Novoli, ex centrale Fiat: al lavoro per Urban Centre e spazio espositivo

La ex centrale Fiat di Novoli si appresta a diventare il nuovo Urban Centre e spazio espositivo con terrazza panoramica su Firenze. Sono partiti nel mese di luglio i lavori per dare nuova vita e funzioni alla struttura, con la trasformazione della centrale dismessa in un nuovo polo a vocazione pubblica, culturale, di ascolto e informazione al cittadino. I lavori, che saranno realizzati come oneri a scomputo dall’Immobiliare Novoli, sono stati appaltati al consorzio Conpat aggiudicatario della gara con il progetto redatto da un raggruppamento di giovani professionisti fiorentini coordinati dall’architetto Lorenzo Malavasi dello StudioMAM e in condivisione con la direzione artistica curata dal Comune di Firenze. L’opera ultimata sarà ceduta dall’Immobiliare Novoli al Comune di Firenze. All’apertura del cantiere, dopo gli interventi di messa in sicurezza, era presente oggi l’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re insieme al presidente del quartiere 5 Cristiano Balli. Nel frattempo, sono in via di completamento i lavori nell’adiacente complesso di San Donato per realizzare il nuovo Centro polivalente, per il quale il Comune di Firenze pubblicherà a settembre l’avviso per ricevere manifestazioni di interesse per il progetto da insediare nei nuovi locali e poi individuare il soggetto gestore.

“Abbiamo dato il via a lavori molto attesi che porteranno finalmente a dare nuova vita alla ex Centrale termica di Novoli – ha detto l’assessore Del Re – all’interno di un quartiere sempre più vivo e centrale grazie alle tante funzioni e nuove infrastrutture che negli ultimi anni hanno determinato un cambiamento radicale del volto e della vita di questa parte di città. L’ex centrale Fiat rappresenta un esempio importante di archeologia industriale, che valorizzeremo con più funzioni di apertura e coinvolgimento della cittadinanza: dall’Urban Centre al piano terreno per raccontare come cambia la città allo spazio espositivo nella affascinante sala delle caldaie, alla terrazza pubblica più alta di Firenze dove si gode a 360 gradi un panorama diverso e in qualche modo unico. A dare poi nuovi spazi alla collettività, arriverà presto anche lo spazio polivalente dentro il centro di San Donato, per il quale pubblicheremo a settembre un avviso per cercare proposte di progetti da realizzarvi per una fascia di età dagli 0 ai 99 anni, così come ha chiesto la cittadinanza”.

“Il quartiere di Novoli si candida sempre di più ad essere un nuovo centro cittadino – ha detto il presidente Balli – grazie a tutte le funzioni che negli ultimi anni hanno popolato questo territorio e alle nuove infrastrutture realizzate, che in pochi minuti collegano questo quartiere al cuore della città. Con oggi, completiamo altri due tasselli importanti per la rigenerazione di San Donato quali opportunità per la nostra comunità di vivere nuovi spazi pubblici con funzioni sociali, culturali e di aggregazione importanti e di cui abbiamo sempre più bisogno”.

I lavori alla ex centrale termica Fiat

Il progetto di trasformazione della ex centrale Fiat prevede all’esterno una struttura metallica che richiama il disegno naturale della foglia su oltre 30 metri e una torre leggera per far passare il vento, con pannelli fotovoltaici per generare energia rinnovabile, verde verticale interno e 200 metri di led per illuminare in modo scenografico e celebrare gli elementi simbolici di uno dei più grandi esempi di archeologia industriale di Firenze.

La trasformazione della centrale termica per l’inserimento delle nuove funzioni garantirà al tempo stesso la conservazione dei reperti industriali presenti all’interno della struttura. In particolare, dietro le vetrate del prospetto est sarà recuperata la grande sala delle caldaie con il sistema di scale e passerelle. Al piano terra, l’area di 360mq che si sviluppa tra i basamenti in cemento delle caldaie sarà aperta alla collettività con vocazione culturale e di informazione al cittadino. Lo spazio sarà dotato di servizi igienici, deposito e di un’area libera per incontri ed eventi, pensata per consentire un uso flessibile della struttura nel tempo. L’ingresso principale avverrà dagli spazi pubblici su via di Novoli e dalla nuova scala esterna con i relativi ascensori, ma sarà conservata e ripristinata anche l’originaria scala di collegamento con il piano terra.

