Tramvia Bagno a Ripoli: la Soprintendenza boccia le pensiline e parte la racconta firme

Tramvia: la nuova linea per Bagno a Ripoli non avrà le pensiline in acciaio e cristallo progettate dall’architetto Fabrizio Rossi Prodi, docente universitario. La Soprintendenza ha bocciato le strutture e dunque nel tratto sui viali non ci saranno protezioni contro pioggia e sole alle fermate. I cittadini protestano e il consigliere comunale dem del Quartiere 5 Filippo Ferraro ha promosso una raccolta firme. Di seguito il testo della petizione.

VOGLIAMO LE PENSILINE! Raccolta firme per la nuova Tramvia

La Soprintendenza di Firenze ha imposto di togliere le pensiline alle fermate della nuova linea della Tramvia per Bagno a Ripoli.

7 fermate consecutive saranno SENZA pensilina perché queste non si sposano bene con l’architettura dei viali, realizzati dall’architetto Giuseppe Poggi 150 anni fa.

Tutti i passeggeri: a piedi, in bici, in carrozzina, bambini o anziani, dovranno dovranno affrontare sole, caldo, pioggia per meri motivi estetici che rappresentano una visione della città estremamente ancorata al passato.

Già adesso, lungo la linea per Careggi, ci sono alcune fermate senza pensiline per il medesimo motivo; è scomodo attendere il tram soprattutto quando piove o sotto il sole estivo, ma per fortuna sono poche.

Non possiamo permettere però che una linea che entrerà in servizio nel 2024 abbia 7 fermate consecutive SPROVVISTE di pensiline.

Firma per chiedere la modifica del progetto esecutivo al Ministero e alla Soprintendenza: PENSILINE ADESSO.

🎧 “Podere Biliotto, rischia di essere oggetto di interventi di elevato impatto ambientale”

Bagno a Ripoli, si è tenuta una manifestazione con un presidio sotto il Comune, organizzato dal “Comitato per Vicchio e Dintorni”, che aveva l’intento di sensibilizzare i cittadini e l’amministrazione comunale, sulle sorti del Podere Biliotto.

“Apprendiamo con preoccupazione che il podere Biliotto, – si legge in un volantino distribuito prima della manifestazione – posto nelle vicinanze di Vicchio di Rimaggio, di proprietà della Compturist s.r.l., rischia di essere oggetto di interventi di elevato impatto ambientale e paesaggistico da parte della Società”.

“La Biliotta (attuale villa Schneiderff) – continua il comunicato con una breve nota storica – fu descritta nel 1907 dallo storico fiorentino Guido Carocci come “la più importante fra le ville che popolano la fertile ed ubertosa collina di Vicchio”. La sua esistenza è documentata da un contratto di acquisto del 29 gennaio 1395; poderi e terre circostanti sono stati condotti dai molti proprietari che si sono avvicendati nel rispetto dell’equilibrio fra natura, interesse economico e comunità circostante”.

Il volantino continua poi elencando una serie di punti che, secondo il comitato andrebbero a contrastare con l’interesse pubblico, tra cui il fatto che la viabilità storica sarebbe completamente inaccessibile sia agli escursionisti che ai ciclisti e che Compturist s.r.l, l’azienda proprietaria del terreno, vorrebbe realizzare un campeggio, o un ‘glamping’ (glamour camping), per clienti facoltosi. Riportiamo il link con il testo integrale del volantino.

Volantino del Comitato per Vicchio e Dintorni

Non è tardata ad arrivare la risposta della Compturist Società Agricola S.r.l, che a sua volta ha fatto circolare un comunicato.

