Empoli: droga in parco pubblico, un arresto

Un uomo di 29 anni è stato arrestato ieri mattina a Empoli (Firenze) per spaccio di droga in un parco pubblico molto frequentato da bambini e famiglie, il parco Mariambini.

L’uomo è stato fermato dai carabinieri che da tempo stanno eseguendo controlli nella zona
per arginare il fenomeno. Lo spaccio avveniva presso i giochi per i bambini dove pusher e tossicodipendenti si davano appuntamento per gli scambi denaro-droga.
Ieri mattina c’è stato l’intervento dei carabinieri in concomitanza con l’evento Ludicomix in città: proprio mentre si radunavano persone travestite da personaggi dei fumetti, tra i
giochi i militari hanno notato la consegna di 20 euro tra due persone. Uno era proprio il cittadino tunisino, irregolare in Italia, arrestato che subito dopo aver ricevuto i soldi l’hanno visto arrampicarsi su un albero per recuperare un pacco di hashish da consegnare all’altro nordafricano dopo averne staccato un pezzo con un morso.
I carabinieri si sono attivati per fermarlo dopo che aveva tentato una breve fuga. Sequestrati 31 grammi di hashish e anche otto di cocaina (questa era nascosta sotto un sasso). Parte dello stupefacente era stato gettato tra la vegetazione ma anche
grazie all’impiego dell’unità cinofila Bekasi è stato recuperato. Il tunisino verrà giudicato domani per direttissima dal tribunale di Firenze.

Empoli: un arresto per spaccio in centro di accoglienza

I carabinieri della Compagnia di Empoli hanno arrestato un ragazzo  di 24 anni, ospite del centro profughi di Via Val d’Orme, per spaccio di stupefacenti.

Da tempo i militari avevano notato dei movimenti sospetti nei pressi del centro profughi, con auto che si fermavano poco distanti dall’entrata, profughi che uscivano, contrattavano con gli autisti per poi allontanarsi dopo pochi secondi. Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia avevano recuperato già alcune dosi di eroina e ieri mattina hanno predisposto un servizio di osservazione per capire meglio i movimenti.
A metà mattinata è cominciato il via vai di clienti e sono stati segnalati e bloccati i primi due acquirenti: lo spacciatore è uscito dal centro, la macchina si è fermata nella piazzola che costeggia la strada e hanno effettuato lo scambio di droga. Poi il controllo ad Empoli dei militari in uniforme e il sequestro di due dosi di eroina (circa 3 grammi). Pochi minuti e un altro scambio con altri clienti, questa volta proprio davanti al cancello del centro di accoglienza: stesso modus operandi e stesso controllo dei carabinieri in uniforme nel centro di Empoli con un’altra dose sequestrata. Quindi la perquisizione nel centro profughi, prima nella camera dello spacciatore, che è stato immediatamente individuato e bloccato, poi all’esterno.
Lo stupefacente che veniva spacciato (10 grammi di eroina ancora da suddividere in dosi) era stato nascosto nei pali di sostegno di una tettoia.
Il giovane di origine nigeriana è stato arrestato e  sarà giudicato per direttissima.

Inchiesta “Vello d’oro”: partì nel 2014 con denuncia usura

Nel 2014 un imprenditore dell’empolese denunciò ai carabinieri di aver ricevuto minacce per essere intimato a pagare un prestito a tassi d’usura: ricevette 30.000 euro ed avrebbe dovuto restituirne 35.000 iol giorno dopo.

L’inchiesta ‘Vello d’oro’, che stamani ha portato all’arresto di 14 persone tra Toscana e Calabria per riciclaggio di ‘denaro sporco’ della ‘ndrangheta, è partita dalla denuncia di un imprenditore conciario ai carabinieri di Empoli nel 2014. L’uomo dichiarava di aver subito minacce per non aver pagato un prestito che gli era stato concesso a tassi di usura: si trattava di 30.000 euro di cui rendere 35.000 euro il giorno dopo, con un incremento del 17%.

Le indagini, coordinate dal magistrato Ettore Squillace Greco della Dda di Firenze, hanno ricostruito che il denaro arrivò in Toscana dalla Calabria e che fu consegnato contestualmente all’emissione di fatture false, per un acquisto inesistente di pellami. La fattura finta era la ‘pezza d’appoggio’ che lo stesso imprenditore della zona di Empoli avrebbe dovuto pagare, per giustificare l’aumento di denaro maggiorato, a Cosma Damiano Stellitano, un calabrese da una ventina di anni domiciliato a Vinci (Firenze) oggi finito in carcere nell’inchiesta ‘Vello d’oro’.

L’imprenditore toscano non rese i soldi e annullò il bonifico a favore di una società riconducibile a Stellitano. Ma tempo dopo, un amico dell’imprenditore toscano, colui che lo aveva messo in contatto con Stellitano, fu sequestrato da una ‘batteria’ di calabresi che lo costrinsero a salire in auto e a condurli nei luoghi in cui avrebbero potuto rintracciare il debitore. Prima di rilasciarlo, dopo un’intera giornata, lo minacciarono anche di portarlo in Calabria e di non rilasciarlo fino a che la cifra non fosse stata pagata. Poi, in base a quanto emerso, nei mesi successivi, quattro persone aggredirono l’imprenditore toscano a Fucecchio (Firenze), picchiandolo e intimandogli di restituite il denaro che doveva.

