A Mont’Alfonso i concerti di Simone Graziano e Bennato

A Ferragosto concerto all’alba nel cuore della Garfagnana con il pianista Simone Graziano, mercoledì 16 sul palco di “Mont’Alfonso sotto le stelle” il live di Edoardo Bennato

A Castelnuovo di Garfagnana, martedì 15 agosto, il sole sorgerà sulle note del pianista Simone Graziano. A fare da cornice sarà la cinquecentesca Fortezza di Mont’Alfonso, dove si rinnova l’appuntamento con il concerto all’alba di Ferragosto di Mont’Alfonso sotto le stelle, festival che da quattro anni porta eventi e spettacoli in secolari fortezze e altri magnifici luoghi della Garfagnana in provincia di Lucca,

Inizio concerto previsto alle ore 4.45. Tra i pianisti più apprezzati ed eclettici del jazz internazionale, Simone Graziano proporrà “Embracing the future”, progetto nato con l’intento di esaltare i suoni oscuri dello strumento e perfetto per questo evento. Per chi lo desidera, al concerto è abbinata l’iniziativa “Camminalba”, camminata con fiaccolata dal centro di Castelnuovo fino alla Fortezza di Mont’Alfonso. (Info e prenotazioni via whatsapp al numero 370 2906924 o via email a vismovendi@libero.it). 

Il festival prosegue mercoledì 16 agosto (ore 21.15) sempre in Fortezza di Mont’Alfonso con l’attesissimo concerto di Edoardo Bennato. Il cantautore che da quarant’anni immortala buoni e cattivi, sbeffeggia i potenti e inneggia alla forza di noi comuni mortali, regalerà un live ad alto contenuto rock e blues.
Due ore di musica, video e interazione con il pubblico. Un viaggio attraverso brani e le melodie che sono entrati a far parte del nostro immaginario collettivo.

Info spettacoli
Tel. 0583 641007 – 0583 – 334 6167210 (solo nei giorni di spettacolo dalle 18.45)
www.montalfonsoestate.it
www.turismo.garfagnana.eu
www.castelnuovogarfagnana.org

Edoardo Bennato, 35 quadri in esposizione a Castiglion Fiorentino

Castiglion Fiorentino, esposti 35 quadri di Edoardo Bennato alla Pinacoteca a Sant’Angelo al Cassero.

Il cantautore Edoardo Bennato ha inaugurato, il 18 ottobre, presso il museo di Castiglion Fiorentino ad Arezzo, la sua mostra personale di opere che rimarrà in programma fino al 30 ottobre.

“Pare impossibile che alla nostra latitudine e nel 2022 si parli ancora di guerra. Il messaggio prioritario è quello di eliminare le differenze nel mondo tra paesi occidentali e paesi asiatici e di altre zone o non ne verremo mai fuori”. Sono queste le parole pronunciate da Edoardo Bennato davanti ai giovani studenti che erano presenti all’inaugurazione.

Lo scopo delle opere, cosi come ha sottolineato Bennato stesso, è quello di rendere complementari la musica e l’arte. Le 35 opere posso essere suddivise in disegni e pitture su tela. I quadri, sia a colori che in bianco e nero, ritraggono semplici scene di vita come i venditori e le giovani madri in spiaggia.

Edoardo Bennato ha poi risposto alle domande dei ragazzi. Domande che hanno toccato svariati temi di attualità e non: dall’immigrazione al confronto tra città e periferie, dalla storia del Paese a quella personale.

Il cantautore ha evidenziato di essere “partito dalla torre di Babele copertina del mio album per poi arrivare ad altre tematiche. I migranti descritti nei miei quadri rappresentano il cammino della famiglia umana in tutti questi secoli. Non ci sono diverse razze ma solo una razza che si è diversificata nel corso della storia”.

Alla cerimonia di inaugurazione, con relativo taglio del nastro, ha partecipato anche il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli. Nel suo discorso il sindaco ha ricordato che “Edoardo è arrivato lo scorso anno per commemorare Chiara Meoni, figlia dell’indimenticabile campione della Dakar Fabrizio, e si è innamorato della nostra città fino a decidere di tenere qui la sua personale. Il 26 ottobre poi terrà al teatro Spina il suo concerto che è già sold out”.