La nuova torre della scala e degli ascensori, con oltre 36 metri di altezza, sarà la più alta struttura metallica mai realizzata a Firenze, equivalente a un palazzo di 12 piani, e permetterà di raggiungere la terrazza panoramica realizzata sul tetto della centrale. Sul perimetro della copertura sarà realizzata una nuova delimitazione di sicurezza in vetro per fruire liberamente di una visuale unica verso il centro di Firenze e una struttura metallica ombreggiante per i fruitori, nella quale troveranno posto anche i pannelli fotovoltaici che alimenteranno i nuovi servizi. Sulla terrazza panoramica sarà ricostruita la ciminiera abbattuta per motivi di sicurezza, con un progetto che prevede il mantenimento del profilo originale attraverso una leggera struttura di lamelle metalliche e la riproduzione della caratteristica colorazione bianca e rossa necessaria per migliorare la visibilità nelle vicinanze dell’aeroporto. Sia la terrazza che i due livelli sottostanti saranno dati in gestione dal Comune per la realizzazione del ristorante panoramico più alto della città.

L’intero complesso dello stabilimento Fiat fu progettato dell’ingegnere torinese Vittorio Bonadè Bottino negli anni trenta e completato tra il 1938 e il 1939. L’edificio della centrale era destinato a contenere le due caldaie per la produzione di vapore e quindi energia elettrica alimentate dalla lignite autarchica.

Il Centro polivalente di San Donato

Per promuovere la vocazione culturale e sociale dell’area di Novoli e creare un punto di riferimento per i cittadini, il Comune di Firenze pubblicherà a settembre un avviso con l’obiettivo di individuare un progetto da realizzarsi all’interno dei vari spazi presenti all’interno del centro di San Donato, i cui lavori sono in corso di ultimazione, per poi metterlo a bando al fine di individuare il futuro soggetto gestore degli spazi.

Il nuovo centro polivalente è articolato su due livelli, al primo e secondo piano dell’edificio principale per una superficie complessiva di circa 2050 mq così suddivisa: 1300mq al primo piano, di cui 770 mq salone a triplo volume; 250 mq cinque sale insonorizzate (50 mq l’una); 100 mq sala informatica insonorizzata; 180 mq di servizi e percorsi (uffici con desk al pubblico, bagni, depositi). Il secondo piano ha una superficie di 750 mq di cui: 220 mq sala polivalente; 50 mq salette insonorizzate; 110 mq sala incontri; 100 mq sala relax; 290 mq di servizi e percorsi (uffici con desk pubblico, bagni, depositi). I due spazi, uniti nella funzione al pubblico, avranno due ingressi separati, uno al primo e l’altro al secondo piano, serviti dalle scale mobili e dall’ascensore del complesso. Il centro è concepito per un utilizzo polivalente e intergenerazionale basato su un alto livello di insonorizzazione.

I progetti dovranno garantire che nel centro siano svolte attività pubbliche di libera fruizione (gratuite o a pezzi particolarmente calmierati), rivolte prioritariamente ai giovani e ai bambini con spazi dedicati, alla socialità, condivisione e gioco, nonché all’apprendimento delle arti creative contemporanee e della produzione multimediale con particolare attenzione all’uso delle nuove tecnologie; attività e iniziative culturali, artistiche e di intrattenimento di carattere intergenerazionale; attività formative/lavorative come, ad esempio, sale-studio, laboratori per lo sviluppo e il perfezionamento professionale, spazi per il co-working. Le attività che avranno luogo nel centro polivalente, compresa una limitata attività di somministrazione per i fruitori del centro, potranno avere per il gestore anche natura economica per il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario dell’intero progetto e, nell’ottica della maggiore fruibilità e sostenibilità della struttura e di una migliore programmazione che garantisca il massimo utilizzo del centro come spazio polifunzionale a disposizione della collettività. L’Amministrazione comunale potrà utilizzare gli spazi del centro polivalente per lo svolgimento di occasionali attività istituzionali.

