Prato, Salvini anticipa arresti su traffico prostituzione: Procura irritata

Sono solo tre, al momento, le misure cautelari eseguite nei confronti di 10 cittadini nell’ambito di un’inchiesta sul controllo del traffico di prostituzione a Prato. Gli arresti sono stati anticipati dal ministro dell’Interno Matteo Salvini mentre l’operazione è ancora in corso.

Questa circostanza ha fatto “irritare”, secondo quanto appreso, il procuratore  Giuseppe Nicolosi. Il vicepremier proprio stasera sarà a Prato alle 21 in piazza delle Carceri, per il comizio di sostegno al candidato sindaco del centrodestra Daniele Spada.

L’inchiesta pratese risale all’estate 2018 quando quando alcuni orientali, probabilmente di due ‘bande’ rivali, si affrontarono a sud della città, in una sparatoria: furono esplosi 4 colpi di arma da fuoco. Tra le tre persone arrestate nelle ore scorse, quando è scattato il blitz dei carabinieri, c’è Lin Xia, gestore dell’hotel Luxory al Macrolotto uno, il quartiere industriale a sud della città.

Secondo l’accusa, l’inchiesta è coordinata dai sostituti procuratori Lorenzo Gestri e Giampaolo Mocetti, si tratta di uno dei principali organizzatori dei traffici illegali sul territorio pratese.

Il servizio di Lorenzo Braccini.

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Balconi anti Lega per il ritorno di Salvini a Prato

#AssembleaSullaStessaBarca ha preparato “l’accoglienza” al ministro dell’Interno che oggi 6 giugno terrà nuovamente un comizio in città questa volta in piazza Santa Maria delle Carceri alle 21.00 alla vigilia del ballottaggio amministrativo di domenica.

Nuova visita pratese per il ministro dell’Interno che torna a sostenere il candidato del centrodestra Daniele Spada per la corsa a sindaco. Ma ad accoglierlo su numerosi balconi della città stanno comparendo striscioni di NON benvenuto.

“Negli ultimi giorni stanno fiorendo striscioni sui balconi di Prato per dare il non benvenuto al ministro della discriminazione e delle minacce a giornalisti, magistrati ed oppositori politici – afferma l’associazione #AssembleaSullaStessaBarca impegnata nell’accoglienza e solidarietà  – per la seconda volta l’assenteista più illustre del governo torna a spese dei contribuenti con la sua permanente campagna elettorale anche a Prato. Per Salvini la nostra città è solo terra di conquista per le sue politiche d’intolleranza, per fare gli interessi di pochi lobbisti e speculatori a scapito dei diritti di tutte e di tutti! Ci teniamo a far presente al ministro che l’unica grande opera utile vale 49 milioni e che la Piana è piena di inquinamento e cemento, per sopportare anche il suo decreto ‘sblocca porcate’ con appalti facili”.

 

Prato e Livorno: verso ballottaggio c.sinistra-c.destra

100 su 179 le sezioni scrutinate a Prato; 58 sezioni su 172 a Livorno. In entrambi i casi si profila il ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra.

A Prato se la giocano il sindaco uscente Matteo Biffoni del centrosinistra, a quota 47,35%, e il candidato del centrodestra unito Daniele Spada al 35,31%. Staccato il candidato del Movimento 5 Stelle Carmine Maioriello che è stabilizzato sul 7%.

Per quanto riguarda la costa, a Livorno si profila il ballottaggio tra il candidato del centrosinistra (sostenuto da Pd, Mdp e da due liste civiche) Luca Salvetti, al 33,23%, e quello del centrodestra unito (Lega, Fi, Fdi e lista civica Livorno in Movimento) Andrea Romiti al 26,92%. Al terzo posto la candidata M5s Stella Sorgente con il 16,47% delle preferenze e al quarto Marco Bruciati sostenuto dalla civica Bella Livorno e da Potere al Popolo.

Sembra così confermata la frenata del M5s anche per le amministrative a Livorno, città dove i pentastellati hanno governato gli ultimi 5 anni con il sindaco Filippo Nogarin che non si è presentato per il secondo mandato ma ha optato per le europee.
“Questo è un risultato che ci riempie d’orgoglio – ha commentato a caldo Salvetti – ma è solo un punto di partenza: siamo già concentrati sul ballottaggio, per il quale ci confronteremo con tutte le forze democratiche presenti in città, con la volontà di battere le destre con la loro tradizione politica che poco ha a che fare con Livorno. Già da stasera per questo cominceremo a lavorare per crescere ancora”.

