Piombino, sindaco contro Giani : il rigassificatore? Danneggerà la città

ll sindaco di Piombino Francesco Ferrari commentando la visita di Giani al cantiere alcuni giorni fa afferma: Giani ha dimostrato ancora una volta di vivere in un mondo tutto suo. È venuto a Piombino, peraltro senza darne notizia a nessuno se non a cose fatte, esclusivamente per regalare a Snam uno spot spudorato”

La visita di Giani al cantiere del rigassificatore è  “un’operazione che ha come unico obiettivo il tentativo di gettare fumo negli occhi dei cittadini: va dicendo che l’opera significa un grande ritorno economico e occupazionale per la città quando non un solo piombinese lavora nel cantiere e non prende in considerazione i danni che la presenza della nave causerà alle aziende insediate nel porto e all’immagine di una città che sta lavorando per rilanciare la sua economia”. Lo afferma in una nota il sindaco di Piombino Francesco Ferrari sulla visita di Giani al cantiere alcuni giorni fa.

“Giani – aggiunge  il sindaco di Piombino – sottoscrive un vero e proprio endorsement per il progetto del rigassificatore, come se non fosse chiaro da sempre che ne è il primo e più impegnato sostenitore” e “tira in ballo ancora una volta immaginifiche compensazioni per i cittadini”. “Attendiamo – conclude – la risposta del Tar, l’unico soggetto titolato a impedire un progetto sciagurato per un territorio le cui istanze la Regione continua senza vergogna a ignorare”.

“Il memorandum sulle compensazioni per piombino- prosegue Ferrari-  di Giani non è che un mero allegato a un’autorizzazione che fa acqua da tutte le parti e che non vincola in nessun modo le istituzioni superiori. Non parla dei problemi di sicurezza  dell’operabilità del porto, dei ritardi annunciati di un cantiere gravato da oltre un centinaio di prescrizioni. Menziona la 398, un’opera che la città invoca a gran voce da decenni e che, finalmente, è già stata parzialmente cantierizzata e finanziata per la parte restante. Menziona un non ben precisato rilancio della siderurgia quando è evidente che la questione è totalmente svincolata dall’opera del rigassificatore”.

“Potrei andare avanti – conclude  il sindaco di Piombino- ma, a differenza di Giani, non vivo nel Paese delle Meraviglie e ho troppo rispetto dell’intelligenza dei miei concittadini. Il presidente mi ha più volte accusato di fare l’avvocato più che il sindaco: se lui facesse il Presidente della Regione e difendesse i territori invece di perdere tempo con passerelle inutili non sarei costretto a difendere la città dagli attacchi ai quali contribuisce”.

Sindaco di Piombino, la protesta è trasversale a tutti partiti: “Il prossimo Governo dovrà verificare le circostanze”

Questa mattina in un intervista radiofonica il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha rilanciato il tema del rigassificatore. Il primo cittadino ha affermato di aver parlato del problema anche con Giorgia Meloni, leader del suo partito.

“Il prossimo Governo dovrà verificare le circostanze. Noi seguiamo attentamente il procedimento amministrativo, non è più una questione politica. Credo che ci sia consapevolezza del fatto che i territori non sono luoghi su cui imporre decisioni dall’alto. C’è da capire da parte di tutti l’importanza di quest’opera, e noi ne siamo consapevoli, ed è consapevole il mio partito di quanto è importante una protesta, a maggior ragione visto il fatto che questa protesta è totalmente trasversale e mette insieme tutte le forze politiche, penso che questo sia sintomatico”.

Ferrari ha poi spiegato che quella del Comune di Piombino “non è una battaglia ideologica, né politica, è solo un procedimento amministrativo in cui il Comune di Piombino sta vigilando con grande attenzione perché il sindaco ha una alta preoccupazione per la salute pubblica e l’incolumità dei propri cittadini. Giani – ha aggiunto Ferrari – è stato nominato commissario straordinario per l’opera e dovrà prendere una decisione”, ma “non è stato nominato per autorizzare l’opera, ma per valutare se quell’opera è applicabile a Piombino oppure no, ci auguriamo che sia una valutazione serena, che tenga conto della questione di salute”.

Gas, Ferrari: “Snam ha escluso off shore a Piombino e nel golfo Follonica”

La seduta di oggi della Conferenza dei servizi per l’autorizzazione al rigassificatore a Piombino si è conclusa con un’importante novità che il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha definito una “grande conquista”: “il rigassificatore off shore non sarà fatto né a Piombino, né nel golfo di Follonica, Snam ce lo ha formalizzato”. Rimane invece ancora da stabilire la localizzazione dell’impianto in alto mare (che dovrebbe essere attivato nel 2026), Snam dovrebbe comunicarla nella prossima seduta del 21 ottobre.

