Hollberg: ‘Firenze è diventata una meretrice’ , bufera su direttrice Accademia

Protesta la vicesindaca Alessia Bettini, mentre Renzi chiede le dimissioni. La direttrice: “Mi dispiace, non volevo offendere Firenze”

“Una volta che la città è diventata meretrice, sarà difficile farla tornare vergine. Se non si mette adesso un freno assoluto, non vedo più speranza” sono queste le parole pronunciate oggi da Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia, parlando del  turismo. Parole che hanno subito scatenato una polemica.

La vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini ha replicato definendo “deliranti” le dichiarazioni di Hollberg. “Definire Firenze una prostituta è l’offesa più grave mai sentita da una persona, che peraltro ricopre un ruolo istituzionale così rilevante – aggiunge -. Per la direttrice del museo dunque i fiorentini sarebbero figli di una meretrice e i turisti clienti di una meretrice? Hollberg offende la storia di Firenze, dove ha lavorato, offende il lavoro di migliaia di persone e soprattutto offende i fiorentini, proprio lei che, da non fiorentina, a Firenze deve moltissimo. Mi auguro che torni indietro sui suoi passi e chieda scusa per un’accusa così infamante”.

“Definire Firenze una meretrice credo sia un’offesa di una gravità inaudita verso tutti i fiorentini. Firenze dà lavoro a migliaia di persone, anche alla direttrice Hollberg. Credo ci voglia rispetto per la storia della nostra città e la nostra comunità. Ha fatto bene la vicesindaca Bettini a rispondere”. Lo sostiene il sindaco di Firenze Dario Nardella.

“Presenterò al ministro Sangiuliano una interrogazione sulle frasi vergognose della direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg. Definire Firenze una meretrice è inaccettabile. La Hollberg deve scusarsi o dimettersi”. Lo dichiara in una nota il senatore di Italia Viva Matteo Renzi.

“Reputo gravi e offensive la parole della direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg su Firenze. Firenze è una meravigliosa città che rappresenta una parte rilevante della nostra identità e storia nazionale. Offenderla significa colpire tutta l’Italia e i nostri sentimenti. La direttrice Hollberg, nominata dal mio predecessore, rappresenta lo Stato e il patrimonio italiano e non può adoperare questo linguaggio. Valuterò, alla luce della normativa vigente, tutte le iniziative del caso”. Lo dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

“Mi dispiace aver usato le parole sbagliate, lungi da me offendere qualcuno, tantomeno i fiorentini che come me vivono quotidianamente questa città. Una città che amo, che ha ricambiato tutto il mio affetto e che ormai è la mia casa. Quello che intendevo dire è che Firenze deve essere testimone per tutta Italia di un turismo sempre più consapevole, non mordi e fuggi”. È quanto precisa, in una nota, Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, riguardo alle sue dichiarazioni di stamattina. “Noi – aggiunge Hollberg – con la Galleria dell’Accademia di Firenze abbiamo cercato di concentrare tutte le nostre energie, come raccontato anche stamani in conferenza stampa, nel far sì che il museo diventasse di tutti e valorizzasse ogni sua parte straordinaria, non fermandosi alla visita solo per ammirare il David ma tutti i suoi capolavori”.

Il David ‘in tribunale’ e la sentenza salva identità culturale

Dopo la vittoria del 2017, quando il Tribunale di Firenze accordò tutela all’immagine del David di Michelangelo inibendone l’uso illecito a fini commerciali, la Galleria dell’Accademia di Firenze ottiene un altro decisivo risultato: per la prima volta si afferma, in una pronuncia di merito,  l’esistenza del diritto all’immagine dei beni culturali quale espressione del diritto costituzionale all’identità collettiva dei cittadini.

Intervista di Chiara Brilli a Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze.

Hackerato il profilo facebook della Galleria dell’Accademia. Hollberg: “gravi ritardi di Meta”

Firenze, l’attacco hacker alla pagina Facebook della Galleria dell’Accademia è avvenuto il 7 marzo, subito era stato chiesto un intervento da parte dei tecnici Meta, ma ad oggi la pagina hackerata ancora non è stata chiusa.

La Galleria dell’Accademia di Firenze ha subito un attacco hacker ad inizio marzo, che era stato denunciato immediatamente alla procura, con la quale sta collaborando in queste ore. Cecile Hollberg, la direttrice della Galleria, attraverso una nota ha evidenziato i “gravi ritardi” nella gestione della sicurezza da parte dei responsabili di Meta, l’impresa statunitense che controlla i servizi di rete sociale Facebook e Instagram, ma anche i servizi di messaggistica istantanea WhatsApp e Messenger.