 

Prato: questore annuncia denuncia per iscritti Anpi che hanno fischiato lui e la prefetta

Il questore di Prato Alessio Cesareo annuncia al ministero dell’Interno che la Questura denuncerà tutti quegli iscritti all’Anpi ritenuti responsabili di aver fischiato il prefetto Rosalba Scialla durante l’ultima celebrazione della Festa di Liberazione. E’ quanto riportato oggi dal Corriere Fiorentino.

Un telex «urgente» sarebbe stato firmato dallo stesso questore il 25 aprile scorso per informare il dicastero sulla contestazione avvenuta durante la celebrazione in piazza Santa Maria delle Carceri, a Prato nell’ambito del 74esimo anniversario della Liberazione, contro la prefetta Scialla in merito all’autorizzazione che concesse della manifestazione di Forza Nuova dello scorso 23 marzo. 

Quando lo speaker del cerimoniale ha fatto il suo nome alcuni presenti alle celebrazioni hanno fischiato, chiedendo le dimissioni con slogan e cori. Il “Corriere Fiorentino” riporta alcuni passaggi del telex inviato dal questore al ministero, nei quali si legge che “nel corso delle celebrazioni per la Liberazione, un gruppo di soggetti appartenenti all’Anpi ha contestato con cori e cartelli, poi acquisiti dai poliziotti, il prefetto Scialla e il questore Cesareo” e che “i cori sono consistiti nel chiedere le dimissioni del prefetto e nell’intonare alcuni canti tipici della lotta partigiana”.

Nelle ultime righe del telex si legge che la Digos e la polizia scientifica hanno fatto delle riprese “acquisendo alcuni cartelli con frasi considerate non rispondenti alla solennità della manifestazione” e che “i soggetti ritenuti responsabili di questi comportamenti, che sono in corso di identificazione, saranno segnalati all’autorità giudiziaria”.

“Credo che Prato non abbia bisogno di nuove tensioni: e questo lo dico a tutte le parti in causa. Lunedì chiederò al questore Cesareo di chiarire le ragioni giuridiche delle sue dichiarazioni”. Lo afferma il sindaco di Prato Matteo Biffoni in merito all”iniziativa del questore di Prato Alessio Cesareo, che ha deciso di denunciare i cittadini che nel corso delle celebrazioni pubbliche del 25 aprile avevano fischiato e chiesto le sue dimissioni assieme a quelle del prefetto. “Le contestazioni capitano in democrazia – sottolinea Biffoni -. Capitano alle persone pubbliche, che siano ministri, prefetti e questori. Credo che una carica con tanta responsabilità verso l”ordine pubblico e la sicurezza della terza città del centro Italia, come il nostro questore, possa affrontare senza scomporsi le emozioni di chi la pensa in modo diverso da lui”.

“Ridicola e intimidatoria”. Così, in una nota, l”Anpi di Prato definisce l”ipotesi, appresa dalla stampa, di una denuncia, da parte del questore di Prato, per i fischi rivolti al prefetto durante le celebrazioni del 25 aprile nella città toscana. “Ridicola – si spiega in una nota firmata da Angela Riviello, presidente dell’Anpi pratese – perché se si denunciassero i fischi alle iniziative pubbliche tutte le procure sarebbero intasate di lavoro. Intimidatoria perché proviene da un funzionario dello Stato che per di più rivelerebbe di aver già individuato i ”colpevoli” prima ancora di averli identificati. Considerando la pessima gestione della recente vicenda relativa alla manifestazione di Forza nuova, sarebbe una ulteriore prova di inadeguatezza. Se dovessero concretizzarsi le presunte denunce risponderemmo difendendo, l’immagine e i diritti dell’Anpi in ogni sede, nonché i cittadini, iscritti o no all’associazione, che risultassero identificati”.

