Firenze, segretario generale “ravvisabile incompatibilità consigliere Masi (M5S)”

È quanto ha scritto il segretario generale del Consiglio comunale, Pasquale Monea, nella relazione inviata al presidente del Consiglio comunale, Luca Milani, e ai capogruppo. Masi: “L’associazione” Aics “ha due vice presidenti, io non ho deleghe e non ho mai sostituito il presidente e mai avverrà”

“L’ipotesi di incompatibilità” del consigliere comunale del M5s a Palazzo Vecchio Lorenzo Masi, che risulta anche vicepresidente Aics di Campo di Marte, “è ravvisabile in presenza di un duplice presupposto: il primo di natura soggettiva ed il secondo di natura oggettiva. Sul piano soggettivo, è necessario che l’interessato rivesta la qualità di ‘titolare’ o di ‘amministratore’ ovvero di ‘dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento”. È quanto ha scritto il segretario generale del Consiglio comunale, Pasquale Monea, nella relazione inviata al presidente del Consiglio comunale, Luca Milani, e ai capogruppo.

La richiesta di verifica su Masi era stata avanzata dalla capogruppo di Iv, Mimma Dardano. Nel parere emerge che “nel caso di specie il consigliere ha ritenuto di far pervenire la considerazione che ai sensi dello statuto di Aics (articolo 57) la rappresentanza legale dell’ente spetti in via esclusiva al presidente eletto dall’assemblea, il quale esercita tutti i poteri di firma e di ordinaria amministrazione. Il vicepresidente assume i poteri solo in casi eccezionali di impedimento del presidente; ed ancora alcuna delega specifica è stata conferita ai membri del consiglio direttivo né tantomeno al vice presidente”.

Inoltre “con riferimento alla qualifica di vice presidente – prosegue il segretario generale – sembrerebbe poter emergere la possibilità che il consigliere possa legittimamente svolgere le funzioni del rappresentante legale del comitato provinciale (anche se in casi eccezionali di impedimento del presidente) potendosi in tal caso integrare un’ipotesi di non compatibilità con il ruolo di consigliere comunale che consiglia quanto meno la rinuncia al ruolo di vice presidente, ciò anche per l’esistenza di un rapporto concessorio segnalato”.

Da parte sua Masi sostiene “L’associazione” Aics “ha due vice presidenti, io non ho deleghe e non ho mai sostituito il presidente e mai avverrà proprio perché l’associazione è a conoscenza della mia posizione da consigliere comunale. Pertanto non sussiste alcun ruolo di incompatibilità e non si può imporre ad un’associazione di decidere chi avere nei suoi ruoli apicali, se questa rispetta le regole”.

Il segretario generale del Consiglio, Monea, dedica parte della relazione anche alle consigliere Pd Donata Bianchi e Laura Sparavigna, dopo la richiesta di verifica del capogruppo Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin. La prima, si legge nel documento, “riveste la qualifica di posizione organizzativa nell’ambito dell’Istituto degli Innocenti”, la seconda “dichiarava nel modello da compilare, ai sensi della norma sulla situazione associativa sulla base del regolamento sulla trasparenza, di appartenere all’associazione Uisp”. Ma per entrambe non vengono ravvisate incompatibilità col ruolo di consigliere comunale. In precedenza era stata verificata anche la posizione di Francesco Pastorelli del Pd in quanto avvocato di Casa spa, una partecipata comunale. Pastorelli ha preferito, nelle scorse settimane, dimettersi dal ruolo di consigliere comunale.

Firenze: nasce un comitato tutto al maschile per dire ‘no’ alla violenza sulle donne

Si chiama  “Impariamo a dire noi”.Presentato oggi il  manifesto contro il fenomeno del femminicidio. Adesione anche da parte della presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione del Comune di Firenze,  Donata Bianchi

La violenza sulle donne? Interessa innanzitutto gli uomini. E’ da questo principio che nasce il manifesto del Comitato civico “Impariamo a dire noi”  che rappresenta la sintesi dell’elaborazione, fin qui compiuta, in oltre un anno di lavoro  a Firenze da un gruppo di donne e uomini che sentirono la necessità di confrontarsi sul fenomeno del femminicidio e della violenza domestica, spinti da un forte preoccupazione e indignazione per quanto era avvenuto nella fase del lockdown (si ricorda che durante il lockdown furono 5.031 le telefonate valide al 1522, il 73% in più sullo stesso periodo del 2019).

