Firenze, concerto Patti Smith, Hollberg: “Pericoloso per David? Fake news”

Firenze – Così risponde Cecilie Hollberg all’architetto Fernando De Simone sul concerto di Patti Smith.

Scontro fra l’architetto Fernando De Simone e Cecilie Hollberg della Galleria dell’Accademia. Secondo Hollberg è una fake news affermare che il concerto di Patti Smith sotto la statua del David di Michelangelo, previsto per il 27 giugno, sia pericoloso per la statua stessa.

Smentisco assolutamente” la notizia secondo cui l’evento di Patti Smith del 27 giugno sotto il David di Michelangelo sarebbe pericoloso per la celebre statua: è quanto afferma Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia, secondo cui l’allarme lanciato dall’architetto padovano Fernando De Simone “è sicuramente una fake news, non corrisponde alla realtà: stiamo parlando di un reading musicale, e non di un concerto rock”.

Hollberg, al contrario, sottolinea: “siamo da anni impegnati a tutelare il patrimonio culturale”. Nell’evento del 27 giugno, che celebra il David e i 140 anni dall’inaugurazione della Tribuna della Galleria, Smith si esibirà in un reading musicale dedicato a Michelangelo, intervallato da versioni acustiche dei suoi brani più celebri.

Il concerto di Patti Smith sotto il David di Michelangelo del 27 giugno, è pericoloso per le caviglie della statua, che sono piene di micro-crepe”, inoltre “bisogna assolutamente evitare i raggruppamenti di visitatori vicino alla statua (un gruppo di 60 persone pesa circa 4,5 tonnellate), perché si provocano vibrazioni dannose per le sue caviglie, piene di micro-crepe” mentre “è preferibile avvicinarsi alla Tribuna del David in fila unica, uno di seguito all’altro”. Lo aveva affermato, mettendo in guardia da potenziali rischi, l’architetto padovano Fernando De Simone, da anni tenace difensore del capolavoro di Michelangelo di cui propone lo spostamento in un museo antisismico per proteggerlo dai terremoti e pure dalle future vibrazioni dei treni Tav, quando il centro di Firenze sarà sotto attraversato da tunnel dell’Alta velocità.

Ad allarmare l’esperto è l’evento con Patti Smith alla Galleria dell’Accademia di Firenze per festeggiare il David e i 140 anni dall’inaugurazione della Tribuna della Galleria, avvenuta nel 1882. Patti Smith si esibirà alle 19 del 27 giugno in un duo acustico, ‘An Evening Of Poetry And Music’, dove tra musica e poesia darà voce ai suoi poeti e scrittori preferiti ed eseguendo nella loro forma più vera e nuda i brani che l’hanno resa celebre. Per questa occasione, unica, dedicherà un reading musicale al genio di Michelangelo Buonarroti.

🎧 La Galleria dell’Accademia di Firenze riapre la sala del Colosso

Firenze, La Galleria dell’Accademia riapre al pubblico martedì 8 febbraio, con la sala del Colosso che è stata oggetto, a partire dall’ottobre 2020, di imponenti interventi di restauro architettonico-strutturale, di climatizzazione e di un restyling completo dell’allestimento, con un nuovo impianto di illuminazione, di ultima generazione, studiato per esaltare le opere esposte insieme al particolarissimo colore blu scelto per le pareti.

In podcast l’intervista a Cecilie Hollberg, direttore di La Galleria dell’Accademia di Firenze, a cura di Gimmy Tranquillo.

La sala del Colosso è il primo grande ambiente che si incontra nel percorso espositivo del museo, caratterizzata, al centro, dall’imponente bozzetto in terra cruda del Ratto delle Sabine, capolavoro del Giambologna, e ospita la collezione della pittura fiorentina del Quattrocento e del primo Cinquecento.

