Pericolo neve a Firenze: fino a domani è allerta gialla

A Firenze è allerta neve fino a domani notte. A mezzanotte, per 13 ore, scatterà anche quella per il ghiaccio.

Prosegue fino a domani a Firenze l’allerta gialla per la neve. A questa, sempre domani, si aggiungerà quella per rischio ghiaccio. Lo stabilisce il nuovo bollettino del Cfr (Centro funzionale regionale) per la zona che comprende anche il Comune di Firenze (oltre a quelli di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa).

L’allerta per la neve, attualmente in vigore, si concluderà alla mezzanotte di giovedì 31 gennaio, ripartirà alle 6 per poi cessare alle 16. Quella per il ghiacchio scatterà a mezzanotte e terminerà 13 ore dopo.

 

Di seguito le previsioni fino a domani:

Oggi e domani debole perturbazione in transito sulla Toscana con possibili nevicate fino a bassa quota.

Temporali: Fino alla sera di oggi possibili isolati temporali su Arcipelago e costa centro meridionale; grandinate e colpi di vento solo occasionali.

Neve: oggi mercoledì, deboli nevicate a quote collinari possibili su tutte le zone interne della regione. Attenuazione dei fenomeni in serata e nottetempo con nevicate che risulteranno a carattere più isolato. Quota neve generalmente oltre 200-300 metri sul centro-nord della regione (localmente inferiori sulle zone appenniniche e sul fondovalle del Mugello, Casentino e Val Tiberina), attorno a 300-400 sulle zone centro meridionali, con neve in calo di quota in serata.

Si prevedono accumuli generalmente inferiori a 10 cm a quote collinari. Per domani, evoluzione molto incerta: in mattinata si prospetta la possibilità di deboli nevicate fino a quote di pianura sulle zone più interne. Dal pomeriggio quota neve in decisa risalita fino a quote di montagna, anche se sulle vallate più interne le nevicate potranno persistere a quote di fondovalle fino al pomeriggio; si prevedono accumuli generalmente fino a 2 cm a quote di pianura, e attorno a 5 cm oltre i 200 metri.

Ghiaccio: domani, nottetempo e al primo mattino possibile formazione di ghiaccio su tutta la regione; sulle zone più interne, e in particolare sulle vallate appenniniche, le temperature potrebbero mantenersi prossime o inferiori allo zero anche nel pomeriggio e in serata, favorendo la persistenza di ghiaccio al suolo o locali fenomeni di gelicidio. Questo scenario risulta tutt’ora molto incerto sia per quanto riguarda la valutazione delle temperature che per quanto riguarda la localizzazione di eventuali precipitazioni.

Per informazioni:

http://www.cfr.toscana.it/index.php?IDS=2&IDSS=71

http://www.regione.toscana.it/allertameteo

“Tutta casa, letto e chiesa” con Aurora di sera a Scandicci

Il Teatro Aurora di Scandicci mercoledì 30 gennaio (ore 21.15) si tinge di rosa per parlare della condizione femminile. Valentina Lodovini raccoglie l’eredità di Franca Rame e porta in scena figure di donne create alla fine degli anni Settanta con il suo compagno di vita e d’arte Dario Fo.

Tutta casa, letto e chiesa è un testo ironico e sferzante, messo in scena in oltre trenta paesi, che ci propone quattro donne, di condizioni diverse, ma sempre sfruttate. Scritto in appoggio alle lotte del movimento femminista, il testo si compone di tre monologhi volti a restituire un affresco sulla condizione di sottomissione in cui versa(va) la donna.

“A distanza di quarantuno anni dal suo debutto (1977), culturalmente parlando, purtroppo, non è cambiato nulla – sottolinea l’attrice umbra –. Anzi forse c’è stata una involuzione. E questo fa riflettere molto. È un testo ancora molto attuale ed è necessario cambiare la cultura”.

Nel monologo una donna sola protagonista è la prima la casalinga per antonomasia, che ha tutto all’interno della sua famiglia meno la cosa più importante: la considerazione.
Tutta casa, letto e chiesa, messo in scena da Sandro Mabellini, è uno spettacolo in cui si ride, e molto, ma alla fine resta addosso una grande amarezza.