Murale Gramsci casa popolare finito,tra prime visite Bennato

E’ stato completato oggi il maxi murale dell’artista Jorit raffigurante Antonio Gramsci realizzato su un edificio di alloggi popolari a Firenze, in via Canova. E tra i primi ad ammirarlo c’è stato il cantautore Edoardo Bennato che era a Firenze per motivi professionali e ha voluto vedere di persona il nuovo lavoro, che occupa un facciata esterna per 213 mq.

Bennato è andato a vedere l’opera di street art in forma riservata intrattenendosi sul posto nei giorni scorsi, mentre l’artista Jorit stava ancora completando il murale. “Antonio
Gramsci – ha scritto Jorit in un post su Instagram – non è solo il filosofo italiano più letto e tradotto nel mondo. Antonio Gramsci è soprattutto una cosa: lotta. Lotta per un mondo
migliore, per la sanità e scuola pubblica, per il diritto e il dovere del lavoro, per lo stato sociale, per l’eliminazione della povertà e delle disparità nord-sud e soprattutto lotta per
dare potere a chi realmente crea ricchezza nella società, i lavoratori. Chissà che penserebbe oggi vedendo che quel modello tanto faticosamente costruito viene smantellato e che ad ogni pezzo che viene distrutto aumentano egoismi e sfruttamento.
Quanto ci manchi, Antonio…”.
Tra coloro che hanno visitato l’opera anche il sindaco di Firenze Dario Nardella che, su Twitter, ha postato le foto del ritratto di Gramsci: “Il nuovo murale di Jorit – ha scritto – è pronto: il ritratto di Antonio Gramsci, uno dei più grandi pensatori del Novecento italiano, è oggi su un palazzo di via Canova. La street art invade i quartieri di Firenze con una
figura che ispira tutti noi all’amore per la libertà”.

‘Pinocchio reloaded, musical di un burattino senza fili’ al Teatro Verdi di Firenze

‘Pinocchio reloaded, musical di un burattino senza fili’, con la regia di    Maurizio Colombi e le musiche di Edoardo Bennato, arriva al Teatro  Verdi di Firenze, dal 23 al 26 gennaio. Lo spettacolo propone una    rivisitazione surreale del racconto di Carlo Collodi (1826 – 1890), un  esperimento d’avanguardia artistica, tra acrobazie vocali e coreografiche.

Colonna portante del musical è l’amore: quello tra Pinocchio burattino e Lucignolo, ragazza indomita e libera. La colonna sonora – spiegano gli autori – evoca libertà, ribellione dalle convenzioni, una favola d’amore ricca di sfumature contemporanee, composta da sonorità musicali rock, house e rap.
“Abbiamo creato uno spettacolo capace di appassionare adulti, ragazzi e bambini – spiega Colombi -. Le marionette e i fili sono metafora delle esperienze personali, che rivelano gli aspetti più intimi dell’animo umano. Esiste solo una condizione in cui abbandoniamo i nostri fili: il momento in cui ci innamoriamo e siamo disposti a rinunciare a noi stessi. Così nascono nuovi fili, lunghi e invisibili che ci fanno volare con il cuore”.
Maurizio Colombi è già autore di altri successi come ‘Peter Pan – Il musical’ (sempre musicato da Bennato), ‘Rapunzel – Il musical’ e ‘La Regina di Ghiaccio – Il musical’ (con la ballerina e conduttrice Lorella Cuccarini nel cast) e ‘We will rock you’, spettacolo ispirato alla Queen mania.

Irruzione a concerto Capossela, Conti: “E’ squadrismo”

“Quello di ieri sera è stato un attacco squadrista, che non ha alcuna giustificazione, messo in pratica da un’esigua minoranza di studenti universitari che farebbero bene, se proprio ci tengono, a inventarsi la macchina del tempo e a tornare agli anni Settanta”.

Così il sindaco di Pisa, Michele Conti, sull’episodio in cui 150 studenti, nella sera dell’8 luglio, hanno fatto irruzione in piazza dei Cavalieri interrompendo temporaneamente il concerto di Vinicio Capossela.

L’evento rientrava nel cartellone ‘Numeri primi’, promosso dal Comune e prodotto da una società privata. Il blitz studentesco è stato motivato con il caro biglietti. “Ma in realtà per Capossela – spiega il produttore Pierpaolo Tognocchi – i biglietti andavano da 32 a 48 euro, prezzi assai più bassi rispetto a concerti analoghi altrove. Quello degli studenti è solo un pretesto per giustificare la loro arroganza”.

