Ristoratori su proroga tavoli all’aperto: “Bene. Riaprire bando per suolo pubblico extra”

Ristoratori su proroga a Firenze: “Un provvedimento molto positivo, che potrebbe dare un po’ di ossigeno alla nostra categoria, con la speranza che al più presto si possa riaprire anche a cena”. Lo ha detto Pasquale Naccari, portavoce Tni-Tutela Nazionale Imprese e presidente di Ristoratori Toscana, riguardo alla proroga fino a dicembre a Firenze della possibilità per i locali di sfruttare il suolo pubblico senza il pagamento della Cosap.

“Chiediamo – ha aggiunto Naccari – anzi che venga riaperto il bando per il ‘suolo pubblico extra’, come avvenuto lo scorso anno e come richiesto ormai mesi fa. Un’iniziativa importante, che ha dato a molti ristoratori la possibilità di ampliarsi all’esterno”. La situazione del settore, ha concluso, “resta drammatica. In Italia muoiono 50 imprese al giorno. Siamo molto spaventati, inoltre, dalle indiscrezioni riguardo al nuovo
decreto legge Sostegni. Pare che siano previste ancor meno risorse rispetto a quelle date da Conte. Eppure adesso sono al governo forze politiche che prima bollavano quegli aiuti come ‘mance’. Sarebbe l’ora di far finalmente seguire i fatti alle parole. Noi siamo esausti”.

“La crisi sanitaria ed economica è ancora forte e l’utilizzo di spazi all’aperto – ha spiegato l’assessore al commercio Federico Gianassi – serve ad assicurare distanziamento e aiutare le attività a lavorare”. Per questo è stata approvata una delibera contenente il Regolamento per le occupazioni di suolo pubblico a carattere straordinario per ristoro all’aperto (che sarà valido dal 1 aprile al 31 dicembre 2021) per la posa di tavoli e sedie prontamente rimovibili. Sono circa un migliaio le attività in tutta la città che hanno fatto richiesta lo scorso anno di suolo pubblico gratuito per posizionare tavoli e sedie all’aperto. Adesso con il nuovo regolamento, che sarà sottoposto al vaglio del Consiglio comunale, ha aggiunto Gianassi, “vogliamo continuare a sostenere l’economia cittadina e l’occupazione e garantire maggiore sicurezza alle persone”.

Comune di Firenze “buon pagatore” per i fornitori

Secondo un comunicato del Comune di Firenze, Palazzo Vecchio salderebbe le fatture in meno di 12 giorni, ben al di sotto dei 30 giorni previsti dalla legge, risparmiando fino a 44 milioni che la legge avrebbe imposto di accantonare in caso di mancato rispetto dei termini.

Assessore Gianassi lei ha dichiarato che il Comune di Firenze riesce ” riusciamo a saldare le fatture in media in 11,73 giorni”. è possibile?

“Si è possibile e certificato perché tutte le amministrazioni comunali sono obbligate a certificare i risultati sulla tempestività dei pagamenti, questi dati vengono trasmessi e pubblicati non solo dai singoli comuni ma anche a livello nazionale, ed è un obbligo molto importante perché le leggi nazionali ormai per incentivare anche le amministrazioni a velocizzare i pagamenti hanno previsto che se le amministrazioni non rispettano i tempi di legge, si applicano delle sanzioni, in particolare le amministrazioni diventano obbligate a quel punto ad accantonare risorse a bilancio, quindi senza poterle spendere mettendole da parte, accantonamento per forma di garanzia rispetto ai ritardati pagamenti”.

“Quindi è un dato molto importante per i cittadini pagare in tempo non solo perché è doveroso verso i fornitori e verso le persone che hanno lavorato per la pubblica amministrazione, fatto direi morale visto soprattutto il momento difficile come questo, ma è anche di interesse generale per la collettività perché è grazie a questo ottimo risultato il comune può utilizzare tutte le risorse che ha bilancio senza accantonare le per i servizi alla persona”.

