In esclusiva allo Spazio Alfieri “La Mafia non è più quella di una volta”

Da giovedì 12 settembre in esclusiva allo Spazio Alfieri “La Mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco presentato in concorso alla 76° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

Ancora una volta Franco Maresco guarda alla sua Sicilia con uno sguardo dolce-amaro e grottesco. In La mafia non è più quella di una volta propone alcuni memorabili personaggi del suo precedente lavoro Belluscone, (vincitore a Venezia nel 2014 del Premio Speciale della Giuria sezione Orizzonti) primo fra tutti Ciccio Mira, organizzatore di feste di piazza, nato omertoso e silente, che organizza allo Zen di Palermo, “I neomelodici per Falcone e Borsellino”. In opposizione all’incredibile personaggio palermitano Maresco propone un vero cavallo di battaglia, la ottantenne Letizia Battaglia, fotoreporter per il quotidiano palermitano ‘L’Ora’. Le sue drammatiche fotografie in bianco e nero documentano, dagli anni ’70 ai ’90, la guerra di mafia, facendo toccare con mano la brutalità di Cosa nostra, cosa che l’ha fatta conoscere a livello internazionale, il New York Times l’ha definita una delle “undici donne che hanno segnato il nostro tempo”.

Maresco ci accompagna in un viaggio tra il popolino palermitano. Interpellati dalla voce fuori campo di Maresco, proprio come ai tempi di Cinico Tv, strimpellatori di chitarre scordate, ballerine ottuagenarie sgangherate e stonati giovanissimi crooner devono rispondere a due domande: “dica ‘No alla Mafia’ e ‘Falcone e Borsellino sono due eroi’ ”. E ovviamente le risposte sono: “No”, “No comment”, “Non mi interessa”.

Maresco rovescia il tavolo della resistenza a questa omertà, si inabissa in mezzo al finto ricordo degli “eroi”, mescolando sempre più documentario (tanto) e finzione (poca, ma decisiva) e contrapponendo l’ottimismo viscerale e sanguigno dell’amica fotografa Letizia Battaglia con il suo personale scetticismo.

In esclusiva allo Spazio Alfieri da giovedì 12 settembre, h. 18, 19.45, 21.30 fino al 18 settembre.

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“Le nostre battaglie” chiude la 14/ma edizione della rassegna “Ciak sul lavoro”

 

Mercoledì 29 maggio ore 21.30 allo Spazio Alfieri (via dell’Ulivo, 6) “Le nostre battaglie” chiude la 14/ma edizione della rassegna “Ciak sul lavoro”. Il film di Guillame Senez sarà introdotto in sala dalla sceneggiatrice Raphaelle Desplechin e sarà proiettato in versione originale sottotitolata

Sarà la sceneggiatrice Raphaelle Desplechin a presentare al pubblico il film “Le nostre battaglie” di Guillaume Senez, mercoledì 29 maggio alle 21.30 allo Spazio Alfieri di Firenze (via dell’Ulivo 6). La proiezione chiude la 14/ma edizione della rassegna “Ciak sul Lavoro”, manifestazione organizzata da Filcams Cgil e Associazione Anémic, che in sei appuntamenti, ha proposto titoli cinematografici legati al mondo del lavoro sostenuti dalle testimonianze dirette dei rispettivi autori, e protagonisti, chiamati a incontrare e dialogare con il pubblico in sala.

Presentato a Cannes 2018 e premio del pubblico e premio Cipputi all’ultimo Torino Film Festival, “Le nostre battaglie” racconta la storia di Olivier Vallet (Romain Duris) un uomo che dedica tutto se stesso alla lotta contro le ingiustizie al fianco dei propri compagni di lavoro. Quando sua moglie Laura (Lucie Debay) abbandona la loro casa, Oliver dovrà imparare a trovare un nuovo equilibrio tra i bisogni dei figli, le sfide della vita quotidiana e il suo lavoro. Il lavoro, la famiglia, il sindacato e la solidarietà sono valori destinati a scontrarsi con la realtà molesta dei nostri tempi. Marito stordito, padre amorevole, lavoratore solidale, uomo solo, compagno deluso, Roman Duris imprigiona nel suo volto tutti i segni dell’inquietudine e dell’inadeguatezza. Senez gira con coerenza e rigore, senza fronzoli e scene madri. Segue le stagioni del cuore e i ritmi della giornata, intercetta le sfumature psicologiche dei protagonisti, con uno stile asciutto che unisce l’immediatezza alla Dardenne alla precisione formale.

