Toscana, sanità: “Conte diffida Regione per buco bilancio”

La denuncia dei consiglieri regionali di Forza Italia Mugnai e d’Ettore che hanno reso nota una lettera inviata da Palazzo Chigi in cui si da conto dell’  ‘avvio di una procedura di diffida per la mancata copertura delle perdite della sanità Toscana (quasi 200 milioni di euro)” . Rossi: “Tutto regolare, premier ci convochi subito”  

Nella lettera, che rimanda ad una procedura prevista dall’intesa Stato/Regioni, si riferisce che  “la perdita della sanità toscana ammonta complessivamente  a 199,443 milioni di euro nel 2018”. Questo quanto spiegano Stefano Mugnai, vice capogruppo alla Camera e Coordinatore regionale di Forza Italia e Maurizio D’Ettore, deputato azzurro.

“La legge di bilancio 2005 – aggiungono – prevede che qualora dai dati del monitoraggio del quarto trimestre, si registri nel settore sanitario un disavanzo di gestione a fronte del quale non siano stati adottati in corso d’anno i necessari provvedimenti di copertura, il presidente del Consiglio dei Ministri diffida le regioni interessate a provvedervi entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento”. In assenza di provvedimenti entro il 31 maggio, nella regione interessata, si applicano “una serie di misure, tra cui il blocco automatico del turn over del personale del servizio sanitario regionale fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello di verifica”.

“Una situazione catastrofica che allarma fortemente, anche perché non abbiamo memoria di richiami di questo tenore negli anni precedenti – proseguono gli esponenti azzurri -, il che, unitamente alla cifra enorme da coprire in così pochi giorni, genera non poche preoccupazioni sulle conseguenze che rappresenterebbero un micidiale colpo di maglio alla Toscana ed ai cittadini toscani. Per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione al governo per accertare le cause del forte disavanzo sanitario che attanaglia ormai da anni la Toscana” e per sapere come Rossi “abbia giustificato la reiterata mancata copertura intimatagli, nelle scorse settimane, da una lettera del Presidente del Consiglio”, concludono.

“Chiedo che la Regione Toscana sia convocata con urgenza nelle sedi opportune per un esame delle misure adottate nei giorni scorsi. Ritengo che considerare la perdita pregressa residua come un ulteriore onere a carico del solo esercizio 2018, costituisca una interpretazione del tutto priva di giustificazioni tecniche, nonché lesiva della parità di trattamento rispetto ad altre Regioni, che continuano a godere della dilazione dei tempi”. Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha risposto, in data 30 aprile, con una nota al Governo sui conti della sanità in relazione alla diffida da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Rossi, spiega una nota, contesta il fatto di caricare sul bilancio 2018 le perdite pregresse del decennio 2001-11, decennio di forti investimenti in sanità, con spese di ammortamento che all’epoca per legge erano escluse dal computo.

Rossi ricorda che “la questione trae origine nel decennio antecedente all’entrata in vigore del Decreto legislativo 118 del 2011, nel quale le verifiche escludevano dal computo gli ammortamenti, in quanto costi non monetari” e che “comunque, utilizzando risorse provenienti da varie fonti, al 31 dicembre 2017, l’ammontare delle perdite pregresse in esame si è ridotto, rispetto a un importo iniziale di circa euro 885 milioni, a 167 milioni, e tale ammontare non è statico da quattro anni ma si è ridotto in quest’ultimo periodo di circa il 17%”. Alla nota di Rossi del 30 aprile il premier Conte ha già risposto segnalando di aver “tempestivamente informato il Ministro dell’economia e delle finanze circa le osservazioni relative alla quantificazione della perdita da ripianare da parte della Regione Toscana” e di aver “chiesto al Ministro di attivare le strutture ministeriali al fine di una urgente convocazione di un tavolo tecnico”

Enrico Rossi: “Necessario avviare nuova stagione di lotte e rilanciare investimenti”

