Mondo al Contrario: Gen. Vannacci “frasi decontestualizzate, io a fianco dei gay”

Dopo le polemiche suscitate da alcune frasi contenute nel suo libro il generale della Folgore, che dirige l’istituto geografico militare di Firenze prova a difendersi. Ma è bufera politica. E Il ministro Crosetto annuncia un “esame disciplinare per Vannacci”

Ci prova, dopo la bufera scatenata dalle rivelazioni sul suo libro, a minimizzare. Ma per il generale Roberto Vannacci, oggi alla guida dell’Istituto geografico militare, rischia di essere sommerso dalle  polemiche.

“Le critiche non mi disturbano affatto e al ministro Crosetto non replico, mi attengo a quelle che sono le sue disposizioni. Ciò che mi procura disagio è la strumentalizzazione: sono state estratte frasi dal contesto e su queste sono state costruite storie che dal libro non emergono. Sono amareggiato dalla decontestualizzazione e dal processo a delle opinioni” prova a precisare Vannacci. Che aggiunge  “la frase sugli omosessuali viene da uno, ovvero io, che è scappato tutta la vita dalla normalità: per questo dico che sono a fianco degli omosessuali nella caratteristica di essere al di fuori della normalità. Sono un esponente delle forze speciali e rivendico l’anormalità, nel senso che ho fatto cose che la gente normale non fa. Per questo dico che sono a fianco degli omosessuali in questo. Nel libro spiego che l’anormalità non è migliore o peggiore, non è buona o cattiva”.

Il ministro della difesa Guido Crosetto ha provato a mettere una toppa.  “Non utilizzate le farneticazioni personali di un generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le forze armate” ha dichiarato. ” Il generale Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto”.

“Le parole scritte nel suo libro dal generale Roberto Vannacci, comandante dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, sono gravi e sconcertanti, oltre che allarmanti. Tanto più perché provengono da un alto rappresentante dell’esercito, a capo di una istituzione importante come l’Igm, che dovrebbe onorare il proprio ufficio ispirandosi al mandato della carta Costituzionale. Nel ribadire la contrarietà a ogni discriminazione, teniamo a dire che per noi i diritti si tengono tutti insieme, diritti sociali, diritti sul lavoro, diritti civili. Anzi, noi rivendichiamo che una nuova stagione di diritti si apra nel prossimo futuro unendo tutte le lotte per i diritti” attacca la Cgil e Fp Cgil di Firenze.

cui fa eco il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo (PD)  “le affermazioni contenute nel libro ‘Il Mondo al contrario’, scritto dal generale Roberto Vannacci che, da meno di due mesi, è alla guida dell’Istituto geografico militare a Firenze” sono “parole sconcertanti, di una gravità inaudita, in contrasto con la nostra Costituzione e rese ancora più gravi perché provengono da un uomo che rappresenta lo Stato gettando fango su tutto l’Esercito. L’Istituto geografico militare è una assoluta eccellenza della nostra regione ed abbiamo sempre avuto modo, negli anni, di collaborare in modo proficuo con l’obiettivo di aiutare a crescere soprattutto i ragazzi delle scuole”. “Il ministro della Difesa ha già condannato quanto accaduto ma spero che il Governo intervenga subito con fermezza per rimuovere il generale e prendere tutte le decisioni necessarie a tutela dell’onore e della storia di una istituzione che è sempre stata un vanto per Firenze e la Toscana” ha aggiunto Mazzeo.

“Le parole del generale del generale Vannacci sono gravi e aberranti. È sbagliato etichettarle come opinioni, perché quelle che leggiamo sono prese di posizioni violente, che evidenziano un’incompatibilità tra il generale e il ruolo di difesa del Paese nella sua interezza che è chiamato a ricoprire. Bene la presa di distanze dello Stato Maggiore dell’Esercito e l’avvio dalla Difesa dell’esame disciplinare previsto”. Così  invece Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario del partito toscano. “Chiediamo anche la rimozione dall’incarico di comandante dell’Istituto geografico militare – aggiunge in una nota -, perché è inammissibile che un’istituzione della nostra Regione, da sempre terra dei diritti, sia guidata da chi esprime tali parole”.

