Ponte fra Signa e Lastra, inizio lavori previsto nel 2024

Firenze, c’è il via libera al ponte fra Signa e Lastra a Signa e c’è la volontà corale da parte dei sindaci del territorio alla sua realizzazione.

Il punto sull’iter del ponte è stato fatto dal presidente della Regione Eugenio Giani che ha trovato le risorse: “nell’interlocuzione che ho avuto con il ministro Giovannini – spiega Giani- abbiamo impostato le cose perché vi fosse nel fondo di sviluppo e coesione, un ulteriore fondo dedicato proprio ad integrare ciò che non può essere fatto attraverso il piano di ripresa e resilienza, con l’impegno di 49,9 milioni. A questo si aggiunge tutto il lavoro di risanamento di quell’area che dal parco dei Renai arriva a quell’area ambientalmente sostenibile di Lastra a Signa fino all’Arno”.

Giani, che stamani era insieme alla sindaca di Lastra Angela Bagni, al sindaco di Signa Giampiero Fossi, al vice sindaco di Scandicci Andrea Giorgi e all’assessore all’ambiente e alla viabilità di Campi Bisenzio Riccardo Nucciotti, ha ricordato anche il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) da parte della conferenza di servizi relativo alla pronuncia di compatibilità ambientale per la realizzazione appunto del nuovo ponte sull’Arno e relativi collegamenti viari tra lo svincolo della Fi-Pi-Li di Lastra a Signa e Signa.

Presente anche l’assessora all’ambiente Monia Monni che ha ribadito “l’importanza strategica dell’opera per il territorio”, del direttore del settore mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico della Regione Enrico Becattini e il rup (responsabile unico del procedimento) Antonio De Crescenzo

“Siamo ad una svolta determinante – ha aggiunto l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli- che ci consente di andare a gara, nella forma dell’appalto integrato, con un progetto redatto e vagliato nel corso della procedura di valutazione degli impatti ambientali”.

Giani ha ribadito come l’opera sia “strategica non soltanto per l’area delle Signe e la Piana fiorentina, ma per tutto il sistema infrastrutturale della Toscana centrale. Migliorerà la sicurezza della circolazione e la fluidità del traffico in un progetto di riqualificazione complessiva, di miglioramento della competitività e della resilienza del territorio della Piana fiorentina”.

Pensato in accordo con i sindaci, il nuovo ponte rivoluzionerà in senso positivo la mobilità coniugandola con la valorizzazione ambientale.

L’opera, lo ricordiamo è già finanziata con Fondi di Sviluppo e Coesione per un importo complessivo di investimento pari a 49,9 milioni di euro. L’inizio lavori è previsto nel 2024 e la conclusione nel 2028.

“Abbiamo accolto con soddisfazione l’esito positivo della conferenza dei servizi – ha commentato Angela Bagni- che ha stabilito che l’opera è sostenibile e realizzabile, tenendo conto di contributi e indicazioni di tutti gli enti coinvolti nel Procedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR). Fino ad oggi un progetto che riguardasse la realizzazione di un nuovo ponte sull’Arno fra Lastra a Signa e Signa non era mai andato così avanti a livello procedurale e di questo devo ringraziare il presidente Giani che ha da sempre creduto nell’opera, considerandola strategica per tutta la Toscana. Un’opera fondamentale per migliorare la qualità della vita dei cittadini, che sarà forte incentivo per lo sviluppo economico di tutto il territorio e che, grazie alla realizzazione della cassa di espansione che ricordo potrà invasare fino a 2 milioni di metri cubi d’acqua, porterà a un sostanziale miglioramento della sicurezza idraulica del nostro Comune”.

Giani ha sottolineato anche l’importanza dell’opera nell’ottica della riduzione del rischio idraulico per la zona, sia per quanto riguarda le piene dell’Arno che per gli allagamenti derivanti dalle acque basse. L’intervento infatti prevede oltre all’infrastruttura viaria, anche la realizzazione di una importante cassa prevista dal Piano di riduzione del rischio idraulico, confermata e recepita in modo vincolante dal Piano di Assetto Idrogeologico e dal Piano Gestione Rischio Alluvioni dell’Autorità di bacino.