Quindi pagare in tempo è un vantaggio non solo per le persone che ricevono il pagamento ma anche per l’amministrazione stessa?

“Si perché sono stati introdotti a livello nazionale questi parametri e quindi rispetto ai giorni di sforamento, rispetto al termine concesso al comune per adempiere, iniziano ad applicarsi questi obblighi di accantonamento, quindi passati alcuni giorni un certo accantonamento che cresce. Per quanto riguarda il bilancio del comune il massimo del ritardo può portare anche a 44 milioni di accantonamento, cioè risorse importantissime ingenti, enormi, ovviamente pagando prima dei termini non abbiamo da fare nessun accantonamento quindi a fronte di risultato certificato e poi portato in Giunta la delibera che riconosce il risultato e soprattutto che libera tutte le risorse per i servizi al cittadino senza dover fare accantonamenti”.

“Quindi sì certamente è un aspetto importante per chi ha lavorato, i fornitori, che sono pagati puntualmente, e ripeto in un momento come questo è ancora più necessario, e poi un vantaggio per tutta la collettività, perché a quel punto tutte le risorse di cui dispone l’amministrazione, e anche questo è un momento particolare come sappiamo, possono essere utilizzati interamente per il servizio al cittadino Com’è la situazione nel resto dei comuni”.

Firenze: voucher per sconti su taxi e Ncc

A Firenze arrivano i buoni viaggio, ovvero voucher per ottenere uno sconto per taxi ed Ncc da parte di categorie fragili, personale sanitario, scolastico e studenti.

L’iniziativa del Comune è stata approvata in Giunta grazie al lavoro congiunto dell’assessore al bilancio e alle attività economiche Federico Gianassi e dell’assessore al welfare Sara Funaro, per la quale sono stati stanziati 764mila euro avuti dal Governo.

A ciascun beneficiario avente diritto verranno attribuiti buoni viaggio del valore complessivo di 100 euro spendibili (entro il 30 giugno 2021) per coprire fino al 50% della spesa sostenuta pr il viaggio in taxi e, comunque, in misura non superiore a 20 euro per ciascun viaggio. Con questa delibera si stabiliscono le regole e le modalità per ottenere i voucher e le categorie individuate per poterli richiedere: a breve sul sito del Comune e sul portale 055055.it sarà pubblicato l’avviso pubblico per richiedere i buoni.

Nel dettaglio, i soggetti beneficiari dei voucher per taxi e ncc sono i residenti nel comune di Firenze rientranti in una delle seguenti categorie: over 65 anni, persone con disabilità certificata dalla commissione medica competente, con difficoltà motorie di natura permanente o temporanea, documentate da idonea certificazione medica, e donne in stato di gravidanza.

Tra le categorie che potranno beneficiare dell’iniziativa anche farmacisti, medici, infermieri, Oss, Asa, tecnici sanitari e operatori sanitari, oltre a personale scolastico, cassaintegrati e studenti residenti nel Comune di Firenze. “Con i voucher per taxi ed Ncc vogliamo promuovere e sostenere l’utilizzo del servizio taxi e noleggio con conducente nel periodo
dell’emergenza sanitaria – ha spiegato Gianassi – ed aiutare negli spostamenti le persone fragili e quelle che meritano attenzione e protezione alleggerendo il carico su bus e
tramvia”. Come sottolineato da Funaro, “in questa crisi causata dalla pandemia la nostra attenzione verso i cittadini più fragili, gli studenti e il personale scolastico e sanitaria è
più alta che mai”.

Cosap Firenze, si trasforma in ‘canone unico’

Dal Cosap, rinviata a fine luglio, al canone unico patrimoniale di concessione. E’ quanto ha approvato il Consiglio comunale di Firenze per i mercati, cosi’ come disposto dalla legge che ha accorpato le tasse su suolo e spazi pubblici (Cosap, Cimp, Tari giornaliera applicata agli ambulanti dei mercati e il diritto sulle pubbliche affissioni). Con questa novita’, contenuta nella delibera dell’assessore al Bilancio Federico Gianassi, si mantiene inoltre la possibilita’ di concedere esenzioni e agevolazioni, in linea con la normativa in vigore fino ad oggi.