Il comitato è promosso tra gli altri dal sociologo Giuseppe Russo, dal garante dei detenuti di Firenze Eros Cruccolini e dallo chef Fabio Picchi.

All’interno del documento, dal titolo ‘Impariamo a dire di no’, si legge: “Siamo uomini che finalmente hanno preso consapevolezza di un grave problema sociale e della necessità di farsene carico tutti, senza delegarlo agli operatori: il problema della violenza di genere, che vede nel femminicidio il bestiale culmine. Abbiamo iniziato una riflessione sulla necessità di una responsabilità individuale e collettiva maschile nel fermare la violenza contro le donne”. L’obiettivo era “costituire un comitato civico di cittadini e cittadine, che attraverso un primo livello di approfondimento potessero elaborare un appello con cui attivare l’impegno di altri cittadini, anche stranieri, in maggior numero di genere maschile ma anche femminile. Per saperne di più sulla questione abbiamo preso contatto anche con le associazioni che su Firenze seguono le donne vittime di violenza e gli uomini impegnati in percorsi di recupero, Artemisia e Cam. Ci proponiamo attraverso questo manifesto di stimolare la partecipazione di altri uomini per ampliare il gruppo originario”.

Tra i presenti oggi anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, gli assessori Sara Funaro (welfare), Benedetta Albanese (diritti e pari opportunità). “Siamo qui per suggellare la nascita di questo comitato civico contro la violenza sulle donne, soprattutto contro la violenza fatta da uomini – ha detto Nardella -. È un messaggio forte che parte dagli uomini, non basta che le donne difendano le donne. Una società davvero giusta, degna di questo nome non può che vedere gli uomini in prima linea ad aiutare e difendere le donne. Il comitato offre un punto di vista nuovo e diverso”.

 

Anticipo del vaccino solo per matrimonio civile e religioso. “La Regione consideri anche le unioni civili”

Anticipo del vaccino solo per le coppie in procinto di celebrare matrimonio civile e religioso. Donata Bianchi e Alessandra Innocenti (PD): “La Regione ponga rimedio e consideri anche le unioni civili”

Anticipo del vaccino, “La Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione ha approvato una risoluzione proposta, dalla consigliera del PD Alessandra Innocenti finalizzata a trovare soluzione ad un problema emerso con un atto della Regione Toscana che ha riconosciuto – spiega la presidente della Commissione Donata Bianchi – la possibilità di prenotare anticipatamente il vaccino solo per le coppie in procinto di celebrare matrimonio civile e religioso”.

“Con questo atto – prosegue la consigliera Innocenti – io e gli altri consiglieri e consigliere che l’hanno sottoscritto abbiamo voluto sollecitare la Regione a porre rimedio ad una formulazione che, di fatto, tende a escludere da tale beneficio le coppie che celebrano un’unione civile poiché, per avvalersene, è citata solo l’esibizione degli estremi di pubblicazione delle coppie interessate <al matrimonio e non anche la possibilità di esibire un attestato della richiesta di unione civile rilasciato dal Comune per le coppie che hanno in corso la procedura di unione civile prevista dalla Legge n. 76/2016”.

“Fortunatamente – proseguono Innocenti e Bianchi – dalla presentazione dell’atto ad oggi molti problemi legati alla prenotazione sono stati superati, resta però una questione di principio legata alla necessità di non produrre discriminazioni, per questo motivo la risoluzione è stata integrata nel suo dispositivo con un richiamo alla necessità di riconoscere sempre pari opportunità di accesso, alle procedure amministrative, alle coppie in procinto di celebrare l’unione civile e alle coppie in procinto di celebrare matrimonio religioso o civile”.

Firenze: “Conferimento onorificenza a Nadia Murad e alla memoria di Hevrin Khalaf”

Il Consiglio comunale ha approvato una mozione presentata dalla Presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi e sottoscritta da numerosi consiglieri e consigliere della maggioranza, con la quale si ricorda la figura di Hevrin Khalaf, vittima di un efferato omicidio e si condanna il genocidio yazida, sottolineando con forza il riconoscimento del ruolo concreto e simbolico di Nadia Murad.