 

Ex Gkn: Nardini e Fossi scrivono a ministra per fondi Pnrr su formazione lavoratori

Ex Gkn – “Consentire ai lavoratori, attualmente in cassa integrazione grazie ad un nuovo ammortizzatore sociale recentemente introdotto, di poter beneficiare dei percorsi di formazione finanziati dal Pnrr”. E’ quanto chiedono al governo il deputato e segretario Pd della Toscana Emiliano Fossi e l’assessora regionale della Toscana alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini, promotori rispettivamente di una interrogazione parlamentare e di una lettera, destinati entrambi alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali.

“Nel confronto con lavoratori e istituzioni locali, è emersa, a fronte di concrete prospettive occupazionali, la necessità di mettere a disposizione di questi lavoratori percorsi formativi di aggiornamento e riqualificazione -spiegano Fossi e Nardini – Trattandosi di lavoratori che beneficiano di una nuova tipologia di cassa integrazione guadagni in deroga di recentissima istituzione, chiediamo di poter utilizzare le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La Regione ha chiesto conferma di questa possibilità ad Anpal, l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, titolare di Gol – Garanzia Occupabilità Lavoratori – il nuovo programma di riforma delle politiche attive previsto e finanziato con il Pnrr di cui è titolare il Ministero del Lavoro”.

“L’impatto sociale della vertenza Gkn per l’area metropolitana di Firenze e per il territorio toscano tutto è chiara, ma ci teniamo a rimarcare questo aspetto ricordando come la Regione Toscana si sia impegnata fin dall’inizio nel garantire ai lavoratori coinvolti in questa vicenda il massimo e migliore supporto, anche in termini di politiche attive del lavoro e di formazione.

La Regione è in prima linea, infatti, nel cercare di individuare nuovi opportunità per il rilancio del sito produttivo, e da questo punto di vista sono e saranno necessari percorsi di formazione di aggiornamento delle competenze e riqualificazione dei lavoratori. Per questo – concludono Fossi e Nardini – chiediamo alla Ministra di attivarsi celermente per rendere possibile l’utilizzo delle risorse Pnrr”.

Pd sconfitto alle elezioni in Toscana. Fossi: “E’ tempo di cambiare”

Elezioni in Toscana, una sconfitta su tutta la linea che fa riflettere soprattutto il segretario regionale Emiliano Fossi. Il Pd ha perso al ballottaggio anche nella sua Campi Bisenzio, dove si è imposto il candidato sostenuto da liste di sinistra e Movimento 5 Stelle.

“E’ tempo di cambiare il Pd. Ce lo hanno chiesto al congresso ed è il dato che viene fuori dalle urne, una stagione oggi si chiude e se ne apre una nuova”. Lo ha affermato Emiliano Fossi, segretario regionale del Pd toscano e deputato, sui risultati dei ballottaggi che hanno visto le coalizioni a guida Dem sconfitte in cinque casi su sei, compresa Campi Bisenzio (Firenze), dove lo stesso Fossi ne era sindaco uscente e dove ha vinto il candidato della sinistra radicale, Andrea Tagliaferri, sostenuto anche da M5s.

“Non siamo riusciti a invertire le sconfitte degli ultimi anni nei capoluoghi – ha osservato Emiliano Fossi, in una nota -, che restano alla destra. Ringrazio le candidate e i candidati del lavoro e dell’impegno, il Pd è cresciuto quasi ovunque, ma non abbastanza e soprattutto le divisioni del centrosinistra non ci hanno aiutato”.

