Franchi: Incontro tra Nardella e Commisso per lo stadio

Incontro, nel tardo pomeriggio di ieri, tra il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella e il patron della Fiorentina Rocco Commisso sulla questione stadio.

Nel faccia a faccia a Palazzo Medici Riccardi (sede della Metrocittà), come si fa sapere dall’entourage del sindaco, Nardella ha ribadito l’intenzione del Comune di Firenze di procedere con il restyling dello stadio Artemio Franchi, sul quale restano aperte possibilità di collaborazione con la Fiorentina.
Riguardo all’ipotesi di un nuovo impianto sportivo a Campi Bisenzio il sindaco ha confermato piena disponibilità a valutare, insieme al Comune di Campi e alla Regione Toscana, un Piano di fattibilità tecnico-economica. (Fonte ANSA).
Una grande sfida  di livello internazionale, all’altezza della storia  e del prestigio della città di Firenze, che richiami le migliori menti del mondo per partecipare alla realizzazione di un progetto in grado di conservare il monumento (lo stadio Franchi) ed allo stesso tempo di garantire una moderna fruizione delle partite,  ed anche un investimento sostenibile. Uno stadio green, all’avanguardia tecnologica, che non consumi suolo e rappresenti un puntO di attrazione per fiorentini ed appassionati di sport.  Dopo la lettera del MIBACT (che, dice il sindaco “ha avuto il pregio di chiarire finalmente in maniera ufficiale cosa si possa fare e cosa no dello stadio Franchi”, e dopo le parole di Commisso  (“per noi partita chiusa” aveva etto il patron della Viola) Nardella decide di fare da solo e rompendo gli indugi il 18 gennaio scorso: il nuovo stadio per la Fiorentina lo realizzerà il Comune, ristrutturando l’opera del Nervi con l’ausilio di un concorso internazionale “di altissimo livello” ed un investimenti di 400/500 milioni di euro,  che rappresenti anche un’occasione di rinascita per il quartiere di Campo di Marte. Il tutto in tempi rapidi, con la prima pietra entro il 2024, e senza costi aggiuntivi per la collettività.

8 milioni per la riqualificazione del presidio sanitario di Santa Rosa (Fi)

Si prepara a cambiare volto la Casa della Salute di lungarno Santa Rosa. È infatti al centro di un progetto di riqualificazione del valore di 8 milioni di euro dell’Azienda Usl Toscana Centro, un primo stralcio di lavori programmato per l’anno in corso, con un importo di 1 milione di euro, che comprende il completamento della ristrutturazione e l’ampliamento di alcuni spazi.

Un presidio con un importante bacino d’utenza, circa 120mila persone, sede di numerosi servizi e che andrà a ospitare anche ambulatori di medicina generale, che ha un ruolo primario nell’emergenza Covid-19, con il servizio USCA che ha gestito da aprile 2020 circa 1554 segnalazioni mensili, e che è uno dei punti individuati quale centri per la vaccinazione.

Ha visitato ieri mattina la struttura il sindaco Dario Nardella. Con lui l’assessora al Welfare e presidente della Società della Salute Sara Funaro, il coordinatore della conferenza sulla sanità dell’area fiorentina Nicola Armentano, il direttore Società della Salute Marco Nerattini, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni, la presidente commissione consiliare Rapporti con i quartieri Alessandra Innocenti, il direttore sanitario aziendale Emanuele Gori, il coordinatore sanitario servizi territoriali Lorenzo Baggiani.

“La Casa della Salute di Lungarno Santa Rosa è un presidio sanitario della nostra società della salute di Firenze, un modello nazionale.  – ha detto il sindaco Nardella – Presto avrà nuova vita grazie al progetto di riqualificazione, ed è in prima linea contro il Covid19. Offre servizi socio sanitari preziosi per i cittadini di Firenze, 365 giorni l’anno, entreranno a far parte della struttura anche i primi medici di famiglia e verrà potenziata anche la parte specialistica. Un esempio tangibile del buon funzionamento della nostra sanità, vicina ai cittadini con risposte rapide ed efficaci. L’emergenza sanitaria ha fatto emergere con forza la necessità di investire sempre di più sui servizi territoriali: quello di Santa Rosa è un presidio importante e un esempio di come sia possibile rafforzare questa rete”.

