Minacce al sindaco di Empoli, la solidarietà di Nardella e Bugli

Il Sindaco di Empoli, Brenda Barnini, dichiara di aver sporto denuncia alle autorità e avviato delle indagini contro chi l’ha minacciata attraverso due lettere cariche di parole d’odio e lo fa pubblicando un post sul suo profilo facebook.

Si legge infatti sulla pagina facebok del sindaco di Empoli: “Ricevere due lettere di minacce per due giorni consecutivi non fa piacere. Soprattutto quando i contenuti sono palesemente istigati dall’odio razziale e se la prendono con me come rappresentante di una parte politica che si oppone a quel pensiero. Non so chi le ha scritte, ho fatto denuncia alle autorità e sarà compito loro indagare.”.

Brenda Barnini sostiene inoltre che l’autore del gesto, essendo consapevole del fatto che lei stessa sia una donna di sinistra antifascista, sia qualcuno che vorrebbe un Governo nazionale che faccia pulizia politica ed etnica: “Aprite gli occhi per favore, iniziate a pensare che ogni parola scritta su questo social contro gli stranieri e per mettere prima gli italiani in realtà non è altro che la prosecuzione di un disegno ideologico di destra, fascista e nazionalista.”

La sindaca mette in guardia, inoltre, su chi professa di voler dare protezione e sicurezza, poichè quelli che dicono di volersi occupare soltanto di sicurezza in realtà aggiungono anche razzismo, violenza e odio per alimentare le paure degli italiani.

Il Sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore Vittorio Bugli hanno subito dimostrato vicinanza e solidarietà nei confronti di Brenda Barnini, Nardella protesta contro queste parole piene d’odio dicendo: “Sono vicino a Brenda Barnini e condivido con lei la preoccupazione per una grammatica piena di parole di odio, di sospetto e di insinuazioni, che finiscono per legittimare direttamente o indirettamente persone violente e armate di pregiudizi razzisti”. Nardella aggiunge poi: “Credo che chiunque conosca Brenda e, in ogni caso, chiunque ami la democrazia, possa condividere concretamente ed esplicitamente vicinanza e rifiuto di parole armate di disprezzo”.

Anche Vittorio Bugli, assessore alla presidenza, esprime tutta la sua solidarietà e la sua disapprovazione: “Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza a Brenda Barnini per le minacce di cui è vittima in questi giorni. I messaggi istigati dall’odio razziale che ha ricevuto sono il frutto di un clima che in questo Paese è sempre più avvelenato da attacchi, verbali e spesso purtroppo non solo verbali, di tipo razzista e fascista”. Aggiunge poi: “Sono attacchi inaccettabili e vergognosi, gli stessi che che abbiamo visti rivolti contro la senatrice Segre e contro quanti si sono adoperati per arginare la campagna negazionista e degli istigatori all’odio razziale. Le sentiamo, queste parole cariche di odio, urlate da chi invoca pulizia etnica e limitazioni delle libertà. Il nostro compito – conclude Bugli – è non abbassare la guardia e impegnarci a diffondere una cultura della legalità e dell’antifascismo soprattutto tra i più giovani”.

Lascia un milione euro in eredità a Comune Empoli, tra le condizioni la creazione di canile e gattile 

Un milione di euro, tra soldi e immobili, lasciato in eredità al Comune di Empoli (Firenze) a due condizioni: che l’amministrazione si prenda cura per 50 anni della sua tomba e che crei un canile e un gattile.

Questo le ultime decisioni di una donna, di cui non è nota l’identità, che lunedì dovranno passare al vaglio del consiglio comunale, come riporta oggi La Nazione nella cronaca di Empoli. Nel testamento, che risale al 2003, la defunta ha lasciato al Comune empolese 300.000 euro in contanti e quote di immobili. L’assemblea cittadina dovrà ora dare il suo nulla osta, ovvero decidere se accettare il lascito e le relative condizioni oppure no.
La donna che ha lasciato l’eredità al Comune di Empoli è deceduta nel dicembre del 2016. Da allora è iniziato un iter, successivo all’apertura del testamento, in cui l’amministrazione ha fatto una valutazione dei costi e dei benefici legati all’accettazione di tale patrimonio considerando gli eventuali futuri costi di gestione. Almeno una parte degli immobili, a quanto risulta, non andrebbe in pieno possesso del Comune dato che, qualora il consiglio comunale desse il suo nulla osta ad accettare il lascito, il municipio sarebbe comproprietario assieme ad altri eredi.

Resistenza: morta la partigiana Vera Michelin Salomon

E’ morta all’ospedale di Lucca, Vera Michelin Salomon, 96 anni, combattente della Resistenza romana, processata e deportata in Germania dalle SS. Lo rende noto il Comune di Empoli ricordando che era presidente onoraria dell’Associazione Nazionale Ex Deportati (Aned) nei campi nazisti.

Vera Michelin Salomon, viene spiegato, era iscritta all’Aned nella sezione di Empoli da quando si era trasferita da Roma a Lucca. Nel tempo ha partecipato a molti incontri nelle scuole empolesi raccontando la sua esperienza di deportata.