Inoltre, aggiunge Conti, “il Comune ha stanziato un contributo di 60 mila euro per l’organizzazione degli eventi proprio per calmierare il costo dei biglietti mentre altri spettacoli dello stesso cartellone sono gratuiti”. Intanto ci sono timori per il concerto di domani sera, nella stessa cornice, di Edoardo Bennato.

Il collettivo Exploit Pisa ha annunciato che tornerà in piazza. “Saremo costretti a effettuare lo spettacolo – conclude Tognocchi – con la polizia schierata in tenuta antisommossa a difesa del palco. E’ una sconfitta per la città. La nostra è un’operazione di arricchimento culturale per la città, ma certi atteggiamenti rischiano di vanificare i nostri sforzi. Dove c’è prepotenza non c’è cultura”, spiega Patrizia Paoletti Tangheroni, presidente della Fondazione Teatro di Pisa. “Ci sono immagini e video che hanno ripreso la gazzarra – aggiunge – e questa volta non faremo sconti. Denunceremo i responsabili.
Tutta la città deve isolare questi violenti che pretendono di dettare legge con la loro prepotenza”.

Una denuncia sarà presentata anche dalla società di produzione dei concerti: “Noi abbiamo rispettato alla lettera le prescrizioni per la realizzazione dello spettacolo – sottolinea Tognocchi – con vie di fuga, piani di evacuazione, vigilanza, security e safety. Non tocca a noi impedire fisicamente a un gruppo di manifestanti di buttare all’aria le transenne e fare irruzione. Per questo ci sono le forze dell’ordine con cui avremo un incontro per pianificare il dispositivo di sicurezza in occasione del concerto di Bennato: sarà una piazza blindata ed è una sconfitta per tutti”

“L’ingresso in corteo in piazza dei Cavalieri è stato un atto di disobbedienza nei confronti delle politiche di chiusura e di privatizzazione dei luoghi pubblici della città” afferma in una nota il collettivo studentesco Exploit Pisa, che fa riferimento all’area antagonista, riferendosi al blitz. Exploit cita una serie di provvedimenti della Giunta per “limitare l’accesso libero e gratuito alle piazze e alle vie principali della città” e soprattutto la rassegna “Numeri primi”. “Con queste ultime iniziative – sottolinea il collettivo – l’intenzione di chiudere dei luoghi pubblici e limitare gli spazi di libertà si realizza attraverso la privatizzazione e il profitto. Ma per noi le piazze, in quanto pubbliche e mantenute con i soldi delle tasse di tutti, devono costituire un luogo di ritrovo e di cultura senza che ci siano barriere economiche, alte o basse che siano”. Il collettivo respinge le accuse “di aver voluto rovinare il concerto e spaventare chi era lì ad assistere: il corteo si è ritrovato sotto il palco, ricevendo l’invito di Capossela e del suo gruppo a spiegare le nostre motivazioni, che loro stessi hanno mostrato di sostenere”

Sul suo profilo Facebook il chitarrista di Vinicio Capossela, Peppe Frana, ha evocato la forca per i leghisti per solidarizzare con gli studenti. “Non ci paga la Lega – ha scritto Frana – ma comunque, se ci sta un leghista talmente cretino da dare soldi a me, ai miei colleghi, a Vinicio o a voialtri ce li dobbiamo pigliare fino all’ultimo centesimo, senza senso di colpa e senza fa’ i moralisti, comprarci il cappio a cui sarà appeso quando si farà la rivoluzione e fargli vedere lo scontrino mentre si strozza”.

Il post è poi stato corretto successivamente dallo stesso Frana: “Siccome qualcuno si è un po’ impressionato per l’immagine un po’ forte della forca per leghisti del post precedente volevo rassicurarvi, non lo penso davvero, è un’iperbole. Ovviamente si procederà per fucilazione, mica siamo nel medioevo. Non si può proprio più scherzare”. Interpellato attraverso il suo ufficio stampa da parte sua Vinicio Capossela ha preferito non commentare.

A Pisa tornano le contestazioni ai concerti

Durante il concerto del cantautore Vinicio Capossela, ieri sera in P.za dei Cavalieri a Pisa, il collettivo Exploit ha fatto irruzione nella piazza circoscritta per l’evento. Tra le contestazioni rivendicate dal gruppo ci sono la chiusura di una piazza così centrale per i giovani ed il costo troppo elevato del biglietto d’ingresso.