“Oggi è una giornata bella e importante – ha dichiarato il vicesindaco di Scandicci Andrea Giorgi – perché viene fatto un passo fondamentale per un’opera molto attesa, attesa da tutto il tessuto economico, da tantissime persone che ogni giorno vanno e vengono dalla nostra zona industriale e dal nostro territorio. Un’infrastruttura che è anche la dimostrazione che quando c’è l’impegno di tutte le istituzioni, delle amministrazioni locali, dei comuni, della Regione e del presidente della Regione che vogliamo ringraziare per l’impegno in prima persona e le risorse messe per dare una svolta concreta dopo tanti anni per questa opera, insomma quando collaboriamo tutti insieme otteniamo risultati concreti per le nostre aziende, per il tessuto produttivo e per tutte le persone che vivono e lavorano nei nostri territori”.

“Finalmente”, è la prima cosa che ha detto l’assessore Nucciotti che aggiunge: “, dopo tanti troppi anni, grazie sicuramente al grande lavoro svolto dal presidente Giani, degli assessori Baccelli e Monni, questa importante infrastruttura vede la luce. Il ponte tra Lastra a Signa e Signa è un’opera fondamentale per tutta l’area della Piana, della Città Metropolitana e della Regione; finalmente la buona Politica e la collaborazione tra gli enti dà risposte concrete ai cittadini e di questo non c’è che da esserne fieri. Con il nuovo ponte – ha proseguito la viabilità di quest’area importante in riferimento alla mobilità riguardante il mondo del lavoro e non solo, riuscirà a rispondere alle esigenze delle nostre comunità, quindi grazie a tutti coloro che con il loro contributo oggi ci hanno permesso di presentare questa fondamentale opera.

Il nuovo corpo stradale ha uno sviluppo complessivo di 2.750 metri di cui 900 in viadotto con nuovo ponte sull’Arno con annesso percorso ciclo-pedonale di collegamento tra il Parco Fluviale di Lastra a Signa in riva sinistra del fiume Arno e il Parco dei Renai. L’altezza sarà di 22 metri sopra il livello del fiume

Gli accorgimenti che saranno adottati nella realizzazione dell’infrastruttura prevedono anche la creazione di aree di compensazione ambientale anche mediante acquisizione di un vasto bacino lacustre posto in posizione baricentrica fra i fiumi Arno e Bisenzio con realizzazione di specifici interventi di rinaturalizzazione e potenziamento ecologico.

“Ringrazio anzitutto il presidente Giani per aver sempre creduto in questa opera, gli organi e i tecnici regionali impegnati in questo importantissimo lavoro- ha concluso il sindaco Giampiero Fossi- . Parliamo di un’opera fondamentale per i territori di Signa, Lastra a Signa, Scandicci e tutta l’area fiorentina. Fra i primi obiettivi del nostro programma abbiamo inserito anzitutto un forte miglioramento della viabilità sia a livello comunale che metropolitano e questo si otterrà soltanto con la realizzazione del nuovo Ponte sull’Arno. Un’opera che porterà con sé enormi benefici anzitutto in termini di sicurezza idraulica ma anche di riduzione del traffico, miglioramento della qualità dell’aria, valorizzazione del territorio e sviluppo commerciale: le nostre aziende soffrono drammaticamente la mancanza di una circolazione stradale efficace che permetta loro di muoversi rapidamente nel rispetto delle tempistiche di consegna. Garantire loro un percorso viario più agevole – ha concluso ancora- equivale alla valorizzazione del lavoro e alla garanzia di uno sviluppo della zona ovest della grande Firenze”.

Base Coltano, Giani: “”La struttura sarà fuori dal parco di San Rossore”

Giani, dopo l’incontro su Coltano: “A Roma ha funzionato la politica”.

Il presidente della Toscana Eugenio Giani ieri ha incontrato a Roma il Ministro Lorenzo Guerini e il sindaco di Pisa Michele Conti per discutere della base di Coltano (Pisa). Sulla nuova base militare dei Carabinieri a Pisa “devo dire che ieri ha funzionato la politica . ha detto Giani -. Non abbiamo voluto nessun tecnico, ci siamo visti in tre ovvero io, Conti e Guerini, e insieme, con le carte davanti, abbiamo ragionato sul fatto che un intervento di questa portata non poteva essere fatto contro la volontà della popolazione. Siamo partito da un presupposto, Guerini ha avuto buon senso e autorevolezza nel dire che non possiamo fare qualcosa che aumenta il consumo del suolo all’interno del parco di San Rossore”.