“Ci lascia anche Vera. Dopo Dario Del Sordo, qualche giorno fa, dopo Ugo Morchi a maggio, dopo Silvano Sarti e Gianfranco Carboncini, la memoria della lotta di Liberazione perde un’altra colonna fondamentale – commenta il sindaco di Empoli, Brenda Barnini -. Come tutti gli altri che se ne sono andati in questi ultimi mesi, Vera rappresentava la passione per la libertà, era lei stessa testimonianza. E il fatto che avesse vissuto quel terrore e quella sofferenza con la sensibilità di donna la rendeva ancora più comunicativa ed efficace nel raccontare la sua esperienza”.

Vera Michelin Salomon, nata a Carema (Torino) il 4 novembre 1923, antifascista, fu arrestata a Roma, studentessa, il 14 febbraio 1944 per la sua attività di propaganda tra i giovani contro il fascismo e contro l’occupazione nazista. Fu incarcerata in via Tasso e poi a Regina Coeli. Processata e condannata dalle SS a tre anni di carcere duro da scontarsi in Germania, passa una notte nel lager di Dachau il 24 aprile 1944 prima di essere trasferita in vari campi. Sarà liberata dagli alleati nel 1945, dal carcere di Aichach. Presidente della sezione romana dell’Aned per diversi anni, dal marzo 2016 era presidente onoraria.

“Una testimone lucida e preziosa, non la ringrazierò mai abbastanza”, il commento della vice presidente ed assessore alla cultura della Toscana, Monica Barni. “Vera – aggiunge – è stata capace sempre di trasmettere il coraggio, la forza e l’apertura della mente e del cuore. Testimone della deportazione politica, è stata un grandissimo esempio di vita e di lotta contro l’ingiustizia”.

Cyber security: scoperto strumento hacker nell’empolese

Scoperto da Yarix, del Gruppo Sesa di Empoli un nuovo Apt di attacco hacker che potrebbe mettere a rischio chi è dotato di piattaforme di pagamento online. Tra questi banche, e-commerce e sanità.

Yarix, la divisione Digital security di Var Grup del Gruppo Sesa, ha scoperto un nuovo Apt (Advanced Persistent Threat) sconosciuto a livello globale. Lo strumento sarebbe “capace di eludere tutti i sistemi di cyber difesa finora conosciuti” e “studiato per mettere a rischio una fetta ampia e trasversale del sistema economico e produttivo nazionale e internazionale”, si legge nel comunicato dell’azienda.
L’Apt sarebbe in grado di captare le informazioni sensibili degli utenti all’interno delle piattaforme online di pagamento. Esso si insererirebbe all’interno del processo quando i dati trasmessi in modo cifrato vengono poi lecitamente decifrati dal web-server.
La scoperta è stata possibile grazie alle attività condotte da Yarix per ricostruire la dinamica di un incidente di cyber security all’interno del sistema digitale di un’azienza di trasporti. Seppur l’azienda abbia reagito prontamente al’attacco, data la sua complessità è risultato non individuabile proprio a causa delle tecniche utilizzate altamente sofisticate.

Empoli, trovato morto in strada: non emergono tracce bici su furgone

Il Ris dei carabinieri ha prelevato campioni di vernice da un furgone sequestrato dopo la morte di un 23enne del Senegal, Muhammad Dramè, la notte tra il 24 e il 25 settembre a Molin Nuovo di Empoli (Firenze). Secondo primi riscontri, sul paraurti anteriore del furgone non sarebbero stati trovati segni della bicicletta su cui viaggiava Dramè.

E’ quanto emergerebbe dagli accertamenti disposti dal pm Sandro Cutrignelli nell’ambito del fascicolo per omicidio stradale in cui è indagato un giovane di Castelfiorentino (Firenze) proprietario del furgone, utilizzato per lavoro.

La bicicletta fu ritrovata a una decina di metri dal corpo del 23enne ritrovato la mattina del 25 settembre dai dipendenti di un’azienda delle vicinanze. Il pm e la polizia municipale adesso attendono gli esiti dell’esame del Ris e anche dell’autopsia, eseguita il 27 settembre, per capire se persisteranno o meno gli elementi che hanno portato a inserire il nome del giovane nel registro degli indagati.

Empoli: ucciso da pirata della strada, indagato un commerciante

Il titolare di un’attività commerciale empolese è indagato per omicidio stradale e omissione di soccorso nell’ambito dell’inchiesta della procura di Firenze sulla morte di un 23enne senegalese, travolto e ucciso da un pirata della strada, nelle prime ore del giorno del 25 settembre scorso a Empoli.

Il ragazzo si stava percorrendo la strada extraurbana secondaria Variante di Molin Nuovo in sella a una bicicletta, per raggiungere la ditta dove lavorava, quando è stato travolto dal pirata della strada. All’indagato, su disposizione del pm Sandro Cutrignelli, è stato sequestrato un furgone di colore bianco per effettuare alcuni accertamenti sul veicolo, e sono stati notificati gli atti del procedimento per la nomina di un consulente di parte in vista dell’autopsia sul cadavere del 23enne.

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