“Si tratta di una struttura che sta crescendo in termini di servizi, risultato di un lavoro importante che fin dal mandato scorso abbiamo portato avanti in sinergia con Regione e Asl. – ha spiegato Funaro – E’ un vero e proprio presidio di prossimità, che riveste un ruolo cruciale per quella zona e per la città tutta, e che consente a tanti cittadini, anche delle fasce più delicate della popolazione, anziani o fragili, di avere a disposizione prestazioni di tutti i tipi, servizi fondamentali”.

“È fondamentale investire su queste strutture per avvicinare la sanità ai cittadini. – ha fatto presente Armentano –  Questo è un presidio sanitario nevralgico che viene incontri a utenti di tre diversi quartieri della città. Un esempio positivo l’arrivo dei medici di medicina generale che sempre di più, speriamo, possano utilizzare queste strutture. Importanti gli investimenti di Asl e Regione che dimostrano l’attenzione che viene data alla rete della medicina territoriale”.

La Casa della Salute di Lungarno Santa Rosa ospita molteplici servizi, un ambulatorio infermieristico, diversi ambulatori specialistici, attività sanitarie di comunità, medicina delllo sport, servizi per le dipendenze e per la salute mentale degli adulti e dell’infanzia e dell’adolescenza, attività amministrative (Cup, anagrafe, esenzioni); è inoltre garantita l’assistenza infermieristica territoriale sia in ambulatorio che a domicilio. Sono 45.000 le prenotazioni tramite CUP ogni anno 4.000 le prestazioni ambulatoriali di assistenza infermieristica territoriale e 20mila le prestazioni domiciliari, circa 160 le visite specialistiche svolte ogni giorno; per quanto riguarda il punto prelievi sono 37.500 le prestazioni ambulatoriali annue e 2.500 quelle domiciliari; 1.200 le persone in carico al SERD e 3.000 gli accessi al Servizio Salute Mentale di Infanzia  e adolescenza, 4.000 le persone in carico al Servizio Salute Mentale Adulti e 2.000 le visite annue della Medicina dello Sport.

Oltre agli ambulatori di medicina generale in arrivo, verranno potenziati quelli specialistici di pneumologia e geriatrica e i servizi sociosanitari e nascerà un ambulatorio di audiologia. In oltre nel mese di febbraio troveranno collocazione al Santa Rosa anche le attività del Serd di piazza del Carmine andando a migliorare e potenziare l’offerta nei confronti di questa tipologia di utenza.

Il servizio USCA ha gestito, da aprile 2020, oltre a una media mensile di 1554 segnalazioni, 3895 triage telefonici, 1000 accessi domiciliari e 265 accessi alberghieri. Ha inoltre eseguito circa 550 tamponi al mese, oltre ad aver effettuato ecografie, emogasanalisi ed elettrocardiogrammi a domicilio. Il servizio USCA è attivo anche nella vaccinazione contro il COVID-19 e la struttura è tra i punti individuati come centro vaccinale. Il Drive-Through di Santa Rosa ha eseguito oltre 8200 tamponi COVID-19 da aprile a oggi.

Covid e crisi economica: Nardella, progetto no tax area in alcune zone

Covid e crisi economica: “C’è il progetto di una no tax area per” parti “ristrette del territorio particolarmente danneggiate dalla pandemia al fine di ridurre i carichi fiscali, gli adempimenti e prevedere specifiche agevolazioni. Dobbiamo essere onesti nel dire che la città dovrà far fronte sicuramente a momenti difficili e anche alla prospettiva di chiusure di aziende”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, nel corso di un intervento in Consiglio comunale a Firenze, ieri incentrato sulle ripercussioni economiche del Covid in città.

