Sabato 10 febbraio: nuova radio aperta per diventare soci e sostenere Controradio

Sabato 10 febbraio arriva la nuova radio aperta per il tesseramento 2024 al Controradio Club.


Sarà possibile venire nei nostri studi, rivederci o conoscerci e soprattutto sostenerci diventando socio del Controradio Club, rinnovando, sottoscrivendo o regalando la tessera.
Dalle 9.30 alle 12.30  con Tony Topazio, il Mozzo e Mako e dalle 16 alle 19 con Giustina Terenzi, ci saranno anche Raffaele Palumbo, Chiara Brilli e lo staff di Controradio ad accogliervi in via del Rosso Fiorentino 2B (fermata tramvia Paolo Uccello).

Gimmy Tranquillo  farà fare visite guidate dietro le quinte di Controradio, e ci sarà la possibilità di registrare a chi lo vorrà anche uno spot degli ascoltatori per sostenere la vostra radio.

Radio aperta il 10 febbraio e poi rimanete sempre sintonizzati perché annunceremo anche le prossime iniziative in programma.

Vi ricordiamo che potete fare la tessera e acquistare i gadgets anche su www.controradioclub.it

Aggiungi un socio a Tavola. Non perdere la cena sociale del Controradio Club 

Aggiungi un socio a Tavola. Non perdere la cena sociale del Controradio Club. Dopo 5 anni torna la cena dei soci del Controradio Club. Una serata speciale per conoscere e parlare con lo staff di Controradio e di TIF.

Link per prenotare: https://www.controradioclub.it/prodotto/cena-soci/

Mercoledì 24 gennaio alle ore 19:30 al Circolo ARCI Isolotto in via Maccari 104 a Firenze, si svolgerà una cena sociale per 100 soci del Controradio Club. Sarà l’occasione per stare insieme e parlare della radio e del nuovo canale social TIF con lo staff che tutti i giorni è impegnato per realizzarli.

La cena è al tavolo con un buffet davvero ricco (vedi menù) ed ha un costo di € 25,00  a persona.

La prenotazione è obbligatoria e si fa online QUI. Poiché la serata è dedicata esclusivamente al Controradio Club e non è aperta al pubblico.

Il pagamento della cena deve essere fatto in anticipo entro e non oltre venerdì 19/01 alle 13:00 (non sarà consentito pagare direttamente alla cena).

Si può procedere tramite paypal al momento dell’iscrizione, oppure con bonifico (inviare la ricevuta a club@contororadio.it) oppure in contanti in ufficio dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17:30.

Ogni socio con la tessera Family, Oro o Platino, può portare a cena un ospite, familiare o convivente sotto lo stesso tetto, indicando nella prenotazione il suo nome e cognome e quello del secondo partecipante.

Il menù:

BUFFET APERITIVO
patatine, noccioline, salatini con prosecco, cocktail analcolico e succhi di frutta

BUFFET CENA
tagliere di salumi
tagliere di formaggi e confetture
crostini misti: carciofi, funghi, stracchino e salsiccia, nduja e marmellata di arance amare
pizzette
torta salata
frittini misti: verdure, mozzarelline ecc)
ribollita
pennette radicchio rosso e salsiccia
risotto zucchine e zafferano
arrosticini pollo e tacchino
peposo
verdure grigliate
fagioli al fiasco
dolcetti misti: tiramisù, panna cotta, creme caramel, ecc
Bevande: acqua, vino, birra, coca cola, ecc

Sostieni Controradio, regala(ti) la tessera del Controradio Club 2024!

Se ancora non sei socio del Controradio Club o se conosci amici e parenti che ascoltano Controradio approfitta di queste festività per fare la tessera on line dal sito www.controradioclub.it. Il tuo sostegno è fondamentale per aiutarci a continuare ad essere la radio che accompagna la tua vita con musica di qualità e informazione indipendente.

