Empoli: accolto il quesito referendario su annullamento di multiutility

Il comune di Empoli ha accolto il quesito referendario richiedente l’annullamento del progetto multiutility. “Si potrà procedere con la raccolta di 3500 firme”. Niente da dare, invece,  per il gassificatore.

“Esprimiamo soddisfazione nell’apprendere la notizia dell’accoglimento del quesito referendario riguardante l’annullamento dell’adesione al progetto multiutility da parte del Comune di Empoli”. Ad affermarlo è Irene Galletti, capogruppo M5s in Consiglio regionale della Toscana.

Il comitato di garanti, nominato dal comune di Empoli con il compito di valutare l’ammissibilità dei quesiti per il referendum su multiutility e gassificatore, ha oggi, 10 luglio, restituito le proprie conclusioni: “Il quesito richiedente l’annullamento della delibera con la quale l’amministrazione ha avviato il processo di creazione della multiutility con quotazione in borsa risulta conforme alle disposizioni normative e pertanto ha espresso un giudizio di ammissibilità, e quindi si potrà procedere con la raccolta di 3500 firme”, spiega Galletti in una nota.

Galletti, inoltre, aggiunge che “l’altro quesito proposto, quello riguardante il gassificatore, è invece stato respinto e la motivazione addotta lascia intendere molte cose: il Comitato dei garanti, nominato dal Comune di Empoli, ha spiegato che il referendum non è ammissibile perché può essere indetto solo se l’amministrazione ha un esclusivo ruolo decisionale sulla questione”.

Dal momento che l’ufficio dotato del diritto di decidere riguardo alla fattibilità del progetto presentato da Alia è la Regione Toscana, osserva ancora Galletti, risulta del tutto evidente che “per ciò che concerne il gassificatore il Comune di Empoli non ha nessuna voce in capitolo, non avendo nessun tipo di controllo riguardo le scelte operate da Alia e sottoposte a nulla osta da parte della Regione”.

Quindi, il comune di Empoli, termina Galletti, “può scegliere se entrare o meno dentro la Multiutility, cedendo ad essa le proprie quote, ma non ha nessuna competenza né controllo su di essa per ciò che concerne le scelte industriali e strategiche”.

Empoli, al San Giuseppe donati due macchinari per l’ossigenoterapia

I Lions Club donano all’ospedale San Giuseppe di Empoli due macchinari per l’ossigenoterapia ad alti flussi

Si è svolta questa mattina la donazione di due macchinari per l’ossigenoterapia ad alti flussi in pediatria al San Giuseppe di Empoli: si tratta di strumenti indispensabili per i pazienti con insufficienze respiratorie legate a problemi broncopolmonari o a patologie come la bronchiolite.

Con queste due donazioni il reparto di pediatria dell’ospedale di Empoli, diretto dal dottor Roberto Bernardini, si avvale di ulteriori strumenti per ossigenoterapia ad alti flussi a disposizioni nei casi di necessità.

Al momento della consegna dei macchinari erano presenti: la dottoressa Valentina Barletta, medico della direzione sanitaria, il dottor Roberto Bernardini, direttore pediatria Empoli, Federica Iannotta, coordinatrice del reparto infermieristico pediatrico,assieme ai presidenti e sottoposti delle circoscrizioni Lions di Empoli, Vinci, Certaldo e Tavarnelle.

“Questi strumenti sono utilizzati sia in modalità neonatale, pediatrica, che per età adulta ed offrono la possibilità di diffondere ossigeno in modo costante ed utile per gestire al meglio casi di epidemia di bronchiolite come accaduto questo inverno. Avere a disposizione un numero sufficiente di macchinari come questo riduce la possibilità di trasferimento dei piccoli pazienti in altri presidi ospedalieri” ha sottolineato il dottor Bernardini.

Distretto Circolare di Empoli, al via il primo incontro su impatti ambientali e vantaggi per il territorio

Al via al Palazzo delle Esposizioni di Empoli un ciclo di incontri di approfondimento sul progetto del distretto circolare, un percorso promosso dall’amministrazione comunale.

Focus della prima giornata, svoltasi il 19 ottobre, il tema “Il processo produttivo: i rifiuti adoperati, i gas prodotti e i loro utilizzi, gli scarti e le emissioni, gli impatti ambientali e le sinergie con il territorio”, alla quale hanno preso parte 120 cittadini. Tra i presenti all’incontro sul progetto del distretto circolare la sindaca di Empoli Brenda Barnini e il presidente di Alia Nicola Ciolini.

I cittadini, già divisi in tavoli da circa 10-15 persone, hanno avuto 40 minuti di tempo per dialogare tra loro, coordinati da facilitatori, e presentare una serie di domande su questioni come impatti ambientali e vantaggi per il territorio.

Il secondo incontro degli approfondimenti sul progetto del distretto circolare è in programma il 26 ottobre, alle ore 21.00: si parlerà della tecnologia NextChem, della produzione del syngas e di tutte le potenzialità dei prodotti che verranno realizzati. La prenotazione, per chi fosse interessato a partecipare, è obbligatoria e disponibile al seguente link.

