Ven 3 Mag 2024
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Oltre tremila persone alla fiaccolata per la donna uccisa a Barga dal marito

Oltre tremila persone hanno preso parte, ieri sera, alla manifestazione per Maria Batista Ferreira, la donna di 52 anni di origini brasiliane uccisa per strada dal marito con un coltello.

Proprio lì, nel Viale Battisti, dove è finita la corsa disperata di Maria, è arrivata la marcia silenziosa dei concittadini interrotta solo da poche parole scanditeOgni passo è per te, Maria. Su di te violati tutti i diritti umani; il violento a parole è già un assassino; il silenzio aiuta il carnefice; io ti vedo, ti riconosco, sorella mia e che, con le fiaccole in mano, hanno poi raggiunto la stazione di Fornaci. Un lungo applauso ha chiuso questo abbraccio collettivo da parte di una comunità eterogenea, con in testa le donne e le giovani volontarie del centro “Non ti scordar di me” e, naturalmente, i rappresentanti delle istituzioni, a cominciare dalla Sindaca Caterina Campani che non ha trattenuto le lacrime. Presenti, anche loro con le fasce tricolore, venti sindaci tra cui quello di Fabbriche di Vallico Michele Giannini, i membri delle commissioni pari opportunità del Comune di Barga e del territorio, compresa quella provinciale, i parroci delle due cittadine, e poi Misericordia e Croce Rossa. Non sono mancati i giovani, gli studenti, sempre di più testimoni attoniti di fronte a un fenomeno sociale in crescita, come riferisce la Commissione d’inchiesta bicamerale sul femminicidio all’inizio del 2024 sulla base dei dati Istat raccolti dalle reti territoriali. Ferreira, secondo le ricostruzioni dei Carabinieri della Compagnia di Castelnuovo Garfagnana e degli investigatori del Reparto operativo di Lucca diretti dal procuratore Giuseppe Manzione, è stata raggiunta dal marito sul marciapiede su cui stava camminando ed è stata ferita a morte con più coltellate sotto gli occhi di diversi testimoni. Nonostate il tentativo di fuga, per la donna non c’è stato nulla da fare e il 118 ha solo potuto constatarne il decesso. Un fatto di cronaca liquidato dall’uomo, dipendente di una cooperativa che si occupa della raccolta rifiuti, con l’espressione “Ho fatto una cazzata”, in un messaggio inviato subito dopo l’accaduto a un suo amico. La 52enne, che faceva la badante e aveva una figlia da una precedente relazione, viveva da qualche tempo fuori di casa, in un albergo vicino al posto dove si è verificato il femminicidio. La coppia era in via di separazione e Maria Ferreira è stata uccisa alla vigilia dell’udienza.