Partono i lavori all’ex Panificio militare di Firenze

Sono partiti i lavori per la realizzazione della nuova Esselunga nell’ex Panificio Militare con riqualificazione dell’area di via Mariti e Ponte di Mezzo.

Dopo 50 anni di abbandono, l’intervento porterà alla trasformazione di un complesso chiuso e fonte di degrado in un’area aperta ai cittadini, costituita dalla struttura commerciale ma anche da un giardino e un parcheggio di superficie, entrambi di uso pubblico. L’intervento previsto nel Regolamento Urbanistico vede una riduzione della superficie da ricostruire da 10mila a 8mila metri quadrati.

“Finalmente l’area dell’ex Panificio militare si appresta a trovare la sua nuova vocazione di servizio e apertura ai cittadini – ha detto l’assessora all’Urbanistica Cecilia Del Re – con un progetto di rinascita improntato alla sostenibilità ambientale e a misura di quartiere, dando risposte su verde, mobilità ciclabile e soluzioni di parcheggio. Un intervento che attiverà un cantiere da 90 persone in media con punte di 150 lavoratori negli ultimi mesi e, a regime, darà lavoro a circa 200 persone contribuendo in questa fase di difficoltà anche a portare benefici dal punto di vista dell’occupazione per la città”.

“Dopo molto tempo iniziano i lavori per una trasformazione attesa – ha aggiunto il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli –, che negli anni ha assunto una forma equilibrata e porterà importanti opere come il parco pubblico, la riqualificazione di via Mariti e via del Ponte di Mezzo fra via dei Marignolli e via Mariti, il completamento della ciclabilità nell’asse Dalmazia San Donato e la possibilità di attenuare le difficoltà di parcheggio con l’ipotesi di avere la possibilità di accesso al parcheggio sotterraneo da parte della residenza. Credo che l’avvio dei lavori sia una buona cosa per il Quartiere 5”.

Realizzato negli anni venti del novecento, il complesso è stato utilizzato come Panificio Militare fino al 1936 per fornire generi di prima necessità alle strutture militari della città; in seguito è stato utilizzato solo come magazzino e rimessa. Dismesso definitivamente alla fine degli anni ’70 è stato poi abbandonato. Con il piano di recupero, il complesso (attualmente chiuso) sarà reso ‘permeabile’ al tessuto urbano circostante attraverso un sistema di percorsi, spazi e funzioni che rivitalizzeranno e riqualificheranno l’area. Nel dettaglio, sono previsti oltre 5200 mq di aree di uso pubblico suddivise tra un giardino (oltre 3100 mq all’angolo fra via Ponte di Mezzo e via Mariti) e un parcheggio alberato a raso (oltre 2100 mq con accesso e uscita da via Mariti).

I due livelli interrati sono destinati a parcheggio di servizio alla struttura commerciale per circa 536 posti auto. Esselunga si è assunta, oltre alla realizzazione a proprie spese dell’area verde a uso pubblico e del parcheggio ad uso pubblico fra via Mariti e via Ponte di Mezzo, un impegno complessivo di oltre 4milioni di euro in opere di urbanizzazione e riqualificazione della zona, tra cui: la realizzazione di un nuovo percorso ciclabile lungo via Mariti (lato Panificio) da piazza Dalmazia a viale Redi; la realizzazione di una rotatoria tra via del Ponte di Mezzo e via dei Marignolli, nonché tra via Mariti e via Giovanni da Empoli; la sistemazione e riqualificazione del parterre centrale alberato di via Mariti; l’estensione del parterre centrale alberato nel tratto di via Mariti tra via del Ponte di Mezzo e piazza Dalmazia; la riqualificazione dell’area verde adiacente al bar Strizzi Garden; il finanziamento del ponte che il Comune realizzerà per l’attraversamento ciclo-pedonale del torrente Mugnone.