“Quindi nel parco che probabilmente verrà toccato da alcuni edifici ci saranno solo ristrutturazioni – ha aggiunto Giani -. Un progetto che va dalla palazzina Marconi, il centro radar da cui partirono le prime onde radio della storia dell’umanità, le stalle del Buontalenti, di proprietà regionale che noi mettiamo a disposizione, e poi la villa medicea dove può esserci un’area di studio. E fuori dal parco ci sarà la vera e propria eco-struttura, come viene giustamente chiamata dai Carabinieri perché qui si è confuso di tutto, si parlava di Nato e centri addestramenti: qua ci saranno semplicemente attività di istruzione e formazione dei Gis”, il reparto speciale antiterrorismo dell’Arma. Tra le aree “in pole position può esserci l’area di Ospedaletto, dove ci sono terreni di proprietà comunale e regionale dove possiamo offrire la realizzazione del vero e proprio centro di formazione”.

Medjugorje, al via lavori per pronto soccorso della Pace

Firenze, sorgerà a Medjugorje, in Bosnia Erzegovina, il ‘Pronto Soccorso della Pace’ un progetto fortemente voluto dall’Associazione Onlus Olimpiadi del Cuore, fondata da Paolo Brosio.

L’annuncio che i lavori a Medjugorje dovrebbero prendere il via nel giro di poche settimane, è stato dato in una conferenza stampa, nella sede della Presidenza della Regione Toscana, a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, tenuta dallo stesso Brosio e da alcune personalità che lo stanno aiutando nell’impresa.

In podcast il servizio di Gimmy Tranquillo, che ha chiesto a Paolo Brosio il perché sia stata scelta proprio la sede della presidenza della Regione Toscana per questa presentazione, e quale sia il ruolo della Regione in tutto ciò, in coda all’intervista anche qualche domanda a Jo Squillo, che insieme a Carlo Conti e ad altre celebrità, è uno dei testimonial dell’iniziativa.

“Una giornata straordinaria – ha commentato Brosio – perché, grazie alla Bosnia Erzegovina e al sindaco di Citluk, è arrivato il terreno dove sorgerà il primo pronto soccorso della zona. L’impegno dell’Associazione è stato premiato. A questo si è aggiunto il lavoro del Comune di Forte dei Marmi, della Regione e di tante istituzioni che ci hanno permesso di arrivare a questo risultato. Il pronto soccorso servirà un’area molto vasta dove vivono persone di razze e religioni diverse. In tempi di tragedie e guerre portiamo un segno di pace in territori che hanno vissuto situazioni analoghe, se non più gravi, in tempi non molto lontani”.

Per la realizzazione dell’ospedale, ha spiegato Brosio, l’associazione ha già raccolto 300mila, a cui si aggiungono altri 49mila euro che andranno alle famiglie italiane in difficoltà. Annunciata anche la donazione di un’ambulanza (valore 70mila euro) e la disponibilità della Misericordia dell’area fiorentina di fare un corso di formazione a giovani della Bosnia Erzegovina sul primo soccorso.

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a Roma per altri impegni ha inviato un messaggio in cui parla “di un sogno che, a distanza di alcuni anni, adesso sembra possa diventare realtà, grazie anche alla generosità di tantissime persone che hanno contribuito con le loro donazioni. Un’iniziativa che vede la luce proprio in un momento storico molto delicato e che vorrei interpretare anche come una sorta di segnale di pace e solidarietà”.

Per realizzare l’intero pronto soccorso promosso dall’associazione, ha poi aggiunto Brosio, servirà un altro milione di euro circa. Per raccogliere altri fondi, infatti, è stato anche annunciato un evento il 22 e 23 agosto a Forte dei Marmi (Lucca) con ospiti tra cui Al Bano, Enrico Ruggeri, Pago, Fausto Leali, Luisa Corna, Ivana Spagna, Jo Squillo, i Ricchi e Poveri.