Per rendere più godibile la visione di queste opere, è stata creata una nuova saletta, a cui si accede attraverso quella del Colosso, dedicata nello specifico al Quattrocento, in cui trovano una perfetta collocazione capolavori come il cosiddetto Cassone Adimari dello Scheggia e la Teboide di Paolo Uccello, finalmente leggibili in tutti i loro meravigliosi dettagli.

“Quando abbiamo deciso di agire sulle capriate della sala del Colosso, il cui stato verteva in gravi condizioni da anni, con un impianto che perdeva acqua creando pericolose infiltrazioni, è stato necessario di allestire la Sala” racconta Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze.

“È stata l’occasione per risistemare l’allestimento della collezione, qui conservata, con luci nuove e pareti colorate, per le quali abbiamo usato uno speciale blu che mi piace chiamare blu Accademia. Le opere sono state distanziate per rendere il percorso più fluido, utilizzando anche supporti più leggeri, meno invasivi, per le didascalie, tutte riviste e cambiate. Con Carlo Falciani, esperto del Cinquecento fiorentino, che mi ha affiancato in questo compito, abbiamo riordinato l dipinti, raggruppandoli per scuole secondo un criterio storico-artistico, oltre che estetico. Ho deciso di annettere la sala adiacente, solitamente utilizzata per le mostre temporanee, ed esporre qui la sezione dedicata al Quattrocento, con anche piccole opere, con l’intento proprio di creare una cornice più accogliente per questi capolavori.”

‘Chatta col David’: successo per il servizio alla Galleria dell’Accademia

Dopo circa un mese di attività ha avuto successo la chatbot della Galleria dell’Accademia: ‘Chatta col David’.

‘Chatta col David’ è un progetto di intelligenza artificiale, che ha permesso agli utenti di chattare col David, attraverso il sito web della Galleria. Questa nuova interazione fra il museo e gli utenti ha consentito di divulgare informazioni di tipo storico, artistico, religioso ma anche aneddoti e curiosità. Ad oggi, spiega una nota, al David sono state fatte circa 3500 domande, interessanti, curiose, a volte anche stravaganti, formulate da un’utenza sia italiana che internazionale.

E poiché lo sviluppo del chatbot avviene attraverso il sistema del deep learning – che prevede un accrescimento progressivo nel corso del tempo della sua capacità di comprensione e risposta, in accordo alle richieste poste dagli utenti – la Galleria dell’Accademia di Firenze continua, attraverso i suoi canali social, a stimolarne il contributo.

“Sono molto entusiasta del successo del nostro chatbot – afferma Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze – perché le numerose domande percepite sono la testimonianza di una utenza interessata e curiosa raggiunta tramite un modo giocoso e diverso dal solito. Ed è proprio questo l’obiettivo da seguire: coinvolgere un pubblico sempre più eterogeneo e più vasto”.

Musei, Galleria Accademia chiusa nel pomeriggio causa scioero no green pass

“La decisione della chiusura – ha spiegato la direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg – è stata presa in base al numero ridotto del personale nelle domeniche e quindi si è optato per l’apertura mattutina”

Niente David dunque. “A causa dello sciopero generale dal 15 al 20 ottobre 2021 di tutti i settori pubblici e privati proclamato dall’Associazione Sindacale Fisi – si legge sul sito della Galleria dell’Accademia – nei giorni indicati l’apertura del museo sarà garantita dalle 9 alle 13.30. Ci scusiamo per il disagio”. Fino ad ora, precisano dalla direzione, le aperture erano sempre state regolari.

La Galleria dell’Accademia di Firenze nel pomeriggio di oggi, domenica 17 ottobre, è invece rimasta  chiusa per mancanza di personale per lo sciopero indetto dal sindacato Fisi (Federazione italiana sindacati intercategoriali) contro l’obbligo di Green pass sui luoghi di lavoro.

“La decisione della chiusura – ha spiegato la direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg – è stata presa in base al numero ridotto del personale nelle domeniche e quindi si è optato per l’apertura mattutina”. Le prenotazione delle visite saranno rimborsate.