“È stato diffuso un documento anonimo intitolato “Appello per la salvaguardia del Podere Biliotto”, il quale – si legge nel comunicato – contiene notizie false ed affermazioni particolarmente gravi sul nostro conto ed attività ed il cui unico obiettivo è quello condizionare e influenzare in modo del tutto illecito istituzioni ed amministratori pubblici locali. Scrivo la presente, dunque, per ristabilire la verità e per evitare a cittadini in buonafede, che abbiano sentito e finanche creduto vere notizie false, di incorrere errore e quindi in responsabilità ove se ne rendano essi stessi portatori, giacché la nostra società ha deciso di procedere secondo legge e in tutte le sedi contro i responsabili di tali condotte oggettivamente diffamatorie, calunniatorie e di grave danno economico”.

Il comunicato continua poi rispondendo punto per punto al volantino del comitato, e per il testo integrale vi rimandiamo al link sottostante.

Comunicato di Compturist Società Agricola S.r.l

In podcast le interviste alla gente del presidio a cura di Gimmy Tranquillo

La Regione dà il via al progetto definitivo per la terza linea della tramvia

Firenze, con due delibere approvate dalla Giunta, e che sono state presentate stamani dal presidente della Eugenio Giani insieme all’assessore ai trasporti Stefano Baccelli, la Regione dà il via al progetto definitivo per la terza linea della tramvia che da piazza Libertà arriva a Bagno a Ripoli.

La regione ha quindi definito, il nuovo accordo di programma, del quadro strategico per l’estensione del sistema tramviario fiorentino nell’area metropolitana compreso il collegamento infrastrutturale metropolitano fra le città di Firenze e Prato.

“Il parere positivo al progetto – spiega Giani – ci consentirà di realizzare la terza linea della tranvia verso Bagno a Ripoli, grazie agli 80milioni di euro di fondi FSC (Fondi sviluppo e coesione) assegnati alla Regione. Con alcune prescrizioni da approfondire su aspetti tecnici specifici che poi saranno concordati nello sviluppo dello stesso progetto, abbiamo fatto un passo in avanti importante verso la realizzazione. Devo dire che è un lavoro che abbiamo fatto per supportare l’impulso costante che il Comune di Firenze con il sindaco Nardella ha dato per questo ulteriore tratto della tranvia”.

Il prolungamento del sistema tranviario da Piazza della Libertà a Bagno a Ripoli comprende 17 fermate lungo il tracciato di 7,2 chilometri e si connette perfettamente al sistema tranviario fiorentino. Oltre gli 80milioni dei fondi FSC per realizzare la linea 3 ci sono 200milioni di fondi statali.

Presentato anche il nuovo schema di accordo di programma per l’estensione del sistema tranviario fiorentino nell’area metropolitana e il collegamento infrastrutturale metropolitano fra le città di Firenze e Prato.

“Completiamo un ragionamento di pianificazione – spiega il presidente Giani sottolineando la sinergia con il Comune di Firenze e tutti gli altri Comuni dell’Area metropolitana. Con il nuovo Accordo di programma precisiamo i contorni delle linee tranviarie programmate o in corso di progettazione e diamo indicazione su un nuovo corridoio infrastrutturale da Peretola al Pecci -area Ex Banti di Prato. Una cura del ferro a favore della sostenibilità che oggi possiamo dire che davvero comincia a declinarsi in modo concreto e programmatico”.

Giani e Baccelli hanno riassunto le azioni prioritarie dell’accordo di programma nel quale sono coinvolti a vario titolo oltre la Regione Toscana, la Città metropolitana di Firenze e i Comuni di Firenze, Prato, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Scandicci. La progettazione definitiva riguarderà l’estensione delle linee verso Campi e verso Sesto con co-finanziamento della Regione di 5,845 milioni di euro, pari a circa il 90 per cento del costo complessivo. In particolare, per la linea Aeroporto-Sesto Fiorentino l’accordo prevede 2milioni e 500mila euro di contributo regionale, mentre la linea Le Piagge–Campi Bisenzio il contributo è di 3 milioni 345mila euro.

