Università di Siena, quasi 2mila prenotati per Open day

Siena, si avviano a raggiungere la cifra dei duemila prenotati le iscrizioni per l’Open day dell’Università di Siena in programma il 23 febbraio.

L’ateneo si presenta alle studentesse e agli studenti, alle loro famiglie e agli insegnanti delle scuole superiori con la giornata dedicata a conoscere e approfondire i percorsi di studio, i servizi, le opportunità, le sedi e gli sbocchi professionali dei corsi di laurea offerti dall’Università a Siena, Arezzo e Grosseto.

Durante l’evento ci sarà la possibilità di incontrare i docenti, i giovani ricercatori e gli studenti tutor: in particolare sarà possibile, si spiega in una nota, avere informazioni sui 33 corsi di laurea triennale, i cinque a ciclo unico, che si aggiungono ai 37 corsi di laurea magistrale, che compongono l’offerta formativa complessiva dell’ateneo per l’anno accademico 2023-2024.

Le iscrizioni sono ancora aperte; per diversi appuntamenti non è prevista la segnalazione della presenza. Ogni dipartimento presenterà i propri corsi di laurea e i servizi agli studenti in presenza nelle proprie sedi, ma diversi sono anche gli appuntamenti online che si terranno in specifiche stanze virtuali.

Quest’anno saranno tre le sessioni che sarà possibile seguire: due al mattino e una nel primo pomeriggio, per permettere di visitare nella stessa giornata più di una struttura didattica o di seguire da remoto più incontri.

“Si tratta di un momento importante che vi suggerisco di compiere ascoltando innanzitutto quello che voi desiderate, immaginate, volete per il vostro futuro – ha anticipato il rettore Roberto Di Pietra dal messaggio che invierà giovedì ai partecipanti -. Dovete essere voi i protagonisti della vostra scelta. Si tratta di una decisione che vi invito a prendere ascoltando e raccogliendo tutte le informazioni che vi servono, ma anche seguendo il vostro cuore e le vostre inclinazioni personali”.

“Con l’Università inizia un’esperienza di studio e di vita che sarà intensa, nella quale conoscerete nuove persone, da tutta Italia e dal mondo, nella quale potrete vivere esperienze formative interessanti e coinvolgenti a Siena e nelle sue sedi, nelle biblioteche e nei laboratori, nelle aule e nei programmi Erasmus all’estero”.

Capodanno Siena: divieto a botti e bevande in bottiglie di vetro

Siena, un Capodanno silenzioso nella città del Palio: nessun petardo o botto per festeggiare il primo dell’anno.

Arriva infatti il divieto di far esplodere botti e petardi o comunque qualsiasi materiale pirico anche di libera vendita su suolo pubblico o privato di uso pubblico all’interno del territorio comunale, considerata la finalità di prevenire pericoli per la pubblica incolumità e sicurezza. Questo quanto si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco di Siena Luigi De Mossi e relativa alla fascia oraria che va dalle 24.00 del 30 dicembre fino alle 24.00 dell’ 1 gennaio. Il sindaco senese, sempre mediante l’ordinanza, ha inoltre vietato la vendita di bevande in contenitori di vetro o metallo, tra le ore 22.00 di sabato 31 dicembre e le ore 4.00 di Capodanno nel centro storico, fatta eccezione se il consumo è all’interno del locale e nelle sue specifiche pertinenze esterne.

“In relazione alla particolare intensità e concentrazione del rumore derivante dall’utilizzo di materiale pirotecnico – si legge ancora nell’ordinanza che vieta i botti – gli animali domestici e di affezione sono, loro malgrado, sottoposti a periodi di stress e di disagio comportamentale, con conseguente pericolo per la circolazione veicolare e pedonale, quando ciò si verifichi in luogo pubblico o aperto al pubblico”.

A Siena la mostra della street photography Vivian Maier

Siena, al via la mostra di Vivian Maier, l’icona mondiale della street photography, al complesso museale Santa Maria della Scala che si terra fino al 16 marzo 2023.

Uno specchio, una vetrina o la borchia del cerchione di un’auto utilizzati per raccontare il mondo: è questo il viaggio in cui ci accompagna Vivian Maier in Vivian Maier, The Self-Portrait and its Double, a cura di Anne Morin e Loredana De Pace. La mostra è stata presentata ieri, giovedì 15 dicembre, insieme al restauro della cosiddetta Corticella, gli antichi spazi dell’antico Ospedale, che ha riportato alla luce gli originali elementi architettonici e il pavimento medievale. Un percorso unico nel suo genere e tutto da scoprire che accompagnerà i visitatori alla scoperta dell’unicità degli scatti della tata-fotografa.

“Con questa mostra – dichiara il sindaco di Siena Luigi De Mossi – non solo apriamo le porte del Santa Maria della Scala a un’artista di livello internazionale, ma apriamo i nuovi spazi della Corticella, per la conclusione di una seconda parte, dopo quella relativa all’antincendio, di recupero, riqualificazione e rivitalizzazione del Santa Maria della Scala”. Due eventi che coincidono e che richiamano anche il tema del doppio presente negli scatti di Miss Viv: “Il Santa Maria della Scala riscopre, oggi, gli spazi della cosiddetta ‘Corticella’ e lo fa nel migliore dei modi: esponendo 93 autoritratti firmati dall’icona mondiale della street photography Vivian Maier“, commenta Lucia Cresti, presidente della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala.