Il Cosap, il canone di occupazione suolo pubblico, cambia e diventa Canone Unico, un canone patrimoniale di concessione. E’ quanto ha approvato  il consiglio Comunale di Firenze dando il via libera al nuovo regolamento sul Canone Unico dei mercati. Un cambio stabilito dalla normativa nazionale che accorpa le tasse che precedentemente si occupavano di suolo e spazi pubblici come il Cosap, il Cimp (canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari) la Tari giornaliera sugli ambulanti dei mercati e il diritto sulle pubbliche affissioni in un unico canone. Con questa novità, contenuta nella delibera dell’assessore al bilancio Federico Gianassi, si mantiene la possibilità di concedere esenzioni ed agevolazioni in linea con la normativa regolamentare in vigore fino ad oggi.

”Dopo questo regolamento lavoreremo per le tariffe – ha detto l’assessore Gianassi – che saranno approvate a breve prevedendo quelle riduzioni che abbiamo promesso per accompagnare le attività del centro storico verso la grande rivoluzione dei mercati e verso la vendita di prodotti di artigianato locale e nuovi banchi. Intanto sul fronte delle tariffe abbiamo disposto il rinvio della prima scadenza annuale del Cosap – ha concluso Gianassi – che passa al 31 luglio del 2021. E questo si aggiunge all’azzeramento del Cosap per gennaio-marzo 2021 per i dehors di ristoranti, bar, pasticcerie e per gli ambulanti dei mercati, approvato con la manovra di bilancio che vale 3 milioni circa”.

Firenze: prorogato a 31 gennaio piano per tavolini e sedie gratuiti fuori dai locali

A Firenze è stato prorogato fino al 31 gennaio, attuale termine stabilito dal Governo per la fine dello stato di emergenza per la pandemia, il piano straordinario per tavolini e sedie gratuiti fuori dai locali, lanciato lo scorso maggio per aiutare la ripresa economica post Covid e per garantire maggiore sicurezza ai clienti di bar e ristoranti.

Lo stabilisce una delibera dell’assessore al Commercio di Firenze, Federico Gianassi approvata ieri dalla Giunta comunale che concede una ulteriore proroga, dopo quella concessa fino al 31 dicembre 2020, di un mese (fino al 31 gennaio 2021) al regolamento di concessione del suolo pubblico per il ristoro all’aperto straordinario prevedendo peraltro la possibilità di ulteriore proroga fino al 31 marzo 2021 se prorogato lo stato di emergenza.

L’obiettivo del provvedimento, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, è tutelare le esigenze sanitarie e quelle lavorative ed economiche di un settore duramente provato dalla crisi, dando ai titolari dei locali maggiore spazio possibile da utilizzare per garantire il distanziamento tra i clienti.

La scadenza precedente era prevista fino al 31 ottobre, già rinnovata da maggio, mese durante il quale si è deciso di sostenere i bar e locali di Firenze. In questo modo sarà possibile, una volta che potranno riaprire, ricevere i clienti anche all’esterno della struttura.

Questa era la nota di Palazzo Vecchio: Il piano straordinario a Firenze per posizionare tavolini e sedie fuori dai locali pubblici, lanciato a maggio per sostenere la ripresa economica post Covid, sarà prorogato di un mese: lo ha deciso la giunta comunale, approvando una delibera dell’assessore al commercio Federico Gianassi che prevede la proroga fino al 31 ottobre 2020, alle stesse condizioni, per le occupazioni di suolo pubblico a carattere straordinario per il ristoro all’aperto partito nel giugno scorso e in scadenza il 30 settembre.