VALENTINA LODOVINI
Di origini umbre, è toscana d’adozione avendo vissuto fino all’adolescenza a San Sepolcro. Nel 2004 si diploma al Centro sperimentale di Cinematografia di Roma. In televisione recita nelle fiction Io e mamma, Distretto di Polizia, 48 ore e Incantesimo. Nel cinema lavora fra gli altri nei film Ovunque sei di Michele Placido, L’amico di famiglia di Paolo Sorrentino, A casa nostra di Francesca Comencini, La giusta distanza di Carlo Mazzacurati.

Per l’interpretazione in Benvenuti al Sud vince il David di Donatello come miglior attrice non protagonista. Tra gli ultimi film, Milionari di Alessandro Piva, e La verità sta in cielo di Roberto Faenza.

INFO:

Teatro Aurora (via San Bartolo in Tuto, 1 )

tel. 055 2571735 (dalle ore 20.00 tutte le sere di spettacolo negli orari di apertura biglietteria)

www.toscanaspettacolo.it

Scandicci: Morgan a “Il Libro della Vita”, ingresso gratuito

Domenica 3 febbraio alle ore 11:00 al Nuovo Auditorium di Scandicci Morgan sarà presente alla quinta edizione de “Il Libro della Vita” per parlare di “Centuria. Cento piccoli romanzi fiume” di Giorgio Manganelli.

Morgan, pseudonimo di Marco Castoldi (Milano, 23 dicembre 1972), è un cantautore, polistrumentista e produttore discografico italiano, fondatore insieme ad Andrea Fumagalli dei Bluvertigo.
Grande talento e  personalità  decisamente non banale, Morgan ha sempre dimostrato nel suo lavoro di cantautore una forte sensibilità letteraria oltre che musicale.
Non banale  è anche il libro della vita del quale parlerà Morgan, Centuria, apparso per la prima volta nel 1979,  è considerato dei libri più arditi, e irresistibili, di Giorgio Manganelli. Presenta Claudia Sereni.
“Se mi si consente un suggerimento, il modo ottimo per leggere questo libercolo, ma costoso, sarebbe: acquistare diritto d’uso d’un grattacielo che abbia il medesimo numero di piani delle righe del testo da leggere; a ciascun piano collocare un lettore con il libro in mano; a ciascun lettore si dia una riga; ad un segnale, il Lettore Supremo comincerà a precipitare dal sommo dell’edificio, e man mano che transiterà di fronte alle finestre, il lettore di ciascun piano leggerà la riga destinatagli, a voce forte e chiara. È necessario che il numero dei piani corrisponda a quello delle righe, e non vi siano equivoci tra ammezzato e primo piano, che potrebbero causare un imbarazzante silenzio prima dello schianto. Bene anche leggerlo nelle tenebre esteriori, meglio se allo zero assoluto, in smarrito abitacolo spaziale» commenta Giorgio Manganelli.
Il Libro della Vita è un ciclo progettato e promosso dal Comune di Scandicci in cui ospiti provenienti dal mondo della letteratura, della cultura e dello spettacolo raccontano il libro che gli ha cambiato la vita.
La rassegna, ospitata nel Nuovo Auditorium di Scandicci (Piazzale della Resistenza, 50018 Scandicci FI), si propone come evento culturale metropolitano che mette al centro la lettura.
Uno spazio che si apre la domenica mattina, curato da Raffaele Palumbo, un’occasione per innamorarsi di un libro, una piccola grande scuola di lettura, eterogenea per linguaggi, temi, libri, personaggi, stili. E soprattutto democratica.
Quest’anno la rassegna si arricchirà di tre nuovi appuntamenti sulle Città della vita, un momento in cui tre ospiti racconteranno i luoghi significativi del loro cammino.
Grazie al Libro della vita, il Comune di Scandicci ha conseguito la qualifica di Città che legge, assegnata dal Centro per il libro e la lettura.
Il riconoscimento certifica il costante impegno dell’Amministrazione nella diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

A Scandicci primo appuntamento per LE CITTA’ DELLA VITA

Oltre al tradizionale appuntamento con il libro della vita di domenica, venerdì 25 gennaio alle 21.00 sarà presentato il primo degli appuntamenti dedicati al racconto della città del cuore.

