🎧1000 giorni di assemblea permanente all’ex GKN: oggi la proposta di una legge sui consorzi industriali in Regione

“Sono mille giorni di assemblea permanente oggi, il nostro obiettivo non era questo, il nostro obiettivo sono 400 posti di lavoro da restituire al territorio.” A due giorni dall’attacco per mano di ignoti che hanno tolto l’elettricità allo stabilimento, a ridosso del Festival della letteratura working class che inizierà stasera e si concluderà domenica, il Collettivo di Fabbrica ex Gkn rilancia la mobilitazione: sabato una manifestazione a Campi Bisenzio e oggi la proposta alla Regione Toscana: una legge regionale sui consorzi industriali.

Audio: Dario Salvetti, Collettivo di Fabbrica ex GKN

“Sugli 80mila metri quadri della ex Gkn da tempo aleggiano come avvoltoi potenziali logiche speculative – dichiara la RSU ex Gkn -. Il contesto della crisi della ex Gkn è quello dell’intero settore dell’automotive italiano: alla crisi di sovrapproduzione del settore, si somma il processo della ritirata della ex Fiat (oggi Stellantis). Dopo aver preso tonnellate di fondi pubblici, da tempo i vertici dell’automotive “italiano” dismettono e paiono intenzionati a lasciare dietro di sé solo macerie”.

“Un meccanismo che abbiamo visto chiaramente anche a Campi Bisenzio e che funziona sempre allo stesso modo: la presenza di fondi finanziari e soggetti speculativi e la deindustrializzazione che diventa un business. Un processo che negli ultimi tempi viene attribuito alla transizione ecologica, ma in verità non è quello l’obiettivo dei grandi gruppi finanziari e industriali. In questo contesto, nel quale i vari soggetti istituzionali e politici non propongono alternative industriali per il Paese, il Collettivo di Fabbrica continua a mettere a disposizione strumenti per far tornare il lavoro nello stabilimento e aprire così a una vera transizione ecologica dell’economia.”

Del resto, la capacità progettuale dal basso della comunità operaia e solidale vive oggi un altro entusiasmante capitolo: il secondo Festival di Letteratura Working Class, organizzato dal Collettivo di Fabbrica, la Soms Insorgiamo e le Edizioni Alegre, con la collaborazione di Arci Firenze e il patrocinio del Comune di Campi Bisenzio, che parte oggi al Teatro Dante di Campi Bisenzio e prosegue poi, il 5-6-7 aprile al presidio ex Gkn. Uno strumento di lotta che ribalta il punto di vista e di immaginario alternativo.

Sabato 6 aprile, al termine della sessione pomeridiana del festival, partirà alle 19.30 dal presidio una manifestazione per raggiungere il centro di Campi Bisenzio: per ricordare le zone alluvionate, protestare contro gli attacchi della proprietà, la mancanza di stipendi e infine la nuova campagna per l’intervento pubblico, con la proposta di legge regionale.

“La proposta è chiara – spiega la RSU -: creare nella ex Gkn un condominio industriale per un polo delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Un pezzo di questo progetto è già scritto: dal Collettivo di Fabbrica, dalla Soms Insorgiamo, dalle competenze solidali. Il resto lo deve scrivere l’intervento pubblico. Lo Stato e il Governo gli strumenti li avrebbero, ma non c’è evidentemente né la capacità né la volontà di usarli. La palla ricade sulla Regione Toscana, chiamata in questo contesto a tracciare la via”.

A questo scopo, stato elaborato un testo di legge per la creazione di consorzi regionali pubblici, attraverso i quali, comuni, regione, università, privati, cooperative, centri di ricerca possono intervenire sulle aree industriali. Una legge che metterebbe la Regione Toscana all’avanguardia nel processo di transizione ecologica del settore dell’automotive, da applicare non solo alla ex Gkn, ma a molte altre situazioni di crisi.

“Chiediamo che qualsiasi consigliere regionale la faccia propria – conclude la RSU -, discutendone le modifiche, se necessario. Altrimenti proporremo di trasformarla in legge di iniziativa popolare. E a maggio chiediamo a tutte e tutti di tenersi libere e liberi per una mobilitazione a favore dell’intervento pubblico”.

