Ex Gkn, operai saliti su lampione: “stipendio subito”

Ex Gkn – A due giorni dalla scadenza dei termini ancora nessun piano sociale da QF. Fiom: Le istituzioni territoriali si attivino per avviare subito un tavolo al Mimit

“29 febbraio, 2 mesi senza stipendio. Tentano tutto per fiaccare questi nostri corpi: affamarci, dividerci, logorarci. Ci avete visto barcollare, ondulare come a decine di metri di altezza quando tira forte il vento. Ma no, non siamo caduti.
Se cadessimo, raccontereste le nostre storie: quanti figli abbiamo, da dove veniamo. Da vivi siamo numeri, disumanizzati. E quindi tutto lecito: non pagare gli stipendi, disdettare gli accordi, calunniare”, scrivono in un post i lavoratori dando notizia che alcuni di loro sono saliti su un lampione dell’elettrificazione pubblica per urlare la loro rabbia contro il silenzio  del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dell’azienda intorno alla loro vertenza.
Interviene anche la Fiom Cgil: “Un’iniziativa da ricondurre all’irresponsabilità sociale di QF che a due giorni dal termine ultimo dei 60 giorni, previsti dalla Legge 234, non ha ancora presentato un piano sociale per agganciare un’ammortizzatore.

Ricordiamo che assieme alla nostra Rsu e ai soggetti istituzionali territoriali e nazionali nel gennaio del
2022 con QF abbiamo sottoscritto un accordo che doveva portare alla reindustrializzazione del sito e che a dicembre 2023 il Tribunale di Firenze su ricorso per atteggiamento antisindacale, da noi presentato, ha imposto all’azienda di ricorrere all’applicazione della legge 234 che prevede l’obbligo di presentare un piano industriale e di impatto sociale proprio verso il Mimit.
Riteniamo grave che, in barba a una sentenza di un Tribunale della Repubblica e a un accordo sottoscritto presso quel Ministero, lo stesso faccia finta di niente quando invece ne è responsabile insieme all’azienda, lasciando nella disperazione 180 lavoratori che da oltre due mesi non riscuotono il salario.
Il paese reale è questo e in troppi fanno finta di non vederlo.
Sollecitiamo nuovamente al Presidente della Regione Toscana, al Sindaco della Città Metropolitana e al Sindaco di Campi Bisenzio e a tutti i parlamentari eletti su questo territorio di farsi carico di una richiesta di incontro urgente presso il Mimit”, dichiarano in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, e Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze

Ex GKN: Qf disdetta tutti gli accordi sindacali

Lo rivela una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze e le Rsu Fiom di Qf/ex Gkn

L’azienda disdetta unilateralmente gli accordi sindacali interni ew la Fiom insorge: “Gravissimo atto antisindacale” “Con una mail, ieri, Qf (ex GKN) ha comunicato la disdetta unilaterale ‘con effetto immediato’ di qualsiasi ‘accordo sindacale, di qualsiasi oggetto, relativo al contesto aziendale di Qf […] (ad esempio, accordi sulle turnazioni, sui diritti sindacali, sulle maggiorazioni date a vario titolo, sui premi di produzione, sugli automatismi che regolano i passaggi di categoria, sulla cassa integrazione, ecc.)’ denunciano Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze e le Rsu Fiom di Qf/ex Gkn

“Questa disdetta -aggiungono- arriva peraltro dopo una reiterata e ripetuta violazione degli accordi sindacali in essere. Qf non solo continua un’opera di impoverimento dei lavoratori, delle loro famiglie e del territorio, cancellando accordi sindacali economici di miglior favore, ma cancella anche accordi ‘sui diritti sindacali’”.

Secondo Lodi e Angelini “Qf si dimostra ogni giorno di più per quello che è: una dirigenza che mira a indebolire l’azione sindacale, a minare l’occupazione e la reindustrializzazione. Con una mail cancella un pezzo di storia del nostro territorio. Ricordiamo che Gkn eredita la storia della Fiat e con essa tutta l’accordistica che ne derivava. Generazioni di lavoratrici e lavoratori hanno dato il proprio tempo, le proprie ore di sciopero, la propria testa, per arrivare a quei diritti contrattualizzati. Qf giunge nel dicembre 2021 impegnandosi alla continuità produttiva e di diritti. Impegno che viene meno come tutti gli altri”.

Infine, concludono i due “appare chiaro che ciò che Qf non tollera non è l’assemblea permanente di per sé ma l’esistenza stessa di una capacità sindacale di difendere la fabbrica, proporre soluzioni, accordi, ripartenza.”

