Per la rassegna “Compagnia Cult” omaggio a Douglas Sirk

Omaggio a Douglas Sirk, dal 5 al 19 marzo. Una selezione di 7 titoli del regista del melodramma cinematografico hollywoodiano. Alla Compagnia di Firenze si prosegue con i capolavori senza tempo, i film cult entrati a pieno titolo a far parte della storia del cinema, da vedere o rivedere sul grande schermo.

Fino al 19 marzo, in programma al cinema La Compagnia una selezione di sette titoli firmati da Douglas Sirk, regista tedesco che conobbe la notorietà a Hollywood, diventato famoso per alcuni film che hanno contribuito a delineare il genere del melodramma cinematografico. Film nei quali sentimenti familiari, seduzioni e tradimenti, spesso con vicende che vedono le donne in primo piano, sono ambientati nella più profonda e claustrofobica provincia americana. Dopo Lo specchio della vita (Imitation of Life) si prosegue il 12 marzo con Secondo amore (All That Heaven Allows) 1955, 88’, vo sott. ita.  La società e la famiglia, con le loro regole e i loro molti vincoli, impediscono la realizzazione dei desideri della ricca vedova Cary Scott (Jane Wyman) e del giovane giardiniere Ron Kirby (Rock Hudson), due anime diverse per età e condizione sociale che si incontrano e decidono di amarsi, contro tutto e contro tutti.  Il 14 marzo ore 17.00  si proietta Il capitalista (Has Anybody Seen My Gal) 1952, 88’, v.o. sott. ita). Il vecchio miliardario Samuel Fulton rimpiange il passato che non ha mai avuto, e prima di donare il suo ingente patrimonio agli eredi di Lisa Blaisdell (la donna che in gioventù stava per sposare) decide di mettere alla prova quella che avrebbe potuto essere la sua famiglia, passando del tempo con loro sotto falso nome. Il Sirk che non ti aspetti: una commedia musicale brillante e gioiosa che racconta il sogno americano al contrario.
Il 16 marzo è in programma  Il trapezio della vita (The Tarnished Angels) 1957, 91’, vo sott. ita). Negli anni ’30, in piena Grande Depressione, il giornalista Burke Devlin incontra un gruppo di acrobati del cielo: il meccanico Jiggs, l’ex eroe di guerra Roger Shumann, sua moglie Laverne, che diventerà il centro di attrazione attorno a cui tutto gravita, compreso l’amore di Jiggs e di Devlin. Ma un senso di morte e di pessimismo attraversa il film, splendidamente fotografato da Irving Glassberg in un bianco e nero che accentua la cupezza e la luminosità di personaggi intrappolati nelle loro vite.
Si prosegue il 18 marzo con Tempo di vivere (A Time to Love and a Time to Die) 1957, 132’, vo sott. ita) Seconda Guerra mondiale: il giovane soldato tedesco Ernst Graeber torna in licenza nella sua città, semidistrutta dai bombardamenti alleati. Alla ricerca dei genitori dispersi, l’incontro con l’ex compagna di scuola Elizabeth lo porterà a scoprire la possibilità di un amore in mezzo all’orrore della guerra. Il ritorno di Sirk in Europa, per uno dei film più sentiti dal regista, con Erich Maria Remarque anche in veste di attore. Infine il 19 marzo Magnifica ossessione (Magnificent obsession) di D. Sirk (USA, 1953, 108’, vo sott. ita) Bob Merrick è un giovane ricco e arrogante, e la sua imprudenza causa indirettamente una doppia tragedia: la morte di un medico, il dottor Phillips, e la perdita della vista per Helen, la vedova del dottore. Per riuscire a riparare ai suoi errori, Bob decide di modificare la sua vita e seguire il modello del medico, innamorandosi di Helen e facendo di tutto per salvarla. Tra i melodrammi più celebri di Sirk, il film è incentrato su alcuni dei grandi temi che gli sono cari: la cecità e il destino, la cura e la redenzione.

Biglietto intero: 5€
 Biglietto ridotto: 4€
Carnet 10 film: 35€ Info: www.cinemalacompagnia.it

 

 

 

 

 

La superstar di Bollywood Abhishek Bachchan inaugura il River to River

La superstar di Bollywood Abhishek Bachchan inaugura il River to River Florence Indian Film Festival. Da giovedì 7 dicembre a Firenze l’unico festival in Italia che esplora il volto dell’India contemporanea. In programma anche l’inaugurazione della mostra “My India/Megalopolis”

Sarà la superstar di Bollywood Abhishek Bachchan, vincitore di un National Film Award, il più importante riconoscimento cinematografico dell’India, e tra i due soli artisti indiani ad essersi aggiudicato per 3 anni consecutivi il prestigioso Filmfare Award, a inaugurare la 23/ma edizione di River to River Florence Indian Film Festival, l’unica manifestazione in Italia che esplora il volto dell’India contemporanea attraverso il cinema, in programma dal 7 al 12 dicembre presso il cinema La Compagnia (via Cavour 50/R).