Ken Loach scrive ai lavoratori ex Gkn: “Esempio da seguire”

Ken Loach scrive ai lavoratori ex Gkn – “Care compagne e cari compagni, purtroppo non posso unirmi a voi per il Festival, ma è un privilegio mandare un messaggio di sostegno alla straordinaria iniziativa che i lavoratori e le lavoratrici della ex Gkn di Firenze hanno intrapreso”.

Così scrive il regista inglese Ken Loach al Collettivo di fabbrica dei lavoratori dell’ex Gkn-Qf di Campi Bisenzio (Firenze), che a sostegno della loro mobilitazione hanno organizzato un Festival di letteratura working class dal 5 al 7 aprile al presidio dei lavoratori presso lo stabilimento.

“Questa vertenza – scrive Ken Loach in un messaggio postato sui social del Collettivo – mostra chiaramente che la working class ha il talento, l’immaginazione e la determinazione per poter pianificare la produzione dei beni di cui abbiamo bisogno e che ci serviranno per molti anni in futuro. Capisce la necessità di proteggere l’ambiente, sia per quanto riguarda la manifattura di questi beni, che per il loro utilizzo. I lavoratori e le lavoratrici di ogni grado, da coloro che svolgono lavori manuali ai manager, avrebbero un impiego sicuro, una retribuzione adeguata e condizioni che permettano a ognuno di vivere vite all’insegna della dignità e della sicurezza. Si tratta di qualcosa che le grandi imprese e aziende non garantiscono mai. Il loro successo dipende dal ricavare profitto dal lavoro altrui. Questo genera enormi diseguaglianze, ricchezza per pochi e salari da fame per molti. La lotta della ex Gkn dimostra che questi sfruttatori hanno bisogno di noi, ma noi non abbiamo bisogno di loro”.

“Il progetto ex Gkn – aggiunge – è all’avanguardia sotto diversi punti di vista”: “Mettere insieme una cooperativa di lavoratori e lavoratrici significa avere una seria organizzazione sostenuta dalla comunità nel suo complesso per rendere questo incredibile progetto una realtà. Marciamo dietro le bandiere della solidarietà e dell’unità. Avete il diritto di chiedere che ciò diventi realtà. Avete diritto ad avere il sostegno attivo e concreto dei sindacati progressisti e dei partiti politici sia italiani che internazionali. State dando un esempio che tutti e tutte noi dobbiamo seguire. Spero che questi legami si creino e che altri riconoscano la serietà e l’importanza di ciò che state facendo. Con i più calorosi auguri di tenere saldi i vostri principi e rimanere forti come siete ora. Solidarietà”.

Ex Gkn, riparte il confronto sul territorio tra azienda e sindacati

Nuova riunione a febbraio con la Regione in attesa di risposte dalla proprietà. La cassa integrazione è scaduta a dicembre. Fabiani: “Se l’azienda non paga gli stipendi, la priorità diventa mettere in sicurezza il reddito dei lavoratori: prossima tappa discussione serrata sugli ammortizzatori sociali”.

Si rivedranno a stretto giro, prima dell’8 febbraio, la Regione, i sindacati e l’azienda. Dopo oltre tre ore di  riunione, in plenaria e poi in incontri separati, il tavolo sulla Ex Gkn di Campi Bisenzio (ora Qf in liquidazione), che si è riunito venerdì pomeriggio a Palazzo Cerretani, sede di uffici regionali, si aggiorna. Un rinvio inevitabile, ma dopo molto tempo azienda e sindacati sono comunque tornati a parlarsi.

“Da parte dell’azienda sono mancate alcune risposte fondamentali – spiega il consigliere per le politiche per il lavoro del presidente della Toscana Giani, Valerio Fabiani – e saranno cercate in maniera più precisa”. Da qui l’esigenza di rivedersi velocemente.

L’azienda ha fatto infatti capire che  gli stipendi di gennaio dei circa centottanta dipendenti rimasti (erano 422 all’inizio della vertenza, tre anni fa) non saranno pagati. Il 27 dicembre scorso il giudice ha dato ragione alla Fiom, condannando la Qf per comportamento antisindacale ed annullando la procedura di licenziamento collettiva, oltre ad imporre la procedura prevista dalla legge 234 sulle delocalizzazioni, il cosiddetto decreto Orlando del 2021, da svolgersi a livello nazionale in sede ministeriale ma i cui contenuti potrebbero in parte essere anticipati con una sorta di pre-accordo firmato in Toscana. L’azienda il 2 gennaio ha nel frattempo confermato l’intenzione di dismettere la fabbrica e il 31 dicembre scorso, scaduta la cassa integrazione straordinaria, i lavoratori rischiano di  trovarsi di nuovo senza retribuzione.

