Stadio, Nardella: “Commisso mi ha chiesto tempi veloci, valutiamo progetto 2015”

Sul nuovo stadio “si è aperta una seconda ipotesi rispetto alla Mercafir, cioè quella di tornare al progetto 2015: evitare dunque di dover occupare tutta la Mercafir e evitare così uno spostamento del mercato. Questa è una novità perché Commisso mi ha detto di voler lasciare una cosa importante alla città, di non voler usare lo stadio per fare business ma farlo per lasciare qualcosa a Firenze e ai fiorentini”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella a Lady Radio.

Rocco Commisso, ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, “mi ha chiesto di affrontare i progetti che convincono di più sulla base dei tempi. Io gli ho prospettato un’ipotesi di Mercafir più veloce di quella che abbiamo portato avanti sul desiderio della proprietà dei Della Valle, ovvero non più prendere tutta l’area della Mercafir e quindi di fatto smantellare e spostare il mercato ma limitarsi solo alla zona sud”.

E’ uno spazio “sufficiente – aggiunge – per fare lo stadio e fare qualche struttura collegata allo stadio. I tempi sarebbero decisamente più veloci”. Su un’altra opzione, quella del restyling del Franchi il sindaco ha detto che “abbiamo considerato da un lato il vantaggio di valorizzare ancora di più il teatro storico della città, dall’altro però c’è lo svantaggio di una complessità burocratica e tecnica gigantesca per mettere le mani sullo stadio attuale, facendo lavori peraltro molto limitati, costosi e col problema di capire dove dovrebbe giocare la squadra durante i lavori”.

Inoltre, conclude, “la copertura del Franchi non risolverebbe il problema della visuale”.

Qualche settimana fa, lo stesso sindaco, aveva affermato, “mi sento di escludere che lo stadio si faccia in un altro comune, assolutamente. In tempi relativamente rapidi – aveva spiegato – con la nuova proprietà della Fiorentina troveremo la soluzione migliore“.

Caos al Maggio: Luisi e Chiarot contro Nardella

Sono giorni di estrema fibrillazione per il futuro del Maggio Musicale Fiorentino. Tutto è inziato, qualche giorno fa, con la decisione del Sindaco di Firenze Dario Nardella, che è anche il presidente per statuto della Fondazione lirica, di delegare la presidenza a Salvo Nastasi. Una notizia che l’attuale sovrintendente Cristiano Chiarot non si aspettava.

Vediamo di ricostruire i passaggi salienti della vicenda. Qualche giorno fa il sovritentendente del Maggio Cristiano Chiarot, con una  ‘lettera d’amore’,  scriveva al primo cittadino del capoluogo toscano che non avrebbe accettato la proposta di rinnovo dell’incarico, con Nastasi presidente: “Sono pronto a collaborare e a rimanere fino a gennaio per rendere più facile la transizione”.

A questo punto, lunedì, in consiglio comunale Nardella annuncia di aver conferito con il Direttore generale dello spettacolo dal vivo del ministero, vigilante sulla Fondazione Teatro del Maggio Musicale, Onofrio Cutaia. All’esito del colloquio è emersa l’impossibilità giuridica di poter proporre al ministero la conferma di Chiarot per un nuovo mandato, in quanto egli raggiungerà l’età per il pensionamento di vecchiaia entro pochi mesi, mentre la legge prevede l’obbligo di nominare il svorintendente per il periodo di durata quindicennale del Consiglio di Indirizzo che si sta ricostituendo in questi giorni.

Quest’annuncio irrita fortemente Chiarot che in conferenza smentisce Nardella dicendo che aveva ottenuto un parere legale sulla sua riconferma e che dal punto di vista dell’età non sarebbe un problema rimanere al suo posto e aggiunge che lascerà scadere il suo mandato il 28 luglio.

Il giorno dopo tocca al direttore musicale del Maggio, Fabio Luisi. Altra lettera, altro annuncio.  I destinatari sono Nardella e Chiarot e l’oggetto è chiaro: dimissioni.