Empoli: corteo antifascista, “Rispondere a fatti Macerata con valori democratici”

Oltre mille persone hanno partecipato ieri pomeriggio a Empoli (Firenze) alla manifestazione antifascista indetta da associazioni e sindacati in risposta alla lettera di minacce, contenente due pallottole e il segno di una svastica, inviata pochi giorni fa dal sindaco Brenda Barnini (Pd).

Il corteo “Mai più fascismi” è stato promosso dalla Cgil, con il coinvolgimento anche delle sigle sindacali Cisl e Uil, insieme alle associazioni di ex deportati Aned, e di ex partigiani Anpi, dell’Arci, di Libera, di Udu – Unione degli Univesitari e Rete degli Studenti. La
manifestazione si è chiusa di fronte a uno dei monumenti simbolo della Resistenza e della lotta alle barbarie nazifasciste perpetrate contro i cittadini empolesi durante la seconda guerra mondiale, la ciminiera della ex vetreria Taddei, in via Fratelli Rosselli.
Paola Galgani, segretaria della Cgil di Firenze, al termine del corteo ha dichiarato: “Tanti lavoratori, studenti e cittadini oggi hanno dato una risposta importante perché sanno che è fondamentale presidiare la democrazia”.

“I fatti di Macerata sono terribili, e ci confermano che dobbiamo tenere la guardia alta: bisogna rispondere a quei fatti alzando i toni sui valori democratici – ha aggiunto Galgani – In Italia ma anche in Toscana dove da tempo registriamo episodi di intolleranza, neofascismo e razzismo”.
Il discorso di chiusura è stato tenuto dal sindaco Barnini: “L’antifascismo non è un ferro vecchio, è un valore anche oggi, un valore fondante della nostra Costituzione. A chi pensa il contrario, abbiamo il dovere di spiegare a chi pensa una cosa del genere che non
è vero”.
Al corteo hanno sfilato rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e delle associazioni, i sindaci e gli amministratori comunali dell’Empolese Valdelsa ed esponenti di Pd, Leu, M5S e Potere al Popolo. Erano presenti anche i parlamentari Roberto Speranza (Leu),
Dario Parrini (Pd), Laura Cantini (Pd), Lorenzo Becattini (Pd) e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, fondatore di Mdo esponente di Liberi e Uguali.

Corteo antifascista di sindacati ed associazioni oggi a Empoli

Appuntamento oggi sabato 3 febbraio, dalle ore 15, con il corteo “Mai più fascismi”, indetto da sindacati e associazioni, che si chiuderà di fronte a uno dei monumenti simbolo della Resistenza e della lotta alle barbarie nazifasciste perpetrate contro i cittadini empolesi durante la Seconda Guerra Mondiale, la ciminiera della ex vetreria Taddei, in Via Fratelli Rosselli.

Quella targa ricorda i 55 cittadini deportati che, nel marzo ’44, furono sequestrati dai nazi-fascisti, tra cui 26 operai della Taddei, quindi trasportati a Firenze e da lì in treno nei campi di sterminio nazisti.
E anche per quel fatto, come per altri episodi di sangue e di morte, fra tutti la strage di Piazza XXIV Luglio, dove, nel 1944, 29 uomini innocenti furono fucilati, Empoli ha prima ricevuto il ruolo di capitale regionale dell’antifascismo e recentemente le è stata
conferita dalla Presidenza della Repubblica la Medaglia d’Oro al Merito Civile, consegnata appena due settimane fa in una cerimonia a cui erano presenti tutte le componenti che hanno voluto e che parteciperanno alla manifestazione di oggi.

Il corteo è promosso dalla Cgil, col coinvolgimento anche delle sigle sindacali Cisl e Uil, insieme alle associazioni di ex deportati Aned, e di ex partigiani Anpi, dell’Arci, di Libera, di
Udu – Unione degli Univesitari e Rete degli Studenti.
Un momento di riflessione per ribadire, alla luce anche della lettera minatoria inviata all’indirizzo della sindaca di Empoli, Brenda Barnini, di chiaro stampo razzista e nazifascista, “con evidente minacce verso l’incolumità della persona, i valori, la tradizione, le radici e lo
spirito antifascista che alberga nelle istituzioni, nelle associazioni
e nella gente”.
Al corteo sono invitate tutte le amministrazioni comunali dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, associazioni, organizzazioni partitiche che si definiscono e portano avanti con la loro attività quotidiana ideali di antiviolenza, di tolleranza, di accoglienza, di libertà.

Arrestati presunti autori rapine a due supermarket

Arrestati i due presunti autori delle rapine a mano armata commesse, in settimana, nel “penny market” di Empoli ed in un supermercato di Montelupo Fiorentino.

I due, cittadini italiani, sono stati bloccati ieri sera, a bordo di due scooter, dopo aver commesso una rapina a mano armata ai danni di un “eurospin” di Montecatini, nel corso della quale, per agevolare la fuga, uno dei due ha esploso uno o più colpi di arma da fuoco.
Uno è stato arrestato da una volante del Commissariato di Montecatini, mentre l’altro è stato poco dopo intercettato, inseguito ed arrestato da personale della Squadra Mobile di Firenze e del Commissariato di Empoli.
I particolari dell’operazione verranno resi noti in una conferenze stampa presso il Commissariato di Polizia di Empoli.

(notizia in aggiornamento)

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