Giovedì 7 dicembre alle ore 20.30, l’attore e produttore, figlio dell’iconico divo Amitabh Bachchan e protagonista dei più famosi blockbuster bollywoodiani degli ultimi vent’anni, incontrerà il pubblico insieme al regista R. Balki in occasione della prima italiana del suo ultimo film: la storia di sport e riscatto al femminile “Ghoomer” (India, 2023, 135’), lavoro dal cast all stars tra cui la stella di Bollywood Shabana Azmi. La pellicola – ispirata a fatti realmente accaduti – narra la vicenda di una giocatrice di cricket che, dopo aver perso una mano in un incidente, viene aiutata a risollevarsi da un ex giocatore burbero e fallito arrivando a riscrivere a modo suo la storia dello sport.

Sempre nell’ambito del festival, alle 12.30 presso lo spazio espositivo C.A. Ciampi del Consiglio Regionale della Toscana (via de’Pucci 16), si terrà il vernissage della mostra “My India/Megalopolis”: per la prima volta esposto il lavoro scattato nell’arco di oltre 15 anni dal fotografo Rocco Rorandelli, tra i fondatori dell’acclamato collettivo TerraProject: un viaggio visuale nel subcontinente indiano attraverso lo straordinario processo di urbanizzazione che sta portando 250 milioni di persone a spostarsi dalle campagne alle città. Organizzata in collaborazione con fsm – Fondazione Studio Marangoni la mostra documenta le lunghe e attente esplorazioni di alcune delle principali megalopoli e città indiane – Nuova Delhi, Mumbai, Chandigarh – dove di giorno in giorno foreste e campi seminati lasciano spazio a edifici commerciali e complessi residenziali per alimentare a volte l’illusione e a volte la realtà di una nuova vita urbana.

La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile dall’11 al 16 dicembre (orari lu/ve 10.00-12.00 e 15.00-19.00, sa 10.00-13.00).

INFO

 

🎧Lo Schermo dell’Arte: alla Compagnia, la 16° edizione del festival di cinema e arte contemporanea

La sedicesima edizione de Lo Schermo dell’Arte si svolgerà dal 15 al 19 novembre 2023. Il Cinema della Compagnia ospiterà gran parte delle proiezioni, ma ci saranno incontri e appuntamenti con artisti curatori e ospiti internazionali in altri spazi della città. In programma oltre 30 proiezioni tra cui anteprime mondiali e italiane e le opere del programma VISIO production found, che si potranno seguire anche online. Si rinnova inoltre l’ingresso gratuito agli under 30, e si annuncia l’arrivo di una nuova app per aggiornarsi sul festival.

Ascolta lo speciale!

Il Cinema La Compagnia di Firenze sarà come ogni anno il centro del Festival, non solo sede del suo intenso programma di oltre 30 proiezioni, tra cui anteprime mondiali e italiane alla presenza degli autori, ma anche luogo di incontro con artisti, curatori e ospiti internazionali. A questa si aggiungono altre sedi, in un percorso di incontri e appuntamenti collaterali nella città, come gli spazi della Strozzina e l’Altana a Palazzo Strozzi, l’Accademia di Belle Arti e la New York University Florence. Anche questa edizione si espanderà online, con una programmazione in streaming su Più Compagnia, in collaborazione con Mymovies.it (fino al 26 novembre 2023), che include film del Festival e opere degli otto artisti selezionati per la XII edizione di VISIO.

Lo Schermo dell’arte, che fa parte del programma 50 Giorni di Cinema a Firenze, è realizzato con il contributo di MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, Comune di Firenze, Città metropolitana di Firenze e, come main supporter, di Fondazione CR Firenze.
Gucci, main sponsor dello Schermo dell’arte dal 2020, conferma il suo sostegno offrendo agli under 30 l’ingresso gratuito alle proiezioni in programma.

