A San Miniato (Pisa) il primo 118 per emergenze psico-sociali

È stato battezzato SEUS.  Assistenti sociali disponibili 24 ore su 24, per rispondere anche all’aspetto psico-sociale e umano delle emergenze. Il servizio sarà attivo per i comuni del Valdarno, dell’Empolese e per la piana fiorentina.

Un 118 per le emergenze psico-sociali per la prima volta in Toscana. Come per il 118, anche assistenti sociali, operatori e educatori saranno sempre disponibili ad affiancare sanitari e forze dell’ordine nella gestione delle emergenza: si chiama Seus, servizio emergenza e urgenze sociali.

Un’idea, spiega una nota di Confcooperative Toscana, “nata 15 anni fa, dall’accordo con Caritas Diocesana e Comune di San Miniato (Pisa) insieme a un gruppo di famiglie disponibile ad accogliere persone in difficoltà nei festivi e nei week end, quando i servizi sociali erano chiusi”.

Ora è diventato un servizio strutturato che dal 13 dicembre risponde da una sala operativa h24 collegata con forze dell’ordine e ospedali ed è attivo in Valdarno, Empolese, Prato, Pistoia, Valdinievole e Firenze Nord Ovest e Sud- Est.

“Grazie a questo servizio – spiega Michela De Vita, presidente della cooperativa ‘La Pietra d’Angolo’ – garantiamo un sostegno psicosociale immediato a chi vive un’emergenza, attraverso un colloquio con personale qualificato e all’elaborazione di un progetto in emergenza per tutelare e circoscrivere il problema nella fase acuta”. E’ un progetto, prosegue De Vita, “che nasce da un bisogno reale e che poi si è allargato e strutturato grazie al sostegno di enti pubblici e realtà locali, come l’associazione Per la famiglia di Prato e le Caritas territoriali”.

 

 

Caritas di Pisa ha aiutato 1623 persone nel 2016

Annuale rapporto sulla povertà pubblicato dalla Caritas dell’arcidiocesi di Pisa: 1623 accolti, in dieci anni triplicata la presenza degli italiani. L’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto: “La povertà si sta spostando dalle periferie al centro delle città”.

Sono state 1.623 le persone sotto la soglia minima della povertà incontrate dalla Caritas pisana nel 2016. E’ quanto emerge dal rapporto Caritas presentato oggi e secondo il quale nell’ultimo decennio la quota di italiani “è triplicata”. Il 35% dei poveri seguiti è italiano e il resto di origine straniera.Più di un terzo del totale, secondo il rapporto, sono da considerarsi “nuovi poveri”, ossia persone che si sono rivolte per la prima volta a un centro nel 2016.

Caritas sottolinea anche che la “marginalità abitativa” a Pisa riguarda almeno 300 persone che si arrangiano a dormire in una baracca, una roulotte o un vecchio rudere occupato, ma più spesso una panchina, un porticato o l’androne di qualche palazzo. Il ‘sistema-Caritas’ a Pisa nel 2016, secondo il rapporto, ha distribuito servizi autofinanziati per un valore complessivo di 950 mila euro.

“La povertà – ha dichiarato l’arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto – si sta spostando dalle periferie al centro delle città, spesso rimaste vuote e prive di residenti e gli spazi rimasti vuoti progressivamente si degradano fino a diventare zone franche nelle quali cessano le relazioni corte tra le famiglie e in cui la stessa comunità cristiana fa grande fatica a esprimersi perché ridotta spesso a una comunità di anziani.

“Non si può pensare di affrontare in maniera adeguata le sfide delle nuove povertà se non si ritorna a proposte educative serie che siano capaci di rilanciare la bellezza delle relazioni interpersonali e sociali e che aiutino a dare senso e vigore a una vita comunitaria che contrasti l’attuale individualismo imperante”.

Regione e Comune di Pisa: protocollo per 600 milioni

L’intesa per lo sviluppo di Pisa è un protocollo siglato fra la città e la regione che fornirà oltre 600 mln di euro per il rinnovo infrastrutturale, culturale e sociale della città.