E delle elezioni a Pisa, con la sconfitta del Pd, ha parlato oltre a Emiliano Fossi anche il presidente del consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo. “Ci abbiamo provato fino all’ultimo, ci abbiamo creduto ma non è bastato. L’impegno e la mobilitazione che Paolo Martinelli ha saputo mettere in campo in questi mesi e in queste ultime due settimane rappresentano un patrimonio importante che non deve essere disperso, ma tutto questo non è stato sufficiente a ribaltare il risultato che avevamo registrato già al primo turno. Un risultato che deve farci riflettere come partito e come coalizione”.

“Gli elettori hanno preferito un’altra proposta politica – continua Mazzeo – e i prossimi cinque anni ci vedranno dunque ancora all’opposizione cittadina. A tutte e tutti noi, in questo tempo, il compito di preparare un progetto politico con cui immaginare Pisa nei grandi cambiamenti del nostro tempo e capace, soprattutto, di tornare finalmente a vincere col Pd nel 2028”.

🎧 Emiliano Fossi analizza il voto in Toscana: “Pd, è finita la stagione dell’arroganza”

La stagione di quella che lui chiama espressamente “l’arroganza” è finita. Per il Pd toscano, ora, è tempo di allargare il campo a tutte le forze che si riconoscono nel centrosinistra – compreso il terzo polo – e di instaurare un patto civico con tutte quelle liste che potrebbero diventare determinanti al secondo turno. Emiliano Fossi, segretario del Pd regionale, analizza a tutto tondo il voto delle comunali di domenica scorsa, mostrandosi soddisfatto dei risultati.

“Il Pd toscano non è più arrogante e sa di non poter essere autosufficiente. Ha bisogno di costruire alleanze che siano ampie e che ripartano anche dal civismo”. Per Emiliano Fossi è quindi necessario approfittare della presenza di “una destra litigiosa che si spacca, che si divide. Questo – prosegue il segretario – ci dà l’ottimismo necessario per affrontare il ballottaggio con la possibilità di invertire la tendenza rispetto a cinque anni fa”. Per Fossi, “si sono confrontate al primo turno e si confronteranno al ballottaggio due idee diverse di Toscana. Una Toscana popolare, inclusiva, che riparte dalla lotta alle disuguaglianze e per l’ambiente, e una Toscana invece molto chiusa, che esclude, che è dalla parte di chi sta meglio e mette da una parte chi sta peggio. Quindi credo che ci sia questo elemento di discrimine: poi le alleanze le costruiamo”.

Secondo il segretario regionale Emiliano Fossi “l’effetto Schlein c’è, perché intanto il Pd torna protagonista con un approccio diverso che è quello meno arrogante, meno autosufficiente. A due mesi dal congresso mi sembra già un primo passo importante, poi sarà il tempo a dimostrare se questa nuova fase ha il vento in poppa o no, e io credo di sì”.

Emiliano Fossi parla poi di campo largo, patto civico e alleanze. “Penseremo alla costruzione di questo cantiere, di un’area di centrosinistra a livello regionale. E definiremo anche le regole per la scelta delle candidature. Su questo, lo dico in maniera chiara, il partito regionale avrà una forte voce in capitolo”. Per Fossi, questa area di centrosinistra “sarà declinata contesto locale per contesto locale a seconda delle caratteristiche”. Per la selezione delle candidature, ha precisato il segretario regionale del Pd, “se ci sarà da cambiare le regole le cambieremo attraverso una discussione fra di noi, nella comunità del Pd”.

In 10 mila alla manifestazione ‘GKN non si tocca-Insorgiamo’ (VIDEO)

I manifestanti sono  partiti alle 14 da viale Guidoni. Tanti i cori contro il proprietario di Qf Francesco Borgomeo, che aveva rilevato l’azienda GKN. Tra gli striscioni, oltre al classico ‘Insorgiamo’ che campeggia in testa al corteo, anche uno che recita ’41 bis=tortura. Alfredo libero’.

Lo slogan  è quello classico: ‘Insorgiamo’. ad un anno dalla prima grande manifestazione, in 8 mila stanno sfilando con il collettivo ex GKN a Firenze. Il corteo si è mosso dalla zona del polo universitario di Novoli, luogo simbolo perché un tempo area dove era insediata un’area industriale Fiat, per arrivare alla Fortezza da Basso.