Per fare la tessera, regalarla, rinnovarla ed acquistare anche i nostri gadgets vai qui

Il Controradio Club è un’associazione di ascoltatori di Controradio che sostiene l’emittente nel suo impegno quotidiano a trasmettere la musica più interessante e l’informazione più originale ed indipendente.

Attraverso il tesseramento i soci del Controradio Club hanno a disposizione una serie di agevolazioni e sconti per eventi culturali, concerti,  spettacoli teatrali, ed anche oltre la possibilità di partecipare ad  interessante programma culturale a loro riservato: dalle iniziative culturali riservate ai soci (reading, incontri con gli autori, etc) alle visite guidate alle mostre d’arte, dai viaggi internazionali in compagnia delle “voci” della radio alle prime cinematografiche con i registi. Attività che si svolgono sempre in compagnia di altri soci del Club, fedeli ascoltatori che condividono una passione per Controradio.

Ortodossia Tour 2024: in corriera oltre la Cortina di Ferro

Sabato 13 Gennaio 2024, una visita guidata alla mostra: FELICITAZIONI! CCCP – Fedeli alla Linea 1984 – 2024, a Reggio nell’Emilia, in compagnia di “tavarish” Max Collini.

 

Uno dei gruppi fondamentali del movimento punk italiano, ma non solo. La mostra di Reggio Emilia è un’imperdibile occasione per tutti i fan dei CCCP per ripercorre le gesta, le intuizioni, le anticipazioni, la contemporaneità di un gruppo che è riuscito ad incarnare le tensioni, le contraddizioni e l’eccezionalità dell’Europa ai tempi del muro di Berlino. Una imponente mostra inedita nata per celebrare i 40 anni di una delle esperienze musicali più interessanti della storia del punk. Una speciale visita guidata per gli ascoltatori di Controradio che avrà un accompagnatore d’eccezione, il “compagno” Max Collini, amico di vecchia data di Controradio, sin dai tempi degli esordi al Rock Contest con gli Offlaga Disco Pax, ed appassionato cultore della materia. A conclusione del tour una breve tappa a Cavriago in visita del celeberrimo busto di Lenin posto nell’omonima piazza.

Una occasione da non perdere per “fare comunità” riservata (per ora) ai soci del Controradio Club!

 

Controradio, Controradio Club e Rock Contest presentano:
ORTODOSSIA TOUR 2024 – In corriera oltre la Cortina di Ferro
Visita guidata alla mostra: FELICITAZIONI – CCCP Fedeli alla Linea 1984 – 2024
A Reggio nell’Emilia, in compagnia di tavarish Max Collini.

PROGRAMMA DI VIAGGIO:
07:30 Ritrovo dei partecipanti a Firenze in luogo da concordare.
08:00 Partenza per Reggio Emilia con pullman Gran Turismo.
10.30 Visita guidata alla mostra (con guida professionale), in compagnia di Max Collini
13.30 Pranzo libero e visita di Reggio Emilia
16.00 partenza per Cavriago
16.30 Visita al busto di Lenin nell’omonima piazza a Cavriago
17:00 Partenza per Firenze
19:30 Arrivo a Firenze

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE € 75
MINIMO 30 – MASSIMO 50 PARTECIPANTI

PRENOTA SUBITO QUI!

Le quote comprendono:
Viaggio in pullman (A/R) da Firenze
Biglietto e visita guidata alla mostra
Assicurazione AXA B30 sanitaria (massimale € 1.000) e bagaglio (massimale € 500)
Assicurazione RC Tour Operator Grandi Rischi (massimale € 33,5 milioni).

Le quote non comprendono pasti e tutto quanto non espressamente indicato alla voce la quota comprende.

