Bambina scomparsa, ispezioni a tappeto nello stabile accanto all’ex Astor. Ma Kata non si trova

Sono fasi delicate nella ricerca della piccola Kata, la bambina scomparsa sabato scorso a Novoli e di cui si sono perse le tracce. In questo momento è in corso un’ispezione delle forze dell’ordine nell’immobile accanto all’ex hotel Astor, lo stabile occupato in cui la bambina vive con la madre.

Sono stati fatti intervenire i vigili del fuoco e il condominio ispezionato è quello di via Boccherini 34. Una squadra con un camion è entrata nel cortile del palazzo dove ci sono i garage per dare apporto tecnico agli investigatori, presumibilmente per aprire delle serrande o approfondire le ricerche negli scantinati dell’immobile. Vengono controllati i tombini dei pozzi neri alla ricerca di Kata, la bambina scomparsa.

ll pm Christine von Borries sta coordinando l’ispezione dei carabinieri. Sul posto anche il colonnello Angelo Murgia comandante del nucleo investigativo dell’Arma a Firenze. Con loro è tornato dalla procura all’immobile occupato anche il fratellino di Kata. Il bimbo e lo zio sono stati sentiti nel pomeriggio. Secondo quanto emerge, il racconto del bimbo potrebbe aver fornito nuove indicazioni utili per le ricerche della bambina scomparsa, visto che la perquisizione è scattata proprio dopo il colloquio con gli inquirenti. In strada si sentono voci di bambini che provengono dall’interno dell’ex hotel. I carabinieri sono presenti al momento in entrambi gli immobili.

kata bambina scomparsa

Un militare ha suonato a un nominativo tra i 19 pulsanti di altrettanti appartamenti dello stabile di via Boccherini 34 e ha annunciato di dover notificare un atto di perquisizione. I militari stanno ispezionando sia l’interno sia l’esterno del condominio, in particolare l’area dei garage. Alcuni militari camminano avanti e indietro varcando il muro di perimetro fra questa proprietà condominiale e l’ex hotel Astor. Una mezza dozzina di investigatori del comando provinciale è tornata, percorrendo i resede interni dei due immobili, al cortile dell’ex albergo e ha risalito le scale che portano anche all’alloggio dove vive la famiglia della bambina scomparsa.

Aggiornamento ore 21 – Le nuove ispezioni condotte per buona parte del pomeriggio nel palazzo occupato dove vive Kata e in quello a fianco hanno avuto esito negativo. Lo si apprende dagli investigatori.

Bambina scomparsa, interrogatori in corso. La zia: “C’è una speranza”

Interrogatori a tappeto all’interno dell’ex hotel Astor, ma anche una dichiarazione, quella della zia, che farebbe ben sperare circa il ritrovamento della piccola Kata, la bambina di origine peruviana scomparsa sabato scorso a Firenze.

Rispetto ai giorni scorsi “abbiamo una speranza in più, non posso dire che cosa, ma noi abbiamo questa fede”, questa fiducia. Lo ha detto Elisa Suarez, zia della bambina scomparsa parlando coi giornalisti. “I carabinieri non ci hanno detto ancora nulla di come stanno avanzando – ha aggiunto -, anzi vorremmo sapere di più ma stanno lavorando e vogliono avere la certezza prima di dirci qualcosa”. Quanto a Kathrina, la madre in ospedale per aver ingerito della candeggina, “lei sta male – spiega la cognata – ma ora è stabilizzata in ospedale. L’abbiamo sentita al telefono, dovrebbe restare ricoverata fino a domani alle 5, ma dipende da come si sente, da come i medici la vedono”.

Intanto gli investigatori dei carabinieri stanno interrogando a tappeto tutti gli occupanti che incontrano all’interno dell’ex hotel Astor di Firenze chiedendo se hanno notizie utili a rintracciarela bambina scomparsa da sabato dalla struttura, o altre relative a delineare il contesto di abusivismo in cui la piccola vive. Le forze dell’ordine “sentono tutti, vanno da chi abita ogni camera, li fermano uno a uno”, ha detto una parente della bimba che vive dentro l’ex albergo. gli agenti “entrano a vedere dentro gli alloggi”.