🎧 GKN: 25 ottobre tavolo al ministero su progetto coop operai

Lo hanno annunciato la Rsu e la Fiom-Cgil in una conferenza stampa. “Siamo pronti a presentare il nostro progetto di reindustrializzazione per la ex GKN – afferma la rsu -, ma questo non potrà mai realizzarsi senza la volontà delle istituzioni a un rilancio industriale del sito, con il ritiro dei licenziamenti

Un tavolo tecnico per la verifica del progetto industriale elaborato dagli operai della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) per rilanciare la fabbrica. Lo ha convocato per il 25 ottobre il ministero per le Imprese e il Made in Italy.

Lo hanno annunciato la Rsu e la Fiom-Cgil in una conferenza stampa. “Siamo pronti a presentare il nostro progetto – afferma la rsu -, ma questo non potrà mai realizzarsi senza la volontà delle istituzioni a un rilancio industriale del sito ex GKN, con il ritiro dei licenziamenti, la disponibilità ad investire risorse in un consorzio industriale e ammortizzatori sociali che diano il tempo di portare in fondo questo progetto. Tutto questo può deciderlo solo un tavolo di crisi, per questo la convocazione del 25 è un paradosso”.

Alle istituzioni si chiede di rilevare lo stabilimento, con un consorzio industriale a partecipazione pubblica, e concederlo, in affitto o in rent-to buy, alla cooperativa dei lavoratori dentro un condominio industriale complessivo per le aziende che lo vorranno abitare. “Chiediamo che l’ammortizzatore sociale – affermano Rsu e Fiom ex GKN  – venga messo a disposizione della cooperativa dei lavoratori, per realizzare un piano che in 10 anni porterebbe un gettito fiscale positivo complessivo di quasi 50 milioni di euro”.

Firenzuola: Ing o.Fiorentini annuncia chiusura, 82 rischiano posto

La Fiom Cgil proclama sciopero con presidio (ore 8-12 davanti all’azienda in via di Piancaldoli) per domani mercoledì 18 ottobre. La Fiorentini dal 1978 produce macchine spazzatrici industriali e lavapavimenti,

Con un annuncio shock, durante un incontro con le rappresentanze sindacali di Firenze e Bologna, mercoledì scorso la Direzione della Ing. O. Fiorentini ha comunicato la decisione di spostare, entro poco più di un anno, tutta la produzione dal sito di Firenzuola (Fi) nei capannoni di Castel San Pietro Terme (Bo).

La Fiorentini, storica azienda di Piancaldoli che dal 1978 produce macchine spazzatrici industriali e lavapavimenti, in provincia di Firenze conta 82 dipendenti che hanno appreso la notizia come una doccia gelida. A luglio scorso l’azienda aveva fatto ricorso alla cassa integrazione per un momentaneo calo di ordini. In quell’occasione Fiom e Rsu erano state rassicurate sul ruolo centrale e indispensabile dello stabilimento piancaldolese. Oggi, senza neanche presentare un piano industriale, la Ing. O. Fiorentini tira uno schiaffo alle promesse fatte 3 mesi fa con una decisione incomprensibile che andrebbe a mortificare ancor di più un territorio già colpito dalle alluvioni di maggio.

Ieri si è svolta l’assemblea sindacale in un clima di incredulità, rabbia e di senso di abbandono da parte della proprietà. “Dopo anni di dedizione, i lavoratori si trovano a vedersi sfilare da sotto i piedi uno stabilimento che qui produce e qui ha le sue radici da oltre 30 anni, proprio mentre in molti sono impegnati a far fronte alle difficoltà create dalle alluvioni”, dununcia la Fiom CGIL

Per questo, al termine dell’assemblea, i lavoratori della Fiorentini hanno votato per attivare lo stato di mobilitazione e denunciare così la loro contrarietà ad una scelta che andrebbe a colpire in maniera pesante e tragica non solo le famiglie, ma tutta la comunità dell’appennino. La Fiom Cgil di Firenze, assieme alla Rsu, ha chiesto un incontro immediato alle istituzioni locali e indetto sciopero per l’intera giornata lavorativa di domani mercoledì 18 ottobre, con presidio dalle ore 8 alle ore 12 davanti ai cancelli a Firenzuola in via di Piancaldoli 1896.

Fiom in Festa, tra gli ospiti anche Landini e don Andrea Bigalli

Fiom in festa a Firenze per una quattro giorni che andrà in scena da domani al 1° luglio, con temi quali il lavoro, i diritti civili, l’antifascismo, l’immigrazione, la sanità.