L’Opening Night avrà inizio con The Pixelated Revolution, una non-academic lecture dell’artista libanese Rabih Mroué che indaga il tema drammaticamente attuale della rappresentazione della violenza e dell’orrore della guerra mediata dagli schermi e dal web.
Si darà poi il via al Focus del Festival, dedicato alla carriera ventennale, e costellata di sfide e imprese straordinarie, di Guido van der Werve, con l’anteprima italiana del suo primo
lungometraggio autobiografico Nummer Achttien – The Breath of Life.
La Closing Night presenterà, per la prima volta sul grande schermo in Italia, Inside di Vasilis Katsoupis, con Willem Dafoe, uno psycho-thriller che ha come elemento narrativo centrale una collezione di opere di artisti contemporanei internazionali appositamente curata per il film da Leonardo Bigazzi.

Il programma riunisce le nuove opere di un parterre internazionale di artisti: dall’omaggio a Diego Marcon, legato alla sua personale in corso al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, alle storie sul filo dell’identità e della memoria di Basma al-Sharif, Deimantas Narkevičius e Fiona Tan, alle riflessioni di carattere sociale e politico di Wang Bing, Wael Shawky e Amie Siegel, alla nuova opera con animazioni in 3D di John Menick.
Per i documentari, un evento speciale sarà dedicato all’architettura radicale di Fabrizio Fiumi e dei 9999, nata in un momento di grande fermento culturale della città di Firenze, con la proiezione di Radical Landscapes di Elettra Fiumi, a cui parteciperanno la producer Laura Romano e l’architetto Pino Brugellis.

Le altre proiezioni in programma racconteranno la vita di Nam June Paik, il lavoro del grande artista recentemente scomparso Robert Irwin e quello di Ragnar Kjartansson, il “dietro le quinte” della realizzazione di opere artistiche monumentali, come quelle di Katharina Grosse per la Fondation Louis Vuitton e di Giulia Cenci per la Biennale, e le sfide delle politiche di inclusione di un grande museo, lo Stedelijk di Amsterdam.

Il Festival sarà anche l’occasione per presentare al pubblico le nuove produzioni dello Schermo dell’arte. Inaugurerà il 14 novembre alle ore 17 negli spazi della Strozzina a Palazzo Strozzi, l’installazione multicanale La montagna magica di Micol Roubini, a cura di Gabi Scardi, progetto prodotto dallo Schermo dell’arte, realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (XI edizione, 2022).

Fanno parte del programma di questa edizione del Festival anche le prime mondiali delle quattro opere realizzate grazie al sostegno di VISIO Production Fund 2022, fondo di produzione nato nell’ambito di VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, il progetto a cura di Leonardo Bigazzi dedicato ad artisti under 35 che utilizzano le immagini in movimento, che vedrà la sua XII edizione durante il Festival. Si potranno incontrare a Firenze durante il Festival anche gli otto artisti selezionati per l’edizione 2023 di VISIO: Maeve Brennan, Federica Di Pietrantonio, Andro Eradze, Timoteus Anggawan Kusno, Valentin Noujaïm, Claudia Pagès Rabal, Marina Xenofontos e Chris Zhongtian Yuan.
I Festival Talk, che tradizionalmente accompagnano il programma, rappresentano ulteriori
occasioni di approfondimento del lavoro dei protagonisti del Festival. Guido van der Werve terrà una lecture all’Accademia di Belle Arti di Firenze (16 novembre, ore 15.30) e Amie Siegel una masterclass alla New York University Florence (17 novembre, ore 11).

Sarà dedicato al contesto in trasformazione delle istituzioni e comunità di professionisti che
operano nel campo delle immagini in movimento Sharing, Connecting and Creating. Moving
Images and their Communities, momento di confronto ospitato dall’Altana di Palazzo Strozzi il 18 novembre alle ore 15.30. Partendo dalla ricerca del libro che celebra i 12 anni del progetto VISIOEuropean Programme on Artists’ Moving Images (2012-2023), interverranno la curatrice e critica indipendente Barbara Casavecchia, Bianca Stoppani, editor Fondazione In Between Art Film e Valentine Umansky, curatrice Tate Modern, moderate da Leonardo Bigazzi.

 

Sei corti di giovanissimi studenti toscani al cinema La Compagnia

Festival dei Popoli presenta il 29 maggio al cinema La Compagnia di Firenze (dalle 9 alle 13, ingresso libero) sei documentari corti realizzati dagli studenti di 4 scuole toscane grazie al progetto ministeriale Dive. I corti sono stati girati in Toscana  tra i temi trattati le difficoltà della generazione Z, i temi dell’integrazione, l’importanza del gioco, l’identità di genere.

