Musei, Franceschini blocca la riforma Bonisoli

Il neo ministro ai Beni Culturali, Dario Franceschini, ha ritirato “in via cautelativa”, spiegano dal ministero, i decreti che Alberto Bonisoli aveva inviato alla Corte dei Conti poco prima della crisi di governo.

Questi decreti presentati da Bonisoli prevedevano l’accorpamento della Galleria dell’Accademia e del Museo San Marco alle Gallerie degli Uffizi, e tutto il comparto archeologico di Chiusi ai nascituri Musei nazionali etruschi con sede a Roma, oltre all’azzeramento dei consigli di amministrazione dei musei autonomi per riportarli nell’alveo del ministero.

Tutto ciò è stato possibile perchè gli accorpamenti e l’abolizione dei Cda era stata promulgata in virtù di tre decreti attuativi firmati dall’ex ministro Bonisoli a cavallo di Ferragosto, per arrivare in dirittura d’arrivo prima della crisi di governo, e inviati subito alla Corte dei Conti che non li aveva ancora approvati.

Inoltre, visto che in quei testi vi si leggevano anche una serie di regolamenti sulla gestione corrente dei musei che riportavano quasi ogni scelta in capo alle soprintendenze, anche in questo caso la situazione a Roma e Firenze resta sospesa. In sostanza a Firenze non si sa come procedere anche per avviare lavori normalmente firmati dai direttori, compreso il riallestimento di sale espositive.

Al ministero sanno che “regna una grande confusione”, per questo motivo Franceschini ha in mente di prendere la situazione in mano già nei prossimi giorni e di inserire nuovi regolamenti, da promulgare al posto di quelli firmati dal suo predecessore, molto presto.

Al momento resta tutto congelato e dunque non ci saranno ulteriori passaggi di consegne: il direttore degli Uffizi Eike Schmidt che si era già messo alla guida anche dell’Accademia per ora ne resterà responsabile. Il destino dell’ex direttrice, Cecilie Hollberg, resta ancora appeso ad un filo dopo che il 22 agosto le era stato dato il benservito.

“Il congelamento dei decreti del precedente ministro non significa che abbiamo varato la riforma delle riforme – spiegano dal Collegio Romano, sede del Mibac – Non è che arriviamo e buttiamo via tutto, non può funzionare così in un’amministrazione pubblica…”.

La mossa di Franceschini, quindi, non riporta Cecilie Hollberg in sella alla Galleria dell’Accademia; per il principio di continuità amministrativa occorrerebbe un nuovo decreto per modificare, nuovamente, la geografia museale fiorentina.

I nuovi provvedimenti arriveranno, fanno sapere dal Collegio Romano, il più presto possibile, perchè con il ritorno del Turismo tra le deleghe del ministero bisogna varare una riorganizzazione e l’operazione riguarderà di conseguenza anche l’autonomia dei musei, tanto cara all’attuale ministro ai Beni Culturali.

Uffizi: Schmidt, con Galleria dell’Accademia sarà vera rivoluzione

“Abbiamo in mente una vera rivoluzione, tra poche settimane illustreremo in dettaglio ciò che faremo”. Lo ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, a margine di un evento a Palazzo Pitti, rispondendo sull’accorpamento negli Uffizi della Galleria dell’Accademia e anche del Museo di San Marco.

“In questi ultimi 10 giorni – continua il direttore delle Gallerie degli Uffizi – abbiamo lavorato con i funzionari amministrativi, coi tecnici della Galleria dell’Accademia e i nostri per poter realizzare questa riunificazione, perché di riunificazione si tratta. Galleria dell’Accademia e Uffizi erano insieme fino a tre anni fa, c’era parecchio lavoro per poter realizzare questa riunificazione che dal punto di vista amministrativo è già conclusa. Sono già tutti a lavoro, con grandi progetti”.

L’evento in Palazzo Pitti è stato l’occasione per Eike Schmidt di rispodere alle domande sulla sua eventuale permanenza alla direzione della Galleria degli Uffizi: “dovete chiedere al nuovo ministro che potrebbe essere anche il vecchio”, ossia Bonisoli.

“Tutte le ipotesi dipendono – ha continuato il direttore – dalla volontà del ministro”. Sulle richieste da fare sostiene che “si tratta di desiderata, sono quelle che ho sempre pronunciato e non sono per me ma per gli Uffizi. Tra quelli che menziono dico l’uscita Isozaki, questo è un punto molto importante, da portare al tavolo fin da subito”. Sull’addio di Cecilie Hollberg come direttore della Galleria dell’Accademia esprime la sua “massima solidarietà umana”.