E nell’ambito di questi colloqui gli inquirenti che si occupano della scomparsa della piccola Kata stanno ascoltando anche il fratellino della bambina, che ha 7 anni, per ricostruire le ultime ore prima della sparizione della sorella, avvenuta sabato 10 giugno. Sul caso della piccola si indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione, l’inchiesta è coordinata dalla Dda e gli accertamenti sono affidati ai carabinieri. Si sta valutando anche una segnalazione arrivata nelle scorse ore circa un avvistamento a Bologna.

Oltre 20 carabinieri, arrivati poco prima delle 17:30 in via Boccherini a Firenze, sono poi entrati nel condominio al civico 34, a fianco del palazzo occupato dove vive la piccola Kata, per quello che sembra annunciarsi come una perquisizione. I militari, in divisa e in borghese, avrebbero raggiunto i piani superiori dello stabile e anche il cortile.

Kata, scomparsa a Firenze. La madre è in ospedale dopo aver ingerito candeggina. Gli aggiornamenti

Terzo giorno di ricerche della piccola Kata, la bambina peruviana scomparsa dall’ex hotel Astor di Novoli nel pomeriggio di sabato. I carabinieri hanno effettuato anche ieri sera controlli e sopralluoghi con i cani in uno stabile vicino al palazzo occupato. Da quanto appreso i sopralluoghi avrebbero avuto esito negativo.

Intanto la madre della piccola Kata ha trascorso la notte in ospedale, al pronto soccorso, dove è stato trasportata nel tardo pomeriggio di ieri perché avrebbe ingerito una piccola quantità di candeggina. La stessa cosa aveva fatto anche il padre, che attualmente si trova detenuto presso il carcere di Sollicciano per piccoli reati contro il patrimonio.

Nella serata di ieri c’è stata anche una fiaccolata. L’iniziativa, organizzata dagli inquilini dello stabile occupato dove la piccola vive con la madre e il fratellino, ha visto la partecipazione anche della comunità peruviana e di alcuni cittadini. Una lunga preghiera dedicata a Kata, per chiederne il ritorno a casa, ha preceduto l’avvio della fiaccolata, che partendo da via Boccherini sfila per le vie del quartiere. Un centinaio i partecipanti che hanno intonato preghiere e slogan lungo il percorso.

bambina scomparsa

In procura c’è un fascicolo aperto per sequestro di persona: nel pomeriggio di ieri anche la madre è stata ascoltata per un’ora come persona informata sui fatti. L’ipotesi più probabile, emersa anche dopo una conferenza stampa presso il comando provinciale dei carabinieri di Firenze, è che Kata sia stata sottratta da qualcuno contro la sua volontà. Qualcuno parla anche dell’allontanamento di due soggetti che vivono nello stabile e che risultano irreperibili da qualche giorno.

Non si esclude nemmeno che Kata sia stata portata all’estero, né che il sequestro sia avvenuto a scopo di ritorsione o estorsione. Di sicuro c’è che alla luce di quanto emerso nel corso della riunione in merito alla prosecuzione delle ricerche nel contesto dell’attività di polizia giudiziaria, “nelle prossime ore sarà chiuso il Piano provinciale per le persone scomparse”. Lo rende noto con un comunicato la prefettura di Firenze all’esito della cabina di regia convocata sulla vicenda della bambina scomparsa. Tuttavia le ricerche, secondo quanto si apprende, proseguiranno con le modalità ordinarie.

Nell’occasione della cabina di regia, si riporta nella nota, “sono state analizzate le risultanze delle attività disposte nella giornata di ieri e svolte dai vigili del Fuoco e dalle squadre dei volontari della protezione civile comunale e della Città metropolitana. Al riguardo i vigili del Fuoco hanno svolto attività di perlustrazione in prossimità del torrente Mugnone, del fiume Arno e del Parco delle Cascine con sommozzatori, squadre Sapr (sistema aeromobile a pilotaggio remoto, i droni) e squadre di terra, anche con l’ausilio di unità cinofile”. Importante, sottolinea la prefettura, “anche il contributo dei 225 volontari della protezione civile che hanno orientato la loro attività in prossimità del luogo della scomparsa fino a via Pistoiese”. Ma della piccola Kata non c’è ancora traccia.