Così nell’incontro programmato da qui a dieci giorni si parlerà – anzi si dovrà parlare, richiesta perentoria delle istituzioni –  di un nuovo ammortizzatore sociale da mettere in campo. “Se l’azienda non paga gli stipendi – prosegue  Fabiani-, la priorità diventa mettere in sicurezza il reddito dei lavoratori e la prossima tappa sarà una discussione serrata sugli ammortizzatori sociali”. La riunione, precisa il consigliere del presidente, ha “un ordine del giorno condiviso tra tutte le parti, così come il percorso di avvicinamento da svolgere sul territorio in Toscana”.

“Il nostro obiettivo rimane quello di mantenere attivo il sito produttivo e percorrere strade per la sua reindustrializzazione,  tutelando chiaramente i lavoratori – conclude Fabiani a nome di tutte le istituzioni intervenute alla riunione – Siamo a disposizione, pur continuando a chiedere chiaramente che una grande vertenza nazionale sia trattata ad un tavolo nazionale ministeriale”.

Venerdì, oltre alla Regione rappresentata dal consigliere per le politiche per il lavoro e dall’unità di crisi, c’erano il Comune di Campi Bisenzio con la vicesindaca Petti e l’assessore al lavoro Ballerini, la Città metropolitana con il capo di gabinetto Esposito, il Comune di Firenze con l’assessora Albanese.  Seduti al tavolo la Fiom Cgil, la Fim Cisl, l’Usb e le Rsu. L’azienda era rappresentata dal liquidatore Franchi e consulenti.

“Per il nostro territorio – commenta l’assessore Lorenzo Ballerini di Campi Bisenzio – questa è ancora una ferita aperta: per questo siamo e saremo attivi e vigili sul percorso intrapreso, a fianco dei lavoratori e di una intera comunità. L’obiettivo per noi rimane lo stesso: dare futuro al sito produttivo e avviare il percorso di reindustrializzazione evitando qualsiasi tipo di speculazione”.

 

Alluvione in Toscana: operai ex Gkn, 500 volontari per aiuto a Campi Bisenzio

Alluvione in Toscana – Oltre 500 persone, arrivate da tutta la regione e anche da fuori Toscana, sono partite come volontari questa mattina dal presidio dello stabilimento ex Gkn con attrezzi per spalare, casse di acqua, cibo, vestiti, torce e pannolini per neonati per aiutare la popolazione colpita dall’alluvione a Campi Bisenzio (Firenze).

Lo rendono gli stessi operai in una nota spiegando che continua per tutta la giornata il via vai di persone e volontari. Altri 100 volontari sono rimasti invece al presidio per continuare a organizzare le squadre e la raccolta del materiale.

Le squadre di volontari sono organizzate insieme da Collettivo di Fabbrica, lavoratori Mondoconvenienza in sciopero, k100 Camilo Cienfuegos, Brigate di solidarietà attiva, Centro storico Lebowski, Casa del Popolo Quinto Alto, Soms Insorgiamo.

“Il nostro punto di raccolta e le nostre squadre si uniscono alle altre azioni di solidarietà attivate dal territorio – dichiara la Rsu ex Gkn – perché in questi casi c’è bisogno di tutte e tutti e il nostro presidio si è subito messo a disposizione. La proprietà invece, in un momento come questo, non trova altro da fare che lo sciacallaggio più clamoroso: ieri, dopo due giorni di silenzio, durante i quali non si è minimamente preoccupata di verificare la nostra salute, la sicurezza dei lavoratori e lo stato dello stabilimento, il liquidatore ha mandato un messaggio per chiedere l’immediato sgombero, chiedendo l’impiego delle forze dell’ordine, adducendo come scusa un non precisato fenomeno di dispersione elettrica”.