“E’ necessario riprendere una nuova stagione di lotte, con un conflitto regolato tra capitale e lavoro che permetta di produrre nuovi patti e di rilanciare gli investimenti”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

Il presidente della Regione è intervenuto, stamani, all’attivo dei delegati e dei pensionati della Cgil della Toscana che si è tenuto al Teatro Era di Pontedera (Pisa), dedicato al lavoro, ai diritti, allo stato sociale e all’Europa. Parlando di stato sociale, Enrico Rossi ha sottolineato inoltre che “negli ultimi dieci anni le lotte per i diritti hanno subito un forte arretramento, così come la spesa pubblica e quella sociale, creando un mix pericoloso che ha messo in crisi la democrazia nel Paese e fatto diminuire salari e fiducia, determinando una contrazione della spesa da parte dei cittadini”.

“E’ necessario cambiare direzione – ha concluso il governatore – rilanciando la spesa sanitaria, oggi sotto il 6,5% e quella per la casa, praticamente azzerata se si eccettuano i correttivi che ha cercato di introdurre la Regione. Il mancato finanziamento statale delle specializzazioni, in Toscana ha determinato l’insufficienza dei radiologi e la difficoltà di garantire la prevenzione.”

Pontedera, Piaggio: Usb, protesta su tetto Asl a tutela precari

Stamani per protesta “gli ex lavoratori con contratto a termine della Piaggio hanno deciso di salire sul tetto della sede Asl medicina del lavoro che si trova proprio di fronte ad uno degli ingressi dello stabilimento Piaggio” a Pontedera (Pisa).

Lo comunica, con una nota, il sindacato Usb spiegando che la protesta è stata messa in atto in “un luogo simbolo per tutti gli operai della Valdera, tra il magazzino ricambi, lo stabilimento Sole Spa e la ex fabbrica Tmm adesso chiusa”. Il sindacato di base precisa che l’obiettivo della protesta è “ribadire ancora una volta che i precari storici non hanno nessuna intenzione di essere lasciati fuori dal percorso di assunzioni: la Piaggio rispetti gli accordi presi e faccia un passo indietro”.

Alcuni incontri sindacali importanti per il futuro dello storico stabilimento di Pontedera sono previsti nei prossimi giorni: il 13 maggio si discuterà la richiesta di aprire nuovamente una procedura di mobilità volontaria, il 21 invece ci sarà una riunione in Confindustria per il rinnovo del contratto integrativo. “Invitiamo tutti i lavoratori – conclude la Usb – a portare la loro solidarietà sotto il palazzo dell’Asl. Non scenderemo fino a quando non avremo delle risposte certe da parte della dirigenza Piaggio. Anche al governatore Rossi, presente oggi a Pontedera, chiediamo di prendere una posizione chiara in questa vicenda. La Piaggio ha ricevuto, e sta ancora ricevendo, numerosi finanziamenti pubblici, è giusto che non abbia nessuna responsabilità nei confronti di chi, per anni, ha lavoratori all’interno dello stabilimento ed oggi si ritrova escluso?”.

Rom: Rossi, Salvini garantisca legalità o è razzismo

Il presidente della Regione Toscana su FB: “Se una famiglia ha avuto una regolare assegnazione di una casa popolare è compito del ministro degli Interni garantire la legalità, a prescindere dal fatto che essa sia di origine italiana, rom, di qualsiasi etnia, appartenenza o credo religioso. Altrimenti è razzismo”

“Salvini ha, come ministro degli Interni, il compito di garantire la legge anche a proposito delle assegnazioni delle case popolari a famiglie rom a Roma e delle manifestazioni dei neo fascisti di CasaPound. Se una famiglia ha avuto una regolare assegnazione di una casa popolare è compito del ministro degli Interni garantire la legalità, a prescindere dal fatto che essa sia di origine italiana, rom, di qualsiasi etnia, appartenenza o credo religioso. Altrimenti è razzismo”. Lo ha scritto su facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

