Batterio New Delhi colpisce principalmente pazienti immunodepressi

L’Agenzia regionale di sanità ieri mattina ha diffuso i numeri della malattia: 31 sono i morti che hanno contratto l’infezione del batterio New Delhi in Toscana, l’area più colpita è l’Azienda sanitaria Nord-Ovest.

Nel periodo compreso tra novembre fino al 31 agosto, il batterio New Delhi è stato isolato nel sangue di 75 pazienti ricoverati negli ospedali toscani; la mortalità, dicono le ricerche scientifiche, è del 40% e il dato regionale rientra nella media.

Per quanto riguarda i portatori del ceppo batterio, sui quali sono applicate le misure igieniche di contenimento e che non hanno sviluppato una infezione, si tratta di 708 malati. I 31 pazienti deceduti, va precisato, erano persone con più malattie, anziani fragili, per questo non è facile attribuire automaticamente la causa della morte al batterio New Delhi.

Come spiega il dottor Danilo Tacconi, che fa parte della task force regionale nata per contrastare il superbatterio, in una persona sana il microrganismo non provoca conseguenze alla salute e resta spesso inattivo “a volte anche per mesi, forse di più, finchè il sistema immunitario non lo riconosce e riesce ad eliminarlo”. “Ma in soggetti immunodepressi – prosegue – ovvero in pazienti anziani con molte patologie, sotto chemioterapia, reduci da interventi chirurgici invasivi, grandi ustionati, o anche persone sottoposte a lunghi cicli di antibiotici, il batterio ha molta più possibilità di dare vita a una sepsi (l’infezione del sangue, ndr.). La mortalità osservata in questi casi è del 40%, ma non è immediatamente correlabile all’infezione, potrebbe invece essere causata dalla patologia preesistente”.

L’ospedale che ha riscontrato più isolamenti nel sangue del batterio New Delhi è quello di Pisa: si tratta della struttura più grande della Asl, dove capitano i casi più complessi, che finiscono in rianimazione o in reparti di alta specialità, come il centro ustioni, e quindi non stupisce che sia maggiormente colpito. Sono stati 31 i casi accertati nel periodo sopraindicato nell’azienda pisana. Segue Livorno, con 9, l’ospedale della Versilia con 8, il presidio di riabilitazione cardiologica di Volterra con 6, Massa con 4 e Cecina e Pontedera con 3. Gli altri ospedali dell’azienda sanitaria Nord-Ovest sono tutti a un caso, mentre alcuni casi sono stati riscontrati in altre strutture regionali come Careggi, Siena, Pescia, Pistoia.

Cecina: in 5mila alla 25ma edizione Meeting antirazzista di Arci

Si è chiusa con oltre 5mila presenze la 25ma edizione del Meeting internazionale antirazzista dell’Arci a Cecina (Livorno). Tante le iniziative svolte, fra cui una esercitazione in mare di Mediterranea Saving Humans.

“Da questa 25ma edizione emerge da parte di Arci e dei suoi partner associativi e istituzionali – commenta il presidente di Arci Toscana Gianluca Mengozzi -, l’urgenza di un impegno concreto e fattivo per contrastare il razzismo del 21mo secolo con una cultura dell’accoglienza, della solidarietà e dell’umanità. E il Meeting, ormai dopo 25 anni possiamo dirlo a ragione, è diventato un appuntamento centrale nell’agenda di tutte le persone che lavorano, si dedicano o semplicemente si interessano a questi temi”.

Grande successo delle iniziative, spiega una nota, con Mediterranea Saving Humans, che oggi ha tenuto un esercitazione in mare per 20 volontari selezionati nelle scorse settimane. Oltre 300 aspiranti volontari, da tutta Italia, si sono presentati al Meeting col desiderio di far parte della piattaforma impegnata nei salvataggi in mare e nella lotta al razzismo.

Per Mengozzi, “il Meeting rappresenta per Arci Toscana un momento importante della propria vita associativa, perché coinvolge comitati e circoli di tutta la regione, le cui volontarie e volontari in questi giorni si dedicano anima e corpo a questo evento, con sacrificio, dedizione e sempre con il sorriso. Oltre a essere un’occasione di approfondimento unica nel panorama regionale, è anche un momento aggregativo straordinario”.