Ingresso: biglietto 4€. Spazio Alfieri www.spazioalfieri.it – tel.055 5320840

 

 

In esclusiva allo Spazio Alfieri da giovedì 23 maggio “Quando eravamo fratelli”

In esclusiva allo Spazio Alfieri da giovedì 23 maggio h. 17.45 e 21.30 Quando eravamo fratelli (We the Animals) il primo lungometraggio del regista statunitense Jeremiah Zagar dopo 2 documentari.

Tre bambini affrontano l’infanzia nella loro città natale nella campagna di New York, e rispondono come possono al precario affetto dei loro genitori, un affetto spesso interrotto da litigi furibondi, dagli abbandoni e dai rientri di un padre impulsivo e manesco, con tutte le ripercussioni che ciò ha sull’equilibrio di famiglia in casa.

Il loro amore è capace di fare e disfare una famiglia molte volte. Mentre Manny e Joel crescendo diventano sempre più simili al padre, la mamma (Ma) cerca di tenere il più piccolo, Jonah, “nel bozzolo” di casa. Più sensibile e consapevole dei suoi fratelli maggiori, Jonah crescendo incomincia un suo percorso personale che si distacca dall’ideale mascolino incarnato dal padre e insegue la definizione di una sua sensibilità, aprendosi a ciò che sente.

Il sorprendente romanzo d’esordio di Justin Torres, adattato nel film che ha incantato il Sundance Film Festival, è stato salutato dalla critica come il nuovo Re della terra selvaggia e Moonlight. Con una sceneggiatura di Dan Kitrosser e Jeremiah Zagar, Quando eravamo fratelli è una profonda storia di crescita, efficace e potente grazie alle performances magistrali di un cast emergente – compresi i tre piccoli attori alla loro prima esperienza sul grande schermo – e alle splendide sequenze che danno vita al mondo interiore di Jonah. Ispirandosi al suo background, il regista Jeremiah Zagar crea un ritratto immersivo della vita di una famiglia e del rapporto tra fratelli.

Ingresso euro 7,00 soci UniCoop Firenze euro 6,00 INFO TEL. 055 5320840 www.spazioalfieri.it

Allo Spazio Alfieri la commedia grottesca “Metti la nonna in freezer”

Mercoledì 22 maggio ore 21.30 allo Spazio Alfieri la commedia grottesca “Metti la nonna in freezer”. Il film fa parte della rassegna “Ciak sul lavoro” e sarà proiettato alla presenza dei registi Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi

Saranno i giovani registi Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, a presentare al pubblico il loro primo lungometraggio “Metti la nonna in freezer”, in programma mercoledì 22 maggio alle 21.30 allo Spazio Alfieri di Firenze (via dell’Ulivo 6), nell’ambito della rassegna “Ciak sul Lavoro”. La manifestazione, in programma fino al 29 maggio, proporrà titoli tutti legati al tema del lavoro, sostenuti dalle testimonianze dirette dei rispettivi autori, e protagonisti, chiamati a incontrare e dialogare con il pubblico in sala.

Un titolo esilarante per una storia dolceamara, ai limiti dell’assurdo, fra equivoci e travestimenti. “Metti la nonna in freezer” con Fabio De Luigi, Miriam Leone e Barbara Bouchet è una commedia grottesca e scoppiettante sulla difficoltà di tirare avanti ai tempi della crisi dal retrogusto anglosassone, ma che nasce da una amara riflessione, in un contesto squisitamente nostrano: la precarietà abbinata all’insolvenza dello Stato che rendono il welfare famigliare l’unica àncora di salvezza. Opera prima di Fontana e Stasi, registi poco più che trentenni, diventati famosi grazie ad alcuni video virali diffusi sul web e ai cortometraggi realizzati per Sky e Sabina Guzzanti.

Spazio Alfieri www.spazioalfieri.it – tel.055 5320840

La rassegna si concluderà mercoledì 29 con “Le nostre battaglie” di Guillaume Senez che sarà presentato in sala dalla sceneggiatrice Raphaelle Desplechin. Al centro del film, presentato a Cannes 2018 e premio del pubblico e premio Cipputi all’ultimo Torino Film Festival, troviamo il tema del lavoro, la famiglia, il sindacato, la solidarietà. Valori destinati a scontrarsi con la realtà molesta dei nostri tempi. Marito stordito, padre amorevole, lavoratore solidale, uomo solo, compagno deluso, Roman Duris imprigiona nel suo volto tutti i segni dell’inquietudine e dell’inadeguatezza. Senez gira con coerenza e rigore, senza fronzoli e scene madri. Segue le stagioni del cuore e i ritmi della giornata, intercetta le sfumature psicologiche dei protagonisti, con uno stile asciutto che unisce l’immediatezza alla Dardenne alla precisione formale.

Ingresso: biglietto 4€.