Sarà proprio l’ideatore ed il conduttore della rassegna, Raffaele Palumbo ad aprire questo nuovo ciclo di incontri dedicati alle città, e lo farà raccontando la sua magica e meravigliosa Napoli. Ad introdurlo sarà Claudia Sereni.
Grazie al Libro della vita, il Comune di Scandicci ha conseguito la qualifica di Città che legge, assegnata dal Centro per il libro e la lettura. Il riconoscimento certifica il costante impegno dell’Amministrazione nella diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.Raffaele Palumbo è laureato in Sociologia del Mutamento e Dottore di ricerca in Sociologia delle Comunicazioni presso l’Università degli studi di Firenze. Ha iniziato a lavorare come giornalista free lance negli anni delle guerre in ex Jugoslavia. Ha collaborato con quotidiani e settimanali italiani come Il Manifesto, Alias, Il Diario, L’Espresso, La Nazione, Punto Com, L’Unità. Presso il corso di laurea in Teorie della Comunicazione ha insegnato Teorie e tecniche del linguaggio radiofonico. Insegna Teoria e tecnica della comunicazione pubblica presso il PROGEAS dal 2012. Attualmente collabora con Controradio, con Radio Popolare, con il “Corriere Fiorentino”.

Scandicci: il Teatro dell’Elce in scena al “Mila Pieralli”

Al via per tutto il 2019 StudioTeatro, il programma di residenze artistiche pensato dalla Fondazione Teatro della Toscana per il Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, la cui gestione le è stata riconfermata per il prossimo triennio.

Domenica 20 gennaio, ore 16:15, il Teatro dell’Elce presenta la restituzione pubblica, a ingresso libero, del laboratorio “A volte mi chiedo a cosa pensi il nemico: anche lui guarda le stelle?”, liberamente ispirato a L’Ennemi, album illustrato di Davide Calì e Serge Bloch.

A seguire, incontro aperto con le compagnie coinvolte nel progetto, scelte tra 133 candidati da tutta Italia. Stivalaccio Teatro, ErosAntEros, Collettivo L’Amalgama, Malmadur, sono i quattro giovani gruppi che realizzeranno la messa in scena di spettacoli. Teatro dell’Elce, Domesticalchimia, Batignani&Faloppa, Pilar Ternera, Gogmagog e Meridiano Zero saranno invece impegnati in quattro laboratori.

La sala di Via Donizetti rafforza così la sua identità, qualificandosi quale “Casa degli artisti”, luogo di sperimentazione, e “Teatro per la città”, terreno d’incontro e confronto tra cittadini e artisti.

La sfida della Fondazione Teatro della Toscana per la città di Scandicci e il suo Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ guarda ai giovani e alla loro energia creativa come opportunità di scambio e sostegno per realizzare, insieme, il nuovo.

StudioTeatro, il programma di residenze artistiche 2019, sperimenta un fare teatro partecipato, che accoglie esperienze e relazioni con la “cultura attiva” di oggi, esaltando i linguaggi propri di ciascuno, ma con l’intento di crearne uno comune, fondato sulla complicità degli orizzonti espressivi.

Il progetto si aggiunge ai tanti intrapresi in questi mesi trascorsi dalla riconferma della qualifica di Teatro Nazionale e s’inscrive nella visione programmatica della Fondazione di far tesoro della storia della sala di Via Donizetti, connettendola fortemente alle risorse cittadine, al rinnovato tessuto urbano, alle sue eccellenze, soprattutto in campo produttivo e formativo.