“L’esposizione racconta l’attività delle tata-fotografa attraverso immagini in bianco e nero e a colori che lo speciale allestimento ha inserito nel particolare complesso architettonico valorizzandone le caratteristiche: Vivian Maier. The Self-Portrait and its Double arriva a Siena, e per la prima volta in Toscana, per raccontare attraverso il genere dell’autoritratto e la genialità delle fotografie di Vivian Maier, la relazione con l’identità, tema molto sentito, specie in questo momento storico – spiega la curatrice De Pace -. Grazie alle peculiarità della location dei Magazzini della cosiddetta Corticella, l’allestimento delle tre sezioni – Ombra, Riflesso e Specchio – è tale da rendere l’esperienza del visitatore immersiva, contemplativa, poetica e riflessiva”.

Siena: progetto di reintegrazione per detenuti

Siena, recupero sociale, reinserimento, solidarietà: queste le parole chiave del progetto, sostenuto dal Comune con la casa circondariale cittadina e in collaborazione con Sei Toscana, che prevede un programma sperimentale per lo svolgimento di attività lavorative extramurarie per detenuti del carcere senese.

In particolare il progetto prevede l’impiego di cinque detenuti – scelti tra chi ha i requisiti per l’ammissione al lavoro all’esterno, alla semilibertà, ai permessi o licenze -, nel weekend del Mercato nel Campo” che si svolgerà a Siena il 3 e 4 dicembre: svolgeranno attività di pulizia delle zone interessate dal mercato in piazza del Campo, “in coabitazione e in collaborazione con gli operatori di Sei Toscana e secondo orari prestabiliti e concordati”. Il Comune fornirà loro il kit dei dispositivi di protezione personale indispensabili per le mansioni da svolgere nei due giorni. Allo stesso tempo la stessa amministrazione comunale ha previsto lezioni di formazione e tutoring in preparazione dell’evento.

Per il sindaco Luigi De Mossi si tratta di una nuova “testimonianza del senso di civiltà e dei valori culturali che la città di Siena sa trasmettere, attraverso iniziative come queste che puntano su reinserimento nella società civile e solidarietà. Il lavoro di pubblica utilità è uno degli strumenti previsti dal legislatore per il perseguimento di questi obiettivi e il Comune di Siena è in questo senso in primissima fila”.

Il lavoro all’interno e all’esterno degli istituti – ha spiegato il comandante del carcere senese Marco Santoro – è uno strumento fondamentale di rieducazione, recupero e reinserimento sociale dei soggetti in espiazione di pena definitiva. L’attività lavorativa a beneficio della collettività può anche costituire una forma di riparazione che si pone in essere della stessa comunità e di indubbia valenza”. “Questo progetto – ha detto il dg di Sei Toscana Gianluca Paglia – porta con sé i valori di inclusione che si coniugano in modo naturale con la nostra responsabilità sociale d’impresa”.

Siena, il Comune ‘spegne’ i monumenti per le prossime settimane

Siena, il Comune ha scelto per le prossime settimane di non procedere con l’illuminazione dei monumenti cittadini pur garantendo il sostegno alla prevenzione e alla ricerca o alle celebrazioni istituzionali. Infatti, sono in programma altre forme di supporto per manifestare la vicinanza dell’ente.

“È una scelta – commenta il sindaco Luigi De Mossi – coerente con le scelte che questa amministrazione comunale sta portando avanti, sia dal punto di vista del risparmio energetico, sia da quello di sostegno a famiglie e imprese per far fronte al caro bollette. Non faremo comunque mancare il nostro sostegno e il nostro appoggio con forme alternative di sensibilizzazione rivolte alla comunità”. A Siena, infatti, per il mese di novembre erano in programma numerose iniziative che prevedevano l’accensione di alcuni monumenti della città come la Cappella di piazza del Campo o Fonte Gaia per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla ricerca.

“Una decisione – spiega l’assessora al sociale Francesca Appolloni – che abbiamo preso considerando la situazione alquanto complessa che ci troviamo ad affrontare con il caro bollette e i vari aumenti, e che è in perfetta linea con la politica di sostenibilità scelta da questa amministrazione. Un gesto di vicinanza alle famiglie e ai senesi che però non esula dal sostenere associazioni di volontariato, medici e ricercatori. Anche noi del Terzo Settore volevamo quindi contribuire con azioni concrete ad un risparmio energetico. Da qui l’idea di spegnere le luci, ma non l’attenzione su tematiche importanti e malattie rare che richiedono solidarietà e sostegno”.

Non ha subito invece alcuna modifica il programma per le luminarie natalizie; l’accensione è prevista all’interno del programma ‘L’arte illumina il Natale: A Siena fra emozione e sostenibilità’ il prossimo 1 dicembre.

Cane da caccia ucciso a fucilate nel senese: denunciato il proprietario

Siena, un cacciatore residente nel senese, in Val d’Arbi, è stato accusato di aver sparato al proprio animale da caccia: la denuncia è partita dai carabinieri forestali per il reato di uccisione del proprio cane da ferma.

In base alle indagini svolte dai militari della stazione di Rapolano Terme e del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Siena, il cacciatore avrebbe causato la morte dell’animale sparandogli con un’arma da fuoco, dissimulandone la morte per cause naturali. I fatti contestati risalgono alla fine di ottobre quando, a seguito della segnalazione di un cittadino, i carabinieri hanno rinvenuto in un bosco nell’area senese il cane da caccia morto. L’animale riportava “marcate ferite” dovute verosimilmente a colpi di arma da fuoco, “concentrate nelle regioni alte del corpo, dove solitamente viene inoculato il ‘microchip’ per l’identificazione in anagrafe canina”.

I militari sono poi riusciti a risalire al padrone, nei cui confronti è scattata una perquisizione che ha portato al sequestro di 3 fucili di calibro compatibile con i bossoli di cartucce rinvenuti nel luogo dell’uccisione del cane e di una pistola non regolarmente denunciata. Inoltre, i carabinieri forestali hanno provveduto al ritiro preventivo e cautelativo di 7 fucili, oltre 2.000 cartucce e altro materiale esplodente.

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