🎧 Orti urbani, mobilità dolce, spazi verdi: le 800 proposte ambientaliste, Firenze Respira

‘Firenze Respira’: presentato il percorso partecipativo cittadino per una transizione ecologica che metta al centro le politiche ambientali

Oltre 12mila persone coinvolte, in presenza e online, con un totale di circa 800 proposte presentate sulla mappa interattiva e durante gli eventi. Sono i numeri del percorso di partecipazione ‘Firenze Respira’ – realizzato in modo integrato con ‘Firenze Prossima’ -, per l’adozione del primo Piano del verde del Comune di Firenze, che ha registrato 445 partecipanti attivi ai Point Lab e alle mappature nei Quartieri e 106 partecipanti attivi ai confronti online.

Dal parco delle Cascine all’Albereta, dai giardini di viale Tanini a viale Strozzi, all’Argingrosso e al Mensola, fino agli spazi verdi a dieci minuti da casa in tutti i quartieri: i cittadini sposano la visione ambientalista e la necessità di una transizione ecologica che metta al centro una città sempre più verde, non solo nell’aspetto ma anche nelle modalità di fruizione dell’ambiente urbano. E avanzano proposte per la creazione di impianti e attrezzature per l’attività all’aria aperta gratuita e i percorsi vita per anziani.

Tra le richieste anche la creazione di orti didattici, la messa a dimora di nuovi alberi per garantire la biodiversità e combattere così le isole di calore. “In questo modo – ha detto l’assessore all’ambiente Cecilia Del Re che oggi ha presentato i risultati del percorso di partecipazione realizzato con ReteSviluppo – possiamo affrontare con una visione di lungo respiro il tema del verde in città e non più in modo episodico o marginale. Le infrastrutture verdi sono importanti quanto le grandi infrastrutture di mobilità, con benefici importanti per l’ambiente e per la vivibilità degli spazi pubblici aperti”.

In podcast: intervista con l’assessora all’ambiente del Comune di Firenze, Cecilia Del Re a cura di Monica Pelliccia

Firenze insolita 2021, arrivano i contributi per eco-iniziative

Promuovere e sostenere iniziative che contribuiscano a valorizzare la Firenze ‘insolita’ e i 17 comuni dell’ambito fiorentino puntando su sostenibilità e turismo outdoor. È l’obiettivo del nuovo avviso promosso dall’assessorato al Turismo del Comune di Firenze per supportare, con un cofinanziamento di 5mila euro a progetto, interventi destinati non solo a turisti ma anche a cittadini per un importo totale di circa 140mila euro. Tutte le iniziative finanziate saranno inserite sul portale e sulla app Feel Florence.

“Dopo il boom di richieste e progetti realizzati grazie al bando dello scorso anno, che è pure valso a Firenze il premio come migliore Destinazione creativa 2021 – ha detto l’assessora al Turismo Cecilia Del Re –, torniamo a sostenere nuove proposte di valorizzazione del territorio per turisti e cittadini con nuovi contributi nel quadro delle linee di indirizzo intraprese da questa amministrazione, dalla sostenibilità al decentramento dei flussi e ad una narrazione insolita. Un intervento in grado di coinvolgere anche la cittadinanza per far conoscere sempre di più mete e storie meno conosciute del nostro territorio, mappandole dentro il progetto Feel Florence perché possano essere un bene condiviso”.

L’avviso si articola su due misure: ‘Firenze insolita’ e ‘Firenze sostenibile e outdoor’. Firenze insolita punta su progetti di valorizzazione della città, della sua storia, dei percorsi meno noti, in grado di attrarre visitatori e incuriosire anche i cittadini attraverso esperienze e itinerari originali, studiati ad hoc e arricchiti da contaminazione con altri settori (artigianato artistico, attività storiche, tradizioni popolari, cucina, teatro, cinema, musica, danza). Firenze sostenibile e outdoor sostiene progetti di valorizzazione della città e del territorio circostante, prevalentemente in chiave outdoor, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, all’ecologia, all’educazione dei più giovani, ai percorsi “green”, alla mobilità sostenibile, alla scoperta di un territorio spesso inesplorato, che parte da Firenze, dalle sue ville e giardini nascosti, per estendersi ai comuni limitrofi, all’anello del Rinascimento e ai tanti cammini da cui la città è attraversata.