Al tavolo, in Sala Pegaso, oltre a Paolo Brosio sono intervenuti la portavoce del presidente Giani Cristina Manetti, il sindaco di Forte dei Marmi Bruno Marzi, Gianluca Pecchini direttore generale Associazione Nazionale Italiana Cantanti oltre a imprenditori, personaggi e manager del mondo dello sport e dello spettacolo e della Fondazione Nazionale Italiana Cantanti e della Partita del Cuore-Umanità Senza Confini.

🎧 Pnrr: per la Toscana 4 miliardi complessivi

Per il Pnrr “in Toscana abbiamo complessivamente 4 miliardi di euro di impegno con progetti finalizzati”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione, in una conferenza stampa nella quale ha presentato il nuovo sito web che darà indicazioni specifiche sui progetti che stanno andando avanti.

I soldi del PNRR sono distribuiti su 6 missioni. “Nella prima missione (innovazione, tecnologia e connettività, cultura), abbiamo un impegno di 388 milioni di euro, nella seconda missione (ambiente e mobilità sostenibile) siamo a 571 milioni di euro, nella terza (trasporti e infrastrutture) 302 milioni, missione quattro (istruzione, formazione professionale e avviamento al lavoro), 420 milioni, nella quinta (rigenerazione urbana e diseguaglianze di genere e di territorio) sono 941 milioni, nella sesta (sanità e salute) 449 milioni” ha elencato il presidente della regione Toscana Eugenio Giani.

Poi, ha aggiunto  il presidente della Toscana, “ci sono i fondi statali, penso al ponte di Signa e alla lotta dell’erosione costiera delle cinque province costiere che è il progetto bandiera, in cui non essendo soddisfatti fino in fondo i presupposti del Pnrr sono stati finanziati dai singoli ministeri statali attraverso i soldi del Fondo di coesione e sviluppo”.

Rispondendo a chi gli chiedeva se si sentisse di sposare la causa del sindaco di Firenze Dario Nardella, il quale ha chiesto al governo un intervento sul costo delle materie prime e dell’energia per evitare riflessi negativi sui progetti del Pnrr, Giani ha sottolineato: “venerdi scorso il governo ha varato un decreto legge che stanzia 10 miliardi proprio a tal proposito, quindi mi sembra che a queste preoccupazioni che potevano venire dai territori il governo ha risposto”.

Giani, che ha parlato a margine di una conferenza stampa sul Pnrr, è tornato anche sul tema del rigassificatore di Piombino: “Credevo che quella fosse un’opportunità,non solo per la Toscana,  naturalmente contrattando con lo Stato tutta una serie di cose in termini di bonifiche, infrastrutture viarie, agevolazioni per le imprese e i cittadini della zona. Lì si preferisce un no senza se e senza ma, quindi probabilmente sarà così”. Per il governatore toscano “quella è un’opera nazionale, e quindi le scelte sono nazionali: se non viene in Toscana, andrà in un’altra regione”.

Nuova pista Peretola, Giani: “Non è una sfida tra Guelfi e Ghibellini”

Polemiche dopo il via libera della conferenza dei servizi alla nuova pista obliqua di 2.200 metri, dell’aeroporto di Peretola (Firenze).

La Conferenza dei Servizi ha detto il primo Sì alla nuova pista dell’aeroporto di Peretola. La proposta trasforma lo scalo fiorentino con una pista ‘obliqua declinata’ di 2.200 metri. Un addio, dunque, alla parallela convergente di 2.400 metri. Una svolta rispetto all’ultima bocciatura del masterplan. Adesso tocca a Toscana Aeroporti presentare un nuovo progetto. Un’operazione complessiva da 400 milioni di euro, con il contributo statale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Una notizia giudciata “ottima”, dal presidente toscano Eugenio Giani. “A differenza del passato, io voglio nuovamente sviluppare il confronto con i sindaci dei Comuni interessati, e aprire una fase di dibattito pubblico. E’ giusto che quando poi andiamo a fare gli atti per dare il via ai lavori – ha spiegato Giani – prima ci sia stato un dibattito pubblico, e tutti coloro che vogliono porre dei rilievi lo possano fare. E quindi la delibera sarà poi completa anche di queste deduzioni, e delle controdeduzioni che naturalmente noi faremo. Perciò io sono molto contento anche se naturalmente la delibera Enac ancora presuppone un forte dibattito, un confronto, e quindi teoricamente anche ulteriori miglioramenti rispetto a questo progetto”.