“Abbiamo preteso che Piombino uscisse dalle ipotesi di un impianto offshore e oggi Snam formalmente in conferenza dei servizi ha ammesso che Piombino non è tra le collocazioni papabili per l’impianto offshore. Questo ci porta ad essere soddisfatti, a gioie, a ritenere che il buonsenso ha prevalso”. Questo il commento del sindaco di Piombino Francesco Ferrari dopo la riunione della conferenza dei servizi per il rigassificatore di Piombino che si è svolta oggi a Firenze. Ferrari prima della riunione aveva ribadito la contrarietà alla nave in porto per 3 anni e alla successiva collocazione per 25 anni di un impianto offshore nel mare al largo di Piombino “Noi siamo contrari alla nave in porto, ne abbiamo spiegato tecnicamente le ragioni, e siamo contrari alla collocazione per 25 anni di un impianto offshore, in considerazione del fatto che è illogico porre quella nave in un impianto fisso tra le isole dell’Arcipelago toscano, nel Santuario dei cetacei”.

“Un impianto nel golfo di Follonica – ha poi spiegato Ferrari – avrebbe minato l’attività produttiva dell’itticoltura, un impianto più lontano nel mezzo del canale di Piombino avrebbe minato sotto un profilo ambientale il nostro mare, il Santuario dei cetacei e avrebbe avuto un impatto negativo enorme sotto il profilo del rilancio turistico. Snam ci ha assicurato, senza dirci quali saranno le ipotesi di collocazione dell’impianto offshore, che Piombino non è tra quelle ipotesi. Tiriamo un sospiro di sollievo, la città intera e anche i comuni limitrofi. Penso anche al Comune di Follonica che aveva assunto una posizione di contrarietà che personalmente ho apprezzato. Credo che a gioire non sia solo la città di Piombino, ma tutto il comprensorio”. Per Ferrari questo è “anche il frutto della presa di posizione delle istituzioni locali e della città intera. E’ una prima conquista, ma questo non toglie che continuiamo ad essere contrari anche all’ipotesi di una nave, per tre anni, all’interno del porto per ragioni tecniche, scientifiche e giuridiche”.

In merito alla posizione espressa dalla leader del suo partito (FdI), il sindaco ha specificato che “Giorgia Meloni ha ritenuto sottolineare, e per questo gliene sono grato, che Piombino ha già dato e quindi non merita la collocazione di un rigassificatore all’interno del suo porto, detto questo ha anche affermato che i rigassificatori sono fondamentali su questo sono anche io molto d’accordo e che se c’è un’alternativa a Piombino va perseguita”. “Noi facciamo il nostro – ha aggiunto Ferrari – rappresentiamo la comunità, cerchiamo di tutelarla. La questione è tecnica e non politica, poi se la politica dovesse tornare indietro sui passi fatti dal Governo Draghi dal ministro Cingolani e da Giani tanto meglio per Piombino”. La leader di Fdi, l’8 settembre, in occasione del suo comizio elettorale a Firenze, dopo aver affermato che con il sindaco di Piombino “siamo in piena sintonia”, aveva spiegato che “abbiamo l’obbligo di verificare se negli stessi tempi, quindi senza allungare i tempi, possa esistere una sede più adeguata di quella di Piombino per non far ricadere tutti i sacrifici sulla stessa città”. Poi, aveva proseguito Meloni, “se quella alternativa non esistesse, poiché noi abbiamo il problema di liberarci dalla dipendenza russa il prima possibile e di essere indipendenti, allora bisognerà una volta tanto dimostrare che c’è una politica diversa nell’offrire le compensazioni necessarie alla città, giuste per la città, e nel coinvolgere anche l’amministrazione che finora non è stata coinvolta molto, e secondo me anche quello è un grande errore del governo precedente”.