I giovani e il lavoro: la commedia “Il Tuttofare” in programma allo Spazio Alfieri

Martedì 14 maggio ore 21.30 allo Spazio Alfieri (via dell’Ulivo, 6) I giovani e il lavoro: la commedia “Il Tuttofare” in programma allo Spazio Alfieri. Il film fa parte della rassegna “Ciak sul lavoro” e sarà proiettato alla presenza del regista Valerio Attanasio

I giovani e il mondo del lavoro, il precariato e le raccomandazioni. Sono queste le tematiche al centro di “Il Tuttofare” brillante commedia di Valerio Attanasio (già sceneggiatore di Smetto quando voglio) che martedì 14 maggio alle 21.30 sarà proiettata allo Spazio Alfieri di Firenze (via dell’Ulivo 6), nell’ambito della rassegna “Ciak sul Lavoro”. Al termine del film il regista sarà in sala per incontrare il pubblico. La manifestazione, in programma fino al 29 maggio, proporrà sei titoli, tutti legati al tema del lavoro, sostenuti dalle testimonianze dirette dei rispettivi autori e protagonisti, chiamati a incontrare e dialogare con il pubblico in sala.

Il film racconta una vicenda tutta italiana, quella di Antonio Bonocore (Gugliemo Poggi), praticante in legge, che sogna un contratto nel prestigioso studio del suo mentore, il principe del foro Salvatore “Toti” Bellastella (Sergio Castellitto): fine giurista, è il non plus ultra tra gli avvocati italiani. Per lui Antonio fa tutto: assistente, portaborse, autista e perfino cuoco personale. Il fatto è che lo studio è di proprietà di Titti (Elena Sofia Ricci), la moglie di Bellastella. Quando Antonio supera brillantemente l’esame di stato, ha la possibilità di diventare socio dello studio con un compenso eccezionale. Eppure c’è ancora un favore da fare, che lo farà finire nei guai. Una commedia cattiva ma non acida, comica ma non farsesca, brillante ma non umoristica. Una storia “lineare”, densa e ritmata, compatta nella narrazione e leggera nello svolgimento. Sostenuta da un quartetto di attori in stato di grazia (strepitoso l’avvocatone che sa di latinorum di Sergio Castellitto). Specchio tragicomico del Belpaese, professionalmente annodato nelle maglie della “spintarella” e perennemente avviluppato nel giochino della raccomandazione e del veniamoci incontro. Naturalmente a fin di bene.

La rassegna proseguirà mercoledì 15 con la proiezione di “Si muore tutti democristiani”, opera prima del Collettivo Terzo Segreto di Satira, riflessione ironica e tagliente sulla situazione contemporanea del Belpaese. Per i tre videomaker protagonisti del film, che realizzano documentari a tema sociale, e faticosamente provano ad arrivare a fine mese, è l’ora della rivincita: un doc per una onlus giudiziariamente chiacchierata, coinvolta in uno scandalo di riciclaggio di denaro e truffa ai danni degli immigrati. Che fare? Cinico e baro come il destino, sullo sfondo di un’Italia in crisi, che contrasta con le passioni e i sogni di cui si nutre. Tra le curiosità: il titolo cita la prima pagina del Manifestodel 28 giugno 1983, il giorno dopo le elezioni politiche.

Ingresso: biglietto 4€.

 

 

“Oro verde, c’era una volta in Colombia” in esclusiva allo Spazio Alfieri

In esclusiva allo Spazio Alfieri da giovedì 11 aprile, h. 18.30 e 21.00, “Oro Verde – C’era una volta in Colombia”, un viaggio alle origini del narcotraffico colombiano.

Presentato allo scorso Festival di Cannes come film d’apertura della prestigiosa Quinzaine des réalisateurs, passato poi per diversi importanti Festival Internazionali, il film diretto da Ciro Guerra e Cristina Gallego, già registi e produttori del film candidato all’Oscar El abrazo de la serpiente, è vincitore di tre Fénix Award (i principali premi cinematografici sudamericani) e designato come Film della Critica per il SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici). Il rodato duo ha deciso di raccontare come il traffico di droga ai suoi esordi abbia cambiato la Colombia, partendo dalle vicende private della grande famiglia Pushainas capitanata da Ursula, donna forte e carismatica.

Un viaggio avvincente alle origini del narcotraffico in Colombia attraverso la storia epica di una famiglia indigena wayuu. La capofamiglia Ursula, l’audace Raphayet e la bella Zaida scopriranno la ricchezza, ma anche i suoi risvolti tragici. Avidità e sete di potere metteranno a repentaglio le loro vite, la loro cultura, i loro riti ancestrali.

Ingresso euro 7,00 soci UniCoop Firenze euro 6,00

INFO TEL. 055 5320840 www.spazioalfieri.it

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