“Dal 7 marzo è stato richiesto un intervento tempestivo nel chiudere la pagina – ha detto la direttrice -. Purtroppo dopo numerosi solleciti, nonostante i tecnici avessero garantito una soluzione entro 48 ore non abbiamo ricevuto ancora risposta dal social network”.

“Chi cura le pagine social del museo – ha spiegato inoltre Hollberg – è in contatto con i tecnici di Meta, l’impresa statunitense che controlla i servizi di rete sociale Facebook e Instagram, per bloccare le attività non autorizzate sulla pagina e recuperarne il pieno accesso e la gestione. Al momento, in attesa di un intervento dei tecnici del social network, è stata aperta una nuova pagina su Facebook https://www.facebook.com/GalleriaAccademiaFirenze/“.

🎧 Galleria Accademia: il 50% dei visitatori è under 25

Presentato il report 2016-2022 della Galleria dell’Accademia di Firenze. La direttrice Hollberg “stiamo andando benissimo, le prenotazioni vanno alla grande, abbiamo degli overbooking”

“”Un  2020 di cui siamo molto orgogliosi poiché, nonostante le limitazioni dovute dalla pandemia, il 50% dei nostri visitatori avevano meno di 25 anni. In questi anni sono state acquisite 15 nuove opere, scansionati 24.176 documenti dell’importante archivio Lorenzo Bartolini, i grandi cantieri hanno interessato 3000mq della superficie museale, 50 video e 20 podcast sono stati realizzati per raccontare la Galleria” lo ha detto Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze presentando il report 2016-2022.

Il report è diviso in sezioni dedicate a tutte le attività e i progetti portati avanti in questi anni: dai progetti educativi e didattici alle collaborazioni con scuole, università e istituzioni internazionali; dalle mostre alle conferenze; dalle campagne fotografiche alle nuovissime tecnologie applicate per la conservazione e valorizzazione delle opere.

“La Galleria dell’Accademia è il barometro del turismo più di tutti gli altri musei della città: noi abbiamo numeri importantissimi che da gennaio ad oggi sono già più che raddoppiati, e ieri abbiamo raggiunto un nuovo picco oltre i 5.100 visitatori che addirittura sono più di quelli che avevamo la prima domenica del mese di aprile del 2019. Stiamo andando benissimo, le prenotazioni vanno alla grande, abbiamo degli overbooking”  ha aggiunto la  direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze . “In questo momento il 65% dei visitatori della Galleria sono italiani – ha aggiunto – ma la situazione sta cambiando con tutti questi turisti che tornano in città. Sono contenta che vengano gli italiani, i numeri sono veramente enormi e se gran parte sono italiani significa che stanno riscoprendo il loro patrimonio e questo è importantissimo”.

Coronavirus, musei: Uffizi pronti a riaprire, Accademia rimane chiusa

 Schmidt: Uffizi pronti riaprire ma senza festa, abbiamo carte in regola per garantire il distanziamento sociale’. Hollberg: Accademia non apre, mancano condizioni, Bargello aspetta indicazioni Roma, Comune valuta i suoi musei

“Le Gallerie degli Uffizi sono pronte a ripartire: ovviamente con i tempi e le modalità comunicate e stabilite” da governo e Mibact: “Apriremo, ma senza alcun trionfalismo e senza festa, perché l’emergenza epidemiologica non è ancora finita. La crisi va avanti e occorre molta attenzione”. “Premesso questo, riattivare i luoghi dell’arte, in questo momento storico, è molto importante. È un bene consentire di nuovo, in un frangente così difficile, alle persone l’accesso ai luoghi dell’arte e della bellezza, che tanto conforto possono portare”. Così Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi.
Sulle modalità di accesso al museo “abbiamo tutte le carte in regola per poter far rispettare le norme sul distanziamento sociale: per portare un esempio, già in condizioni pre-Covid alla Galleria degli Uffizi il limite di compresenza era di 900 persone, il che significa in media 22 metri quadrati a disposizione di ogni persona”: questo numero ora “verrà ulteriormente ridotto”. Inoltre “per scaglionare l’ingresso” ed evitare assembramenti, “potremo fare uso del nostro algoritmo, sviluppato per abbattere le file con l’Università de L’Aquila, riadattandolo a una funzione di gestione del flusso dei visitatori”.
Schmidt ha anche spiegato che “tre mostre speciali sono praticamente pronte a essere aperte” subito “nelle settimane successive all’apertura”. Si tratta della “grande retrospettiva sulla pittrice del Seicento Giovanna Garzoni, vera e propria ‘bella addormentata’ di Palazzo Pitti, che sarà inaugurata, con una cerimonia virtuale, già pochi giorni dopo la riapertura”, poi della mostra sulle Miniature medievali recuperate dal Comando Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri e della prima monografica dedicata a Giuseppe Bezzuoli.
“Naturalmente in questa fase intermedia – ha concluso il direttore – mancheranno i visitatori internazionali, ma proprio questo consentirà una permanenza più calma, rilassata, con maggior spazio e tempo per godersi gli Uffizi e le loro opere.
Quest’estate i nostri musei offriranno un’esperienza unica, come non era possibile viverla da oltre mezzo secolo”.

Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia, spiega invece  che “riaprire non è una cosa semplice, devono essere prese tutte le misure per garantire la massima tutela al personale e ai visitatori”, quindi, sottolinea, “noi non saremo tra i musei che apriranno il 18 maggio: per quella data non avrò nemmeno le mascherine per tutti i dipendenti, ci vorrà più tempo”.
“Il nostro è un museo complesso e io non apro finché non siamo pronti per garantire sicurezza e sanità al pubblico – aggiunge Hollberg -, in questo momento non ci sono le condizioni. E non credo ci siano prima di giugno, non voglio rischiare”.
Per quanto riguarda il Bargello e i musei collegati a questo circuito, la direttrice Paola D’Agostino fa sapere di essere ancora in attesa delle indicazioni ministeriali sulle modalità di apertura e su una serie di linee guida che dovranno arrivare da Roma.
Incerto sulle modalità di riapertura dei musei comunali l’assessore alla cultura, Tommaso Sacchi, spiega: “Dal 18 maggio potranno riaprire i musei e le biblioteche. I nostri uffici sono già al lavoro per studiare le nuove prescrizioni che ci consentiranno di farci trovare pronti, ma adesso è prematuro fare ipotesi di quanti musei apriremo e come” e “lo stesso vale per le biblioteche comunali dove stiamo lavorando per garantire almeno il sistema di prestito nella nuova fase. Sicuramente ci atterremo alla nuove norme in tema di flussi e sanificazioni: stiamo studiando un sistema di prenotazioni per accessi limitati ed evitare code agli ingressi”.

Firenze, presidio lavoratori museali: “Senza risposte sarà sciopero”

Lavoratori dei servizi museali di Firenze a rischio: stamani presidio con Cgil-Uil di categoria. Venerdì incontro a Palazzo Vecchio con l’amministrazione comunale

Stamani decine di lavoratori di Opera, con Filcams Cgil e UilTucs, hanno fatto un presidio e un volantinaggio a Firenze davanti alla Galleria dell’Accademia.

“L’agitazione è dovuta al fatto che – spiega un comunicato di Cgil Toscana – le gare d’appalto per i servizi museali fiorentini, definite da Consip e relative alle biglietterie, accoglienza e bookshop di Uffizi, Palazzo Pitti, Accademia e Museo di San Marco, “mettono a rischio occupazione, diritti e salario (che potrebbe calare del 30%) dei circa 300 dipendenti di Opera. Una situazione già denunciata dai lavoratori attraverso volantinaggi e altre iniziative di sensibilizzazione di cittadini e visitatori (sul tema c’è stato anche un incontro col direttore degli Uffizi Schmidt). Per il presidio di oggi è stata scelta l’Accademia anche perché la direttrice Cecilie Hollberg, sulla questione dei rischi occupazionali, tace. Al presidio di stamani è arrivato anche l’assessore comunale Federico Gianassi in segno di solidarietà: venerdì 8 marzo lavoratori e sindacati saranno ricevuti alle 10:45 a Palazzo Vecchio da lui e dal sindaco Nardella per discutere della vertenza.”

“Il sindacato – continua Cgil Toscana -, rivendicando il rispetto di quanto sottoscritto con il Mibac stesso in materia di clausole sociali, chiede l’intervento diretto del Ministro per beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, per evitare che queste gare di appalto, già bandite da Consip o in via di definizione, possano peggiorare le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici impiegati e conseguentemente i servizi per i cittadini. Il sindacato in tal senso fa appello anche al sindaco Nardella e alle sei ditte che hanno superato la preselezione del bando Consip e corrono per l’assegnazione del servizio. Senza risposte, sarà proclamato lo stato di agitazione e successivamente all’orizzonte c’è un grande sciopero dei musei fiorentini”.

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