“Le incomprensibili scelte strategiche degli ultimi giorni” con “una svolta di natura politica alla gestione del Maggio  – scrive Luisi – mi hanno convinto che manca a Firenze la volontà di continuare quel programma iniziato, condiviso sin dall’inizio”.

La decisione di Luisi provoca l’immediata risposta di Dario Nardella che in una lettera diretta al Maestro si dice dispiaciuto delle dimissioni, in particolare delle motivazioni connesse e aggiunge: “Voglio inoltre precisare che trovo gravissima la tua allusione a possibili ingerenze politiche che influirebbero negativamente sulla qualità artistica del Teatro. L’unica figura politica che guida la Fondazione è il Presidente e io non ho mai dato indicazioni nè al Sovrintendente nè a nessun altro su come guidare artisticamente la Fondazione”.

Anche da parte dei sindacati è forte la preoccupazione riguardo alla vicenda. “Un tavolo permanente”, sul Maggio fiorentino “che inizierà con un primo incontro già la prossima settimana”, per affrontare tutte le questioni aperte: dalla capitalizzazione “in modo da poter disporre di maggiori risorse economiche” alla “stabilizzazione del personale” e alla “riorganizzazione della governance e delle figure di riferimento per i vari settori”. E’ quanto deciso ieri nel corso dell’incontro tra i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal e il sindaco Dario Nardella sulla situazione del Maggio.

Una vicenda, dunque, destinata ad avere ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.

 

Basket: nasce ‘All Food Enic Firenze’, parteciperà al campionato di B

Si chiama All Food Enic Firenze e rappresenterà la nostra città nel prossimo campionato di serie B di pallacanestro. La rinnovata proposta del basket fiorentino, che si fonda sulla volontà di offrire a Firenze un solido e concreto percorso di crescita di uno sport che, tutt’oggi, conta migliaia di tesserati, è nata grazie all’accordo tra gli sponsor All Food ed Enic con Asd Pino Dragons.

Ad illustrare il progetto, questa mattina in Palazzo Vecchio, il sindaco Dario Nardella, l’assessore allo sport Cosimo Guccione, il presidente del Pino, Luca Borsetti, il Ceo di Enic Stefano Gabbrielli e il presidente della All Food, Massimo Piacenti, patron per quattro anni di Fiorentina Basket. Piacenti si è reso disponibile a proseguire il suo impegno per il basket fiorentino, cogliendo l’occasione della promozione del Pino in serie B. Tutto questo con maggiori certezze economiche ed una base tecnica ed organizzativa consolidata dal Pino nel corso dei suoi 65 anni di storia.

L’accordo si sviluppa su un impegno pluriennale con l’obiettivo immediato di consolidare la presenza di Firenze in serie B e valutare successivamente, nel corso tempo, eventuali ed ulteriori sviluppi. Il Ceo di Enic, Stefano Gabbrielli, ha condiviso ed accompagnato la nascita dell’accordo, per cui Enic Meeting and Events si conferma main sponsor, affiancato, appunto, dall’altro main sponsor, All Food. Resta confermato anche l’impegno di Headline Giornalisti – marchio presente ancora sulla maglia – e di ulteriori aziende che nelle prossime settimane confermeranno o rinnoveranno il proprio supporto.  Una condivisione d’intenti che, auspicabilmente, dovrà coinvolgere anche le varie realtà cestistiche fiorentine.

“Questo accordo serve alla città, allo sport e al basket cittadino – ha sottolineato il sindaco Nardella –. Serve anche a dare fiducia al mondo degli sponsor. Stiamo con i piedi per terra ma Firenze ha gran voglia di vincere. La nostra è la tra le primissime città in Italia per numero di praticanti. Qui abbiamo realizzato, per due anni consecutivi, le Final Eight di Coppa Italia: il mondo del basket ha bisogno di Firenze per il suo prestigio, per la sua storia e per il numero di tesserati, praticanti, appassionati e tifosi. Dobbiamo dunque rispondere a questa chiamata”. “Come sindaco – ha aggiunto – mi appresto a vivere questo secondo mandato con grande entusiamo e lo faró, quindi, anche per quanto riguarda questi cambiamenti nel mondo dello sport”.