Si tratta di un protocollo che ha la caratteristica della visione d’insieme, che fa seguito ad una serie di accordi che hanno riguardato Pisa e Regione Toscana negli ultimi sei anni, dallo sviluppo infrastrutturale a quello sociale, dalla sanità alla sicurezza e prevenzione idraulica, dalla logistica alle attività produttive, dalla cultura al turismo all’urbanistica.

Sono trentatré le priorità per lo sviluppo della città di Pisa e sono tutte riassunte e contenute nel protocollo che Comune e Regione hanno firmato oggi: un’intesa che vale almeno 600 milioni di risorse già programmate e forse anche più,  di cui 430 solo per il nuovo ospedale.

Per quanto riguarda le infrastrutture ci sono la viabilità a nord della città, la rotatoria di via Emilia, la promozione del People Mover e un impegno a sollecitare il gestore dell’aeroporto a garantire gli investimenti già previsti dal piano di sviluppo del Galilei. Ci sono ancora l’Osservatorio sulla Darsena Europa che dovrà monitorare l’adempimento delle prescrizioni in materia ambientale, la navigabilità dell’Arno tra il ponte della cittadella e la foce ed il miglioramento del collegamento ferroviario verso Firenze.

Per quanto riguarda sociale e sanità si parla del completamento del progetto di case popolari nel quartiere S.Ermete e del completo superamento del campo rom di via Maggiore di Oratoio con l’inclusione socio lavorativa delle persone in carico ai servizi sociali e l’inserimento abitativo. Ci sono la valorizzazione e il rilancio dell’area ex Santa Chiara, l’opera più impegnativa dal punto di vista finanziario, con il recupero del patrimonio immobiliare esistente in base alla gara in corso, e il rinnovo dei progetti “Pisa che cammina” e “Pisa che mangia sano”.

La sicurezza idraulica e la prevenzione del rischio idraulico: una partita da quasi sessanta milioni. Nel protocollo si elencano poi il progetto del nuovo canale degli Scoli nell’area Saint Gobain, la sicurezza idraulica di Pisa Nord e Porta a Lucca, il completamento del primo lotto del Canale Scolmatore e l’impegno a reperire le risorse finanziarie necessarie per il secondo con la manutenzione straordinaria delle arginature che dovrà accompagnarsi all’adeguamento pure di quelle del reticolo affluente nei tratti di rigurgito.

L’ultimo capitolo riguarda gli interventi urbanistici e sui quartieri: lo spostamento della caserma della Polizia presso piazza Vittorio Emanuele II e il ricollocamento di tutti gli uffici coinvolti nell’eventuale trasferimento, il passaggio di proprietà di piazza Viviani dall’azienda ospedaliero-universitaria al Comune, la garanzia del finanziamento annuale per la manutenzione delle spiagge di ghiaia a Marina di Pisa, il recupero dell’area a verde della Cittadella, il parco urbano di Cisanello su cui la Regione valuterà il possibile finanziamento di una parte del secondo lotto, il progetto “4(i) Passi nel futuro” già finanziato dalla Regione, le strade di Coltano e la valorizzazione dell’immobile di proprietà regionale di Ospedaletto per le attività di protezione civile e dell’attività della colonna mobile.

L’intervista di Claudio Gherardini:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/12/171227_07_PROTOCOLLO-PER-PISA_FILIPPESCHI-ROSSI-1.mp3?_=1

Rossi, chiusura appalto Cisanello dopo Befana

Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, ha presentato oggi alla stampa il protocollo d’intesa per lo sviluppo di Pisa, siglato col sindaco Marco Filippeschi. L’appalto per Cisanello porterà alla citta un ospedpale fra i “più moderni, più grandi e più attrattivi”.

L’appalto per Cisanello verrà chiuso dopo la Befana. Il presidente della regione Toscana Enrico Rossi ha illustrato oggi il piano di azione riguardo l’ospedale di Cisanello, contenuto nel protocollo di intesa per lo sviluppo di Pisa, firmato assieme al sindaco pisano Marco Filippeschi.