Fra le estensioni previste c’è anche il prolungamento di linea 1 da Careggi fino all’ospedale pediatrico Meyer per la quale sono previsti 100mila euro per il progetto di fattibilità tecnico economica. Rientra nell’accordo anche il collegamento a guida vincolata Peretola-Pecci per il quale la Regione ha destinato 100mila euro per la predisposizione dei primi studi preliminari

“Prende forma il sistema tranviario fiorentino e dell’area metropolitana – conclude Baccelli – Mettiamo un punto fermo sulla realizzazione perché fra tratte già realizzate, tratte con progettazione definitiva e preliminare siamo di fronte a una svolta che porterà ad un cambio di passo nel sistema della mobilità e della qualità della vita”.

🎧 Giornata delle api: arnie didattiche parco Grassina, “Apicoltori custodi delle api”

Apicoltura urbana in vista della giornata mondiale delle api. A Bagno a Ripoli sono state inaugurate due arnie didattiche nel parco urbano di Grassina

Due arnie didattiche nel Parco di Grassina dove gli apicoltori mostreranno il funzionamento dell’alveare e come prendersi cura degli insetti impollinatori. L’inaugurazione del progetto di apicoltura urbana, tra i primi dell’area fiorentina, ideato dal Comune di Bagno a Ripoli e realizzato in collaborazione con l’Associazione regionale dei produttori apistici. Al parco urbano di Grassina, dove saranno inaugurate le prime arnie didattiche del territorio, alla vigilia dalla Giornata mondiale delle Api.

“Questa iniziativa è importante per ricordare che stiamo vivendo un’annata drammatica per le api e per gli apicoltori dovuta alle gelate di inizio aprile e il freddo di maggio che stanno azzerando la produzione di miele toscano”, dichiara il presidente dell’Arpat, “Gli apicoltori sono i veri custodi che stanno mantenendo in vita le api”

Erano presenti il sindaco Francesco Casini, l’assessore all’ambiente Enrico Minelli e il presidente dell’Arpat Duccio Pradella, che sigleranno la convenzione per la realizzazione del progetto. Presenti inoltre alcuni apicoltori locali, tra cui Luca Baldini che gestirà le arnie ripolesi, che mostreranno il funzionamento degli alveari e distribuiranno materiale informativo. Presenti inoltre i rappresentanti dell’azienda Lam Ambiente e della Bottega delle Api che hanno, rispettivamente, realizzato la speciale teca “a cielo aperto” e le arnie per le api che troveranno casa a Grassina. All’iniziativa ha partecipato anche una classe della scuola primaria Marconi di Grassina.

In vista della giornata delle api ha ricordato l’iniziativa anche la vicepresidente della Toscana e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi. “Nella giornata mondiale dedicata alle api vogliamo ricordare l’importanza di questi piccoli e laboriosi insetti per il ruolo fondamentale che svolgono a tutela della biodiversità e della nostra alimentazione. Le api non producono solo miele, ma giocano un ruolo essenziale negli ecosistemi”.

“E’ una priorità della Toscana difendere le api e gli insetti impollinatori e coloro che con tanta dedizione allevano questi insetti importantissimi, custodi della biodiversità – aggiunge Saccardi in una nota -. E’ un grido di allarme quello che arriva da tutto il mondo agricolo e di tutti gli esseri umani che hanno a cuore le sorti del nostro pianeta perché se non facciamo nulla per frenare e invertire la direzione sciagurata che ha preso il nostro Pianeta fra pochi anni le api potrebbero scomparire, con conseguenze incalcolabili su biodiversità e alimentazione”. Saccardi sottolinea che “le gelate di aprile e il maggio freddo e piovoso hanno rovinato i fiori e costretto le api all’interno degli alveari azzerando le produzioni di miele. Siamo consapevoli delle difficoltà delle aziende apistiche e dell’impossibilità di dare un’economicità all’immenso lavoro che porta a prodotti finiti di grande qualità come il miele, il polline, la pappa reale o la propoli. Di fronte ad un’annata di scarse produzioni dettate da condizioni che non dipendono dalla volontà umana, una cosa la possiamo fare: scegliere il prodotto toscano, il cui prezzo sul banco è rapportato ai costi reali che i nostri apicoltori sostengono, non disposti ad accettare ‘scorciatoie’ commerciali con mieli di dubbia provenienza”.

