Fiorentina: Commisso apre i cantieri Viola Park di Bagno a Ripoli

”Quanto hanno speso i Pontello, i Cecchi Gori e i Della Valle assieme per acquistare la Fiorentina è inferiore a questo mio investimento, sarà il più costoso mai costruito in Italia – ha detto Commisso- A chi mi critica rispondo che nessuna società tra Atalanta, Bologna, Napoli, Torino e altre è stata pagata la cifra messa in questo centro sportivo”.

”Sono davvero orgoglioso di realizzare un progetto così importante in Italia e in un momento così difficile, dimostra che pure in Italia ci può essere sinergia tra pubblico e privato anche se purtroppo la burocrazia e la politica in questo Paese interferiscono sempre”.  Lo ha a dichiarato Rocco Commisso oggi in occasione della cerimonia di apertura del cantiere del Viola Park, il centro sportivo della Fiorentina che sorgerà a Bagno a Ripoli.

”I paletti della Soprintendenza hanno allungato i tempi e aumentato i costi da 70 a 85 milioni – ha proseguito il presidente viola – Quanto allo stadio se l’industria del pallone fosse stata quella di auto o scarpe sarebbe stato meglio portare le aziende fuori dall’Italia come ha fatto la Fiat”. Tutta l’attenzione però oggi è per il centro sportivo: ”Quanto hanno speso i Pontello, i Cecchi Gori e i Della Valle assieme per acquistare la Fiorentina è inferiore
a questo mio investimento, sarà il più costoso mai costruito in Italia – ha evidenziato il magnate italoamericano – A chi mi critica rispondo che nessuna società tra Atalanta, Bologna, Napoli, Torino e altre è stata pagata la cifra messa in questo centro sportivo”.

Alla cerimonia hanno presenziato poche persone nel rispetto delle norme anti-Covid: la famiglia Commisso, i dirigenti viola, l’architetto Marco Casamonti che ha firmato il progetto, 26 ettari che ospiteranno fra le altre cose 10 campi, due per maschile e femminile e il resto per le giovanili, un piccolo stadio da 3000 posti, una mini arena da 1500 posti, una cappella voluta dalla moglie del patron, Catherine. ”E’ una giornata storica, quello della Fiorentina è
il maggiore investimento privato realizzato nel nostro territorio – ha detto il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini – e sarà nel massimo rispetto dell’ambiente e del
paesaggio”.

Il dg viola Joe Barone ha mostrato una maglia celebrativa con dedica del centro sportivo ai tifosi. e Casamonti ha spiegato: ”Realizzeremo un luogo di comfort psico-fisico per gli atleti come in nessuna altra città europea. Ci sarà anche un lago con fontana chiesto da Commisso. In 18 mesi dovrebbero essere completatii i lavori ”. Come gesto per l’apertura dei cantieri è stato piantato un ulivo di oltre 200 anni donato dal vivaio Vannucci di Pistoia, benedetto dal cappellano viola don Massimiliano. Prima della piantumazione
Commisso e i suoi familiari hanno gettato nella buca dei messaggi di buon auspicio.

‘Viola Park’, il nome del nuovo centro sportivo della Fiorentina

?Bagno a Ripoli, presentato il video rendering del nuovo centro sportivo della ACF Fiorentina, che almeno per il momento, verrà chiamato ‘Viola Park’.

Il Viola Park costituisce il più grande investimento privato fatto nella storia di Bagno a Ripoli, il più costoso centro sportivo realizzato in Italia, e parole del presidente Commisso: “Un esempio di quello che può fare Rocco, anche quando si parla di stadio”.

“Quanto spendiamo qui a Bagno a Ripoli – ha detto Commisso – è più della metà di quanto investito per fare lo Juventus Stadium”. Proprio sulle spese Commisso ha ribadito che la sua azienda, la Mediacom, “sta andando molto bene, per questo posso investire senza preoccuparmi”, ribadendo poi di non essere costretto “a cercare soldi” e precisando di non “volerli buttare”.

Il Viola Park sarà realizzato investimento di circa 80 milioni , ed il presidente della Fiorentina Rocco Commisso lo ha definito “il più costoso centro sportivo fatto in Italia, un grande orgoglio per la mia famiglia”: l’obiettivo è dare il via ai lavori – su una superficie di 25 ettari – ad inizio 2021, per terminarli a Natale dello stesso anno e dunque in anticipo rispetto al tempo previsto in origine, di 18 mesi. La nuova casa della Fiorentina ospiterà la prima squadra, ma anche i giovani e la squadra femminile.