“Oggi nasce un bel progetto – ha dichiarato l’assessore allo sport Cosimo Guccione – ringrazio le società e gli sponsor che ci hanno creduto e che danno la possibilità di avere a Firenze una squadra di serie B. Una prima squadra che potrà fare crescere tutto il movimento nella nostra città”.

Maggio: Fabio Luisi si dimette da direttore musicale

Fabio Luisi si dimette da direttore musicale del Maggio Fiorentino: l’annuncio in una lettera al sindaco Dario Nardella e al sovrintendente Cristiano Chiarot diffusa poi ai dipendenti. Le dimissioni arrivano dopo l’annuncio di Nardella di voler nominare come suo delegato alla presidenza della Fondazione Salvatore Nastasi, decisione non condivisa da Chiarot che ha annunciato che lascerà l’incarico alla fine del suo mandato, il 28 luglio.

Fabio Luisi annuncia la decisione “con un sentimento di estremo disagio e grande dispiacere” e parla di “incomprensibili scelte strategiche degli ultimi giorni”, con “una svolta di natura politica alla gestione del Maggio”, che “necessariamente si rifletterà (e dei cui prodromi mi sono accorto da tempo) sulla programmazione artistica.

“Sono giunto a maturare questa decisione definitiva – scrive Luisi – nonostante l’intenso, proficuo lavoro con il teatro e tutti i collaboratori coi quali abbiamo dovuto affrontare lo sforzo di mettere in atto l’avvio di un coerente rilancio artistico i cui pieni risultati si sarebbero potuti apprezzare soltanto nel tempo, nonostante l’affetto dimostratomi in varie occasioni dal pubblico e nonostante gli innegabili successi artistici raggiunti”. Per questo ringrazia “tutta la struttura del Maggio, innanzitutto Orchestra e Coro”. “Le incomprensibili scelte strategiche degli ultimi giorni – prosegue – mi hanno convinto che manca a Firenze la volontà di continuare quel programma iniziato, condiviso sin dall’inizio” con Chiarot, “il coordinatore artistico Conte e con i miei collaboratori e colleghi del Maggio”.

“Purtroppo per me dunque non è più possibile continuare in questa direzione, direzione che era mia e di Chiarot, che mi sento di ringraziare pubblicamente per l’umanità e la competenza dimostrata in questi anni di lavoro comune. Ciò che è accaduto in questi ultimi giorni – scrive ancora Luisi – non può essere derubricato in ordinaria amministrazione per cui, dopo un’attenta riflessione di qualche giorno, necessaria per evitare risposte emotive, sono giunto alla decisione di dimettermi”, considerando “il bene della Fondazione come interesse primario. Proprio in questa ottica, non mi sento di disdire gli impegni fiorentini del prossimo settembre sia al Maggio che per la tournee a Bucarest al Festival Enescu”.

“Ringraziando tramite tuo, caro sindaco, l’intera città per l’affetto che mi ha tributato – conclude Luisi – auguro a Firenze, anzi ne sono più che certo, di poter contare sempre su un Teatro del Maggio Musicale degno della sua storia”.

Intanto è forte la preoccupazione dei sindacati riguardo alla vicenda. “Un tavolo permanente”, sul Maggio fiorentino “che inizierà con un primo incontro già la prossima settimana”, per affrontare tutte le questioni aperte: dalla capitalizzazione “in modo da poter disporre di maggiori risorse economiche” alla “stabilizzazione del personale” e alla “riorganizzazione della governance e delle figure di riferimento per i vari settori”. E’ quanto deciso ieri nel corso dell’incontro tra i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal e il sindaco Dario Nardella sulla situazione del Maggio.

Nell’incontro, si legge in una nota unitaria, i sindacati hanno anche espresso “il senso di disorientamento dei lavoratori” e “chiesto chiaramente quali sono gli obiettivi per la Fondazione e rassicurazioni in merito alla continuità dell’impegno del Comune di Firenze, sia dal punto di vista politico che economico finanziario. In tal senso il sindaco ha riferito della sua intenzione di rimanere presidente della Fondazione almeno fino a quanto la situazione del Maggio non sia giunta ad uno stato di stabilità”.