Secondo Giani, dunque, Toscana Aeroporti dovrebbe presentare un nuovo masterplan solo dopo l’esito del dibattito pubblico: “Non si allungano i tempi – ha sottolineato – perché io non ho mai messo tempi: ho detto che preferisco che ci voglia qualche mese in più, ma che le cose siano fatte bene, e quindi proprio per questo non ho mai messo tempi. Voglio che vi sia il dibattito, poi dopo il dibattito pubblico deduzioni e controdeduzioni, e a quel punto si procede. Cosa significa qualche mese in più, per un’opera che deve rimanere per decenni sul territorio? Deve essere fatta bene”

Resta sempre contrario il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi, che afferma: “Da sempre nel mio mandato abbiamo ribadito la contrarietà all’ampliamento dell’aeroporto. Come sempre, studieremo dal punto di vista tecnico, quando ci saranno dati e documenti a disposizione, quello di cui entreremo in possesso per una valutazione tecnica che, ripeto, è diversa da quella politica”.

A stretto giro, risponde il Governatore toscano. “Noi siamo abituati a concepire negli ultimi anni il dibattito sull’aeroporto come una partita fra Guelfi e Ghibellini, o fra due squadre di calcio, sia a favore sia contro”, ma “il sindaco Falchi è una persona che stimo, e quindi con lui mi piace anche vivere un confronto di idee”, ha detto Eugenio Giani.

“Sul merito devo dire che negli incontri che abbiamo fatto – ha proseguito – il sindaco Falchi si è dimostrato persona seria e costruttiva. Io apprezzo le sue opinioni, perché nel momento in cui sono positive o sono negative sono sempre molto motivate, e danno uno stimolo. Non nascondo che anche se lui poi ha questa diffidenza congenita, questa contrarietà all’aeroporto in quella direzione, è positivo e costruttivo il fatto che sia stato proprio lui a dire di non fare la pista parallela, ma più declinata, in modo che tocchi meno il polo scientifico di Sesto, che abbia un limite naturale che poi porti diciamo a non pensare ulteriori sviluppi, a far sì che la strada non vada in fondo alla pista nuova ma possa essere un sottopassaggio in modo che da Sesto all’Osmannoro si arrivi più rapidamente. Queste cose le abbiamo raccolte tutte – conclude Giani -, vediamo”.

Bandiere blu: Toscana è seconda a livello nazionale

Tra le località segnalate con bandiere blu ci sono 18 Comuni e 35 spiagge toscane.

La Toscana è la seconda regione in Italia (a pari merito con la Campania) per numero di Bandiere blu. Il prestigioso riconoscimento assegnato dalla Foundation for Environmental Education alle località che si distinguono per la qualità delle acque e dei servizi vede nella classifica dei migliori Comuni costieri ben 18 Comuni toscani. Da nord a sud ci sono: Carrara, Massa, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio, Pisa, Livorno, Rosignano Marittimo, Cecina, Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Piombino, Marciana Marina, Grosseto, Follonica e Castiglione della Pescaia, con 35 delle loro spiagge.

“Da sempre la Toscana è ai vertici di questa classifica – spiega il presidente della Regione Eugenio Giani – ma è per noi una grande soddisfazione riconquistare la seconda posizione, grazie all’entrata di Pietrasanta in classifica, proprio nell’anno della vera ripartenza del turismo dopo la pandemia.  Bandiera Blu è sinonimo di qualità e la Toscana da sempre offre bellezza paesaggistica insieme ad arte, cultura ed ospitalità. La Regione è al fianco degli operatori per qualificare sempre di più la nostra offerta e migliorare ulteriormente il settore”.

“Un ottimo risultato, ancora una volta, raggiunto soprattutto grazie all’impegno di operatori e amministrazioni che lavorano per offrire a chi sceglie la Toscana una proposta accogliente e completa – ha aggiunto Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana – Le Bandiere blu premiano senza dubbio la qualità ambientale delle spiagge, ma anche la qualità dei servizi e della cura delle località: per questo sono un importante elemento di valorizzazione del territorio e di promozione del turismo sostenibile e consapevole sul quale stiamo puntando sempre di più”.

 

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