Oltre tremila persone alla fiaccolata per la donna uccisa a Barga dal marito

Oltre tremila persone hanno preso parte, ieri sera, alla manifestazione per Maria Batista Ferreira, la donna di 52 anni di origini brasiliane uccisa per strada dal marito con un coltello.

Proprio lì, nel Viale Battisti, dove è finita la corsa disperata di Maria, è arrivata la marcia silenziosa dei concittadini interrotta solo da poche parole scanditeOgni passo è per te, Maria. Su di te violati tutti i diritti umani; il violento a parole è già un assassino; il silenzio aiuta il carnefice; io ti vedo, ti riconosco, sorella mia e che, con le fiaccole in mano, hanno poi raggiunto la stazione di Fornaci. Un lungo applauso ha chiuso questo abbraccio collettivo da parte di una comunità eterogenea, con in testa le donne e le giovani volontarie del centro “Non ti scordar di me” e, naturalmente, i rappresentanti delle istituzioni, a cominciare dalla Sindaca Caterina Campani che non ha trattenuto le lacrime. Presenti, anche loro con le fasce tricolore, venti sindaci tra cui quello di Fabbriche di Vallico Michele Giannini, i membri delle commissioni pari opportunità del Comune di Barga e del territorio, compresa quella provinciale, i parroci delle due cittadine, e poi Misericordia e Croce Rossa. Non sono mancati i giovani, gli studenti, sempre di più testimoni attoniti di fronte a un fenomeno sociale in crescita, come riferisce la Commissione d’inchiesta bicamerale sul femminicidio all’inizio del 2024 sulla base dei dati Istat raccolti dalle reti territoriali. Ferreira, secondo le ricostruzioni dei Carabinieri della Compagnia di Castelnuovo Garfagnana e degli investigatori del Reparto operativo di Lucca diretti dal procuratore Giuseppe Manzione, è stata raggiunta dal marito sul marciapiede su cui stava camminando ed è stata ferita a morte con più coltellate sotto gli occhi di diversi testimoni. Nonostate il tentativo di fuga, per la donna non c’è stato nulla da fare e il 118 ha solo potuto constatarne il decesso. Un fatto di cronaca liquidato dall’uomo, dipendente di una cooperativa che si occupa della raccolta rifiuti, con l’espressione “Ho fatto una cazzata”, in un messaggio inviato subito dopo l’accaduto a un suo amico. La 52enne, che faceva la badante e aveva una figlia da una precedente relazione, viveva da qualche tempo fuori di casa, in un albergo vicino al posto dove si è verificato il femminicidio. La coppia era in via di separazione e Maria Ferreira è stata uccisa alla vigilia dell’udienza.

Femminicidio a Lucca: il marito interrogato e trasferito in carcere

Vittorio Pescaglini, l’uomo costituitosi a seguito dell’omicidio della moglie Maria Batista Ferreira avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, dopo un lungo interrogatorio nel comando dei carabinieri di Castelnuovo Garfagnana è stato trasferito nel carcere di Lucca con l’accusa di omicidio volontario. Gli inquirenti stanno valutando eventuale aggravante della premeditazione.

All’indomani del dramma di Fornaci di Barga, l’interrogatorio a Pescaglini e le indagini su viale Cesare Battisti dove quest’ultimo ha ucciso la coniuge con alcune coltellate. I  carabinieri sono attualmente impegnati nella precisa ricostruzione dell’accaduto. Al vaglio degli inquirenti, guidati dal pubblico ministero Paola Rizzo anche l’analisi dell’arma del delitto: un coltello modello sopravvivenza con il quale l’assassino ha raggiunto la donna con un fendente al fianco e poi altri due mentre cadeva a terra e che l’uomo ha lasciato sul selciato mentre chiamava lui stesso il 118.

La donna viveva da diverse settimane all’Hotel Gorizia. Ed è proprio di fonte la struttura ricettiva di Fornaci che si è consumata la tragedia. Tra i motivi che hanno portato al folle gesto dell’uomo si ritiene che ci fossero dissapori e contrasti legati ad una separazione fortemente voluta soprattutto dall’omicida. La coppia era sposata da circa 20 anni ma ormai erano giunti alla conclusione della loro storia. In Comune a Fabbriche i Vergemoli (Lucca) era già stato firmato un preliminare e proprio oggi i due avrebbero dovuto firmare la conferma dell’accordo di separazione. Maria Ferreira stando a quanto emerge avrebbe chiesto un rinvio della convalida della separazione: aveva delle perplessità in proposito per paura forse di perdere il permesso di soggiorno e il sostentamento economico del marito. E forse proprio un ripensamento potrebbe aver scatenato la reazione violenta e tragica di Pescaglini.

Femminicidio in Lucchesia, uomo uccide in strada la moglie e poi si costituisce

Femminicidio in Lucchesia – I carabinieri sono intervenuti a Fornaci di Barga (Lucca) dove, da quanto si apprende, un 56enne ha ucciso a coltellate la moglie e poi si sarebbe costituito.