Come spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione dei rendering si tratta di 22mila mq tra foresterie, aree fitness e terapia, ristorante, uffici della società, due mini stadio (uno da 3mila persone, l’altro da 1500) e parcheggi. Sono previsti otto campi in sintetico e in naturale, riscaldati e con illuminazione.

“Il centro sportivo – ha sottolineato Marco Casamonti, dello studio Archea & associati, che ha curato il progetto – accoglierà tutti, sarà una congiunzione di generi e generazioni. Oltre il 90% dell’area rimarrà verde”. Casamonti ha spiegato che “gli edifici sono bassi e orizzontali, i tetti sono coperti di pannelli fotovoltaici per produrre l’energia”.

All’interno della struttura è prevista anche chiesa, la ‘Viola chapel’ che sarà in marmo bianco. Dal punto di vista della viabilità, il centro sportivo avrà 400 parcheggi (all’interno si potrà circolare solo con veicoli elettrici) e sarà collegato alla tramvia.

Commisso ha ribadito che il centro sportivo servirà anche ad attrarre calciatori: “I migliori giovani – ha detto – vedendo questa struttura vorranno venire da noi”. Il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini ha parlato di “giornata storica”, affermando poi che “tra pochi giorni sarà approvata la variante urbanistica per realizzare concretamente quello che un anno fa sembrava un sogno”. Tra i presenti anche l’assessore regionale uscente all’Urbanistica Vincenzo Ceccarelli.

Gimmy Tranquillo ha fatto alcune domande a Rocco Commisso e Marco casamonti:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/10/201007_VIOLA-PARK-L_COMMISSO-CASAMONTI.mp3?_=1

Motociclista muore in incidente sulla strada di Rosano

Firenze, un motociclista di 38 anni è morto sulla strada provinciale di Rosano, nel territorio di Bagno a Ripoli, in un incidente stradale avvenuto sabato pomeriggio in cui da prime ricostruzioni non risulta che siano rimasti coinvolti altri veicoli.

Sul posto è intervenuta la polizia municipale. e secondo accertamenti il motociclista sarebbe caduto e avrebbe battuto la testa in modo molto violento nell’impatto.

Da chiarire i motivi della perdita di controllo della motocicletta, anche perché la giornata era serena e la condizione dell’asfalto sembra regolare nel punto dell’incidente. La strada è rimasta chiusa al traffico per il tempo necessario a effettuare i rilievi.

A Firenze prorogata ordinanza antismog fino al 18 gennaio

“Il Comune di Firenze e i Comuni dell’ “agglomerato urbano” (insieme a Firenze sono Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Scandicci, Bagno a Ripoli) hanno prorogato le ordinanze perché sia osservato da domani 14 gennaio e fino a sabato 18 gennaio 2020 compreso, il blocco dei mezzi più inquinanti e una serie di misure più sotto dettagliate, a traffico a tutela della salute dei cittadini.”

Un comunicato stampa della Città di Firenze riporta: “Arpat ha comunicato che si sono verificate nell’area le condizioni per l’attribuzione del valore 2 all’Indice di criticità per la qualità dell’aria: sono stati rilevati quattro superamenti del valore limite per la media giornaliera del Pm10 (polveri) negli ultimi sette giorni e per i prossimi tre giorni non sono previste condizioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti (i cosiddetti ‘semafori rossi’). Di norma il blocco si attiva sempre se, sommando il numero di superamenti ed il numero dei ‘semafori rossi’ dei tre giorni successivi, per una finestra temporale complessiva di 10 giorni, si raggiunge almeno il valore 7.

Questa situazione, avvertono la Regione Toscana, la Città metropolitana (coordinatrice dei Piani di azione comunale a fianco della Regione) e il Comune di Firenze, impone di emettere l’ordinanza di blocco dei mezzi più inquinanti che prescrive anche il divieto, in ambito domestico, di accensione di caminetti, stufe, termocamini o termostufe alimentati a legna, qualora non rappresentino il principale sistema di riscaldamento; riduzione del periodo giornaliero di funzionamento degli impianti di riscaldamento individuali, a cura del proprietario, condominiali a cura dell’amministratore di condominio o del terzo responsabile dell’impianto termico; tutti gli impianti potranno rimanere in funzione al massimo per otto ore giornaliere.

Divieto di circolazione dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 nei centri abitati. Le limitazioni sono valide per le seguenti categorie di veicoli: motocicli a 2 tempi Euro 1; autovetture a benzina Euro 1 e a diesel Euro 2 ed Euro 3, veicoli diesel Euro 1 ed Euro 2 per il trasporto merci. I provvedimenti dureranno cinque giorni e non si interromperanno se il meteo migliorerà.