La Galleria dell’Accademia di Firenze èsenza dubbio famosa per le sue sculture del grande artista rinascimentale Michelangelo. I suoi Prigionieri (o Schiavi),il suo San Matteo e, soprattutto, la magnifica statua del Davidall’interno della Tribuna sono ciò che per primo attira la maggior parte delle centinaia di migliaia di visitatori che il museo accoglie ogni anno.

Le sale principali dell’Accademia offrono inoltre ai visitatori opere di grandi artisti italiani come Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Pontormo, Andrea del Sarto, Allessando Allori e Orcagna,per citare solo alcuni dei pittori. Molte delle opere d’arte che furono commissionate e facevano parte della collezione della potente famiglia dei Medici furono donate al Granducato di Toscana dall’ultimo dei Medici in modo che queste magnifiche opere potessero essere godute da tutti e fanno parte del patrimonio culturale dell’umanità.

La sezione più recente, il Museo degli Strumenti Musicali,espone antichi capolavori di Stradivari e Bartolomeo Cristofori,inventore del pianoforte, anch’essi commissionati dai Medici.

🎧 L’Accademia riapre con un nuovo percorso con più opere in bella vista

Firenze, presentato in anteprima per la stampa il nuovo allestimento ed il nuovo percorso della Galleria dell’Accademia, in occasione della riapertura ufficiale al pubblico.

Dal 6 maggio quindi, dal giovedì alla domenica, dalle ore 9.00 alle 18.45, L’Accademia riparte con molte, importanti novità che riguardano il suo allestimento.

Il lungo periodo di chiusura dovuto all’emergenza Covid ha visto infatti il museo impegnato in grandi cantieri di ristrutturazione che hanno richiesto la movimentazione di oltre 600 opere, rivoluzionando il percorso espositivo e dando vita a un nuovo allestimento.

Sarà finalmente visibile la sezione dedicata agli Strumenti Musicali, un vero gioiello che raccoglie rari pezzi unici, e che è ora collegata direttamente, tramite un nuovo varco, alle sale delle mostre temporanee, ambienti dove sarà possibile immergersi nella magia del Rinascimento, grazie ai dipinti che arrivano dalla Sala del Colosso.

Con questo nuovo allestimento anche chi già conosce L’Accademia, avrà la sensazione di entrare in un nuovo museo, entrando verso la Tribuna, dove campeggia il David, il visitatore sarà accompagnato, nel cammino tra I Prigioni di Michelangelo, da una folla di statue di personaggi, sono i gessi di Lorenzo Bartolini, solitamente conservati nella Gipsoteca, capolavori della collezione del Museo che fino ad oggi potevano passare inosservati.

Per l’occasione, riapre il dipartimento degli Strumenti Musicali, ed è da qui che inizia la visita al museo. Inaugurato nel 2001, ospita la collezione del Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze con circa cinquanta strumenti musicali provenienti dalle collezioni private dei granduchi di Toscana, i Medici e i Lorena, raccolti tra la seconda metà del secolo XVII e la prima metà del XIX.

Spiccano tra di essi, la viola tenore e il violoncello di Antonio Stradivari, entrambi parte del quintetto realizzato nel 1690 per il Gran Principe Ferdinando de’ Medici, un violino Stradivari del 1716, un violoncello Nicolò Amati del 1650, una spinetta ovale e un clavicembalo in ebano, entrambi costruiti da Bartolomeo Cristofori.

La raccolta conserva anche dipinti di autori come Anton Domenico Gabbiani e Bartolomeo Bimbi, che hanno rappresentato la vita musicale alla corte in quegli stessi anni.

Grazie alla riapertura di un passaggio, da questa sezione, passiamo direttamente, agli ambienti delle ex-Fiorentine, solitamente destinati alle esposizioni temporanee, dove adesso sono allocati i dipinti che si trovavano nella Sala del Colosso, ancora chiusa per i lavori.