IL VIAGGIO È REALIZZATO IN ESCLUSIVA PER I SOCI DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “CONTRORADIO CLUB” – Tessera 2024: da 25 € a 100 €

I CCCP sono stati uno dei gruppi fondamentali del movimento punk italiano, ma non solo. La mostra di Reggio Emilia è un’imperdibile occasione per tutti i fan della band e per tutti i curiosi e amanti della recente storia italiana e mondiale per ripercorre le gesta, le intuizioni, le anticipazioni, la contemporaneità di un gruppo che in tutto il suo spettacolo è riuscito ad incarnare le tensioni, le contraddizioni e l’eccezionalità dell’Europa ai tempi del muro di Berlino.

Una grande mostra inedita nata per celebrare i 40 anni di una delle esperienze musicali più interessanti della storia del punk.
Reggiani di nascita, ma concepiti a Berlino, rinati al mondo nell’Emilia Paranoica degli anni ‘80, caduti assieme al Muro alla fine di quel decennio, i CCCP – Fedeli alla Linea si sono imposti come un fenomeno che ben lontano dall’esaurirsi in quegli anni dimenticati è stato capace di ritrovare continuamente la propria attualità grazie a intuizioni che ancora oggi sono di riferimento per una moltitudine di appassionati. A 40 anni dall’uscita del loro primo EP Ortodossia, i quattro CCCP – Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici, Danilo Fatur – hanno riaperto i cassetti di un archivio collettivo fatto di immagini, suoni, testi, abiti e scenografie.
L’esposizione, che sottolinea la forza dirompente dei testi e l’aura quasi mitologica che circonda il gruppo, ne ripercorre l’intera storia. Una storia che ha intercettato alcuni tra i nomi più caratterizzanti degli anni ’80, da Pier Vittorio Tondelli a Luigi Ghirri ad Amanda Lear.
Un percorso cronologico e antologico, curato dagli stessi CCCP, porta il visitatore a scoprire i dischi pubblicati e il mondo che li circondava e a cui si sono ispirati. La mostra, di fatto una nova opera d’arte dei CCCP – Fedeli alla linea, è un racconto multidisciplinare con installazioni, fotografie d’archivio mai pubblicate, video, costumi di scena, a cui si aggiungono opere d’arte inedite e ambientazioni immersive realizzate appositamente per la mostra dagli artisti Arthur Duff, Roberto Pugliese, Stefano Roveda e Luca Prandini.
Gli allestimenti sono a cura di Stefania Vasques, le scenografie di Stefania Vasques e CCCP, il light design di Pasquale Mari con Gianni Bertoli.
Partendo da Reggio Emilia, la mostra proietta il visitatore in uno spazio umano illimitato, collegando di volta in volta Berlino est e ovest, l’Europa delle frontiere, Beirut, il mondo arabo, URSS e paesi satelliti, la Cina, Hong Kong, la Mongolia, Kabul, Palestina, Israele, Mosca, Leningrado e trasformando vorticosamente quei luoghi in periferie e centri di un unico impero mentale. Un paio di generazioni si sono succedute e ancora, come allora “Non studio non lavoro non guardo la TV non vado al cinema non faccio sport” e “Produci, Consuma, Crepa” continuano ad essere slogan per chi si affaccia stentatamente al mondo.

Per info e prenotazioni collegarsi al sito: www.tdsgruppi.net

Radio aperta: vi aspettiamo per sostenerci con il Controradio Club

Radio aperta – Oggi sabato 2 dicembre torna la radio aperta per il tesseramento al Controradio Club.

E’ possibile venire nei nostri studi, rivederci o conoscerci e soprattutto sostenerci diventando socio del Controradio Club, rinnovando, sottoscrivendo o regalando la tessera 2024.

Dalle 9.30 alle 12.30 con Tony Topazio e il Mozzo e dalle 16 alle 19 con Giustina Terenzi, ci saranno anche Chiara Brilli, Gimmy Tranquillo e Benedetto Ferrara e lo staff di Controradio ad accogliervi in via del Rosso Fiorentino 2B.