Duccio Pradella, presidente dell’associazione regionale dei produttori apistici (Arpat) racconta l’iniziativa

 

Ricorso Viola Park: “Italia Nostra è braccio armato comitati”

Il sindaco di Bagno a  Ripoli commenta così l’esposto al Capo dello Stato dell’associazione ambientalista per bloccare la realizzazione del centro sportivo della fiorentina. “Se la richiesta di sospensiva cautelare avanzata da Italia Nostra  sarà accolta, c’è il rischio che i lavori possano fermarsi temporaneamente per alcuni mesi”

“Prendiamo atto del ricorso straordinario al Capo dello Stato da parte di Italia Nostra che in extremis cerca di rallentare l’iter del Viola park con la collaudata prassi dei ricorsi e dei contro-ricorsi. Rallentare, non certo fermare l’opera, perché siamo certi della bontà e della assoluta correttezza dell’iter urbanistico”  il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, commenta così il ricorso presentato dall’associazione Ambientalista contro la realizzazione del viola park, il cui cantiere  era stato inaugurato con grande soddisfazione da parte della Acf Fiorentina, lo scorso venerdì 5 febbraio 2021

“il Centro sportivo della Fiorentina  -commenta ancora Casini- È una infrastruttura importantissima per tutto il territorio fiorentino, non solo per la Fiorentina, con ricadute vitali per il tessuto economico cittadino, che ha alle spalle un percorso amministrativo attento e rigoroso2.

Nel merito del ricorso presentato da Italia nostra Casinisi dice tranquillo. “Tutti i passaggi sono stati ben delineati e definiti con il coinvolgimento di tutti gli enti e le istituzioni interessate che hanno espresso pareri favorevoli e unanimi, dalla Regione Toscana e la Città metropolitana, alla Soprintendenza” precisa il sindaco. Che aggiunge “C’è stato anche  con un percorso partecipativo che è stato il più ampio possibile e pure allungato per un coinvolgimento della cittadinanza”.

Inoltre “praticamente unanime e bipartisan è stata inoltre l’approvazione della variante urbanistica da parte del Consiglio comunale di Bagno a Ripoli, che con una sola eccezione ha votato compatto, con l’unità di intenti di forze politiche che rappresentano il 95% della nostra comunità”.

“Ho fiducia che le autorità preposte tengano conto di tutto questo e che la situazione si risolva in tempi brevi” sotolinea Casini. ” Purtroppo, però, se la richiesta di sospensiva cautelare avanzata da Italia Nostra sarà accolta, c’è il rischio che i lavori possano fermarsi temporaneamente per alcuni mesi, proprio adesso che con l’arrivo dei titoli a costruire sono pronti ad entrare nel vivo”.

“Resta l’amaro in bocca perchè” di fatto il ricorso di Italia nostra si configura come “il tentativo di frenare investimenti importanti per i territori, tanto più fondamentali in questo momento così delicato per le drammatiche ricadute economiche e sociali seguite all’emergenza sanitaria” dice ancora il sindaco.

Che conclude: “non è la prima volta, purtroppo, che Bagno a Ripoli vive in prima persona questo paradosso. Ma come già accaduto in altre occasioni siamo sicuri che la bontà della nostra azione amministrativa riuscirà a prevalere”. Francesco Casini, sindaco Bagno a Ripoli”.

Italia Nostra presenta ricorso contro il Viola Park

Firenze, la notizia arriva dal sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, che ai microfoni di Radio Bruno, fa sapere del ricorso di Italia Nostra, una onlus nata per “la salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali”, nei confronti del nuovo ‘Viola Park’ della Fiorentina.