A sfilare operai, sindacati, associazioni, realtà di base, forze della sinistra e anche il Pd, presente con il segretario regionale, e deputato Emiliano Fossi. Presente all’avio della manifestazione anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. La manifestazione della GKN ha avuto l’adesione di centinaia di personalità della società civile, del mondo universitario come lo storico Alessandro Barbero, della politica, e anche dello spettacolo come la cantante Irene Grandi o l’attore Elio Germano.

“Ci stiamo dando da fare per vedere di trovare altre proposte. Ne ho parlato anche ieri col ministro Urso, c’è un impegno complessivo. I lavoratori si stanno comportando con grande correttezza, quando ho chiesto di poter vedere qual è la situazione all’interno della fabbrica hanno fatto entrare e hanno mostrato disponibilità”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, presente alla manifestazione a Firenze indetta per salvare la ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). “Noi cerchiamo di fare il possibile, più di così non so cosa potremo fare come Regione”, ha aggiunto.

“Basta accedere, non stare solo nei palazzi romani, visitare luoghi della marginalità e della sofferenza, come è anche questa fabbrica. Invito il ministro Urso a venire a visitarla, questa fabbrica. La storia dell’occupazione della ex Gkn è una novella”. Così il parlamentare Pd e segretario del partito toscano Emiliano Fossi, ex sindaco di Campi Bisenzio (Firenze), comune in cui si trova la ex Gkn, a margine della manifestazione dei lavoratori appena partita a Firenze. Al momento, sono un migliaio le persone che stanno prendendo parte al corteo. “In quella fabbrica ci sono trentadue lavoratori tutti i giorni – ha proseguito Fossi – che fanno operazione di manutenzione a rotazione; il ministro Urso dovrebbe farsi carico di questa situazione, perché il ruolo del governo è fondamentale”.

Giani su Schlein e assemblea nazionle del Pd: “clima di grande armonia” e “sinergia unitaria”

Firenze, il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo aver partecipato all’assemblea nazionale del Pd che si è svolta ieri, in cui è stata ufficializzata Elly Schlein come nuova segretaria e Bonaccini come nuovo presidente.

All’assemblea nazionale del Partito democratico “ho visto un clima di grande armonia fra Elly Schlein, ieri ufficializzata segretaria nazionale, e Stefano Bonaccini eletto presidente sostanzialmente all’unanimità”, così si è espresso il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Ha poi aggiunto che “se mettiamo insieme tutto, se riusciamo a vivere come sinergia unitaria queste ispirazioni culturali e politiche, il Pd può davvero svolgere un ruolo molto importante, oggi come principale forza all’opposizione, domani al governo del Paese”.

Giani, sin da subito un sostenitore di Bonaccini alle primarie, non vede il rischio di fuoriuscite dal partito. Così, a margine della presentazione del Palio della Costa Etrusca ha detto: “Ritengo di no, perché ieri abbiamo avuto un’assemblea nazionale in cui abbiamo visto la grande dignità che viene riconosciuta anche a coloro che, come me, hanno chiaramente un’ispirazione culturale più riformista. Io ieri – ha poi specificato – mi sono sentito a casa, e devo dire che è una sensazione che voglio trasmettere a tutti coloro che hanno una visione del centrosinistra che mette insieme, appunto, il centro e la sinistra”.

In merito alla riunione che c’è stata con Emiliano Fossi, il nuovo segretario del Pd Toscana, esponente della mozione Schlein, Giani ha spiegato che l’incontro “è andato molto bene, anche perché ora abbiamo tutti lo stesso comune impegno che abbiamo visto ieri nell’assemblea nazionale, quello di arrivare a vedere nelle prossime elezioni amministrative un laboratorio di un Pd e di un centrosinistra che si propone competitivo per vincere in capoluoghi molto importanti ovvero Pisa, Siena, Massa”.

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