“Si chiede di promuovere presso le sedi istituzionali (internazionali, europee, nazionali) iniziative di solidarietà con il popolo curdo e alla minoranza yazida, con particolare attenzione a riconoscere l’impegno delle donne esposte a molteplici forme di violenza e annientamento sociale e psicofisico ad opera dell’ISIS. Si chiede – aggiunge la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – di supportare, per quanto di competenza, azioni di sensibilizzazione e di denuncia del sistematico sterminio di massa delle minoranze religiose perpetrato dall’ISIS in Iraq e in Siria.
Si impegna inoltre ad avviare ogni procedura utile al conferimento di una onorificenza della città di Firenze alla memoria dell’attivista per i diritti umani Hevrin Khalaf e alla Premio Nobel Nadia Murad, ivi compresa la cittadinanza onoraria, in quanto donne che hanno pagato con la vita o con la perdita dei loro affetti più cari il loro impegno contro ogni tipo di violenza, a difesa delle donne, dei rifugiati dimenticati, dei rimasti senza voce”.

Firenze: mozione per onoreficenza a Nasrin Sotudeh

La Commissione Pari Opportunità, domani alle ore 12, discuterà la mozione per conferire un’onoreficienza a Nasrin Sotudeh. L’avvocatessa e attivista iraniana è stata condannata a 38 ani di prigione e 148 frustate in due processi legati alla sua attività giuridica. La donna aveva difeso donne arrestate per essersi scoperte il capo in luoghi pubblici. Aveva inoltre aveva criticato il nuovo codice penale iraniano che consente solo alcuni avvocati di rappresentare imputati di crimini contro la sicurezza nazionale.

Il capogruppo del Partito Democratico Nicola Armentano, così commenta l’iniziativa: “Quando si tratta di salvaguardare i diritti umani delle persone, Firenze è sempre in prima linea. La nostra città non può restare in silenzio di fronte ad una sentenza sconvolgente avvenuta dopo l’ennesimo processo irregolare”. La prima firmataria della mozione, Barbara Felleca, fa sapere che in Commissione saranno presenti anche la dottorezza Sabri Najafi, Presidente dell’associazione Studio e Ricerche donne Iraniane, e l’avvocato Sergio Paparo dell’Ordine degli Avvocati.

Donata Bianchi sottolinea come “Quella in discussione è una mozione molto importante che richiama la violazione dei diritti delle donne. Sono attacchi a figure chiave che reagiscono a leggi che ancora opprimono la condizione della donna. Si assiste, a livello internazionale, – continua la presidente della commissione Pari Opportunità – a pene severe contro le donne che lottano per difendere i diritti umani”.

Presentato ufficialmente il nuovo Consiglio comunale di Firenze

Nella Sala Firenze Capitale si è svolta la notifica della proclamazione degli eletti nel nuovo Consiglio comunale. Di seguito la composizione del nuovo “Parlamento” di Palazzo Vecchio con i nomi dei consiglieri che siederanno nel Salone dei Duecento.

Maggioranza: il sindaco Dario Nardella

Gruppo PD (19 consiglieri): Benedetta Albanese, Nicola Armentano, Donata Bianchi, Leonardo Calistri, Enrico Conti, Massimo Fratini, Fabio Giorgetti, Maria Federica Giuliani, Alessandra Innocenti, Luca Milani, Renzo Pampaloni, Letizia Perini, Massimiliano Piccioli, Laura Sparavigna.

A seguito della nomina ad assessore di Cecilia Del Re, Sara Funaro, Andrea Vannucci, Federico Gianassi, Cosimo Guccione entrano a far parte del gruppo PD: Patrizia Bonanni, Francesca Calì, Barbara Felleca, Mirco Rufilli, Stefano Di Puccio.

Gruppo Lista Nardella (3 consiglieri): Mimma Dardano. A seguito della nomina ad assessori di Alessandro Martini e Alessia Bettini entrano a far parte del gruppo Lista Nardella: Marco del Panta Ridolfi e Maria Grazia Monti.

Minoranza: i candidati a sindaco Ubaldo Bocci, Antonella Moro Bundu, Roberto De Blasi

Gruppo Lega (6 consiglieri): Andrea Asciuti, Federico Bussolin, Emanuele Cocollini, Michela Monaco, Antonio Montelatici, Luca Tani.

Gruppo Forza Italia (2 consiglieri): Jacopo Cellai, Mario Razzanelli.

Gruppo Fratelli d’Italia (1 consigliere): Alessandro Emanuele Draghi.

Gruppo Firenze Città Aperta (1 consigliere): Dmitrij Gabriellovic Palagi.

Gruppo Movimento 5 Stelle (1 consigliere): Lorenzo Masi.

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