Per quanto riguarda l’aspetto istituzionale, siccome “come Galleria degli Uffizi siamo coinvolti al 100% in questa decisione del Governo, è chiaro che non sono nella posizione di firmare lettere o altro”, ha concluso Eike Schmidt alludendo a un appello che sta circolando fra i direttori dei musei italiani sulla riforma del Mibac relativa ai musei e che Schmidt, appunto, non ha firmato.

Galleria Accademia, Hollberg: io sostituita? Aspetto conferme

Il MIBAC  ieri annunciava l’avvio delle procedure per il rinnovo dei direttori di seconda fascia in scadenza, e il nome della direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg, non compariva.

“Avevo anch’io l’offerta di rinnovo con delle clausole dovute al nuovo Dpcm. Attendo comunque una comunicazione ufficiale e sarei felice di poter collaborare ancora con il Mibac”. Lo ha detto la direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg, in merito ad una nota del ministero che ieri annunciava l’avvio delle procedure per il rinnovo dei direttori di seconda fascia in scadenza, tra cui non figurava il suo nome. Nella nota la direttrice fa riferimento al decreto ministeriale per la riforma del ministero messa a punto dal ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, che toglie la Galleria dell’Accademia, così come il Museo Etrusco di Villa Giulia e il Parco Archeologico dell’Appia dalla lista dei musei autonomi, mentre i rumors sul futuro del museo fiorentino sottolineavano nelle scorse settimane la possibilità di una sua fusione con le Gallerie degli Uffizi. Hollberg in ogni modo auspica di poter collaborare ancora con il ministero “soprattutto ora – aggiunge – che abbiamo avviato dopo oltre tre anni di lavoro e un iter burocratico molto impegnativo i grandi cantieri della Galleria dell’Accademia di Firenze che ci occuperanno per circa 10 mesi”.

Galleria dell’Accademia, presentato nuovo logo del museo

Il blu ceruleo, quello dei manti di Maria nelle tavole in collezione, e il bianco caldo delle sculture michelangiolesche hanno ispirato il colore del nuovo logo della Galleria dell’Accademia di Firenze: il volto del David stretto tra le lettere ‘G’ e ‘A’. Ad annunciarlo la direttrice del museo Cecilie Hollberg che oggi ha presentato alla stampa anche il nuovo carattere tipografico ispirato agli elementi testuali ricorrenti nei dipinti rinascimentali esposti nel museo, e la segnaletica interna ed esterna.

Il nuovo carattere verrà utilizzato per tutte le titolazioni e nelle diverse applicazioni entro la fine dell’anno. Si tratta di un progetto di identità visiva dell’Accademia curato da ‘Mybosswas‘ (Torino) e dall’architetto Piero Guicciardini. “Era indispensabile dotare l’Accademia di un logo intelligente, funzionale ed elegante – ha sottolineato Hollberg -. Abbiamo lavorato sul completo ripensamento della segnaletica esterna e interna al museo, sull’area di accoglienza, su un sistema di pannelli esplicativi e didascalie che garantissero a tutti una migliore fruizione”.

                       nuovo logo Galleria Dell'Accademia

Nel frattempo la direttrice Cecilie Hollberg, a margine della presentazione del nuovo logo, ha risposto ai giornalisti sull’eventualità di una sua candidatura per la direzione del polo unico Uffizi-Accademia: “io darei anche la mia disponibilità, ma prima bisogna capire bene i termini di questa riforma”. Il riferimento va alla possibilità di accorpamento annunciata nei giorni scorsi dal ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli nell’ambito della riforma del Mibac.

Accademia Firenze: a luglio partono cantieri ristrutturazione. Direttrice: “possibili grazie a autonomia…”

Interventi sull’impianto di climatizzazione, risanamento delle capriate della sala del Colosso e della gipsoteca Bartolini, lavori sul sistema di illuminazione, nuovo ingresso al museo e nuova segnaletica: sono questi gli interventi che riguardano la Galleria dell’Accademia di Firenze e che partiranno nel mese di luglio.