Lorenzo Braccini

Mercati Firenze, ok del Consiglio comunale alla rivoluzione in centro

“Un regolamento storico perché disegna la rinascita del commercio su area pubblica prevedendo la riqualificazione della merce in vendita, che entro 3 anni sarà made in Florence, made in Tuscany e made in Italy, e il rinnovo dei banchi dell’area Unesco secondo un modello unitario approvato dal Comune”. L’assessore al commercio Federico Gianassi ha presentato in Consiglio comunale il nuovo regolamento del commercio su area pubblica, che poi è stato approvato ed entrerà in vigore nei prossimi giorni. “Un regolamento che si inserisce nel progetto di rinascita della città Firenze e che, a fianco di misure emergenziali che abbiamo adottato e che continueremo ad adottare per superare la crisi provocata dal covid, mette in campo misure di sviluppo che ridisegnano i nostri mercati”.
“Diamo oggi esecuzione alle aspettative coltivate in questi anni – ha aggiunto Gianassi – e diamo risposta alle richieste di qualità. Con questo regolamento si gettano basi solide affinché questo settore, duramente colpito dalla crisi, possa operare in maniera stabile e duratura nei prossimi 12 anni”.

Concentrandosi sul tema della riqualificazione e del rilancio, il regolamento stabilisce che per i mercati all’aperto del centro storico saranno venduti prodotti italiani e dell’artigianato fiorentino, toscano e made in Italy. Questa norma entrerà in vigore gradualmente, entro i prossimi tre anni: un cambio che prevede l’esposizione del 30% dei prodotti locali e nazionali entro un anno, del 60% entro 2 anni e del 100% entro tre anni dall’entrata in vigore di questo regolamento. In alternativa il singolo operatore può presentare la proposta per un allestimento innovativo e diverso ma l’autorizzazione è comunale: il Comune mantiene dunque governo e controllo su bellezza e tipicità della esposizione.

Inoltre viene previsto il “banco fiorentino”: l’Amministrazione Comunale approverà entro 6 mesi un modello di banco architettonico coerente con la bellezza dei luoghi in cui si trovano i mercati del Centro storico che dovrà essere realizzato entro due anni dall’adozione del piano. Ad una commissione il compito di definire il progetto del banco ed i criteri di riconoscimento della filiera artigianale fiorentina, toscana e nazionale.

Il regolamento introduce anche “una tutela forte per la tipicità, la tradizione e l’identità dei mercati al coperto di Sant’Ambrogio e San Lorenzo, fiori all’occhiello del nostro sistema mercatale” ha spiegato Gianassi in aula: vengono introdotte regole di tutela delle singole attività e delle merceologie che sono vendute sui singoli banchi per evitare che in futuro non sia più rispettata l’offerta merceologica che invece oggi li caratterizzano. “E’ un segno di riconoscimento e di riconoscenza per i mercati coperti che durante il lockdown hanno anche attivato in via d’emergenza servizi di consegna a domicilio in tutta la città e in tempi molto ristretti rispondendo alle necessità dei fiorentini”.

Con l’approvazione da parte del Consiglio comunale del regolamento di oggi, compreso anche di un emendamento presentato dallo stesso assessore che recepisce alcuni suggerimenti avanzati dalle categorie economiche e dai consiglieri di maggioranza e di opposizione, Palazzo Vecchio dà il via alla prima tappa fondamentale della rivoluzione dei mercati. Un regolamento che sostituisce quello del 2008 e che tiene conto delle recenti normative nazionali e regionali: “Cogliamo adesso questa opportunità di rilancio” ha spiegato ancora Gianassi, perché a dicembre 2020 vanno in scadenza le concessioni che le nuove leggi nazionali e regionali prorogano di 12 anni, previa verifica dei titoli che deve essere fatta entro il 30 giugno 2021.

Dopo l’approvazione del Regolamento e l’inizio delle procedure di rinnovo dei titoli, spetterà poi al “piano delle aree” (che sarà adottato al termine delle procedure di rinnovo delle licenze che si concludono entro il 30 giugno 2021) il compito di definire le collocazioni dei banchi nei singoli mercati in modo tale da valorizzare il ruolo e la funzione del mercato tutelando contemporaneamente il patrimonio architettonico e urbano dove sono collocati.

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