Linea 20 (Direzione Largo Caruso) scendere alla fermata Fra’ Bartolommeo Matteotti e prendere le linee 6, 14 e 23.
  • Linea 31 e 32 (direzione Stazione SMN – Montelungo) scendere alla fermata Matteotti Valori e prendere le linee 6, 14 e 23 alla fermata Fra’ Bartolommeo Matteotti o scendere alla fermata Gramsci Segni e prendere il 6 alla fermata Segni.
  • Linea 52 (direzione Piazza Adua) scendere alla fermata Landino e prendere le linee 6, 14 e 23 alla fermata Il Magnifico Libertà 

Ripartendo da Piazza San Marco – con le linee 6, 14, 23 – verso le altre linee:

  • Linea 1 (Direzione Faentina) – Prendere il 6, 14, 23 dalla fermata Cavour San Marco, scendere a Landino e prendere la linea 1 dalla fermata L. Il Magnifico Libertà
  • Linea 11 (Direzione Salviatino) – Prendere il 6, 14, 23 dalla fermata Cavour San Marco, scendere a Landino e prendere la linea 11 dalla fermata L. Il Magnifico Libertà o, in alternativa, prendere sempre il 6, 14, 23 dalla fermata La Pira, scendere a Fra’ Bartolommeo Capponi e poi prendere l’11 dalla fermata Pier Capponi Libertà
  • Linea 17 (Direzione Viale Verga) – Prendere il 6, 14, 23 dalla fermata Cavour San Marco, scendere a Landino e prendere la linea 17 dalla fermata L. Il Magnifico Libertà o, in alternativa, prendere sempre il 6, 14, 23 dalla fermata La Pira, scendere a Fra’ Bartolommeo Capponi e poi prendere il 17 dalla fermata Pier Capponi Libertà
  • Linea 20 (Direzione Calasso Gignoro) – Prendere il 6, 14, 23 dalla fermata Cavour San Marco, scendere a Landino e prendere la linea 20 dalla fermata L. Il Magnifico Libertà o, in alternativa, prendere sempre il 6, 14, 23 dalla fermata La Pira, scendere a Fra’ Bartolommeo Capponi e poi prendere il 20 dalla fermata Pier Capponi Libertà
  • Linea 31 (Direzione Grassina) e 32 (Direzione Antella) – Prendere il 6, 14, 23 dalla fermata La Pira, scendere alla fermata Gramsci Porta alla Croce e prendere il 31 o il 32
  • Linea 52 (Direzione Stadio) – Prendere il 6, 14, 23 dalla fermata Cavour San Marco, scendere a Landino e prendere la linea 52 dalla fermata L. Il Magnifico Libertà

Uffizi, 50 capolavori in mostra in Cina

I capolavori degli Uffizi arrivano in Cina. L’autoritratto di Raffaello, ai suoi tempi celebrato “come l’artista migliore del Rinascimento”, apre infatti una rassegna unica di grandi capolavori delle Gallerie degli Uffizi, allestita al Museo Nazionale di Pechino su Piazza Tienanmen, seguendo un percorso che arriva fino ai giorni nostri, tra la pennellata dai tratti marcati di Renato Guttuso e la ‘gunpower art’ (la polvere da sparo) di Cai Guoqiang.

Con le cinquanta opere della mostra Autoritratti, “l’idea è far vedere non solo lo sviluppo dell’autoritratto dal Rinascimento ad oggi, ma anche di raccontare come sia cambiata la sua tipologia”, spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che ha scelto personalmente i capolavori. La visita alla mostra è resa ancora più intessante dalla presenza di Schmidt, di passaggio nella capitale cinese, che racconta e fornisce dettagli su ogni singola opera. Ad esempio, Tiziano, che indossa la catena con lo Speron d’oro ricevuta da Carlo V, “era strapagato ai suoi tempi”. Oppure Giovanni Mannozzi, il cui autoritratto è su tegola, secondo una “tradizione tipicamente fiorentina”.

L’impegno degli Uffizi in Cina è doppio, visto che a Shanghai, al Bund Art One Museum, è esposta un’altra mostra su Botticelli e il Rinascimento, con 42 opere del genio fiorentino, nell’ambito dell’anno della Cultura Italia-Cina che ha nel 2023 un ricco programma di ben 19 iniziative.