Sono esclusi dai provvedimenti:

gli impianti degli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili, ivi compresi edifici adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, scuole e asili;

gli impianti degli edifici adibiti ad albergo, pensione ed attività similari;

gli impianti di piscine, saune e assimilabili;

le strutture che per fini istituzionali o di servizio o per processi produttivi devono necessariamente rimanere in funzione per 24 ore o in cui le presenti prescrizioni ostino con le esigenze tecnologiche o di produzione (es: centrali operative Forze dell’ordine, impianti a ciclo produttivo continuo, ecc).

Circa i veicoli, sono esonerati dal divieto:

veicoli elettrici o ibridi (motore elettrico e termico) o a idrogeno;

veicoli a metano e Gpl, o bifuel (benzina-metano, benzina-gpl) che nell’ambito del percorso urbano impiegano esclusivamente l’alimentazione a gas;

veicoli della Polizia di Stato, della Polizia Municipale, delle Forze Armate dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile in servizi di istituto;

veicoli di proprietà delle Asl, veicoli delle Associazioni di Volontariato e delle Cooperative Sociali convenzionati con i Comuni o con altri enti Pubblici, che effettuano servizi sociali rivolti ad anziani e disabili e muniti delle rispettive e veicoli in servizio di Guardia Medica;

veicoli adibiti all’igiene urbana;

veicoli al servizio delle persone invalide munite del contrassegno previsto dal Codice della strada;

veicoli utilizzati per trasporto di persone che si rechino presso le strutture sanitarie per sottoporsi a visite mediche, terapie ed analisi programmate in possesso di relativa certificazione medica; veicoli al seguito delle cerimonie con esposizione di autocertificazione (in carta libera) in cui si dichiarino il percorso e i motivi per cui avviene la circolazione;

veicoli storici esclusivamente nell’ambito di manifestazioni purché in possesso dell’Attestato di storicità o del Certificato di Identità/Omologazione, rilasciato a seguito di iscrizione negli appositi registri storici. Il documento dovrà essere tenuto a bordo del mezzo ed esibito a richiesta delle autorità preposte al controllo;

veicoli in servizio pubblico, appartenenti ad Aziende che effettuano interventi urgenti e di manutenzioni sui servizi essenziali (esempio gas, acqua, energia elettrica, telefonia), veicoli attrezzati per il pronto intervento e la manutenzione degli impianti elettrici, idraulici, termici e tecnologici;

veicoli che debbono presentarsi alla revisione già programmata (con documento dell’ufficio della Motorizzazione Civile o dei centri revisione autorizzati) limitatamente al percorso strettamente necessario;

veicoli impegnati per particolari o eccezionali attività in possesso di apposita autorizzazione rilasciata dalla Polizia Municipale; autovetture con almeno tre persone a bordo (car pooling).

Le ordinanze adottate dai Comuni invitano la cittadinanza all’uso del trasporto pubblico locale e adottare forme di mobilità sostenibile e/o condivisa. Si incarica la polizia municipale e tutti gli altri enti e organi di controllo competenti per legge, della verifica dell’osservanza della presente ordinanza.

Per evitare futuri blocchi del traffico e divieti, si raccomanda intanto di seguire tutto l’anno nove semplici consigli per una migliore vivibilità e “respirabilità” nell’ “agglomerato urbano”. Si tratta di comportamenti da adottare in auto, in casa e nel Comune di appartenenza.

In auto – Evitare il più possibile di prendere l’auto se si può usare il mezzo pubblico; se la propria auto non ha il sistema “start & stop” e, soprattutto, se è alimentata a diesel, si deve spegnerla nei momenti di attesa o di sosta, specialmente vicino alle scuole di ogni ordine e grado; prendere in considerazione il car sharing o il car pooling (condivisione di automobili private tra un gruppo di persone), che fanno risparmiare e fanno bene all’atmosfera.

In casa – Prima di accendere il caminetto, è bene sapere che bruciare legna, specialmente nei camini, è altamente inquinante; esistono pompe di calore alimentate da fonti rinnovabili per uso domestico: sono più economiche e inquinano meno degli altri sistemi di riscaldamento; l’abbruciamento degli sfalci all’aperto è decisamente inquinante (ed è peraltro vietato in questo periodo, soprattutto in pianura): meglio utilizzare il servizio di gestione dei rifiuti urbano che è gratuito.

