Esplosione e fiamme al camper, uomo ferito nel Fiorentino

Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, un’esplosione e fiamme in un camper nel pomeriggio di mercoledì, che hanno causato il ferimento di un uomo che era nei pressi e che è stato ricoverato in ospedale per ustioni.

Sul posto dell’esplosione sono arrivati i vigili del fuoco, che erano stati allertati prima per un incendio, poi per uno scoppio, ed hanno quindi spento le fiamme. Gli accertamenti sulle cause sono in corso e tra le ipotesi non viene escluso che possa essere esplosa una bombola da campeggio.

Il fatto è avvenuto in un’area di sosta per camper nella zona di via De Gasperi, ed è intervenuto anche il 118 per il soccorso sanitario.

Come appreso successivamente, accertamenti sul posto, hanno confermato che sarebbe stata una bombola di gas a provocare l’esplosione del camper, nell’area di sosta per roulotte e caravan a Bagno a Ripoli.

Lo scoppio ha innescato poi l’incendio che si è propagato ad un altro camper posteggiato nelle immediate vicinanze. Questa è la ricostruzione dei vigili del fuoco che sono intervenuti con tre mezzi della squadra del comando di Firenze e quella del distaccamento di Pontassieve per spegnere le fiamme. Sul posto è intervenuta anche la polizia municipale che a sua volta ha avviato accertamenti del caso.

Bagno a Ripoli: furto-non furto. Rapinatori ‘gentiluomini’, sbagliano casa e chiedono scusa

Bagno a Ripoli, nella giornata di ieri, mercoledì 15 novembre, nel comune fiorentino ha avuto luogo un furto-non furto.

In serata, verso le ore 20.30, quattro persone travisate da passamontagna si sono introdotte all’interno di una abitazione dove si trovavano due anziani e la famiglia della figlia della coppia. Gli inquilini sono stati minacciati con una pistola e un piede di porco e successivamente sono stati rinchiusi in una stanza. A quel punto i ladri si sono recati nel seminterrato mettendo tutto a soqquadro nella ricerca, sembrerebbe, di qualcosa di specifico. Non è chiaro quale fosse l’oggetto del furto, ma dalla ricostruzione sembrerebbero delle carte.

Infatti, i ladri una volta resosi conto che nel seminterrato erano presenti solo vecchie scatole vuote rimaste da un vecchio trasloco, hanno spiegato ai poveri inquilini di essere entrati nell’abitazione convinti che il proprietario di casa fosse un “avvocato”, probabilmente a loro ben noto. Appurato che non si trattava dell’abitazione del loro colpo, hanno chiesto scusa ai proprietari dicendo di aver capito male il luogo dove recarsi e hanno restituito anche un orologio e qualche gioiello razziati in giro per casa. Infine, prima di lasciare l’abitazione, hanno ripulito lo scantinato con la candeggina per cancellare le loro tracce.

Fortunatamente, a parte il grande spavento, la famiglia è rimasta illesa. Sull’accaduto indagano i Carabinieri della Compagnia di Firenze – Oltrarno e della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo.

Bagno a Ripoli: 4,5 milioni di euro dal Pnrr per nido e infanzia

Il Comune di Bagno a Ripoli (Firenze) si aggiudica 4,5 milioni di euro di risorse Pnrr per la creazione di un nuovo nido.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), si spiega in una nota, ha premiato il progetto presentato dall’amministrazione per realizzare un nuovo Polo infanzia da zero a 6 anni in via di Belmonte a Ponte Niccheri.

I soldi saranno così suddivisi: circa due milioni serviranno a costruire un nuovo asilo nido; altri 2,5 milioni saranno destinati alla realizzazione di una nuova scuola dell’infanzia. Adesso il Comune dovrà procedere con la redazione dei due progetti definitivi ed esecutivi.

“Si tratta di una bellissima notizia – affermano il sindaco Francesco Casini e l’assessore alla Scuola Francesco Pignotti -. Grazie a queste risorse creeremo 60 posti nido in più. In questo modo copriremo tutta la domanda in arrivo dalle famiglie e garantiremo finalmente l’accoglienza anche dei bambini più piccoli, i lattanti. Un potenziamento del servizio senza precedenti”.

Con la realizzazione del nido 0-3 anni e della nuova infanzia per i bambini dai 3 ai 5 anni verrà a crearsi nell’area di Belmonte un percorso all’insegna della continuità educativa e didattica perfettamente integrato con la scuola media ‘Redi’, che si amplierà con nuove aule-laboratorio e l’auditorium, e la vicina Biblioteca comunale.

“Nascerà una cittadella dei saperi e dell’educazione – aggiungono Casini e Pignotti – che potrà seguire i bambini e le bambine dalla prima infanzia fino al loro ingresso alla scuola superiore. Una piccola grande rivoluzione all’insegna della formazione per il nostro territorio. Un obiettivo per cui stavamo lavorando da tempo, tanto che era già stato inserito nella pianificazione urbanistica. Con l’ottenimento di queste ulteriori risorse diventerà presto realtà“.

Il nuovo nido sarà ampio circa 900 metri quadrati, si estenderà su un unico piano e sarà realizzato totalmente in legno secondo i criteri della bioarchitettura, a impatto zero sotto il profilo ambientale. Sarà inoltre dotato di una cucina attrezzata in grado da poter rispondere alle esigenze anche dei bambini più piccoli. Infine, il Comune e l’ospedale Santa Maria Annunziata si metteranno presto al lavoro per una convenzione che possa dare una risposta importante ai figli del personale ospedaliero anche se non residente.