Già annunciati nei mesi scorsi dalla direttrice del museo, Cecilie Hollberg, ora i cantieri sono pronti a partire e comporteranno la chiusura della sala del Colosso per circa dieci mesi. Da luglio, inoltre, la Galleria dell’Accademia avrà una nuova identità visiva con il rinnovo del logo.
“Dalla mia presa dell’incarico nel 2015 – ha detto Hollberg – mi sto muovendo su tutti i fronti per portare questo museo dall”800 nel 21esimo secolo come mi è stato chiesto. Ci sono tanti lavori in parallelo da fare, per prima cosa c’è un impianto di climatizzazione vecchio di 40 anni. Un altro cantiere sarà la messa in sicurezza delle capriate della sala del Colosso, abbiamo fatto indagini approfondite per partire con dei lavori molto importanti, la sala sarà chiusa, ma ci sarà un passaggio per il pubblico. Inoltre faremo un nuovo ingresso del museo perché ci voleva proprio, faremo un rinnovo completo delle didascalie e della segnaletica. Tutti progetti importanti per portare questo museo in un futuro luminoso, illuminato, climatizzato, sicuro e chiaro”. Il responsabile unico del procedimento, Gennaro Miccio, ha spiegato che “attualmente si è nella fase di conclusione di alcune progettazioni che dovranno portare finalmente ad appaltare alcune importanti opere destinate a risolvere le problematiche più urgenti e necessarie”.

Alla Galleria dell’ Accademia di Firenze “i lavori cominciano proprio con l’autonomia. Dal 2015 abbiamo cominciato a fare questi lavori, perché per fare delle progettazioni future bisogna avere la certezza delle finanze e se quelle non ci sono la cosa è più difficile. Io non oso esprimermi sul futuro, ma posso dire che questi lavori sono stati possibili grazie all’impegno di questa direzione e con questa autonomia” ha detto  Hollberg.


Rispondendo ai cronisti che le chiedevano un commento sulla riforma del Mibac, Hollberg ha sottolineato: “Oggi parlo di cantieri, non ho dichiarazioni da fare a proposito”. Il legame tra autonomia e cantieri è stato ribadito anche dal responsabile unico del procedimento, Gennaro Miccio.

“La prospettata perdita da parte della Galleria dell’Accademia dell’autonomia di gestione – sottolinea in una nota – farà rientrare quest’ultima nella vecchia, ma attualmente vigente, gestione amministrativa della contabilità generale dello Stato, che prevede innanzitutto la perdita degli introiti derivanti dalla bigliettazione, l’attesa delle assegnazioni annuali delle risorse da parte del ministero. Pertanto un programma così incalzante e di complessa attuazione, se privato della sicurezza di risorse sempre disponibili ogni momento, non potrà che subire i ritardi ed i rallentamenti che hanno sempre caratterizzato la gestione operativa di queste strutture”.

Accademia: incassate prime multe per uso illecito immagini David

“Se dipendesse da me vorrei restare a Firenze, ma dobbiamo aspettare la decisione del ministero. Di cose da fare ce ne sono ancora tante” Lo ha reso noto Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia, in occasione della presentazione del bilancio del suo mandato, in scadenza nel 2019.

L’uso illecito a fini commerciali dell’immagine del David ha portato 50.000 euro di sanzioni, pagate dai trasgressori, nelle casse della Galleria dell’Accademia, il museo fiorentino che custodisce il capolavoro di Michelangelo. Cecilie Hollberg a tal proposito ha ricordato l’ordinanza del tribunale di Firenze del 2017 definendola “una vittoria epocale, un apripista a livello nazionale e internazionale”: “Per la prima volta un bene culturale di un museo statale è stato messo sotto tutela consentendo di denunciare coloro che ne sfruttano l’immagine a fini commerciali senza le dovute autorizzazioni”.

“L’ordinanza – ha aggiunto – è una fonte di introiti e un’apripista per tutti i beni culturali italiani, un esempio studiato anche negli altri Paesi europei”. “Alla Galleria dell’Accademia, al momento, ha reso circa 50mila euro, ma è soltanto l’inizio”.

Sempre sul fronte economico, la direttrice ha rivendicato anche la realizzazione del piano di rendicontazione delle mostre fatte che ha permesso di calcolare l’introito di tre esposizioni realizzate tra il 2015 e il 2018: ‘Carlo Portelli. Pittore eccentrico tra Rosso fiorentino e Vasari’, ‘Giovanni Dal Ponte.

Protagonista dell’umanesimo tardogotico fiorentino’, ‘Tessuto e ricchezza a Firenze nel trecento. Lana, seta, pittura’. L’operazione ha reso un utile di un milione di euro. “Dalla mia presa di servizio fino ad oggi – ha detto la direttrice – abbiamo portato a termine un importante lavoro mettendo in ordine le carte amministrative ed è stata una grande soddisfazione”.

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