Nardella, “ha inoltre ribadito che la nomina del futuro sovrintendente, stante la fine del mandato di Chiarot, sarà effettuata sotto la sua diretta responsabilità”. E solo dopo la nomina del sovrintendente, come spiegato ieri, Nardella provvederà poi alla nomina di Nastasi. I sindacati “sono in attesa di una data per l’inizio dei lavori del tavolo con la presenza anche dell’assessore alla cultura” di Firenze Tommaso Sacchi.

Morte Camilleri: le reazioni in Toscana

A 94 anni si è spento a Roma Andrea Camilleri: scrittore, sceneggiatore, regista, drammaturgo e insegnante italiano è stato ricordato oggi in tutto il Paese. In Toscana non sono mancati i commenti dal mondo della politica e non solo.

“Un grande scrittore, narratore dei nostri tempi bizzarri, uomo sensibile e di grande talento, orgoglio per tutta l’Italia. Ciao Maestro Camilleri, che la terra ti sia lieve”. Ha scritto, su Twitter, il sindaco di Firenze Dario Nardella .

“Una persona che ha dato molto al Paese. Capace di avere, allo stesso tempo, convincimenti, opinioni profonde, rimanendo ancorato alla tradizione, ma capace di essere anche moderno. Un grande italiano. Un uomo che ha fatto molta educazione, di solito oggi si contrappone l’educazione al genio, in questo caso invece le due cose coincidono. Adesso siamo tutti un po’ più soli. Anche le sue recenti prese di posizone mi avevano colpito, su temi come l’immigrazione: sulla necessità di mantenere valori e principi di un paese sano.” Queste invece le parole del Presidente della Toscana Enrico Rossi.

Anche Santa Fiora, borgo sul monte Amiata, nel comune di Grosseto, piange la scomparsa di Andrea Camilleri: il sindaco Federico Balocchi ha dichiarato il lutto cittadino per lo scrittore siciliano che nel paese trascorreva le vacanze estive ormai da molti anni, dal 2014 ne era diventato cittadino onorario e due anni fa si era visto anche intitolare il teatro.

“Finalmente si e’ realizzato il mio sogno – le parole del papà di Montalbano in occasione -, per tutta la vita ho sognato di avere un teatro e ora ne ho uno intestato a me. La mia commozione, la mia gratitudine per i miei concittadini per il sindaco e il consiglio comunale e’ profonda e durerà’ finche’ io durerò”. “Vorrei trattenerti. Non lasciarti andare. Anche se restano i tuoi libri. Sarà un lungo arrivederci perché ogni volta che sfoglierò una pagina sentirò la tua voce e il tuo gentile intercalare”, le parole del sindaco Balocchi. “Sono contento di averti visto emozionato quando ti ho consegnato la cittadinanza onoraria di Santa Fiora e quando il nostro teatro ha preso il tuo nome – aggiunge Balocchi -. Ho avuto un privilegio, ho conosciuto un Camilleri speciale, vicino di casa. Ci legava un affetto in comune per l’Amiata e Santa Fiora e condividere qualcosa di così grande rendeva il rapporto più intimo. Camilleri era generoso, nel cuore appassionato. Lo dimostrava”.

“Saluto con profondo affetto e gratitudine Camilleri, un grande siciliano che ha onorato la nostra terra nel mondo. I catanesi lo ricordano con profondo affetto. Il maestro accettò di dirigere l’Estate catanese alla fine degli anni Novanta, dopo l’esperienza esaltante di Franco Battiato. Catania in quegli anni era una vera capitale culturale del Paese. Geniale l’intuizione di portare in scena nelle vie e nelle piazze della città opere teatrali di grandi scrittori siciliani, valorizzando cosi la teatralità naturale della città. Indimenticabili le lunghe conversazioni, lente e dense, che mi hanno profondamente arricchito. Grazie Maestro, il Tuo segno non sarà mai dimenticato!”. Con queste parole il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci Enzo Bianco ha ricordato lo scrittore.