Scomparsa Kata, il padre della bimba ingerisce detersivo in carcere. Anche i droni per le ricerche

Mentre proseguono a tappeto le ricerche della piccola Kata, la bambina scomparsa da sabato mentre stava giocando con alcuni amichetti nel cortile dell’ex hotel Astor di Novoli, arrivano notizie che riguardano il padre detenuto.

Il padre della piccola Kata, 27 anni, detenuto nel carcere di Sollicciano a Firenze, ha infatti ingerito detersivo venendo poi portato in ospedale dove è stato sottoposto a lavanda gastrica. Oggi il giovane, secondo quanto appreso, è rientrato a Sollicciano: nei suo confronti è stato attivato il piano di prevenzione del rischio suicidario, come sempre quando si verificano casi del genere. Da capire, secondo quanto appreso, se si sia trattato di un tentativo di suicidio o di un atto di autolesionismo a seguito delle notizie sulla scomparsa della sua bambina. Il padre di Kata è detenuto per piccoli reati contro il parimonio.

Intanto si apprende che sono stati impiegati anche i droni nella ricerca della piccola Kata. A dirlo è il prefetto di Firenze Francesca Ferrandino, spiegando che l’impiego dei droni, utilizzati dai vigili del fuoco, rientra tra gli strumenti del Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, subito attivato dalla prefettura quando è stata denunciata la scomparsa della bambina. Ieri ci sono state due riunioni della cabina di regia in prefettura, oggi ne è in programma una terza nel pomeriggio, per fare il punto della situazione per le ricerche.

“Noi continuiamo a gestire il piano – spiega il prefetto Ferrandino – ma d’intesa con la procura, considerata la situazione delicata per il coinvolgimento di una bambina e il ruolo di coordinamento delle indagini che è della magistratura. La nuova riunione della cabina di regia serve a fare il punto della situazione, a valutare se convenga insistere su determinate aree o ampliarle, sempre ripeto d’intesa con la procura”.

Intanto la madre, accompagnata in un corteo che è arrivato fino al tribunale, ha nuovamente parlato. “Non farò denuncia, non farò niente, ma lasciatela tornare a casa”. Questo il nuovo appello nella speranza che arrivino notizie sulla piccola Kata.

🎧 Bambina scomparsa, si fa strada l’ipotesi del rapimento. Aperto un fascicolo per sequestro di persona

E’ la pista del rapimento quella che sembra farsi strada con maggiore forza dopo la scomparsa della piccola Kata, la bambina di 5 anni di cui si sono perse le tracce da sabato. La piccola alloggiava insieme alla madre nell’ex hotel Astor di Firenze, occupato da tempo. La procura ha aperto un fascicolo per sequestro di persona

“La madre sulla base di una valutazione di buonsenso ha supposto che la sparizione della figlia potesse essere collegata a litigi dentro l’ex albergo. È una pista che stiamo seguendo ma non ci ha dato un nome o gli elementi su una persona su cui indagare come invece è sembrato”. Lo ha detto in una conferenza stampa il generale dei carabinieri di Firenze Gabriele Vitagliano (AUDIO) facendo il punto sulle ricerche della bambina scomparsa.

I carabinieri al momento sembrano escludere l’ipotesi che la piccola Kata possa essersi allontanata da sola. “Vorrebbe dire che da due giorni c’è una bambina scomparsa che gira da sola per Firenze ed è una pista poco credibile. Però continuiamo a cercarla, anche per rispetto della sua giovane vita”, ha proseguito Vitagliano. In base al racconto dei militari, quindi, l’idea più probabile è che qualcuno l’abbia portata via contro la sua volontà. “Anche se al momento – ha chiarito il generale – non sono arrivate richieste di riscatto”. Ma dalla procura è stato aperto un fascicolo per sequestro di persona ed è quindi su questo che ora  si indaga.