Nardella ha ricordato “il Patto per il lavoro e lo sviluppo che abbiamo già condiviso con gli stakeholder della città” e anche la “proposta cosiddetta ‘Aleotti-Petretto’ legata all’istituzione di un credito d’imposta che andrebbe riconosciuto a persone fisiche e persone giuridiche che intendono sostenere indirettamente le piccole e medie imprese del proprio territorio, innescando quindi un circuito virtuoso”.
Il sindaco ha ribadito che questo patto è “uno strumento ideale per rilanciare l’impatto decisivo delle infrastrutture pubbliche. A Firenze abbiamo un potenziale di investimento di 1miliardo e 150 milioni sulle reti tramviarie”. Sui piani nazionali di rilancio “è fondamentale che le scelte che verranno fatte siano condivise con noi sindaci e con i Comuni”.
“Tutti dicevano che la precedente recessione, quella del 2009, era la peggiore del dopoguerra: ora però i valori sono negativi e peggiori. Siamo partiti da 105mila poveri in Toscana, nel 2020 per qualche mese siamo arrivati a 227mila poveri, scesi a 121mila dopo gli interventi di aiuto. Nel 2021 però ci aspettiamo un incremento di 58mila nuovi poveri“. Lo ha detto il vicedirettore dell’Irpet Nicola Sciclone, durante un intervento in Consiglio comunale a Firenze.
Sciclone ha sottolineato che “il mercato del lavoro è ibernato, ma nel 2021 rischia di implodere se la congiuntura non riparte in modo adeguato. Rispetto al 2009 abbiamo molti lavoratori in cassa integrazione”. La produzione industriale “a Firenze è calata del 19%, più della Toscana, che ha un -17%. Peggio di Firenze ci sono Prato e Arezzo, per i problemi nei settori del tessile, dell’oreficeria e della moda”.
Per il vicedirettore dell’Irpet tra i vantaggi che può avere Firenze per una ripresa c’è quello “della multisettorialità. Rispetto ad altri territori questa città ha più carte da giocare, ha un tessuto variegato di imprese, più competenze da cui ripartire. Ha poi in cantiere una serie di investimenti infrastrutturali che sono molto importanti”.

L’amica geniale, le riprese a Firenze dal 1° al 20 febbraio

“L’amica geniale -Storia di chi fugge e di chi resta”. Firenze ospita le riprese del terzo capitolo della saga, tratto dal romanzo di Elena Ferrante. Una serie HBO-RAI Fiction, diretta da Daniele Luchetti

La Toscana torna ad ospitare le riprese della serie tv, tratta dal terzo libro della quadrilogia de L’Amica geniale, di Elena Ferrante. In particolare, la città di Pisa e di Firenze, rappresentano rispettivamente, per una delle due protagoniste, Elena Greco (detta Lenù), il luogo della formazione universitaria prima e della vita coniugale poi.

Dopo le riprese ospitate a Pisa nel 2019, relative al secondo capitolo della saga, Storia del nuovo cognome, nel 2021 Firenze sarà protagonista terzo capitolo: Storia di chi fugge e di chi resta.

Le riprese si svolgeranno dal 1° al 20 febbraio nel centro storico di Firenze. Si concentreranno in alcuni luoghi simbolo della città, come Piazza della Signoria, Piazza Santa Croce e Piazza Santissima Annunziata, insieme ad altre location private.

A questa prima parte di riprese ne seguirà una seconda, a settembre, che andrà a coinvolgere di nuovo Firenze e poi la Versilia.

“Queste riprese – afferma il sindaco del Comune di Firenze, Dario Nardella – sono un bel messaggio di ripartenza per il cinema e la cultura in generale, ma anche un segnale di rinascita per Firenze dopo mesi molto travagliati. La città ancora una volta torna ad essere set ideale per un film e siamo certi che piazze, monumenti e scorci potranno giocare un ruolo non da semplice comparsa per la pellicola”.

 

Gli assembramenti valgono un rimprovero del Sindaco

Il Sindaco Dario Nardella ammonisce via Facebook le persone che hanno creato assembramenti, secondo lui eccessivi, durante il weekend. E minaccia provvedimenti.