“Oggi è chiamato a decidere tecnicamente il commissario straordinario, – ha aggiunto il sindaco – va da sé che il futuro Governo dovrebbe essere investito di una decisione che è stata presa dal precedente”. Rispondendo poi a una domanda se si ritiene soddisfatto delle opere di compensazione per la città, a cui sta lavorando la Regione Toscana nell’ottica di autorizzare il rigassificatore a Piombino (Livorno), Ferrari ha detto: “Mi sia consentito di non parlare di compensazioni mettendoci opere che già sono finanziate, addirittura già cantierizzate. Il primo lotto della strada statale 398 è cantierizzato oltre che finanziato. Se voi venite a Piombino trovate il cantiere. Il secondo lotto è già finanziato con fondi del Pnrr”. “Ho sempre detto che le compensazioni possono compensare problematiche di natura economica – ha aggiunto -. Oggi siamo a discutere della sicurezza, del garantire l’incolumità pubblica dei miei concittadini e quindi oggi io non posso parlare di compensazioni. Nel momento in cui dovesse arrivare l’autorizzazione e dovesse essere fugato qualsiasi dubbio in ordine alla sicurezza di quell’opera, allora e solo allora potremmo parlare di compensazioni”. Per Ferrari “le compensazioni possono compensare gli aspetti economici dell’aggravio del peso della nave all’interno del porto, non possono compensare una diminuzione della sicurezza pubblica o un rischio di incidente rilevante”.

Eugenio Giani presidente della Toscana e commissario straordinario per il rigassificatore di Piombino (Livorno) ha commentato dicendo: “Io sto vedendo un lavoro molto costruttivo, molto serio, tutti coloro che partecipano si stanno impegnando nell’interesse generale del buon andamento di una vicenda che tocca tutti gli italiani, e quindi sono davvero ottimista sul fatto che possano sbrogliarsi uno per uno tutti i nodi, e si possa arrivare alla realizzazione non tanto dell’opera, ma di tutto quello che significa il progetto Piombino, quindi da un lato la nave, dall’altro lo sviluppo di una piattaforma offshore nei restanti anni, e poi tutte le opere complementari che sono di grande importanza per il futuro di Piombino e della Val di Cornia”. Giani ha poi spiegato che durante la riunione è stato affrontato il tema dell’intesa della Regione Toscana con lo Stato che “è elemento qualificante della autorizzazione, dove mettiamo le opere complementari al rigassificatore, ovvero le opere per la città di Piombino: le bonifiche, le infrastrutture, le energie rinnovabili, gli sconti in bolletta per le imprese, lavoratori e famiglie”.

Tra queste, Giani ha ricordato “la bonifica della falda dal valore di 88 milioni su cui sta
lavorando la nostra direzione ambiente con quella del Mite”, la “bonifica dei cumuli delle attività siderurgiche, anche in questo caso si parla di cifre oltre 100 milioni”, la
realizzazione della strada 398 che “porti direttamente al porto”, il posizionamento degli “impianti di energia rinnovabile” e “il taglio delle bollette che abbiamo proposto al 50% che è importante per imprese e cittadini, per tutti gli anni in cui il rigassificatore sarà in città”.

Simona Gentili ha intervistato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e il presidente della regione Toscana Eugenio Giani.

Rigassificatore a Piombino: autorizzazione entro il 27 ottobre

Firenze, “E’ possibile si possa osservare per l’autorizzazione il tempo previsto dalla legge, che è entro il 27 ottobre”. Sono queste le parole pronunciate a margine del salone Expomove tenuto oggi a Firenze da Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana e commissario straordinario per la realizzazione del rigassificatore.

Rispondendo alle domande effettuate dai giornalisti presenti sulle controdeduzioni presentate da Snam, Eugenio Giani ha sottolineato che “più arrivano osservazioni per il rigassificatore, e contemporaneamente le controdeduzioni che Snam o i ministeri competenti secondo la loro valutazione fanno, e più mi rendo conto che ci sarà un grande carico di prescrizioni da osservare nel posizionare il rigassificatore a Piombino. Ma da un punto di vista di ragionevolezza, ogni giorno che passa vedo che la cosa è possibile”.

Il governatore Giani ha ricordato inoltre che nella delibera della Regione è presente il “memorandum Piombino” e che quindi l’intesa con lo Stato si può raggiungere solo attraverso quelle opere complementari come: strade, bonifiche, infrastrutture ed energie rinnovabili. Nel suo discorso a poi specificando che il rigassificatore è stato proposto come contraltare delle richieste citate sopra.

Il presidente della Regione Toscana ha concluso poi il suo intervento, tenutosi come detto poc’anzi al salone Expomove, sul rigassificatore, afferamndo che è “convinto che ormai vi sia una tale consapevolezza che l’opera è di un livello nazionale per abbattere i costi delle bollette, per avere più autosufficienza energetica, che anche lo Stato sarà benevolo nel realizzare quelle cose che a Piombino erano state promesse e mai realizzate, ma che ora si faranno”.