“Stiamo lavorando sugli occupanti dell’ex albergo, sono molte persone – ha aggiunto poi Vitagliano – ci sono degli elementi di interesse che però finora non sembrano ricollegabili alla sparizione della bambina”, quanto “al rapimento se ne può parlare in modo statistico, dal momento che la bambina non è dentro, né è stata trovata nella zona“. Lo stabile è stato setacciato con i cani molecolari, così come si è cercato lungo il corso del Mugnone.

“Una ritorsione?”, gli è stato chiesto. “Tutto possibile – ha spiegato il generale Vitagliano – se è un rapimento può essere motivato da ritorsione, elemento che non necessariamente è riferibile al litigio di cui parlava la madre”. Una squadra sta setacciando tutte le telecamere del quartiere, “qualcosa ci può essere sfuggito, stiamo esaminando ogni fotogramma”, ha anche detto il generale che ha confermato che “il padre della bimba è detenuto, non lo ritengo coinvolto, la sua famiglia non abita a Firenze e sta collaborando in modo fattivo alle ricerche”. Un’altra pista al vaglio è quella di una testimone oculare che avrebbe visto una bambina che somiglia a quella scomparsa: Anche in questo caso stiamo facendo accertamenti – ha sottolineato il generale Vitagliano -, ma abbiamo anche già scartato decine di segnalazioni”.

Si indaga inoltre sulla telefonata arrivata all’amica della madre in cui un uomo diceva di avere con sé la piccola bambina scomparsa. “Stiamo verificando. Sicuramente è una persona che conosce la famiglia, ma al momento tendiamo a ritenerlo un mitomane”.

Kata non si trova, proseguono a Firenze le ricerche della bimba scomparsa

Una notte di ricerche, ma della piccola Kata ancora non c’è traccia. La piccola di 5 anni è scomparsa il 10 giugno da un ex hotel occupato di via Maragliano. Nella notte alle attività delle forze dell’ordine si sono aggiunte quelle dei volontari coordinati dalla protezione civile, che l’hanno cercata in alcune zone della città.

Domenica sera fino a tarda notte hanno manifestato solidarietà alla madre di Kata decine di peruviani, soprattutto donne e bambini venuti da altre parti di Firenze e della cintura metropolitana. Sono rimasti in strada, sotto l’ex albergo, in attesa di novità che purtroppo non ci sono state. A un certo punto è arrivata un’ambulanza ma è stata fatta intervenire per dare soccorso a una donna che alloggia dentro l’ex hotel la quale ha accusato un malore. La strada laterale, via Boccherini, è rimasta sempre chiusa ed è stata vigilata dalla polizia municipale.

“È impossibile che Kata si perda da sola, qualcuno l’ha presa e l’ha portata via. Io ho detto ha carabinieri chi può essere, queste persone”. Lo ha detto Katrina Alvarez, mamma della bambina scomparsa da ieri a Firenze. Al giornalista che le chiedeva cosa direbbe a queste persone, la donna ha risposto: “Che la riportino la bambina, che non se la devono prendere con lei. Questi problemi sono dei grandi, non dei bambini”

Le perquisizioni sono al dettaglio, dal tetto alle cantine fino alle stanze che alcuni occupanti non hanno voluto aprire ai familiari di Kata. L’Arma ha schierato le sue unità specialistiche dal reparto scientifico ai cani molecolari capaci di fiutare le tracce a chilometri di distanza a unità cinofile specializzate nel seguire tracce di sangue. La ricerca si estende anche al torrente Mugnone che scorre nel quartiere di San Jacopino. Arrivano segnalazioni alle autorità. Qualcuno crede di averla vista in località della provincia. Una conoscente parla di immagini serali vicino a un fast food di Firenze, un video mostrerebbe una bambina con tre adulti, una segnalazione che non è considerata attendibile.

L’ombra è quella del racket degli alloggi, visto che i familiari della piccola Kata, non più tardi di qualche settimana fa, avevano avuto una lite all’interno dello stabile occupato.

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