Maltempo, Bagno a Ripoli chiede stato di emergenza

“Ho chiesto a Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze l’attivazione dello stato di emergenza” per il maltempo,  afferma stamani su Facebook il sindaco Francesco Casini, che è rientrato apposta dalle ferie per coordinare le operazioni”

Per fortuna hanno retto le casse di espansione di Capannuccia che hanno permesso di gestire la piena del torrente Ema evitando conseguenze più gravi alla frazione di Grassina. La portata di acqua dell’Ema è arrivata in soli 45 minuti da zero a livello di emergenza. A causa del maltempo e delle violenti piogge invece non hanno retto alcuni torrenti, fossi e borri minori che hanno causato i danni più gravi e su cui verificheremo eventuali responsabilità di privati ed enti.

La zona di Bagno a Ripoli, a sud di Firenze, è  una delle più colpite dal nubifragio della sera di Ferragosto e della notte scorsa. “Ho chiesto a Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze l’attivazione dello stato di emergenza” per il maltempo, afferma stamani su Facebook il sindaco Francesco Casini, che è rientrato apposta dalle ferie per coordinare le operazioni.

Casini spiega intanto che “a seguito del violentissimo nubifragio che si è abbattuto questa notte sul territorio di Bagno a Ripoli, in particolare nelle località di Grassina, Antella, Capannuccia, si stanno verificando mancanze di corrente elettrica e fornitura di acqua che saranno ripristinate nel più breve tempo possibile” mentre il sistema di protezione civile è stato immediatamente attivato, presenti i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e gli operai comunali assieme a volontari, operativi senza sosta da ieri sera. Il maltempo ha determinato un evento senza precedenti e con conseguenze significative, per fortuna senza danni a persone ma con molti problemi ad abitazioni, auto, strade e patrimonio comunale” conclude Casini.

Firenze per la pace: giocata partita tra calciatrici afgane e scuola Gobetti Volta

Sport e pace all’istituto Gobetti Volta di Bagno a Ripoli (Firenze) con un incontro e una partita solidale fra studenti e le calciatrici afghane fuggite la scorsa estate da Herat.

La partita di calcio che si è giocata stamani è il clou dell’iniziativa ‘NoiUnaSolaSquadra’ organizzata da Cospe, Città metropolitana di Firenze, Comune di Bagno a Ripoli, Acd Bagno a Ripoli e soci Coop di Bagno a Ripoli. La mattinata si è aperta con l’esecuzione dell’inno afghano in omaggio alle ragazze. Sono stati poi presentati contributi musicali e video, in un’ottica di confronto sul tema dei diritti. Una giornata, quella trascorsa all’Istituto Gobetti Volta, per dire no a tutte le guerre. Alle 9,30 circa l’inizio del dibattito fra gli studenti delle classi quinte e le calciatrici. Un confronto fra coetanei su sport e diritti. Alle 11 ha preso il via l’incontro di calcio, con tre turni di gioco. L’evento si è concluso con una merenda conviviale.

Le ragazze, fuggite dall’Afghanistan, dopo la presa del potere da parte dei talebani, sono arrivate in Italia tramite il Cospe e sono state accolte nei mesi scorsi, dal Comune e dalla Caritas, per poi essere tesserate dal Centro Storico Lebwoski, come calciatrici.

La direttrice del dipartimento Italia-Europa di Cospe, Alessia Giannoni, ha sottolineato che “mai come oggi abbiamo bisogno di ascoltare e, dialogare e condividere con i giovani e gli studenti e favorire la conoscenza reciproca e gli scambi di esperienze perché i diritti fondamentali e la pace devono essere nutriti dalla conoscenza e la cooperazione”.

“Abbiamo accolto con grande orgoglio le calciatrici afghane a Bagno a Ripoli – ha aggiunto il sindaco Francesco Casini -. Queste ragazze hanno vissuto in un contesto molto difficile, sono fuggite dai talebani, da un regime oppressivo”.

Bagno a Ripoli, morì in crollo villetta: condannati i proprietari

Il 17 novembre 2016, Valentina Auciello, morì per il crollo di una villetta a Bagno a Ripoli. Nell’incidente rimasero gravemente feriti il marito  e le due figlie, due bambine. Ieri si è concluso il processo di primo grado con la condanna dei due proprietari.

Il tribunale di Firenze ha condannato a 1 anno di reclusione per omicidio colposo, pena sospesa, Marta Mocali e Gianfranco Mela, rispettivamente legale rappresentante e amministratore di fatto della Vallesorgente sas, società proprietaria della villetta crollata a Bagno a Ripoli.

I due sono anche condannati in solido al risarcimento del danno verso i parenti della vittima, assistiti dagli avvocati Francesco Maresca, Serena Perna e Chiara Ceroni: la provvisionale complessiva è di 520.000 euro.
Il crollo, secondo le indagini, fu causato dall’esplosione del piano cottura della cucina, da cui si sprigionò una miscela di aria e gas propano.

Dagli accertamenti sarebbe anche emerso che il piano cottura, fornito dai proprietari agli affittuari, risale agli anni ’90 e sarebbe privo del dispositivo di sicurezza per rilevare l’assenza di fiamma e interrompere il flusso di gas in caso di accidentale spegnimento della fiamma stessa.

Il tribunale ha anche disposto la trasmissione degli atti alla procura per valutare eventuali responsabilità penali del tecnico che aveva lavorato all’impianto. L’uomo era già stato indagato nelle fasi iniziali dell’inchiesta ma la sua posizione era stata poi archiviata.

Al momento dell’espolosione la casa era pregna di gas: quella sera la famiglia rientrò a casa e sentì il forte odore. Valentina decise comunque di entrare, il martio Roberto chiamò per segnalare il problema all’incaricato della manutenzione dell’impianto. Poi l’esplosione. Valentina era in casa, mentre le figlie con il padre erano rimasti fuori.

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