Furti a Firenze: 4 arresti per colpi in appartamenti anziani

Dalle prime ore di oggi i carabinieri del Comando provinciale di Ancona e quelli di Teramo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro donne accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di 24 furti pluriaggravati, in concorso e indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento.

L’ordinanza, emessa dal gip di Ancona, su richiesta della Procura, arriva in seguito a delle  indagini durate sei mesi, che sono state condotte dal nucleo operativo e radiomobile di Osimo e hanno consentito di risalire alle quattro donne in relazione a 24 furti in appartamento ai danni di persone anziane in varie regioni, nelle province di Firenze, Rimini, Teramo, Ascoli Piceno, Viterbo, Rieti, Roma, Pesaro Urbino, Fermo, Forlì Cesena e Ancona.

“Questo è stato un uomo”: Firenze ricorda Primo Levi

Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della nascita promosse dal Centro Studi Internazionale Primo Levi, giovedì 9 maggio, alle ore 16:30, Firenze rende omaggio a Primo Levi con una conferenza da titolo “questo è stato un uomo”, presso il Circolo-Teatro L’Affratellamento di Ricorboli.

“Questo è stato un uomo”, la conferenza in onore di Primo Levi, si aprirà con i saluti di Luigi Mannelli, presidente della Società che ospita l’iniziativa, ai quali si aggiungeranno quelli di Marta Baiardi per l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, e di Daniela Misul, Presidente della Comunità Ebraica di Firenze.

Lo storico dell’ebraismo e critico letterario prof. Alberto Cavaglion aprirà i lavori con una relazione su Primo Levi scrittore-testimone, cui farà seguito un intervento del prof. Marco Marchi dell’Università di Firenze su Primo Levi poeta. La prof.ssa Maria Beatrice Di Castri illustrerà un suo studio sulla “Quaestio de centauris”, racconto tra i più originali ed enigmatici del filone fantascientifico-paradossale; infine Ugo Caffaz, antropologo e membro del consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti, renderà partecipi i presenti con un ricordo personale di Primo Levi. Coordinamento e letture saranno curati da Lorenzo Bastida.

A 107 anni muore Maria Luisa Mingazzi, la più anziana di Firenze

All’età di 107 anni si è spenta Maria Luisa Mingazzi, quest’anno era la più anziana di Firenze. Aveva lavorato nelle ambasciate di Tunisia, Albania e Belgio come personale amministrativo.

Mai sposata perché legata al ricordo del suo grande amore, un partigiano ucciso in Albania, Maria Luisa Mingazzi negli anni Ottanta era tornata a Firenze, dove abitava in centro città. Il 14 aprile del 2012 aveva spento 100 candeline a palazzo Capponi, ed era sua intenzione organizzare un altro festeggiamento, nel caso in cui fosse riuscita a raggiungere la meta dei 110. Superare il secolo era sempre stata una sua aspirazione. I funerali sono stati celebrati ieri.

“Maria Luisa era una persona allegra, simpatica, piena di verve e facile alla battuta. Se incontrava una persona anziana, anche se molto più giovane di lei, diceva che era una vecchia. Fino a 105 anni ha sempre continuato a fare battute e anche se aveva la badante avrebbe potuto fare tutto da se. E’ stata davvero una brava donna”. Così ricorda la cugina Roberto Fagiolini. “Lei amava l’Italia del nord est anche se non ci aveva mai vissuto – sottolinea -. Era stata 25 anni in Belgio, poi in Albania e poi era tornata a vivere a Firenze.”

“La Francia in scena”: domani a Firenze la “Parata dei Giganti”

L’edizione 2019 de “La Francia in scena”, la stagione artistica dell’Institut français Italia e dell’Ambasciata di Francia in Italia, si apre domani alle ore 15 in Piazza Ognissanti, con lo spettacolo “Parata dei Giganti” di Léonard Martin, che farà sfilare tre marionette di 6 metri.

La “Parata dei Giganti”, ispirata a opere del Rinascimento tra cui “La battaglia di San Romano”, celebre trittico di Paolo Uccello, vedrà protagoniste tre marionette giganti di 6 metri di altezza, realizzate dall’artista francese Léonard Martin, che ha anche firmato l’identità visiva della nuova edizione de “La Francia in Scena”.