Piombino: polemica Letta – Renzi su bonifiche

Polemica fra il segretario del Pd Enrico Letta e il leader di Italia Viva Matteo Renzi sul caso Piombino: il segretario del PD in una intervista di oggi si è detto a favore del rigassificatore, ma ha chiesto “impegni seri” per le compensazioni, mentre il leader di Italia Viva ha ribattuto invitando Letta ad “andare a rileggere” l’accordo.

“Se penso alle rassicurazioni tradite di Renzi premier sulle bonifiche e sulla rigenerazione del territorio – ha sottolineato Letta – mi sento di chiedere scusa ai cittadini”. Renzi, ospite in mattinata della rassegna stampa di Toscana Tv, ha ribattuto all’accusa: “Noi abbiamo fatto un patto con la Regione Toscana – ha detto -, Letta vada a rileggerlo, perché noi i soldi alla Toscana li abbiamo dati. Questa idea di dare sempre la colpa a Matteo Renzi, quando non si sa cosa fare, sta diventando una barzelletta agli occhi di chi vota Pd, una
ossessione personale, un risentimento che fa quasi tenerezza”.

Nicola Danti, eurodeputato di Iv, in una nota sostiene che “la gestione di quei fondi fu affidata al commissario per l’attuazione dell’accordo, ovvero l’allora presidente di Regione
Enrico Rossi, oggi candidato del Pd”, dunque “se Letta vuole andare a scusarsi a Piombino e spiegare perché le cose non siano state fatte, può farsi accompagnare da lui, credo che in quel territorio ne abbiano di cose da chiarire, compresa la loro ambiguità sul rigassificatore”.

Rigassificatore, Snam: “Investimento 72 mln con 1591 posti lavoro”

72 milioni da investire tra il 2022 e il 2023 sul progetto del rigassificatore e 1.591 nuovi posti di lavoro per le fasi di realizzazione e operatività: questo è quanto emerge dalla relazione che Snam ha inviato al commissario straordinario per l’opera, il governatore toscano Eugenio Giani, insieme alle integrazioni richieste sulla base delle osservazioni degli enti interessati al progetto.

L’impatto economico nella fase di realizzazione è stimato in 87 mln (con 978 posti di lavoro tra diretto e indotto solo per questa fase). Lo studio si concentra anche sulla fase di operatività: il costo medio di un anno di esercizio è di 29 milioni, il valore aggiunto diretto è stimato in 46 milioni nell’arco dei tre anni (il tempo dell’accordo Snam-Regione) di operatività della nave rigassificatrice in porto. Nelle due fasi il valore aggiunto totale è di 252 milioni per l’Italia e, si legge nel documento, “si è stimato che circa 8 mln potrebbero essere prodotti in maniera diretta a Piombino dalle aziende affidatarie dei subappalti locali in fase di realizzazione dell’investimento”.

Ancora, sul fronte ambientale Snam, rispondendo alle osservazioni avanzate da Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana), spiega che il quantitativo
di cloro libero residuo allo scarico, “sarà al di sotto del limite di 0,2 mg/l indicato dalla normativa vigente”. Su quello della sicurezza per i rischi di impatto all’interno del porto –
la richiesta di chiarimenti era arrivata dai vigili del fuoco di Livorno – Snam riferisce invece che “lo studio è ancora in corso” mentre sullo scenario della rottura di uno dei tubi dello
scambiatore (con perdita di gas) si afferma che “al di là della credibilità l’evento comporterebbe un rilascio di una miscela di acqua mare e gas naturale in cui la percentuale di Gn sarebbe molto bassa”.

Arpat aveva anche chiesto “il monitoraggio sia della qualità delle acque scaricate che delle acque marine interessate dallo scarico”. Nella risposta Snam allega una planimetria con il punto di prelievo e di scarico affermando che il rigassificatore “è dotato di una
presa campione per la misurazione del contenuto di cloro allo scarico dell’acqua di mare, al fine di assicurare che gli scarichi siano conformi a quanto previsto dalla normativa vigente”. Il piano di monitoraggio ambientale è stato integrato con 13 punti di campionamento delle acque marine costiere.

Rispondendo all’Agenzia delle Dogane Snam apre a “un tavolo di interlocuzione tecnica per fornire le necessarie informazioni riguardo le tecnologie e gli strumenti previsti per l’intercettazione e la misurazione del gas naturale liquefatto”. Il rigassificatore, conferma inoltre Snam rimarrà in porto a Piombino per tre anni. Per quanto riguarda il dettaglio degli investimenti le maggiori voci di spesa sono il tratto di allacciamento (23 mln), le opere complementari tramite subappalti locali (21 mln) e le spese per i materiali (11 mln).

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