Nel Comune – Informarsi sui provvedimenti del proprio Comune per abbattere le emissioni: iniziative di educazione ambientale promosse dal proprio Comune, blocco di alcune categorie di auto, incentivi e benefit per chi sceglie di comprare un’auto green; condividere queste norme tra familiari, amici e conoscenti.

Il quadro di riferimento generale:

E’ utile avere presente il quadro di riferimento. La soglia annuale tollerata di Pm 10 a metro cubo è di 40 milligrammi al metro cubo. Ebbene questa soglia è rispettata e non raggiunta dal 2010. Viceversa, oltre al riferimento annuale, ve ne è uno giornaliero che è quello di 50 microgrammi al metro cubo e che – lo stabilisce la normativa – non si può superare più di 35 volte in un anno. E’ vero che l’agglomerato urbano di Firenze (insieme al capoluogo i Comuni di Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Signa e Scandicci) rappresenta un’area con criticità, non nella media annua, bensì per il numero dei superamenti dei valori limite giornalieri. Questo può accadere, com’è accaduto, soprattutto d’inverno per condizioni che sono meno favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Nell’agglomerato urbano, sulla base delle condizioni e delle previsioni del Lamma (il Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale), si attivano due tipologie di interventi: quelli di primo livello per cui, di rigore, sempre, da novembre e marzo, sono operativi divieti come quello di abbruciamento degli sfalci e il fermo delle auto più inquinanti. Quando però si accumulano sforamenti, si prende a riferimento un indice di criticità, di valore 2, superato il quale si devono attivare interventi particolarmente restrittivi.”

Carta antifascista del Chianti fiorentino, niente sedi comunali

Cinque Comuni del Chianti fiorentino prendono l’impegno a non concedere sedi comunali per lo svolgimento di eventi che si legano alle vicende e alla dimensione fascista, e chiederanno alle prefetture di agire in modo analogo: è uno dei punti della Carta antifascista sottoscritta dai Comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, Impruneta e San Casciano Val di Pesa (Firenze), da Cgil, Cisl e Uil del Chianti e dalle sezioni Anpi di Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Impruneta, Mercatale.

Obiettivo della Carta è contrastare la discriminazione sociale, economica, di razza, di genere, promuovendo forme di mobilitazione contro la violenza sulle donne, le molestie e le violenze in ambito lavorativo.

Gli uffici comunali saranno dotati di una copia della Costituzione perché sia resa visibile; i sindaci agiranno per destinare i beni confiscati alla mafia a finalità di carattere sociale, e si attiveranno per organizzare nelle scuole percorsi educativi e incontri col supporto di testimoni diretti, studiosi ed esperti del secondo conflitto mondiale.

Sindacati e Anpi diffonderanno a loro volta i contenuti e i principi della Costituzione nei luoghi di lavoro, nelle attività produttive, e presso le scuole del territorio.

Vallina, presidio di protesta per il doppio ponte

Vallina, nel comune di Bagno a Ripoli, presidio di protesta pacifica, lunedì mattina dalle ore 7:00 alle 9:00 all’incrocio di Via di Rosano e Via di Vallina per protestare per la mancata messa in sicurezza della SP 34, una strada ad alto transito veicolare che attraversa per intero l’abitato di Vallina e che anche negli ultimi mesi è stata teatro di vari incidenti automobilistici.

Il presidio dei residenti di Vallina, ha anche l’obiettivo di sollecitare le istituzioni locali e nazionali ad una rapida risoluzione dei problemi relativi all’armonizzazione del traffico che unisce Firenze alla Valdisieve, al Casentino e al Valdarno fiorentino.

“La Legge di Stabilità 2016 – scrive il Comitato di Vallina che organizza la protesta – aveva stanziato un fondo unico di 54,36 milioni di euro destinato al compimento della «Variante dell’abitato di Vallina con realizzazione di due ponti sull’Arno e riclassificazione della SP 34. Nonostante la totale copertura finanziaria garantita dalla Legge di cui sopra e a dispetto del procedimento di Via recentemente adottato dalla Regione Toscana (che meritoriamente continua a perorare l’opera), i lavori utili alla costruzione dell’infrastruttura sono stati nuovamente bloccati a causa delle resistenze opposte da una Soprintendenza ligia ai dettami ideologici delle Associazioni ecologiste ma poco attenta alla qualità della vita dei cittadini che vivono lungo la strada e alla sicurezza di pedoni e automobilisti che quotidianamente vi transitano”.

Sul posto anche il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini.

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