A partire dalle ore 15, tre giganteschi cavalieri, mossi da un carrello e da due aste, si muoveranno da Piazza Ognissanti per percorrere le strade del capoluogo fiorentino attraversando il Lungarno Vespucci, Via di Melegnano, Via Borgo Ognissanti, Piazza Goldoni, Lungarno Vespucci per fare ritorno poi a Piazza Ognissanti.

Firenze è stata scelta per questa parata perché non soltanto ospita l’Institut Français più antico al mondo, ma soprattutto conserva nella Galleria degli Uffizi uno dei tre quadri della Battaglia di San Romano (le altre due parti sono conservate alla National Gallery di Londra e al Louvre di Parigi).

La performance, che incrocia storia della pittura, teatro e cultura popolare, richiama la tradizione carnascialesca francese e quella delle processioni religiose in Italia: un evento in cui saranno coinvolti i cittadini, comparse e i musicisti del gruppo degli Sbandieratori Città di Firenze.

“Quello che mi interessa – afferma Léonard Martin – è trattare un soggetto colto con un mezzo di espressione popolare. Creare un contrasto, un anacronismo. Guardare un quadro del Quattrocento non con gli occhi dell’uomo rinascimentale, ma con lo sguardo di oggi, come se il tempo non fosse passato, come se fosse sempre presente. Non pensare il dipinto come nel momento in cui è stato realizzato ma reinterpretarlo in chiave contemporanea e multidisciplinare”.

La “Parata dei Giganti” decostruisce la pittura di Paolo Uccello, i cui studi sulla prospettiva furono di riferimento per Leonardo Da Vinci, per ricostruirla successivamente in altra forma: la performance infatti sarà filmata e si trasformerà in una videoinstallazione – divisa in tre schermi, a richiamo dei tre pannelli pittorici – che verrà presentata in un progetto espositivo a Villa Medici a Roma e al Palais de Tokyo a Parigi in occasione della mostra di Audi talents dal titolo Alternative Réalité, nel giugno 2019.

Nardella: “Se ancora sindaco farò Creative City Expo”

“Ho deciso, se avrò la possibilità di farlo nei prossimi anni da sindaco, di convocare la prima esposizione delle città creative, la Creative City Expo, dove intellettuali, artisti, operatori dell’industria creativa e amministratori potranno discutere le loro idee e mostrare le loro realizzazioni”.

Lo ha annunciato Dario Nardella, sindaco di Firenze, intervenendo in apertura della seconda giornata della conferenza europea ‘The State of the Union’ oggi a Palazzo Vecchio. “Abbiamo già un terreno fertile, con le iniziative che sono nate proprio in occasione di ‘The State of the Union’ e con il Festival d’Europa”, ha detto Nardella, secondo cui “dobbiamo dotare i nostri cittadini in tutta Europa degli strumenti intellettuali per decifrare la complessa realtà del nostro tempo, e accorciare le distanze, le differenze nazionali, pur esaltandone la specificità. Un’operazione che solo un forte collante culturale può garantire”.

Rossi: combattiamo fake news ricordando presenza Europa

“Esorto tutti a reagire, a contrastare le fake news con i fatti, ricordando quanto l’Europa sia essenziale e presente nella vita di noi tutti”. Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, intervenendo in apertura della seconda giornata della conferenza europea ‘The State of the Union’ oggi a Palazzo Vecchio.

Rossi ha spiegato negli ultimi mesi di aver visitato i progetti finanziati dalla Ue nelle province toscane. “Questo tour – ha affermato – è servito a far capire che il contrario di europeismo è sovranismo, è qualunquismo, è populismo. La parola popolo è essenziale, perché è costitutiva della parola democrazia. Ma il popolo non è un’entità astratta, è un soggetto che si costruisce attraverso la politica, le istituzioni, i corpi intermedi, i conflitti e i compromessi. Mentre il populismo azzera la differenza di interessi, ogni politica democratica e la visione del futuro della nostra società”.

Il governatore toscano ha anche citato il messaggio ricevuto da Sting, e inserito nell’introduzione del suo nuovo libro ‘Non basta dire Europa’, nel quale la rockstar inglese chiede ai suoi connazionali di fare marcia indietro sulla Brexit.

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