La situazione contagi in Toscana è in miglioramento costante da diversi giorni, la decrescita resta tuttavia lenta. I recenti numeri relativi al contagio hanno fatto inserire la Toscana in Zona Gialla e hanno consentito un parziale ritorno alla normalità per alcune attività commerciali. Soprattutto, la riduzione delle restrizioni ha influito sul numero di persone in circolazione e nei ritrovi all’aperto generando un numero preoccupante di assembramenti.
Il Sindaco Dario Nardella ha rilasciato un comunicato tramite facebook per condannare gli assembramenti: “I raggruppamenti festaioli di questi fine settimana rischiano davvero di vanificare tutti gli sforzi fatti da cittadini e imprese per rimanere Gialli a Firenze e in Toscana”.
Ha confermato che le Forze dell’Ordine sono al lavoro per contenere gli assembramenti attraverso sanzioni: “Ieri i nostri agenti, polizia municipale e polizia di Stato, hanno lavorato tutta la sera e sanzionato decine di persone nella zona di Sant’Ambrogio, Borgo La Croce e Cure. Mi vedrò presto con la Prefetta -Alessandra Guidi, ndr- per intensificare nuovamente controlli e sanzioni”.
Il Sindaco Dario Nardella ha poi concluso con toni più distesi, facendo appello al senso di responsabilità individuale: “Capisco la voglia di divertirsi e di uscire, dopo mesi di restrizioni, ma in questo modo rischiamo di avere l’effetto contrario. Serve la collaborazione di tutti: il contagio è ancora elevato, non possiamo permettere che la maggioranza paghi per il comportamento irresponsabile di pochi”.

Moschea, si riapre la partita, ripartono le polemiche

Firenze, si riapre la partita per una nuova moschea: lunedì 1° febbraio infatti, l’imam Izzedin Elzir, guida della comunità islamica fiorentina, incontrerà l’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re e l’assessore al patrimonio non abitativo Alessandro Martini.

La moschea potrebbe vedere la luce nell’area dell’ex aula bunker di Santa Verdiana. “Sono gli assessori – ha spiegato il sindaco Dario Nardella – che stanno seguendo la cosa. Per ora, al di là di tutte quelle ipotesi che sono emerse nel corso di questi anni, non sono al corrente di novità. Vedremo cosa emerge da questo incontro”.

E arrivano immediate le proteste al progetto della moschea da parte del centrodestra fiorentino: “E’ un’ipotesi che ci trova contrari nel metodo e nel merito – afferma il gruppo consiliare della Lega – perché il patrimonio pubblico è di tutti i fiorentini indipendentemente dalla fede religiosa”.

Per Forza Italia invece “è inaccettabile che in un periodo di crisi come questo l’amministrazione si debba preoccupare di trovare un luogo adatto alla comunità quando la stessa non è stata in grado di comprare nessun terreno”.

Per il gruppo Lega Salvini Firenze poi, “l’amministrazione ha il compito, prima ancora di comunicare a mezzo stampa roboanti incontri, di individuare dei luoghi nella città ove è possibile edificare luoghi di culto attraverso gli strumenti urbanistici. L’Amministrazione ad oggi inadempiente ignora la normativa di riferimento per tali luoghi a scapito però di tutti gli altri cittadini che, invece, sono chiamati a rispettarla. Perché poi un’amministrazione pubblica dovrebbe dare un luogo pubblico a una confessione religiosa?”.

Dall’altra parte dello schieramento politico i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, sottolineano invece che “una moschea sul territorio del Comune di Firenze è necessaria. Quella di Sesto Fiorentino non è mai stata ritenuta una soluzione reale da parte delle comunità che la stanno chiedendo da ormai molto tempo. Le destre ci sembrano già sul piede di guerra, con un riflesso pavloviano per battere sul consenso elettorale basato sulla diffidenza”.

Ma anche da sinistra arrivano le critiche: “Ci sorprende che anche su questo tema il sindaco stia tagliando fuori il necessario coinvolgimento di tutti i gruppi consiliari”, lamentano Bundu/Palagi sul modo come Palazzo Vecchio sta operando sulla moschea.

“Sinistra Progetto Comune – aggiungono i consiglieri di opposizione di sinistra – non si fida troppo delle dichiarazioni di chi ci governa, quindi attendiamo la concretezza dei progetti della moschea per valutarli ma ribadiamo la nostra convinzione di trovare una soluzione sul territorio fiorentino, perché non faccia la fine di altri ‘eterni dibattiti’, come quello dello stadio”.

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