Radio aperta il 2 dicembre e poi rimanete sintonizzati perché annunceremo anche altre iniziative.
Vi ricordiamo che potete fare la tessera anche su www.controradioclub.it

Sono arrivati i nuovi gadget: l’imperdibile maglietta e la mug con le grafiche originali di Alessandro Baronciani, l’illustratore del Rock Contest.
Li trovi su www.controradioclub.it insieme ai gadget degli scorsi anni a prezzi scontati.

Indian Nation 2023, un viaggio nella terra dei Navajo: “Epilogo”

Tutto quello che hai visto, ricordalo, perché tutto quel che dimentichi ritorna a volare nel vento (canto Navajo).

Ritorno alla vita quotidiana, piena di nostalgia del bellissimo viaggio appena concluso. Di fronte agli immensi spazi americani, tutto mi sembra piccolo. Mi mancano i cirri bianchi nei cieli a perdita d’occhio sui deserti dell’Arizona, le scure conifere giganti delle Montagne Rocciose, il serpeggiare del Colorado in fondo a canyons profondissimi, con gli insediamenti pueblos nascosti nelle anse delle pareti inaccessibili.  Ma mi sono rimaste nel cuore soprattutto le persone. Le popolazioni native, così resilienti, fiere e gentili, dopo aver subito l’espropriazione delle loro terre, dei loro averi e della loro cultura. Siamo entrati nelle loro terre, una volta definite “riserve”, oggi parchi naturali di incomparabile bellezza, che gestiscono e di cui proteggono l’integrità. Quella natura immensa e grandiosa è sempre stata la loro casa, in una simbiosi equilibrata fra uomo e territorio. Ho provato amarezza nel museo di Window Rock, la capitale della Navajo Country, all’ombra della iconica montagna forata, nel vedere quanto spazio viene dedicato dalla comunità Navajo alla narrazione della Long Walk, la marcia della morte, nella quale il Popolo della Terra è stato costretto a trascinarsi per più di 700 chilometri da quel Kit Carson, il cinico colonnello principale responsabile della devastazione dello splendido Canyon de Chelly e della capitolazione del Popolo della terra per fame e sete.

Un ricordo che ancora oggi è vivo fra la popolazione ed è rappresentato nel museo in modo interattivo, con centinaia di bigliettini che gli eredi di quelle famiglie, nipoti o bisnipoti, attaccano alle pareti col il nome dei propri nonni o bisnonni che erano stati protagonisti di quella immane tragedia. E mi ha colpito l’intera sala dedicata al Trattato del 1868, esposto in originale, foglio dopo foglio e letto parola per parola, a ciclo continuo, da una voce narrante in lingua navajo, perché quel momento non venga mai dimenticato. Perché con quel Trattato finì la persecuzione nei loro confronti ed i Navajos poterono finalmente ritornare nelle loro terre. E le sale riservate alle foto dei veterani navajo della Seconda guerra mondiale ed alle attrezzature walkie-talkie con le quali i nativi-soldati trasmettevano le comunicazioni belliche, nel loro linguaggio criptico, incomprensibile per il nemico. Si sente l’orgoglio identitario, di appartenenza ad una stirpe antica e nello stesso tempo l’orgoglio per aver dato un importante contributo al Grande Paese, dal quale pure avevano ricevuto tanto male in passato.