I contributi saranno assegnati a iniziative realizzate nel 2021 in forma di co-finanziamento delle spese per la realizzazione diretta degli interventi. I contributi saranno assegnati fino a un massimo di 5mila a progetto e fino a copertura massima dell’85% dei costi delle spese ammissibili. I progetti potranno essere presentati da soggetti senza scopo di lucro, con o senza personalità giuridica; enti o società di formazione, scuole e istituti pubblici e privati. L’avviso è pubblicato sulla rete civica del Comune di Firenze; c’è tempo fino al 19 luglio per presentare le domande.

“Grazie a Bio”: parte il progetto food della Fondazione Ciai

Una start up digitale, un nuovo modo di fare la spesa, primo e unico in Italia anche perché devolve ogni giorno una percentuale in beneficenza per ogni singolo acquisto: il 5% alla Fondazione Claudio Ciai (www.fondazioneclaudiociai.com)

Dalla carne del Mugello, il riso maremmano, la verdura e la frutta di giornata di Fiesole, Scandicci, San Vincenzo, il peperoncino dal Pisano, la farina dall’Antella, il miele dall’aretino. sono questi alcuni degli oltre  300 prodotti  provenienti dall’area fiorentina e da tutta la Toscana, che si potranno ordinare on line, con la spesa che  verrà consegnata a domicilio in 24 ore. prodotti rigorosamente naturali, biologici e solidali.Il progetto è stato ideato a tre giovani amici – Alessandro de Vivo, Amanda Curvello e Francesco Ciai – e si chiama “Grazie a Bio” e devolverà  ogni giorno una percentuale in beneficenza per ogni singolo acquisto: il 5% alla Fondazione Claudio Ciai (www.fondazioneclaudiociai.com) per le vittime di incidenti stradali.

L’inaugurazione oggi nella sede in viuzzo dei Bruni 14,  in zona Cure, presenti l’assessore del Comune di Firenze all’ambiente e all’agricoltura Cecilia Del Re , l’assessore comunale alle attività produttive Federico Gianassi ( e il vicepresidente Commissione sanità, welfare, casa e sport del consiglio regionale toscano Andrea Vannucci che ha dichiarato: ”’Grazie a Bio’ mette insieme innovazione, sostenibilità e solidarietà coinvolgendo attività che ci rendono orgogliosi di avere una Regione attenta alle necessità di tutti”.

Gli utenti possono scegliere anche di donare ‘spese solidali’ per associazioni del territorio a rotazione, la prima è Milano 25 Onlus gestita dalla nota tassista ‘Zia Caterina’ che accompagna i bambini a curarsi negli ospedali di Firenze. Grazie a Bio’ sostiene poi le organizzazioni non-profit, dai biscotti di Dynamo Camp a Pistoia alle tovagliette di Made in Sipario, punta a contrastare gli effetti collaterali della pandemia che stanno pesando anche sull’agricoltura e offre consigli utili di un gruppo di esperti.

Le consegne vengono effettuate tutti i giorni dal lunedì a venerdì oppure si può ritirare la spesa direttamente presso il magazzino, su appuntamento. Per maggiori dettagli: www.grazieabio.com, Instagram @grazieabio, Facebook @grazieabio, tel. 338-6620356.

🎧 Piano di gestione Unesco, al via il percorso per il piano del centro storico

Firenze, cambiamenti climatici, vivibilità, residenza e commercio nel centro storico, gestione del sistema turistico e della mobilità, aree verdi e spazi pubblici aperti; ma anche evoluzione verso un ‘sito diffuso’ incentrato sul sistema delle mura, delle porte, delle torri e del fiume come elementi di collegamento fra centro storico, paesaggio e periferia. Saranno questi gli elementi che nel merito caratterizzeranno il nuovo Piano di gestione Unesco del centro storico.

Le linee guida sono state illustrate oggi dall’assessora all’Urbanistica, ambiente, turismo e Piano di gestione Unesco Cecilia Del Re. Nel metodo, i nuovi assi dell’aggiornamento del Piano riguarderanno la valutazione di impatto sul patrimonio, la tutela del sito in relazione alla buffer zone e l’attenzione al paesaggio storico urbano in linea con gli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite.