Una raccolta straordinaria, una vera e propria summa della pittura fiorentina del Quattrocento e del primo Cinquecento che, in questa sistemazione, grazie anche ad una illuminazione più accurata, riacquista tutta la sua preziosità, facendo emergere particolari che sfuggivano nella precedente collocazione. Pensiamo, per esempio, alla Tebaide, di Paolo Uccello, di cui possiamo finalmente godere le delicate sfumature dei colori che fino adesso si erano perdute.

©Controradio

In questo contesto troviamo, inoltre la meraviglia del cosìdetto Cassone Adimari dello Scheggia, fratello del ben più celebre Masaccio, specialista nella decorazione di arredi domestici e di deschi da parto; Sandro Botticelli, con la Pala del Trebbio, dal nome del Castello mediceo dal quale proviene; mirabili esempi degli esponenti delle più importanti botteghe fiorentine del Rinascimento come, per citarne alcuni, Domenico Ghirlandaio, Lorenzo di Credi, Jacopo del Sellaio, Filippino Lippi e Mariotto Albertinelli.

©Controradio

Sono intervenuti alla presentazione Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia e Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Firenze, nel podcast l’intervista ad entrambi a cura di Gimmy Tranquillo.

Accademia, parte il restauro della Sala del Colosso

?Firenze, parte un altro grande cantiere alla Galleria dell’Accademia. Come già annunciato dal Direttore Cecilie Hollberg nella presentazione dei lavori fondamentali al risanamento della Galleria stessa, il 5 ottobre 2020 avrà inizio un importante intervento alla Sala del Colosso, la prima grande sala che si incontra nel percorso espositivo del museo, caratterizzata, al centro, dall’imponente bozzetto in terra cruda del Ratto delle Sabine, capolavoro del Giambologna.

A partire da ottobre, questo ambiente del complesso dell’Accademia, sarà momentaneamente chiuso al pubblico per essere oggetto di un restauro architettonico-strutturale con il consolidamento delle strutture lignee a copertura della sala. Sarà inoltre sottoposto ad un restyling che riguarderà la completa ritinteggiatura ed un nuovo, moderno ed adeguato impianto di illuminazione, studiato per esaltare le opere esposte.

Si ricorda che questi lavori fanno seguito a quelli relativi al nuovo impianto di areazione, appena inaugurato, il 2 giugno scorso.

“Sono molto contenta di poter annunciare finalmente l’apertura di questo nuovo cantiere che fa parte degli impegni che ho assunto da quando ho accettato il ruolo di direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze.” Dichiara Cecilie Hollberg. “Sono lavori di grande importanza, che consentiranno di risanare i gravi problemi di ordine strutturale delle capriate settecentesche della Sala del Colosso, e non solo. Gli interventi riguarderanno anche l’illuminazione e l’allestimento al fine di valorizzare al massimo gli splendidi dipinti, poco visibili, conservati in questo ambiente che introduce al percorso espositivo del museo.”

In una prima fase di questa delicata operazione, si provvederà al disallestimento dei dipinti esposti, che consentirà una rivalutazione e documentazione del loro stato di conservazione, utile a migliorare la qualità del patrimonio del museo. Saranno programmati interventi mirati di manutenzione, imprescindibili data la straordinarietà delle movimentazioni previste e, ove necessario, veri e propri restauri, realizzati da restauratori professionisti che vi lavoreranno nell’ambito di un piano specifico gestito e coordinato dal Direttore e dai funzionari competenti del Museo stesso, come Eleonora Pucci, responsabile dell’ufficio restauro.

Queste opere saranno successivamente trasferite negli ambienti adiacenti, normalmente dedicati alle esposizioni temporanee, per permettere, con un nuovo allestimento, di essere godute comunque da parte del pubblico con visite particolari e modalità che saranno rese note successivamente.

Gimmy Tranquillo ha intervistato la direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/09/200928_00_LAVORI-ACCADEMIA_HOLLBERG.mp3?_=3
Exit mobile version