“Alla ripresa dei lavori, alla Befana, saremo pronti per l’aggiudicazione della gara d’appalto per l’ospedale di Cisanello – afferma Enrico Rossi – Sull’opera lavoriamo ormai da diversi anni, dal 2000 in poi. La cosa importante è che questo prevede anche che chi farà le offerte dovrà intervenire sulla parte vecchia degli ospedali, l’attuale Santa Chiara, vicino alla torre, vicino a Piazza dei Miracoli, e penso dunque che questo sia un progetto complessivo di riqualificazione”.

Il governatore ha sottolineato che, in tema di ospedali, “stiamo sbloccando varie situazioni in Toscana, siamo riusciti a farne nuovi o a rinnovarli completamente per tutta la Toscana, e non a Livorno – ha concluso, sorridendo – per colpa mia”

Pisa, aggressione alla stazione: i minorenni prima svaligiarono pizzeria a Lucca

La baby gang che aggredì una capotreno e due agenti di polizia aveva portato via dal locale di Lucca soldi ed alcolici. I primi esami hanno trovato nel sangue deglia aggressori mix di cocaina e alcol

All’alba avevano sfondato le vetrine di una pizzeria di Lucca e rubato il registratore di cassa e un ingente quantitativo di alcolici, i quattro minorenni che alle 11 di sabato hanno poi aggredito e malmenato alla stazione di Pisa prima una capotreno e poi due poliziotti. Lo ha reso noto la Polfer pisana, dopo avere ricostruito gli spostamenti del gruppo dei minorenni successivamente al loro allontanamento da una comunità di recupero di Pistoia dove erano stati trattenuti.

Gli agenti della polizia ferroviaria, spiega una nota diffusa dalla questura, “è risalita a loro in seguito della denuncia presentata alla questura di Lucca dal proprietario della pizzeria: grazie alla corrispondenza delle descrizioni, è scattato immediatamente un coordinamento investigativo che ha permesso di riconoscere negli autori del furtogli stessi minorenni che dopo qualche ora hanno aggredito i viaggiatori e la capotreno e ferito gli agenti della ferroviaria”.

Gli esami tossicologici eseguiti sui minori, prosegue la nota, “hanno confermato il mix di alcol e cocaina nel sangue dei giovani e tra qualche giorno si avrà uno spettro completo delle sostanze assunte: domani presso il tribunale per i minorenni di Firenze si terrà l’udienza di convalida dei minorenni arrestati”.

Omicidio a Marina di Pisa, fermato presunto colpevole

Il corpo del 19enne marocchino Ayoub Jarmouni era stato trovato la mattina dell’8 Dicembre. Il presunto colpevole già noto alle forze dell’ordine per reati legati agli stupefacenti

La squadra mobile di Pisa ha sottoposto a fermo di indiziato di reato un italiano di 24 anni, residente a Pisa, con l’accusa di omicidio volontario di Ayoub Jarmouni, 19 anni, marocchino, trovato morto la mattina dell’8 dicembre a Marina di Pisa.

La notizia, riportata stamani dal quotidiano La Nazione, è confermata in ambienti investigativi. Inizialmente il decesso del 19enne era stato attribuito a una possibile overdose di sostanza stupefacente ma poi l’esame della salma aveva rivelato che il giovane era stato ucciso con un colpo di pistola di piccolo calibro che lo aveva raggiunto al collo. Secondo quanto si è appreso, il presunto omicida è stato individuato dalla polizia indagando tra i conoscenti della vittima e negli ambienti dello spaccio in città. Il giovane arrestato, con l’udienza di convalida fissata entro domani, sarebbe già noto alle forze dell’ordine per reati legati agli stupefacenti e non avrebbe una fissa dimora: anche lui sarebbe tra i pusher che spesso dimorano in pineta sul litorale o in altre aree boschive divenute sul territorio abituali luoghi di spaccio.

Exit mobile version