Gli occhi dei giovani sulla diversità di genere, di religione, di pensiero, di classe e di etnie: sono questi i temi delle storie di pluralità nei sei corti realizzati nell’ambito del progetto “DIVE – Diversity in Visual-Essays”, dai ragazzi di quattro plessi scolastici di Firenze (l’Istituto Comprensivo “Montagnola Gramsci” e il Liceo Statale “G. Pascoli”) e Pescia (l’Istituto Comprensivo “Libero Andreotti” e I.S.I.S “Sismondi – Pacinotti”, Pistoia), che saranno presentati per la prima volta nella giornata di lunedì 29 maggio, al cinema La Compagnia di Firenze, nell’evento “Popoli for Kids and Teens – Spring Edition”, dalle 9 alle 13 con ingresso libero.

Saranno oltre 300 gli studenti, da quattro scuole del territorio toscano, che affolleranno la sala del cinema La Compagnia, nell’edizione primaverile dell’evento “Popoli for Kids and Teens”, sezione del Festival dei Popoli che da anni dedica attenzione ai più giovani, con premi e documentari. I film saranno presentati al pubblico anche in occasione della 64ª edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, che si terrà a Firenze dal 4 al 12 novembre 2023.

Il progetto è stato coordinato dal regista Samuele Rossi (autore de “La Memoria degli Ultimi”, “Indro”, “Margherita. La voce delle stelle”) e lo sceneggiatore Lorenzo Bagnatori, durante l’intero percorso di 8 mesi al fianco degli studenti. Da Firenze sono stati realizzati quattro corti, tutti scritti e diretti in collaborazione anche con gruppi di studenti del Liceo Pascoli: dall’Istituto Gramsci la classe ID ha prodotto “Blu”, sulle difficoltà della generazione Z e la possibilità di mettere in atto un nuovo futuro, e la classe IID “I ragazzi del Gramsci”, sul tema dell’integrazione, mentre i ragazzi della Scuola media Montagnola presentano “Ritorno all’isola che non c’è”, sull’importanza del gioco come realizzazione di sé, e la Scuola elementare Petrarca porta “Eliminare le differenze? Giochiamo”, una storia sull’identità di genere. Da Pescia invece ci sarà “Un giorno da grandi” dei giovani registi della scuola elementare Valchiusa, e “Note diverse” delle Scuole Medie Valchiusa e Alberghi, entrambi sul tema della diversità nelle sue varie declinazioni: questi due lavori sono stati realizzati assieme a due classi dell’Istituto Sismondi Pacinotti.

https://www.festivaldeipopoli.org/dive-progetto-per-le-scuole/

https://cinemaperlascuola.istruzione.it/

Westwood: Punk, Icon, Activist. Il documentario

Westwood: Punk, Icon, Activist. Il documentario di Lorna Tucker celebra l’artista britannica rivoluzionaria e geniale. La presentazione venerdì 14 aprile (ore 19.00) al cinema La Compagnia in collaborazione con il Florence Queer Festival

Vivienne Westwood, icona Punk Rock per eccellenza, è una delle artiste più influenti della storia contemporanea. Il film esplora la sua ascesa verso il successo, mostrando da vicino il suo talento, il suo attivismo e la sua significativa importanza culturale. Intrecciando il materiale d’archivio e quello inedito, viene raccontata in modo intimo la storia di Vivienne, attraverso le sue stesse parole e le toccanti interviste alla sua stretta cerchia di familiari, amici e collaboratori.

WESTWOOD: PUNK, ICONA, ATTIVISTA è il primo film ad abbracciare l’eccezionale storia di una delle icone più autentiche del nostro tempo, dal momento che Vivienne ha lottato per mantenere l’integrità del suo brand, dei suoi principi e della sua eredità.

Vivienne Westwood, di umili origini, si spostò dall’Inghilterra del nord a Londra all’età di diciassette anni, alla metà degli anni ’60. La sua vita cambiò drasticamente direzione quando incontrò Malcom McLaren, impresario e manager dei Sex Pistols: il loro negozio a Kings Road lanciò il genere punk e una cultura popolare rivoluzionaria.

Durante i successivi quarant’anni Vivienne ha dovuto far fronte a relazioni frustranti, derisioni da parte della stampa, situazioni finanziarie difficili e nonostante questo è riuscita a emergere come un’icona culturale inglese e un fenomeno nel mondo del fashion.

Oggi il brand Westwood siede a fianco di marchi quali Gucci, Dior e McQueen, ma solo Vivienne possiede e gestisce direttamente il suo impero, senza dar segno di cedimento all’età di settantasette anni.