Il collettivo, tramite la sua pagina Facebook aveva promosso la contestazione nel pomeriggio di ieri scrivendo: “oggi come in altre giornate dedicate a questo festival, la piazza più vissuta della città, quella in cui tutti ci ritroviamo ogni weekend per trascorre il nostro tempo libero senza spendere un occhio della testa, sarà aperta solo a chi può permettersi di pagare. Purtroppo – prosegue il collettivo – sarà possibile accedervi solo pagando un biglietto dal costo molto elevato (dai 30 fino ai 50€!).”  Il gruppo invita poi a “costruire piazze che siano nostre e in cui tutti, nessuno escluso, possano stare senza pagare un biglietto.”

Oggi è comparso un video, pubblicato dallo stesso Exploit Pisa, dove si nota un corteo che sfila al ritmo di musica per le strade notturne di Pisa: “in centinaia di giovani siamo RITORNATI, al festante ritmo di tromba gitana, nella piazza più bella, viva e contesa di Pisa – afferma il collettivo sul post Fb -. Siamo riusciti ad entrare in piazza dei Cavalieri e riprenderci insieme quel pezzo di città inquieta che la giunta ha provato a toglierci con modi meschini, dalle idropulitrici fino a biglietti di ingresso spropositati per recintare una piazza pubblica. Ringraziamo Capossela per l’accoglienza e le parole gentili e ci scusiamo con i “nervosi seduti” per la breve interruzione. Ma non ci piacciono i divieti, le barriere e le seggioline numerate. Amiamo la musica nelle strade, i corpi liberi, le danze infuocate.”  Exploit Pisa conclude poi con la propostadi aprire un dibattito sulla questione.

Riguardo agli eventi di contestazione al Festival “Numeri Primi – Pisa Festival” è intervenuto il Sindaco Michele Conti per il quale  “quello di ieri sera è stato un attacco squadrista, che non ha alcuna giustificazione, messo in pratica da un’esigua minoranza di studenti universitari che farebbero bene, se proprio ci tengono, a inventarsi la macchina del tempo e a tornare agli anni Settanta”. L’evento rientra nel cartellone ‘Numeri primi’, promosso dal Comune e prodotto da una società privata. Il blitz studentesco, che ha visto partecipare oltre un centinaio di persone, è stato motivato con il caro biglietti. “Ma in realtà per Capossela – spiega il produttore Pierpaolo Tognocchi – i biglietti andavano da 32 a 48 euro, prezzi assai più bassi rispetto a concerti analoghi altrove. Quello degli studenti è solo un pretesto per giustificare la loro arroganza”. Inoltre, aggiunge Conti, “il Comune ha stanziato un contributo di 60 mila euro per l’organizzazione degli eventi proprio per calmierare il costo dei biglietti mentre altri spettacoli dello stesso cartellone sono gratuiti”.

Intanto ci sono timori per il concerto di domani sera, nella stessa cornice, di Edoardo Bennato. Il collettivo Exploit Pisa ha annunciato che tornerà in piazza. “Saremo costretti a effettuare lo spettacolo – conclude Tognocchi – con la polizia schierata in tenuta antisommossa a difesa del palco. E’ una sconfitta per la città. La nostra è un’operazione di arricchimento culturale per la città, ma certi atteggiamenti rischiano di vanificare i nostri sforzi.

Dove c’è prepotenza non c’è cultura”, spiega Patrizia Paoletti Tangheroni, presidente della Fondazione Teatro di Pisa. “Ci sono immagini e video che hanno ripreso la gazzarra – aggiunge – e questa volta non faremo sconti. Denunceremo i responsabili. Tutta la città deve isolare questi violenti che pretendono di dettare legge con la loro prepotenza”. Una denuncia sarà presentata anche dalla società di produzione dei concerti: “Noi abbiamo rispettato alla lettera le prescrizioni per la realizzazione dello spettacolo – sottolinea Tognocchi – con vie di fuga, piani di evacuazione, vigilanza, security e safety. Non tocca a noi impedire fisicamente a un gruppo di manifestanti di buttare all’aria le transenne e fare irruzione. Per questo ci sono le forze dell’ordine con cui avremo un incontro per pianificare il dispositivo di sicurezza in occasione del concerto di Bennato: sarà una piazza blindata ed è una sconfitta per tutti”.

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