“Il 25 aprile il prefetto e il questore di Prato sono stati giustamente fischiati dalla piazza per aver autorizzato poche settimane prima della Liberazione una gazzarra fascista di Forza Nuova. Oggi leggo che il questore” ha annunciato “l’intenzione di denunciare l’Anpi per quei fischi. Credo che dobbiamo chiedere al Governo che prefetta e questore vengano rimossi dall’incarico”. Lo ha detto il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, presentando oggi le candidature alle europee de La sinistra. “Anni fa – ha aggiunto Fratoianni -, in una manifestazione in cui venne contestato, Pertini coniò la frase ”libero fischio in libera piazza”. Dovremmo ricordarlo al Governo.

“Solidarietà senza se e senza ma al Questore di Prato Alessio Cesareo, uomo delle Istituzioni che difende la nostra Repubblica. Per la sua azione rispetto al 23 marzo scorso io avevo proposto anche un encomio”. È quanto dichiara il deputato pratese di Forza Italia Giorgio Silli riguardo, riferisce una nota del parlamentare, “all’azione di denuncia dei fischi e delle proteste ricevute da Prefetto e Questore in occasione delle manifestazioni pubbliche del 25 aprile”.

I deputati toscani Antonello Giacomelli e Gabriele Toccafondi presenteranno una interrogazione al ministro degli Interni sulla decisione del questore di Prato, riportata oggi dalla stampa, “di denunciare – si spiega in una nota dei due parlamentari – i cittadini che durante la cerimonia del 25 aprile hanno espresso il loro dissenso nei confronti del Prefetto di Prato e dello stesso questore “per aver consentito a Forza Nuova di celebrare il centenario del fascismo” lo scorso 23 marzo. “Il diritto di critica e di dissenso, e più in generale il diritto di manifestare, nel rispetto delle leggi, la propria opinione, è una libertà garantita dalla Costituzione e non può essere conculcata” affermano i due parlamentari che, si ricorda in una nota, “avevano già interrogato il Governo sulla illegittima schedatura dei giornalisti che sarebbe stata effettuata” il 23 marzo in occasione della manifestazione a Prato. “Ho sinceramente sperato la notizia fosse falsa. Personalmente – spiega Giacomelli – non avrei scelto né i fischi né il 25 Aprile per esprimere la mia opinione critica ma questo non mi impedisce certo di rispettare la libertà di chi ha deciso diversamente”. Per Giacomelli “c’è qualcosa, come dire, di pirandelliano nella linea d”azione del questore: tanto tollerante, accondiscendente e accomodante con Forza Nuova a cui consente di celebrare, violando la legge, il centenario del fascismo, quanto minaccioso e intimidatorio verso l’Anpi ed i cittadini che esercitano liberamente quel diritto alla critica e al dissenso che invece la Costituzione e la legge garantiscono a tutti”.

Firenze, Prato e Livorno, il centrodestra ufficializza i candidati

“Ora è ufficiale, Ubaldo Bocci sarà il candidato sindaco per Firenze, Daniele Spada per Prato ed Andrea Romiti per Livorno, sostenuti pienamente e convintamente da tutto il centrodestra “.

Lo affermano i coordinatori toscani del centrodestra Susanna Ceccardi (Lega), Stefano Mugnai (Fi) e Francesco Torselli (Fdi). “Esprimiamo totale soddisfazione per l’accordo nazionale trovato ad Arcore da Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni sulle amministrative 2019 e sulle regionali in Piemonte. I nostri candidati sono pronti e determinati ad impegnarsi al massimo nei rispettivi territori – sottolineano i coordinatori in una nota congiunta – e quindi l’ufficialità ci consente, fin da subito, di lavorare pancia a terra in località importanti come il capoluogo regionale, Prato e Livorno. Siamo fermamente convinti dell’alto valore di Bocci, Spada e Romiti che sapranno intercettare al meglio un vasto e variegato elettorato”.

“Nelle tre città capoluogo, insieme alle svariate decine di centri medio-piccoli della nostra regione che il 26 maggio saranno interessati dalla tornata amministrativa – concludono Ceccardi, Mugnai e Torselli – un centrodestra compatto e vincente, come testimoniano le recenti votazioni regionali, ha, dunque, le carte in regola per ridare slancio a molte località toscane che, da troppo tempo, sono mal governate”.

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