Matteo Renzi, udienza pubblica sull’inchiesta Open alla Consulta

E’ oggi il giorno dell’udienza pubblica alla corte costituzionale sul conflitto di attribuzioni tra il Senato e i pm di Firenze titolari dell’inchiesta Open. I giudici della Consulta sono chiamati a stabilire se i magistrati che hanno acquisito al fascicolo delle indagini email, sms e messaggi whatsapp e un estratto del conto corrente bancario personale di Matteo Renzi, coperto dall’immunità parlamentare, senza chiedere l’autorizzazione al Senato, hanno violato le prerogative del leader di Italia Viva e di Palazzo Madama.

Per gli avvocati del Senato, Vinicio Settimio Nardo e Giuseppe Morbidelli non c’è dubbio che sia così. Perchè i messaggi telematici di Matteo Renzi rientrano a pieno titolo nella nozione di corrispondenza tutelata dall’articolo 68 della Costituzione e dall’articolo 4 della legge 140 del 2003. Così come costituisce corrispondenza tra la banca e il cliente, soggetta alla stessa tutela, l’estratto del conto corrente. Per il legale della procura di Firenze, l’avvocato Andrea Pertici, invece non è stata violata alcuna norma a proposito. Perchè i messaggi di posta elettronica e whatsapp sono stati acquisiti a seguito del sequestro dei cellulari di due imprenditori, Ugo Vincenzo Manes e Marco Carrai, indagati nella stessa inchiesta.

E ciò che è stato sequestrato, estratto conto compreso, costituisce documentazione non corrispondenza. Dunque non serviva alcuna autorizzazione. “La procura ha agito nel rispetto delle norme costituzionali rilevanti e di quelle attuative di legge ordinaria. E credo che nulla vi sia da eccepire rispetto al suo comportamento”, ha sostenuto il legale. Una tesi contrastata dalla difesa del Senato. I rapporti tra Matteo Renzi, Manes e Carrai “sono strettissimi, come si ricava dai messaggi. C’è una familiarità. Sono rapporti che conoscono tutti, tanto più doveva conoscerli la procura, che ha indagato tutta la famiglia Renzi, senza che si sia giunti mai a nessuna sentenza, anzi nel caso dei genitori sono stati pienamente assolti. Nessuno chiede alla procura di avere capacità divinatorie, ma vedendo che Renzi si contatta continuamente a loro, un campanello d’allarme per chiedere l’autorizzazione in ossequio alle norme costituzionali, sicuramente c’era”, ha detto l’avvocato Morbidelli.

E non c’è dubbio che “Matteo Renzi è sempre stato il vero e proprio bersaglio” delle indagini su Open.

Sinagoga di Firenze, raccolta fondi per il restauro

Servono lavori urgenti alla Sinagoga di Firenze e per questo è stata lanciata una campagna di fundraising sulla piattaforma GoFundMe. Oltre a questo è necessario garantire la sicurezza del Tempio Ebraico, ecco perché c’è bisogno di reperire altre risorse.

Ad intervenire in maniera tempestiva è stata L’Associazione Opera del Tempio ebraico di Firenze. Nel corso del cantiere per il restauro della facciata principale della Sinagoga, in particolare nella seconda ed ultima fase di lavori, si spiega in una nota, è stato riscontrato sul retro, nella parte alta della torre sinistra, il cedimento di uno degli otto pilastri su cui poggia il cupolino che costituisce la sommità della torre. Il cedimento consiste nello spanciamento verso l’esterno del pilastro fino a raggiungere una delle otto colonnine poste in corrispondenza dei vertici dell’ottagono.

Contemporaneamente si sono riscontrate fratture sia all’interno che all’esterno del pilastro, oltre a movimenti verso l’esterno dei pilastri adiacenti. La conferma è arrivata delle indagini endoscopiche sulla Sinagoga di Firenze che hanno evidenziato la formazione di vuoti all’interno del pilastro tra i diversi conci che costituiscono il pilastro. Il progetto di messa in sicurezza prevede il consolidamento della pietra, seguito dal riempimento di tutti i vuoti interni e la realizzazione di piastre sagomate poste all’interno ed all’esterno del pilastro oggetto di cedimento e dei due adiacenti.

Le due piastre saranno tra loro collegate al fine di garantirne la rigidezza e saranno verniciate dello stesso colore della pietra. La realizzazione del progetto di consolidamento della Sinagoga prevede un impegno di spesa di oltre 80 mila euro per i quali sono previsti due contributi della Fondazione Cr Firenze e Opera Laboratori, mentre contemporaneamente si svolge una campagna di crowdfunding a sostegno dell’intervento che ad oltre un mese dall’inizio del Fundraising su Gfm ha permesso la raccolta di una bella cifra: siamo già a 26 mila euro.

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