Il film ritrae Vivienne in un periodo cruciale, quando l’azienda apre i suoi flagship store nelle capitali della moda, Parigi e New York. Tuttavia, il successo globale ha un prezzo e le difficoltà legate alla gestione dell’azienda non tardano ad arrivare. Attraverso il continuo alternarsi delle riprese che testimoniano i successi, i conflitti e le insicurezze che Vivienne affronta oggi e i momenti cardine della sua vita, emergono parallelismi tra il suo attivismo del 21esimo secolo e la sua attitudine punk rock anti-sistema della giovinezza.

“Questo documentario trascende il modello standard di film sulla moda per trasformarsi in un ritratto intimo e stimolante di una vera icona inglese”.

BIGLIETTI: 6€ intero / 5€ ridotto / 3€ con tessera Firenze al Cinema (per gli spettacoli indicati nella newsletter di Firenze al Cinema) INFO

Disney Classic Stories alla Compagnia

Per queste feste natalizie alla Compagnia di Firenze ritornano sul grande schermo 7 famosissimi classici Disney. Una rassegna dedicata ai più piccoli… ma non solo!

In attesa del prossimo remake live-action alla Compagnia si riscopre la magia di alcuni dei più grandi capolavori dell’animazione Disney in 2D, da (ri)vivere in famiglia, durante le feste, ma stavolta sul grande schermo! (Ingresso 5€ intero / 4€ ridotto / 6€ film + merenda e 1 accompagnatore entra gratis)

PROGRAMMA:

Lunedì 26 dicembre ore 17.00: IL RE LEONE di Roger Allers e Rob Minkoff (USA, 1994, 90 minuti). In seguito alla morte del padre, il cucciolo di leone Simba deve combattere il malvagio zio Scar che cerca di rubargli il trono di re della giungla. In suo aiuto ci sono due simpatici compagni, Timon e Pumbaa. Il film ha vinto 2 Premi Oscar e 3 Golden Globe.

Giovedì 29 dicembre ore 17.00: GLI ARISTOGATTI di Wolfgang Reitherman (USA, 1970, 78 minuti). Quando una nobildonna parigina passa a miglior vita, lascia in eredità tutti gli averi ai suoi gatti. Il perfido maggiordomo Edgar non ci sta e ce la mette tutta per eliminare i felini.

Sabato 31 dicembre ore 17.30: LA BELLA E LA BESTIA di Gary Trousdale e Kirk Wise (USA, 1991, 85 minuti) Francia, XVIII secolo. Un giovane principe superbo ed egoista viene tramutato in bestia per mano di una fata. L’incantesimo si romperà solo se una fanciulla si innamorerà di lui. Il destino vuole che la sua vita si incroci con quello della giovane Belle. Il film ha vinto 2 Premi Oscar e 3 Golden Globe.

Domenica 1 gennaio ore 17,30: ROBIN HOOD di Wolfgang Reitherman (USA, 1973, 83 minuti). Robin Hood, una volpe furba e simpatica, e la sua scalmanata banda di amici difendono i poveri e gli oppressi dal pessimo governo del tiranno Principe Giovanni e del suo viscido consigliere Bis.

Lunedì 2 gennaio ore 17.30: PINOCCHIO di AA.VV. (USA, 1940, 88 minuti) Con il Grillo Parlante al fianco, il burattino Pinocchio intraprende un’avventura che mette alla prova coraggio, lealtà ed onestà finché non esaudirà il suo desiderio: diventare un bambino vero. Il film ha vinto 2 Premi Oscar ed è il secondo classico Disney per ordine di uscita.

Mercoledì 4 gennaio ore 17.00 IL LIBRO DELLA GIUNGLA di Wolfgang Reitherman (USA, 1967, 78 minuti). La pantera Baghera scopre un bambino abbandonato, Mowgli, nella giungla e decide di affidarlo a una famiglia di lupi che lo alleva come un cucciolo. Quando ha 10 anni, il ragazzino deve decidere se lasciare tutto per raggiungere il mondo degli umani.

Venerdì 6 gennaio ore 17.30 LA SPADA NELLA ROCCIA di Wolfgang Reitherman (USA, 1963, 79 minuti). Una spada conficcata nella roccia porta una scritta sotto l’elsa, nella quale si dice che l’uomo che riuscirà ad estrarre la spada sarà il re di tutta l’Inghilterra. Ma invece che un uomo, il predestinato potrebbe essere un ragazzino.

Proiezioni in lingua originale per bimbi e famiglie durante le feste:

Martedì 27 dicembre: Dilili à Paris (2018, 93’) | version originale en français

Martedì 3 gennaio: Winnie the Pooh (2011, 61’) | Original English Version

 

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