Sono tanti i sindaci che hanno dato il loro commosso ricordo per lo scrittore scomparso, come riporta il sito dell’Anci: tra gli altri, parole di stima e commozione vengono anche dalla sindaca di Roma, Virgina Raggi che in un tweet. A farle eco il sindaco di Firenze Dario Nardella: “Un grande scrittore, narratore dei nostri tempi bizzarri, uomo sensibile e di grande talento, orgoglio per tutta l’Italia. Ciao Maestro Camilleri, che la terra ti sia lieve”. Mentre il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, sulla sua pagina Facebook, lo ricorda come “maestro di cultura, ironia e legalità”.

Mi capita di usare parole dialettali che esprimono compiutamente, rotondamente, come un sasso, quello che io volevo dire, e non trovo l’equivalente nella lingua italiana. Non è solo una questione di cuore, è anche di testa. Testa e cuore”. Andrea #Camilleri. Anche l’Accademia della Crusca, custode per eccellenza dell’italiano rende omaggio allo scrittore, scomparso oggi, postando su Twitter una sua frase sull’uso del ‘vigatese’.

“Ci mancheranno la sua schiettezza, la sua semplicità, il suo coraggio, il suo impegno civile e politico e le sue storie”. Così il vicepresidente della Regione Toscana, con delega alla cultura, Monica Barni ha ricordato la scomparsa di Andrea Camilleri intervenendo oggi all’Elba Book festival all’Isola d’Elba.

Per Barni, spiega una nota, “ci mancherà anche la sua lingua. Camilleri confessava di usare parole dialettali non trovando a volte l’equivalente nella lingua italiana. Non è solo, diceva, una questione di cuore, ma anche di testa. La lingua e il suo uso sono infatti forme di vita ed anche di questo Camilleri era maestro”.

Luigi Salvadori è il nuovo presidente di Fondazione Cr Firenze

Con 8 voti a favore e 4 astenuti, su 12 voti espressi dai membri del Cda, è Luigi Salvadori è il nuovo presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Ad annunciarlo ieri il consiglio d’amministrazione dell’ente, riunitosi per la prima volta dopo il rinnovo con l’ingresso dei nuovi consiglieri eletti il 20 giugno scorso dal comitato di indirizzo. Salvadori, attualmente presidente di Confindustria Firenze, succede a Umberto Tombari.

“Sono qui nel segno della continuità – ha affermato il neopresidente incontrando la stampa, aggiungendo che – cercheremo di essere vicini alla città, come lo sono sempre stati i consigli precedenti”. Spiega l’importanza “di anticipare i tempi sulle problematiche da affrontare” perché “le cose cambiano sempre molto velocemente”. Salvadori ha spiegato che a breve lascerà la guida di Confindustria Firenze: “Il prima possibile, compatibilmente con le esigenze organizzative e tecniche, lascerò la presidenza di Confindustria, e quindi non riuscirò ad arrivare alla nuova elezione del presidente”, prevista secondo i tempi stabiliti per gennaio-febbraio dell’anno prossimo. “Nel momento in cui vado via – ha aggiunto – è importante che i tempi siano tecnicamente determinati in modo che ci sia la possibilità di una successione abbastanza veloce”.

Nel frattempo il sindaco di Firenze, Dario Nardella ha espresso così il suo appoggio al neoeletto presidente della Fondazione: “Congratulazioni a Luigi Salvadori per l’elezione a presidente della Fondazione Cr Firenze. Sono certo che collaboreremo proficuamente per il bene della città. Il Comune e la Fondazione stanno collaborando da tempo – ha spiegato Nardella – e insieme abbiamo raggiunto risultati importanti e di prestigio su vari settori, dal sociale alla cultura, alla scuola”. Per Nardella, spiega una nota conclusiva, “Salvadori è una persona di grande esperienza e professionalità che sono sicuro saprà ben ereditare il testimone lasciato da Umberto Tombari, che ha fatto un ottimo lavoro, e lavorerà con noi per far crescere sempre di più la nostra città nell’interesse di Firenze e dei fiorentini”.

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