“Sarà il primo Piano di gestione Unesco che si relazionerà in maniera strutturata con la Buffer Zone – ha detto l’assessore Del Re – e quindi con l’area della cintura metropolitana, che dallo scorso anno abbiamo inserito nella cartografia del regolamento urbanistico;  ma sarà anche il primo aggiornamento del Piano che affronterà il tema dei cambiamenti climatici in relazione alla conservazione del sito patrimonio mondiale e allo sviluppo sostenibile incentrato sull’interesse delle nuove generazioni. Nelle settimane scorse, insieme all’Ufficio Unesco della Città di Firenze abbiamo dato il via al percorso di stesura del nuovo Piano di gestione: dopo gli incontri con le diverse direzioni del Comune e il comitato di pilotaggio, è ora il momento del coinvolgimento della popolazione e dei diversi attori interessati per aggiornare i progetti strategici e individuare nuove azioni da integrare e monitorare nei prossimi cinque anni. Il piano Unesco dovrà agire in maniera armonica e sinergica con il nuovo Piano operativo e il futuro Piano del verde per permettere una gestione integrata dell’intero sito, non solo a livello comunale ma metropolitano, e mettere al centro la valorizzazione del patrimonio per il benessere dei cittadini di oggi e di domani. Anche la valutazione di impatto sul patrimonio sarà uno strumento utile in ottica di tutela del sito e per dare cogenza al piano stesso: è stato anche grazie ad alcuni indirizzi e “minacce” che erano stati mappati nel piano che nello scorso mandato abbiamo vinto molti contenziosi al Tar, come quello sul blocco di nuove attività alimentari in centro storico o sull’eliminazione delle pedane dei dehors in alcune aree strategiche della città”.

“Il nuovo Piano di gestione si viene a configurare in un periodo estremamente complesso della nostra storia, non solo come città ma come umanità – ha detto il responsabile Ufficio Firenze Patrimonio mondiale Carlo Francini -. In questo quadro di criticità che disegna un futuro diverso, affrontare il tema della gestione di un sito patrimonio mondiale rafforzando la responsabilità e consapevolezza della comunità è importante e strategico in chiave di ripartenza. Un processo di coinvolgimento e partecipazione, legato anche al Piano operativo, in un’ottica di salvaguardia attiva del patrimonio da parte di tutti e di definizione di un piano di gestione per vivere questo patrimonio in modo pieno e soddisfacente”.

Il nuovo Piano di gestione andrà ad aggiornare quello adottato per la prima volta nel 2016 e dovrà essere approvato entro la fine del 2021: il Piano dovrà individuare le modalità di gestione e valorizzazione del sito, analizzando criticità e opportunità dal punto di vista culturale, ambientale e socioeconomico, anche attraverso il coinvolgimento dei diversi attori interessati. Gli indirizzi del Piano di gestione saranno infatti oggi al centro anche del primo incontro pubblico in presenza del percorso di partecipazione ‘Firenze Prossima’, in programma alle Murate per il Quartiere 1, a cui prenderanno parte anche l’ufficio Firenze Patrimonio mondiale e rapporti con l’Unesco e l’ufficio Urbanistica.

Sei le macroaree di intervento del Piano di gestione Unesco: governance del sito; relazioni istituzionali e partecipazione; conservazione e conoscenza del patrimonio; vivibilità, commercio e residenza nel centro storico; gestione del sistema turistico; ambiente e cambiamenti climatici; sistema della mobilità. Tra i temi, la crescita della consapevolezza dell’evoluzione della città e del territorio metropolitano con il progetto Firenze Patrimonio mondiale – Museo diffuso, incentrato sul sistema delle mura, delle fortezze, delle porte e delle torri come elemento di collegamento tra città e periferia; la possibile estensione del perimetro della Core Zone con l’inclusione di San Miniato; l’integrazione e inserimento della tabella dei valori e degli attributi di eccezionale valore universali e potenziali; l’attenzione a nuove tematiche come gestione del rischio, cambiamenti climatici, turismo e residenza, approccio al paesaggio storico urbano, valutazione di impatto sul patrimonio.

In podcast l’intervista all’assessora all’Urbanistica, ambiente, turismo e Piano di gestione Unesco Cecilia Del Re, a cura di Gimmy Tranquillo.

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