È la settima edizione della festa della Fiom Cgil a Firenze ‘Fiom in festa’: tra gli ospiti principali il segretario della Cgil nazionale Maurizio Landini (30 giugno) che sarà intervistato da Corrado Formigli nel panel dal titolo ‘Fondata sul lavoro’ e il segretario generale della Fiom nazionale Michele De Palma che interverrà l’1 luglio nel dibattito ‘Ora per la futura umanità’, insieme al presidente Arci Walter Massa, al presidente Anpi Gianfranco Pagliarulo, al presidente nazionale di Emergency Rossella Miccio e a padre Bernardo, abate di San Miniato al Monte a Firenze.

Per la prima volta la manifestazione coinvolge anche le Fiom di Prato e Pistoia. L’apertura, il 28 giugno, vedrà protagonisti i sindaci di Prato e Pistoia Matteo Biffoni e Alessandro Tomasi che dialogheranno del ‘Modello di sviluppo industriale nell’area metropolitana’. Lo stesso giorno il panel ‘La mafia è una montagna di merda’ vedrà intervenire, oltre a Calosi, don Andrea Bigalli, referente di Libera in Toscana. Il 29 giugno si parla di Resistenza, diritti (con Cecilia Strada di ResQ e il rettore dell’Università per stranieri di Siena Tomaso Montanari), mentre il giorno successivo in programma un focus sulla sanità con l’assessore regionale Simone Bezzini, Calosi e la segretaria della Cgil in Toscana Paola Galgani.

Don Andrea Bigalli interverrà anche in ‘Lavoro, cultura, antifascismo. Don Lorenzo Milani a 100 anni dalla nascita’, dibattito in programma sempre il 30 giugno. Spazio anche a musica e cinema con la proiezione dei film ‘Le’, ‘Terraferma’, ‘Essere e avere’ e ‘Pride’. “Siamo orgogliosi di continuare a organizzare una delle ormai purtroppo rare feste popolari – il commento di Calosi della Fiom -. Vogliamo offrire momenti di socialità, di svago e di riflessione, grazie all’impegno dei nostri straordinari volontari”.

🎧 Crisi: CGIL in piazza l’8 ottobre contro speculazione finanziaria che brucia redditi lavoratori

Il segretario della Fiom-Cgil, Michele De Palma era oggi a  a Firenze, dove dalla fabbrica Nuovo Pignone-Baker Hughes ha preso il via il tour di assemblee della Fiom in preparazione della manifestazione nazionale organizzata dalla Cgil per sabato 8 ottobre a Roma, a un anno dall’assalto alla sede nazionale del sindacato.

“Saremo in piazza  a rivendicare il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a non pagare la speculazione finanziaria che in questo momento sta bruciando il loro potere d’acquisto”. Lo ha detto il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Michele De Palma, secondo cui “l’industria è un fattore del cambiamento necessario per poter creare una società compatibile con l’ambiente nel quale viviamo”. De Palma oggi si è recato a Firenze, dove dalla fabbrica Nuovo Pignone-Baker Hughes ha preso il via il tour di assemblee della Fiom in preparazione della manifestazione nazionale organizzata dalla Cgil per sabato 8 ottobre a Roma, a un anno dall’assalto alla sede nazionale del sindacato.

“Abbiamo aziende che stanno andando in cassa integrazione per i problemi legati all’energia, e i lavoratori non riescono a pagare le bollette, quindi è necessario un intervento: non dopo la campagna elettorale, ma ora, da parte del governo” ha affermato  il  segretario generale della Fiom-Cgil.

“La CGIL rivendica nei confronti del governo interventi subito – ha proseguito – per salvaguardare l’occupazione bloccando i licenziamenti, e dall’altro lato intervenendo per tutelare il potere d’acquisto del salario delle lavoratrici e dei lavoratori. Oggi è necessario tagliare le bollette e tagliare le tasse sui lavoratori – ha concluso De Palma, riferendosi al cuneo fiscale – perché altrimenti corriamo il rischio di essere in una situazione drammatica nel prossimo futuro”.

Servono “politiche industriali” che “permettano all’industria di poter essere ambientalmente compatibile”, perché “siamo in un periodo di bombe d’acqua” e “il tema della transizione non è più rinviabile, le persone muoiono a causa delle scelte che sono state fatte in passato” ha poi affermato  il segretario generale della Fiom-Cgil.

Che ha aggiunto “l’industria è un fattore del cambiamento necessario per poter creare una società compatibile con l’ambiente nel quale viviamo”.

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