Dal 4 al 7 settembre a Cecina mare torna il MIA-Meeting Internazionale Antirazzista

Dal 4 al 7 settembre torna a Cecina mare il MIA-Meeting Internazionale Antirazzista. La manifestazione è dedicata ai temi della solidarietà, dell’accoglienza e dell’antirazzismo che quest’anno giunge alla 25esima edizione. Il meeting  promosso da Arci, vede il contributo e il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Cecina e del Cesvot.

La manifestazione antirazzista è stata presentata a Palazzo Strozzi Sacrati dal presidente della Regione Enrico Rossi, insieme al poeta Guido Catalano e all’attrice Daniela Morozzi. “E’ necessario, oggi più che mai, che le associazioni, la società civile e la politica – ha detto il presidente di Arci Toscana Gianluca Mengozzi – si mobilitino per i diritti di tutti e per riportare al centro del dibattito e della pratica quotidiana di ciascuno la solidarietà e la collaborazione tra persone”.
“I valori di antirazzismo, di solidarietà e accoglienza – ha sottolineato l’assessore regionale Vittorio Bugli – sono alla base della nostra azione di governo. Questo meeting diffonde da anni una cultura di apertura verso gli altri, senza trascurare temi altrettanto urgenti come quello dell’antifascismo e dell’emergenza climatica” L’idea è quella di pruomuovere la nascita di una società civile che escluda il razzismo e l’odio sociale in modo da creare un modello di sviluppo sostenibile.
Conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati. Da sinistra: Simone Ferretti, Vittorio Bugli, Giancluca Mengozzi, Daniela Morozzi e Maso Notarianni.
Presente anche Mediterranea saving humans, la piattaforma fondata, tra gli altri, anche da Arci nazionale per controllare la situazione nel Mediterraneo e per salvare vite umane. “Nella costruzione del programma abbiamo voluto offrire la possibilità a operatori del settore e alle cittadine e ai cittadini di approfondire i grandi temi che segnano l’attualità”, ha dichiarato Simone Feretti, responsabile Immigrazione di Arci Toscana.
Si inizia dal 4 settembre con un incontro sui temi dell’antirazzismo che vedrà il confronti tra il presidente della Regione Enrico Rossi, il presidente di Arci Toscana Mengozzi, il responsabile Immigrazione di Arci nazionale Filippo Miragli, l’ex ministro Livia Turco e il sindaco di Cecina Samuele Lippi. Il 5 settembre invece il poeta Guido Catalano porterà sul palco il suo reading poetico-romanzesco “Tu Che Non Sei Romantica”. Sempre lo stesso giorno, si parlerà della guerra in Yemen (ore 15.30) e della campagna “Io Accolgo” (ore 18). Infine, venerdì 6 settembre l’attrice Daniela Morozzi presenterà i due giorni di formazione di Mediterranea saving humans di sabato 7 e domenica 8.
Ci saranno laboratori sui diritti umani, sull’interculturalità e sulla cooperazione. Seguiranno incontri sull’accoglienza con seminari sulla formazione dedicati al tema dei richiedenti asilo con disabilità e dei minori stranieri non accompagnati. Non mancherà, inoltre, StraniEroi, il progetto di Arci Toscana e CoNNGI con la collaborazione di Woodworm Label che farà incontare e dialogare sui temi della cittadinanza e dell’identità i presenti.
Il programma del MIA, ad ingresso libero e gratuito, è disponibile sul sito e sulla pagina Fb.
La dichiarazione di Gianluca Mengozzi, presidente di Arci Toscana

Cecina, droga: attiravano minori vicino scuole, scoperti da Gdf

Mezzo chilo di stupefacenti, tra marijuana, hashish e pasticche di ecstasi, tremila euro in contanti, smartphone e bilancini elettronici sono stati sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Livorno nell’ambito di un’operazione antidroga a Cecina (Livorno), Rosignano (Livorno), Livorno e Casale (Pisa).

L’operazione ha visto coinvolti un gruppo di giovani dediti allo spaccio nei luoghi limitrofi agli istituti scolastici superiori. Due le ordinanze di obbligo di dimora emesse dal gip di Livorno per altrettanti ventenni residenti a Cecina eseguite dalla guardia di finanza.