La rsu spiega che lo stabilimento, che si trova a Campi Bisenzio nella zona di Capalle, “quasi miracolosamente, è stato impattato pochissimo dall’esondazione con qualche lieve allagamento in zone periferiche del piazzale. E’ il caso di dirlo: miracolosamente, anche perché lo stato di incuria in cui Qf/ex Gkn ha lasciato lo stabile, fa sì che il tetto abbia normalmente perdite dovute alla pioggia. Lo stabilimento è stato coinvolto nel distacco di corrente che ha interessato intere zone di Campi Bisenzio. Nella notte tra venerdì e sabato, la corrente è stata ripristinata. Nella mattina di sabato, infine, lo stabilimento risultava perfettamente funzionante”.

🎧 Ex Gkn: tavolo tecnico, Rsu “piano industriale non può essere scisso dalla vertenza”

“Oggi non è possibile discutere tecnicamente di un piano industriale di proposta operaia senza discutere della vertenza. Convocare un tavolo tecnico senza convocare un tavolo di crisi significa discutere il piano avulso dai protagonisti che verranno licenziati dal primo gennaio”, commenta Dario Salvetti Rsu Gkn dopo il tavolo tecnico che si è tenuto oggi a Roma.

Ascolta l’intervista di Domenico Guarino

Il giorno dopo l’avvio della procedura di licenziamento collettivo, il Mimit aveva convocato per oggi un tavolo tecnico per la verifica del progetto industriale elaborato dagli operai: “Abbiamo presentato il nostro progetto, ma questo non potrà mai realizzarsi senza la volontà delle istituzioni a un rilancio industriale del sito, con il ritiro dei licenziamenti, la disponibilità ad investire risorse in un consorzio industriale e ammortizzatori sociali che diano il tempo di portare in fondo questo progetto. Tutto questo può deciderlo solo un tavolo di crisi”, ha ribadito Salvetti.

Il progetto industriale dal basso va avanti, con ulteriori verifiche e con mobilitazioni di supporto, come la campagna di azionariato popolare per la cooperativa Gff, che ha superato quota 100mila euro: “Ogni verifica del progetto industriale deve tener conto del fatto che questo sta dentro la vertenza. L’intervento pubblico chiuderebbe questa partita in cinque minuti. Il governo dimostri che non vuole una speculazione immobiliare su quest’area. Chiediamo che l’ammortizzatore sociale venga messo a disposizione della cooperativa dei lavoratori, per realizzare un piano che in dieci anni porterebbe un gettito fiscale positivo complessivo di quasi 50 milioni di euro” ribadivano nei giorni scorsi in una nota congiunta Fiom Cgil e Rsu Fiom ex Gkn.

 

Ex Gkn: liquidatore Qf, aperto iter per licenziamento collettivo

Ex Gkn: “la Società ha aperto la procedura prevista dalla norma per il licenziamento collettivo. Nessuna lettera di licenziamento è stata inviata ai lavoratori dipendenti”. Lo afferma in una breve nota il liquidatore Gianluca Franchi di Quattro F, società per azioni in liquidazione, riguardo alla situazione della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) e dei suoi dipendenti.

“All’ex GKN sono ripartiti i licenziamenti. La comunicazione ora è ufficiale: i 172 dipendenti rimasti saranno definitivamente licenziati dal 1° gennaio. I licenziamenti trasformano lo stabilimento in un edificio vuoto, a disposizione del mercato immobiliare. Era forse l’obiettivo di Borgomeo fin dall’inizio? E’ arrivato il momento di fare chiarezza su tutta questa operazione, che si è sempre nascosta dietro l’inagibilità della fabbrica, quando in realtà sentenze di Tribunale e le stesse ore di sorveglianza richieste, e in parte pagate dall’azienda, dimostrano il contrario”. Lo stabilimento non è occupato. È in assemblea permanente ma assolutamente agibile”. Lo dichiarano Samuele Lodi, segretario nazionale per la Fiom-Cgil nazionale, e Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze e la Rsu ex GKN-QF di Campi Bisenzio. “L’unica soluzione sul tavolo, al momento, è il progetto di reindustrializzazione dal basso elaborato dal collettivo di fabbrica e la costituzione della cooperativa di lavoratori GFF, per la quale sta andando avanti la campagna di azionariato popolare. Per individuare altri investimenti c’è necessità di tempo. A questo punto si rende ancora più necessaria la convocazione presso il tavolo di crisi del MIMIT e il ritiro della procedura”, conclude.

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