“Era l’ultima possibilità di fare un ricorso sulla variante urbanistica approvata, e ci è stato notificato quando ormai non ce l’aspettavamo più”, dice il sindaco Francesco Casini a proposito del ricorso di Italia Nostra.

“Io non ho preoccupazioni perché il procedimento è stato assolutamente rigoroso e ha avuto l’ok da tutti gli enti preposti. Purtroppo, Italia Nostra, che ormai è il braccio armato dei comitati, ha fatto quest’azione col solo scopo di rallentare il progetto. I termini in questione sono contraddittori e non credo possano essere accolti, ma il rischio è che i tempi si allunghino. Al momento c’è una richiesta di sospensione dei lavori e se venisse accolta bloccherebbe il cantiere in attesa del giudizio. Nel frattempo, però i lavori continueranno a procedere fino a prova contraria e sono sicuro che arriveremo in fondo. L’umore di Barone? Ci girano le scatole, a tutti”.

Il cantiere del Viola Park era stato inaugurato con grande soddisfazione da parte della Acf Fiorentina, lo scorso venerdì 5 febbraio 2021, che era stato considerato un grande giorno, per il futuro sviluppo della società viola, almeno dal punto di vista simbolico.

“È un orgoglio essere coprotagonisti di questa pagina storia per la Fiorentina, inauguriamo il cantiere del primo grande patrimonio della storia del club viola -aveva gioito allora lo stesso sindaco Casini – Siamo riusciti in tempi eccellenti per il nostro Paese ad arrivare fino a qui, appena 15 mesi dopo i primi incontri, quasi tempi statunitensi. C’è stato uno straordinario gioco di squadra tra la Fiorentina, gli architetti e le amministrazioni per raggiungere questo traguardo”.

La nota ufficiale del sindaco di bagno a Ripoli Francesco Casini:
“Prendiamo atto del ricorso straordinario al Capo dello Stato da parte di Italia Nostra che in extremis cerca di rallentare l’iter del Viola park con la collaudata prassi dei ricorsi e dei contro-ricorsi. Rallentare, non certo fermare l’opera, perché siamo certi della bontà e della assoluta correttezza dell’iter urbanistico.
È una infrastruttura importantissima per tutto il territorio fiorentino, non solo per la Fiorentina, con ricadute vitali per il tessuto economico cittadino, che ha alle spalle un percorso amministrativo attento e rigoroso. Tutti i passaggi sono stati ben delineati e definiti con il coinvolgimento di tutti gli enti e le istituzioni interessate che hanno espresso pareri favorevoli e unanimi, dalla Regione Toscana e la Città metropolitana, alla Soprintendenza. E con un percorso partecipativo che è stato il più ampio possibile e pure allungato per un coinvolgimento della cittadinanza. Praticamente unanime e bipartisan è stata inoltre l’approvazione della variante urbanistica da parte del Consiglio comunale di Bagno a Ripoli, che con una sola eccezione ha votato compatto, con l’unità di intenti di forze politiche che rappresentano il 95% della nostra comunità.
Ho fiducia che le autorità preposte tengano conto di tutto questo e che la situazione si risolva in tempi brevi. Purtroppo, però, se la richiesta di sospensiva cautelare sarà accolta, c’è il rischio che i lavori possano fermarsi temporaneamente per alcuni mesi, proprio adesso che con l’arrivo dei titoli a costruire sono pronti ad entrare nel vivo. Resta l’amaro in bocca per il tentativo di frenare investimenti importanti per i territori, tanto più fondamentali in questo momento così delicato per le drammatiche ricadute economiche e sociali seguite all’emergenza sanitaria.
Non è la prima volta, purtroppo, che Bagno a Ripoli vive in prima persona questo paradosso. Ma come già accaduto in altre occasioni siamo sicuri che la bontà della nostra azione amministrativa riuscirà a prevalere”. Francesco Casini, sindaco Bagno a Ripoli”.

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