L’operazione, denominata ‘Ragazzi fuori’, spiega una nota, è la conclusione di un anno di indagini delle fiamme gialle di Cecina che con intercettazioni telefoniche, pedinamenti, osservazioni e riscontri hanno interessato 33 giovani, tra cui molti studenti, che secondo quanto è emerso, attiravano decine di minorenni consumatori, proprio in luoghi vicini a istituti scolastici superiori.

Da Cecina a Camaiore, 3 arrestati dopo inseguimento in autostrada

I 3 arrestati hanno rubato un giubbotto ed un portafoglio dopo aver rotto il finestrino di un camper e poi sono scappati a bordo di una Fiesta.

Dopo un lungo inseguimento da San Pietro in Palazzi, nel comune di Cecina (Livorno), fino a Camaiore (Lucca), tre uomini di 29, 28 e 19 anni che avevano rubato a bordo di un camper posteggiato in un’area sosta, sono stati arrestati per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale dai carabinieri di Cecina in collaborazione con Polizia Stradale di Viareggio (Lucca).

I tre, tutti residenti a Roma, nel pomeriggio di ieri, dopo aver infranto un finestrino del camper con targa tedesca in un’area di sosta caravan di Vada si sono impossessati di un portafogli e un giubbetto di pelle di marca e sono fuggiti a bordo di una Fiesta. A lanciare l’allarme è stato il gestore dell’area. I carabinieri sono subito intervenuti intercettando l’auto a San Pietro in Palazzi che all’alt non si è fermata ma ha proseguito la fuga sull’autostrada A12, spaccando la barra della corsia telepass. E’ iniziato così un lungo inseguimento con l’auto dei fuggitivi che a forte velocità ha effettuato numerose manovre spericolate, mentre uno dei tre ha cominciato a gettare dal finestrino alcuni oggetti, non solo refurtiva ma verosimilmente anche di altri, mettendo in seria difficoltà la pattuglia dei militari che li inseguiva.

Nell’inseguimento i carabinieri hanno preso contatti con Polstrada e alla fine le pattuglie dell’Arma e della Polstrada sono riuscite a fermare la corsa della Fiesta, riportando danni alle rispettive carrozzerie. Nel frattempo un’altra pattuglia dell’Arma ha ripercorso il tratto autostradale dell’inseguimento recuperando gli oggetti lanciati dal finestrino della Fiesta. I tre cileni sono stati quindi arrestati e segnalati alla prefettura perché durante la perquisizione all’autovettura sono stati trovati quattro grammi di marijuana. Dopo l’arresto sono stati trasferiti nel carcere di Livorno.

Livorno: evasori e falsi disoccupati, scoperti 20 casi

Evasori o falsi disoccupati: sono una ventina i casi scoperti dalla guardia di finanza di Livorno nel corso di controlli effettuati nel capoluogo e in provincia, tra Cecina, Piombino e l’isola d’Elba.

Tra gli evasori, a un rappresentante di commercio, contestato di non aver pagato tasse dal 2013 al 2017, a fronte di introiti per oltre 156mila euro mentre un intermediario nel commercio di carni fresche e congelate in 5 anni avrebbe nascosto al fisco oltre 82mila euro di incassi.
Tra i casi, si spiega dalla Gdf, anche quello di un’autoscuola che su 8mila patenti rinnovate avrebbe emesso solo 200 ricevute fiscali, occultando redditi per 160mila euro e con un’Iva evasa per 35mila euro.
Evasore totale sarebbe risultato poi un procacciatore d’affari: dal 2014 al 2017 la guardia di finanza gli ha constatato redditi non dichiarati per 230mila euro e un’Iva evasa per più di 35mila euro.
Irregolarità nei contributi contestata poi a un ristorante di Livorno per quattro addetti senza regolare contratto, e a un’officina meccanica per avere un lavoratore sempre senza regolare contratto. Ancora dai controlli a colf e badanti recuperati a tassazione redditi per 380mila euro.
Tra quanti avrebbero poi percepito indebitamente indennità di disoccupazione o assegni sociali, scoperti due stranieri risultati non residenti in Italia: al primo contestato di aver percepito illecitamente 10mila euro in due anni e mezzo in assegni sociali, al secondo di aver ricevuto 8mila euro dopo essere stato licenziato per giusta causa.
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