Per rendere il progetto più partecipato è stato realizzato un portale dedicato nel quale saranno inserite tutte le informazioni relative al progetto, alla tecnologia, agli impatti, ai benefici per il territorio, agli incontri dedicati, i documenti presentati, oltre ad una sezione esclusivamente dedicata alle FAQ.

🎧 “Viviamo a pochi metri dai veleni: dateci l’accesso all’acquedotto”, inchiesta Keu

Statale 429 lotto V, Molin Novo che collega Brusciana- Dogana tra i comuni di Empoli e Castelfiorentino, al centro delle indagini della Dda di Firenze per le infiltrazioni della ‘ndrangheta in Toscana. Parlano i residenti e gli agricoltori

Circa 8 mila tonnellate di rifiuti tossici potrebbero essere stati scaricati nel materiale di costruzione della statale 429, lotto V inaugurata nel luglio 2019. Si tratta della polvere del Keu, materiale che risulta dai rifiuti conciari che secondo la Dda di Firenze sarebbe stato mescolato al materiale di costruzione. Veleni contenenti sostanze tossiche come antimonio e cromo esavalente.

Le persone residenti si sono costituite nell’assemblea permanente No keu all’indomani della notizia dell’inchiesta della Dda che coinvolge vari ambiti, dalla politica alla gestione dei rifiuti attraverso l’economia circolare.

Cinque famiglie di residenti vivono a ridosso della statale 429, lotto V, come Anna Maria Caporaso e suo marito. Il loro campo è stato tagliato in due parti dalla strada statale, su cui affaccia direttamente il suo orto. “Ho visto costruire la strada, eravamo anche contenti visto che questa strada è più sicura rispetto alla precedente. Poi, ci siamo accorti che siamo vicini a dei veleni che vogliono uccidere noi, siamo davvero arrabbiati”

 

no keu
Foto Controradio

“Da due anni abbiamo visto morire tutte le chiocciole che riempivano il nostro giardino, sono rimasti solo i gusci vuoti non si sa perché”. Anna Maria Caporaso non ha l’allacciamento all’acquedotto e attinge l’acqua da un pozzo privato, che è stato tra i primi 14 ad essere analizzati da Arpat, la scorsa settimana: non sono risultate contaminazioni da keu poiché non sono state rilevate tracce di cromo e antimonio. Le preoccupazioni rimangono per gli effetti a lungo termine sulle matrici ambientali, tra cui le falde acquifere.

Foto Controradio

“Pretendiamo l’acquedotto: stiamo usando acqua in bottiglia per lavarci i denti, pulire le verdure, cucinare”, spiega Martina Fiaschi, vicina di Anna Maria Caporaso, che vive con la figlia di tre anni e il marito a poche decine di metri dalla statale 429 lotto V.

Dario Mandriani si è trasferito a Molin Novo con la famiglia e le due figlie piccole dopo aver vissuto per anni in Lombardia: “Sono originario di Empoli, per motivi di lavoro ho vissuto molti anni in provincia di Varese dove ho cresciuto la mia famiglia. Poi ho deciso di tornare per vivere in una zona più salutare e mi trovo a vivere a ridosso di una discarica abusiva e tossica di cui ho scoperto l’esistenza una ventina di giorni fa al giornale, rifiuti tossici che possono avvelenare la mia famiglia, i miei bambini”.

Anche il pozzo di Dario Mandriani è stato analizzato tra i primi 14 di Arpat. “Nei nostri pozzi non sono stati trovati contaminanti, cromo esavalente. Questo non ci tutela per il futuro, solo per il passato, fino adesso non abbiamo utilizzato acque contaminati”.

Mandriani ha chiesto una consulenza a un geologo per capire come attuare delle bonifiche a lungo termine, “ci hanno detto che i tempi non sono così brevi questo ci ha rassicurato però ovviamente bisogna intervenire subito per portare acqua potabile e pulita e poi per una bonifica della strada. Mi hanno consigliato di chiedere un’impermiabilizzazione del suolo in modo che l’acqua non filtri attraverso i materiali inquinanti e penetri nella falda”.

Non ci sono solo i residenti ma anche gli agricoltori come Simone Alderighi che ha messo in piedi un’azienda agricola due anni fa nei terreni che sono della sua famiglia da generazioni.

La sua attività è iniziata nel 2019, poco prima dell’inaugurazione della statale 429 lotto V. “Sono preoccupato perché sto proprio davanti al soprapassaggio della ferrovia, dove è stata messa tanta terra che potrebbe andare in falda negli anni a venire”. La preoccupazione per i pozzi centrale anche per Simone Alderighi. “Appena l’abbiamo saputo delle indagini abbiamo bloccato la vendita delle verdure finché non è arrivato il via libera dell’Arpat per i due pozzi che uso per l’irrigazione. Sto pensando di fare delle analisi indipendenti che dovrò fare ogni anno per accompagnare la vendita dei prodotti”.