Una donna e’ stata uccisa ancoltellate in strada nel tardo pomeriggio a Fornaci di Barga
(Lucca) nella mediavalle del Serchio. A colpirla il marito che dopo il femminicidio sarebbe andato a piedi alla vicina caserma per costituirsi ai carabinieri.
La vittima si chiamava Maria Ferreira, 52enne, ed era di origine brasiliana. L’omicidio e’ avvenuto sul marciapiede di via Cesare Battisti conosciuta come via della Stazione a Fornaci dinBarga dove l’uomo, Vittorio Pescaglini,  assunto in una cooperativa di servizi, ha raggiunto la donna in auto (rimasta in strada con i fari accesi), e’ sceso e l’ha accoltellata.

Sul posto allertati da alcuni testimoni oculari di quanto avvenuto, e’ subito intervenuta un’ambulanza ed e’ stato attivato anche l’elisoccorso ma nonostante gli sforzi dei soccorritori la donna e’ deceduta.
Stando a quanto si apprende l’uomo aveva chiesto la separazione e la vittima viveva da qualche tempo in un albergo non lontano dal luogo dell’omicidio.

La sindaca di Barga Caterina Campani ha detto: ‘Sgomento, rabbia, tristezza e incredulita’ per l’ennesimo femminicidio. Stavolta consumato sul nostro territorio, a Fornaci di Barga,
nel tardo pomeriggio di oggi’. ‘Un’altra donna uccisa dall’ex marito – ha proseguito la sindaca -. Ancora una volta, medesima tragedia, stessa dinamica. Noi continueremo a fare la nostra parte, con le associazioni, con le scuole, con i cittadini tutti, ogni giorno, e ancora e ancora. Ma certo questo impegno deve diventare comune, deve riguardare ogni giorno, tutti i giorni, tutti i livelli istituzionali e sociali del nostro paese, ci vuole un impegno fortissimo da parte del governo, ci vuole un ulteriore cambio di passo perche’ tutto questo non e’ piu’ accettabile. Morire cosi’ non e’ piu’ accettabile. Essere uccise per mano di un uomo non e’ piu’ tollerabile’.

 

Giovane di 26anni uccide a coltellate la compagna e si suicida

Bastia, Corsica, un giovane di 26 anni ha prima ucciso a coltellate la compagna, e poi si è buttato dalla finestra del quarto piano dell’appartamento ed è morto. Il fatto è accaduto in Corsica, nella notte tra martedì e mercoledì. A riportare la notizia i quotidiani Il Tirreno e La Nazione.

La donna, che aveva 46 anni, ed era di Livorno, lavorava in un ristorante a Bastia in Corsica. A chiamare i soccorsi, sempre secondo quanto riferito dai quotidiani, sarebbero stati i vicini sentendo forti rumori provenire dalla casa dove la 46enne conviveva con il giovane, corso e incensurato.

Il giovane si sarebbe rifiutato di aprire la porta all’arrivo degli agenti che poi l’avrebbero sfondata trovando la donna a terra, piena di sangue e ferite, mentre lui si sarebbe lanciato da una finestra morendo a seguito della caduta.

La donna, che all’arrivo della polizia era in già fin di vita, sarebbe poi morta durante il tragitto verso l’ospedale. Al momento è stata aperta un’inchiesta per omicidio volontario e, sul corpo della donna è stata disposta l’autopsia, anche se  secondo le autorità non ci sarebbero dubbi che si tratterebbe di un femminicidio-suicidio.

Alessandra Frati, madre di due figli di 22 e 12 anni, si era trasfe\rita in Corsica in cerca di lavoro nell’ambito della ristorazione, settore per cui era molto nota a Livorno.

Raccolta fondi per Teresa, figlia di Carmela, uccisa dal marito ad Altopascio

Una donna di 51 anni è stata uccisa con coltellate in un’abitazione di Altopascio (Lucca). Adesso una raccolta fondi vuole aiutare la figlia e le nipoti

Femminicidio ad Altopascio avvenuto lo scorso 28 maggio quando Luigi Fontana, 54 anni, è uscito dalla sua abitazione dopo aver ucciso la moglie Maria Carmina, 51 anni.

Nel momento dell’omicidio, in casa, ci sono anche le due nipotine di Carmela e Luigi, due bambine di un anno e mezzo, di cui detengono anche l’affidamento.

La madre delle piccole è Teresa, 25 anni, figlia della coppia che, senza un compagno, ha scelto di farsi aiutare dai propri genitori nel crescerle. Le rimane il fratello Nicola, anche lui giovane e con una famiglia a cui pensare. A entrambi resta la disperazione di questo momento e l’angoscia per una situazione più grande di loro.

A questo si aggiungono le preoccupazioni per il futuro. La sua amica Eleonora, che le è accanto sin dal primo momento, ha deciso di lanciare questa raccolta fondi grazie alla piattaforma Eppela, che vuole dare il proprio contributo.

Il femminicidio è avvenuto ad Altopascio il giorno 28 maggio quando Maria Carmina, di 51 anni è stata uccisa con coltellate in un’abitazione di Altopascio (Lucca) dal marito, 54enne.

Ogni tre giorni in Italia avviene un femminicidio, nel 2020 sono stati 91 in totale.

 

Exit mobile version