E che suggestione ispirano le riproduzioni artistiche dei miti fondativi, la Prima Donna ed il Primo Uomo, che erano convinti di poter vivere separati sulle rive opposte di un grande fiume, fino a che si resero conto di soffrire e di non poter vivere gli uni senza le altre, di dover trovare insieme un equilibrio. Non dimentichiamoci che le donne navajo erano le padrone delle pecore e gli uomini dei cavalli. E la società era matrilineare e dopo il matrimonio erano i giovani Navajo a trasferirsi a casa delle suocere…  Il mio mito preferito rimane la Donna Ragno, che abita in cima alla Spider Rock ed insegna ai popoli l’arte della tessitura, la quale rappresenta la Madre Natura, protettrice degli umani, “vecchia come il tempo, giovane come l’eternità”, benevola ma anche severa con i bambini cattivi, che cattura con la sua rete e divora, in cima alle sue torri di roccia. E che secondo l’antropologa femminista Clarissa Pinkola Estès rappresenta l’archetipo della Donna Selvaggia, colei che, fra le figure di donne “che corrono con i lupi” delle varie culture tribali di tutto il mondo, tesse il fato degli esseri umani e degli animali, delle piante e delle pietre. Che tiene insieme natura ed umanità, la parte razionale e l’”io selvaggio” che alberga nascosto dentro di noi. E la sua rete è rappresentata in modo simbolico dagli “acchiappasogni”, come quello che si è “fatto trovare” da me in terra, perduto da chissà chi, nella plaza di Albuquerque, come un segno del destino.

E mi sono rimasti nel cuore le giovani Navajos, sorridenti e gentili, che lavorano nella gestione dei parchi, nell’accoglienza, negli spacci dove si vendono i preziosi oggetti di artigianato, gioielli di argento e di turchese e tappeti morbidissimi. E la giovane e bellissima ranger, che generosamente ci ha aiutato a risolvere un bel guaio in cui uno dei nostri compagni di viaggio era incorso… Abbiamo avuto meno occasione di conoscere meglio i Nativi di altre etnie, come le enigmatiche popolazioni Pueblo, per una serie di sfortunati contrattempi, che non ci hanno consentito di visitare da vicino il pueblo di Mesa Verde, per un problema di prenotazione né quello ancora abitato a Taos, a causa di una festa rituale. Questa antica popolazione in passato affidava la propria sopravvivenza mimetizzando le loro città color dell’argilla nelle pieghe delle pareti dei canyon, rendendole fisicamente inaccessibili ai nemici, ma non ai loro fucili, come testimonia l’insediamento nel Canyon cosiddetto del Massacro. E sono rimasti inaccessibili anche a noi.

Abbiamo vissuto con emozione la vertigine della City in The Sky, ma non abbiamo potuto percorrere il sentiero che ci avrebbe permesso di discendere a piedi dal picco su cui l’insediamento è collocato, fatto di costruzioni Pueblos in adobe (mattoni di fango e paglia cotti al sole) senza elettricità o acqua corrente ma solo piovana, che sono ancora abitate, come “seconde case” dai nativi, che hanno riadattato alle esigenze moderne con generatori, bombole, bagni chimici ed infissi di recupero ( come spesso facciamo anche noi con le case dei nonni nei borghi antichi). Ci dovremo tornare, per completare queste bellissime esperienze!

Finisco questo post nostalgico con un ricordo ed un saluto affettuoso al gruppo di viaggiatori e viaggiatrici con cui abbiamo condiviso risate, incanti, vertigini, riflessioni e contrattempi. Persone rare, colte e divertenti. Con una parte di loro avevamo già viaggiato (in Canada, in Islanda). Con altri ci siamo incontrati per la prima volta in Indian Nation, ma è come se ci fossimo sempre conosciuti. Ed un ringraziamento speciale al nostro Tour Leader Maximo, Super-Gimmy Tranquillo, innamorato dell’America, che ci ha condotti a spasso per più di 3500 chilometri con la sua vulcanica energia, che non è venuta mai meno, anche quando “una serie di sfortunati eventi” (per definire così le varie sfighe che ci hanno perseguitato) hanno complicato il viaggio, nel quale regnava sovrana la Murphy’s Law (se una cosa può andare storta, state certi che lo farà). E che è riuscito a trovare sempre soluzioni ingegnose e creative per rendere il nostro viaggio davvero indimenticabile. Alla prossima!!

Marina Capponi

Exit mobile version