“Quanto al neofascismo, abbiamo capito da tempo che il ministro se la intende con CasaPound – sottolinea Rossi – con cui pubblica il suo libro, della cui griffe volentieri si veste, e con il cui leader si ritrova a cena. E ora mi aspetto che ci sia ancora qualche ‘anima bella della sinistra’ che mi dica che parlare di neofascismo è eccessivo e non conveniente. Penso che ci sono valori per la cui difesa non si deve badare a convenienze immediate”. Per Rossi, “la sinistra deve contrastare con determinazione il razzismo e il neofascismo e tornare a rappresentare i ceti popolari. Solo così potrà tornare a vincere”.

Rossi: combattiamo fake news ricordando presenza Europa

“Esorto tutti a reagire, a contrastare le fake news con i fatti, ricordando quanto l’Europa sia essenziale e presente nella vita di noi tutti”. Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, intervenendo in apertura della seconda giornata della conferenza europea ‘The State of the Union’ oggi a Palazzo Vecchio.

Rossi ha spiegato negli ultimi mesi di aver visitato i progetti finanziati dalla Ue nelle province toscane. “Questo tour – ha affermato – è servito a far capire che il contrario di europeismo è sovranismo, è qualunquismo, è populismo. La parola popolo è essenziale, perché è costitutiva della parola democrazia. Ma il popolo non è un’entità astratta, è un soggetto che si costruisce attraverso la politica, le istituzioni, i corpi intermedi, i conflitti e i compromessi. Mentre il populismo azzera la differenza di interessi, ogni politica democratica e la visione del futuro della nostra società”.

Il governatore toscano ha anche citato il messaggio ricevuto da Sting, e inserito nell’introduzione del suo nuovo libro ‘Non basta dire Europa’, nel quale la rockstar inglese chiede ai suoi connazionali di fare marcia indietro sulla Brexit.

1 maggio, Rossi: declino Paese colpa dello sfruttamento del lavoro

Lo ha scritto su fb il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in occasione della Festa del 1 Maggio.

“Sfruttare il lavoro, renderlo precario e senza diritti, pagarlo poco, farlo confliggere con la
salute, escluderlo dal potere economico e politico è la ragione fondamentale della mancata crescita, del declino e del malessere del nostro Paese, del lavoro che non c’è. Ci vorrà tempo ma dovrà cambiare. Buon primo maggio di lotta”. Lo ha scritto su fb il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in occasione della Festa del 1 Maggio.

“Il lavoro è il cuore, il fondamento e la ragione d’essere della Repubblica italiana.
Dispiace notare come questa parola sia talvolta dimenticata nel dibattito pubblico, talvolta usata come terreno di scontro politico. Dovrebbe essere invece un tema su cui la politica non si divide, su cui tutti si ritrovano come principio fondante che illumina l’orizzonte di un intero Paese, non una bandiera da sventolare contro la bandiera altrui, non una parola da
nascondere sostituendola con misure economiche che alla fine risultano palliativi”. Lo ha detto invece  il sindaco Dario Nardella nel corso della cerimonia per la consegna delle ‘Stelle al merito del lavoro’ in Palazzo Vecchio.
“Il lavoro è tutto, è ciò che consente a un giovane di coltivare sogni, a una famiglia di formarsi e crescere, a una persona di non abbandonarsi alla disperazione quando lo perde
sapendo di non poterne più ritrovare uno”, ha aggiunto il sindaco.
“Nel 2018 sono morte 1133 persone mentre facevano il loro dovere, nei cantieri, nelle fabbriche, nelle strade, donne e uomini, morti mentre stavano lavorando. Questa è una delle cifre più esemplificative del livello di inciviltà dal quale ancora purtroppo non riusciamo ad emanciparci. Se oggi la nostra civiltà si fregia di essere evoluta allora – ha concluso Nardella – oggi serve una scossa vera: il lavoro non deve essere un miraggio né un rischio per la propria vita”.

 

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