Domenica 20 gennaio, ore 16:15, il Teatro dell’Elce propone la restituzione pubblica, a ingresso gratuito, di “A volte mi chiedo a cosa pensi il nemico: anche lui guarda le stelle?”, l’esito del laboratorio di “cerchi sonori” ispirato al tema del nemico a cura di Marco Di Costanzo, Erik Haglund, Lucia Sargenti (organizzazione Carolina Pezzini).

Un soldato è sepolto da anni nella sua trincea, nel suo buco, pronto a combattere il nemico che si trova nel buco di fronte. I giorni passano nell’attesa di questo scontro. Il soldato sa, perché glielo hanno insegnato, che il nemico è terribile, assetato di sangue, privo di qualsiasi umanità. Ma passano i giorni e il nemico non si vede mai.

Tale è l’intelaiatura dell’album illustrato Il nemico di Davide Calì e Serge Bloch come dello spettacolo omonimo a esso ispirato, realizzato dal Teatro dell’Elce nel 2015.

A partire da esso, la compagnia ha proposto per StudioTeatro un approfondimento sui “cerchi sonori”, nome dato a una piattaforma di improvvisazione collettiva ideata e sviluppata per la produzione dello spettacolo di quattro anni fa, che vede in scena un attore (Erik Haglund) e una cantante (Lucia Sargenti) in continuo dialogo. Il “cerchio sonoro” indaga, infatti, le possibili interazioni tra la produzione di musica live e l’azione scenica in un processo di creazione teatrale.

Il laboratorio, al Teatro Studio dal 14 al 19 gennaio, prevede una prima parte propedeutica sull’uso della voce e del corpo e sull’organizzazione drammaturgica, e una seconda parte in cui tutti i partecipanti mettono in atto, in modo via via più approfondito, il “cerchio sonoro”. Coinvolti attori, danzatori e semplici appassionati di arti performative, anche senza esperienza.

scandicci

Il Teatro dell’Elce è nato a Firenze nel 2006 su iniziativa del regista Marco Di Costanzo, dell’attore Stefano Parigi e del sound designer Andrea Pistolesi. Nel tempo il gruppo originario si è arricchito di nuove collaborazioni ed è diventato un nucleo di produzione di spettacoli e altri progetti teatrali. L’attività coniuga la ricerca sul lavoro dell’attore con la volontà di rivolgersi a un pubblico il più possibile vasto e differenziato, al fine di produrre un teatro popolare di qualità. Le sue produzioni sono state distribuite sul territorio nazionale e la compagnia è stata rappresentante dell’Italia al Festival International du Théâtre d’Alger 2010 (Algeria) e al Festival Internacional de Teatro por la Paz 2011 e 2012 a Barrancabermeja (Colombia).

Al termine della restituzione pubblica di “A volte mi chiedo a cosa pensi il nemico: anche lui guarda le stelle?” è previsto un incontro aperto esplicativo del progetto StudioTeatro. Il chiaro intento è stato differenziarsi dalle attività semplicemente erogatrici di finanziamenti, che poi abbandonano gli artisti a loro stessi. È contemplato, infatti, un percorso di “tutoraggio” artistico, organizzativo e tecnico, coordinato dai responsabili delle singole attività della macchina teatrale del Teatro della Toscana. Tale supervisione si traduce nella condivisione dei processi: il contributo, produttivo ed economico, è volto al diretto sostegno della creazione, per tutelare la dignità del lavoro di attori e compagnie, perché acquistino consapevolezza, in un momento in cui risultano sempre più deboli e spesso mortificati dalle logiche di mercato.