L’Assemblea permanente No Keu tornerà a mobilitarsi sabato prossimo nel piazzale antistante del circolo S.Andrea di Santa Croce sull’Arno per chiedere attenzione sulla salute pubblica, sulle infiltrazioni mafiose e corruzione e sul sistema produttivo industriale e di gestione dei servizi pubblici.

Le interviste a cura di Monica Pelliccia

 

Inchiesta Keu: analizzati altri 8 pozzi sulla SR 429, nessuna contaminazione rilevata

Salgono a 22 quelli finora controllati dai tecnici di Arpat nell’ambito dell’inchiesta legata al Keu per la ‘ndrangheta in Toscana

Analizzati altri 8 pozzi nei pressi della SR 429 e, come nei primi 14 controllati la scorsa settimana, non è stata rilevata la presenza di sostanze dannose. Continua l’attività di analisi disposta dalla Regione Toscana insieme ad Arpat.

I risultati, provenienti dall’analisi delle acque di questi ulteriori 8 pozzi, situati nel territorio del Comune di Empoli, attestano nuovamente che non vi sono contaminazioni da keu, in quanto non sono state rilevate tracce di cromo e antimonio.

“Arpat ci ha trasmesso ulteriori risultati – commenta l’assessora all’ambiente Monia Monni – e anche da questa analisi effettuata in 8 pozzi nel Comune di Empoli, non risultano contaminazioni da keu. Salgono, dunque, a 22 i pozzi domestici finora sottoposti ad indagine da parte dell’Agenzia regionael, tuttavia nei prossimi giorni il controllo sarà esteso ad altri”.

“Sarà una mia priorità – conclude Monni – informare amministrazioni locali e cittadini, come sta avvenendo in questi giorni, sui risultati di questo monitoraggio. È fondamentale continuare questa attività per la tutela della salute delle persone che abitano in queste aree”.

La settimana scorsa erano stati analizzati i primi 14 pozzi che si trovano nei pressi del 5° lotto della SR 429 ha dato esito positivo: non risultano contaminazioni da keu in quanto non sono state rilevate tracce di cromo e antimonio. Per le analisi è stato attivato da Arpat  il numero verde 800 800 400.

Covid: sindaca di Empoli invita a prepararsi alla zona rossa. “Situazione non migliora”

“Credo sia giusto iniziare a preparare noi tutti a dover organizzare le vite delle famiglie a un’ipotesi di zona rossa che è oggi è sicuramente meno evitabile di due settimane fa”. Lo scrive in un post, la sindaca di Empoli (Firenze) Brenda Barnini commentando gli ultimi dati dei contagi da Coronavirus nell’Empolese Valdelsa.

Sono stati 588 i nuovi positivi negli 11 comuni del comprensorio negli ultimi sette giorni. “Stiamo monitorando settimana dopo settimana insieme ai sindaci del nostro territorio – prosegue Barnini – l’evoluzione dei casi e la pressione sulle strutture sanitarie. La situazione non migliora affatto e dopo tre settimane di lieve peggioramento adesso il contagio sembra aver accelerato. Queste considerazioni le faccio oggi che è martedì per iniziare a preparare la nostra cittadinanza a un possibile arrivo della zona rossa dalla prossima settimana”.

A oggi l’ospedale di Empoli ha 140 ricoverati Covid, di cui 20 in terapia intensiva, mentre ci sono 34 degenti alle cure intermedie di Fucecchio (Firenze) e 16 a San Miniato (Pisa) sul
versante del Cuoio.

Di seguito il post sul profilo social di Barnini:

Ho sempre attuato una scelta di massima trasparenza sulla comunicazione ai cittadini in merito alla crisi pandemica sul nostro territorio. Per questo pubblico sotto un grafico che in modo semplice dice come i casi nell’empolese Valdelsa siano cresciuti negli ultimi sette giorni. L’altra è una tabella che invece riporta la media dei casi positivi mese dopo mese a Empoli. Stiamo monitorando settimana dopo settimana insieme ai Sindaci del nostro territorio l’evoluzione dei casi e la pressione sulle strutture sanitarie. La situazione non migliora affatto e dopo tre settimane di lieve peggioramento adesso il contagio sembra aver accelerato. Queste considerazioni le faccio oggi che è martedì per iniziare a preparare la nostra cittadinanza ad un possibile arrivo della zona rossa dalla prossima settimana. Non sta a me fare valutazioni tecniche e ovviamente sarà una decisione della Regione Toscana sentito il parere dei Sindaci. Ma credo sia giusto iniziare a preparare noi tutti che dobbiamo organizzare le vite delle famiglie ad un’ipotesi di zona rossa che è oggi è sicuramente meno evitabile di due settimane fa. Evitate per favore di scagliarvi nei commenti alla ricerca dei colpevoli e dei capri espiatori. A distanza di un anno la caccia all’untore che dovrebbe avvenire su scala globale lasciamola stare e dedichiamo le nostre energie a mantenere saldi i nervi.

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