133 le proposte pervenute da tutta Italia, molte artisticamente di alto livello, il che significa che lo stato dell’arte, in Italia, è più che vivo. Necessita solo della giusta attenzione e cura. Dopo un’attenta e approfondita analisi, e dopo aver incontrato gli artisti individuati con una prima selezione, coadiuvato dalla consulenza artistica di Natalia Di Iorio (dal 1980 si occupa di progetti teatrali in collaborazione con artisti, compagnie, teatri e istituzioni, con particolare attenzione al teatro d’arte e di ricerca; nel 1994 fonda, con alcuni operatori del settore, l’Associazione Cadmo e Le vie dei Festival), il Teatro della Toscana ha deciso di accogliere le proposte di Teatro dell’Elce, come detto, Domesticalchimia, Batignani&Faloppa, Stivalaccio Teatro, ErosAntEros, Pilar Ternera, Gogmagog, Meridiano Zero, Collettivo L’Amalgama, Malmadur, che hanno manifestato, con immediatezza, una concreta urgenza creativa, distinguendosi per originalità artistica, innovatività anche comunicativa, solidità progettuale e interesse, non superficiale e non di comodo, al rapporto con il territorio. In questo senso, l’incontro con Scandicci, la città, la sua gente, è essenziale per la compiuta riuscita del programma complessivo come dei singoli progetti.

I temi dei progetti selezionati spaziano dall’ambiente, ai confini, al rapporto con gli altri e alle migrazioni, dalle stagioni della vita alla manualità e ai sogni. Tutti affrontati con sensibilità e modalità sceniche diverse, come il teatro d’attore, la performance, la creazione collettiva oppure il teatro digitale.

INFO: www.teatrodellatoscana.it

Enrico Fink domenica a “Il Libro della vita”

ATTENZIONE! A causa di gravi vicende personali Giovanna Marini non potrà essere domenica prossima al Libro della Vita a Scandicci. L’appuntamento però rimane, perché domenica 13 gennaio 2019, alle ore 11.00 all’Auditorium di Scandicci sarà con noi ENRICO FINK, che racconterà le CINQUE STORIE FERRARESI, di GIORGIO BASSANI. 
Ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.   Diretta Facebook.
 
Enrico Fink è di ritorno dalla sua terza tournée canadese, e da una lunga stagione teatrale in cui ha diretto l’Orchestra Multietnica di Arezzo su sue composizioni originali per il nuovo spettacolo scritto da Stefano Massini e interpretato da Ottavia Piccolo. Nella sua recente quinta tournée americana ha presentato a New York e in Canada, insieme al trombettista Frank London (dei Klezmatics) il suo ultimo programma e lavoro di prossima pubblicazione, dedicato alla tradizione musicale ebraica italiana, e un libro sullo stesso tema di prossima uscita per il Primo Levi Center proprio a New York.

Enrico è nato nel 1969 a Firenze, dove ha sempre vissuto tranne due anni passati negli Stati Uniti: si è laureato in fisica nel 1994, deducendone immediatamente di volersi dedicare alla musica e al teatro. Ha all’attivo produzioni e incisioni che vanno dal jazz alla musica contemporanea, dalla musica di strada alla musica sacra; si è esibito come flautista, cantante, attore e direttore sui palchi più diversi, dal Festival di Sanremo al Quirinale, dalle discoteche a festival internazionali di musica classica, dal marciapiede ai maggiori teatri di prosa. Compone abitualmente per il teatro musicale, e si è esibito in tutte le principali piazze italiane, festival, teatri, sale da concerto

Fink parlerà del suo libro della vita: le cinque storie ferraresi di Giorgio Bassani.

Il Libro della Vita è un ciclo progettato e promosso dal Comune di Scandicci in cui ospiti provenienti dal mondo della letteratura, della cultura e dello spettacolo raccontano il libro che gli ha cambiato la vita. La rassegna, ospitata nel Nuovo Auditorium di Scandicci (Piazza della Resistenza), si propone come evento culturale metropolitano che mette al centro la lettura.
Uno spazio che si apre la domenica mattina, curato da Raffaele Palumbo, un’occasione per innamorarsi di un libro, una piccola grande scuola di lettura, eterogenea per linguaggi, temi, libri, personaggi, stili.
Quest’anno la rassegna si arricchirà di tre nuovi appuntamenti sulle Città della vita, un momento in cui tre ospiti racconteranno i luoghi significativi del loro cammino.
Grazie al Libro della vita, il Comune di Scandicci ha conseguito la qualifica di Città che legge, assegnata dal Centro per il libro e la lettura. Il riconoscimento certifica il costante impegno dell’Amministrazione nella diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
Exit mobile version