Amministrative, Livorno: Azione ‘corre’ col centrodestra

Azione col cdx a Livorno ‘per lavoro e industria’ . “Riteniamo che Livorno abbia bisogno di un cambio di passo” dice il segretario di Azione Livorno  Massimo Vitrani,

“Guarducci è una persona di garanzia  un moderato, un candidato che pensiamo assolutamente possa porre le basi per rilanciare la città di Livorno da un punto di vista culturale, sociale ed soprattutto economico attraverso un deciso supporto al completamento del progetto Darsena Europa, investimento essenziale per rilanciare il nostro porto a livello internazionale, attraverso la difesa delle nostre industrie sempre in una ottica di tutela ambientale, attraverso la creazione di nuova impresa innovativa, supportando anche il settore turistico, attuando la non più procrastinabile riqualificazione della città” lo afferma oggi il segretario di Azione Livorno  Massimo Vitrani.

Vitrani, alla vigilia dalla conferenza stampa di presentazione della “Coalizione del Rinnovamento”, prevista domani, che vede il partito di Carlo Calenda allearsi con Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Nuovo Psi e la Lista per Guarducci Sindaco, prosegue “vogliamo dare un grande supporto alla candidatura a sindaco di Alessandro Guarducci e quindi alla città perché riteniamo che Livorno abbia bisogno di un cambio di passo”. Lo afferma oggi il segretario di Azione Livorno  Massimo

“Tutto avrà ricadute positive sul lavoro, che rimane al centro del progetto politico della coalizione, insieme al decoro ed alla sicurezza” conclude Vitrani

🎧 Il terzo polo si ricostituisce eccezionalmente a Prato

Azione Italia Viva si presentano insieme alle comunali nel nome di Mario Daneri. La sua lista si chiamerà Prato merita. Oltre che da Azione e Italia Viva, la corsa a sindaco di Daneri è appoggiata da libDem e partito socialista.

Carlo Calenda di nuovo con Matteo Renzi, almeno a Prato. Questo è il solo Comune, tra quelli al voto a giugno nell’intero Paese, dove si ripresenta unita alle urne delle elezioni amministrative la coppia famosa per aver appena divorziato. I due partiti lo fanno senza esplicitare il simbolo, attraverso la candidatura civica di Mario Daneri, ingegnere pratese di 56 anni che ha appena rotto gli indugi.

La sua lista si chiamerà Prato merita. Oltre che da Azione e Italia Viva, la corsa a sindaco di Daneri è appoggiata da libDem e partito socialista. L’obiettivo dichiarato ed esplicito è quello “di essere ago della bilancia”, come spiega il candidato, nella lotta che vede certamente avvantaggiati i due poli principali: il centrodestra unito guidato dall’avvocato meloniano Gianni Cenni e il centrosinistra a guida Pd che deve ancora individuare la sua scelta finale per la candidatura a sindaco.

“Sia Calenda che Renzi lo sanno, sono a conoscenza di questa intesa”, spiegano i protagonisti dei partiti locali dei due leader. Che azzardano anche l’ipotesi che per questa candidatura  Prato possa essere un “vero laboratorio per il futuro dei moderati”. Invece, a proposito del futuro della seconda città della Toscana, al voto l’8 e il 9 giugno prossimi, Daneri spiega di voler rivelare i particolari del suo programma in un evento pubblico che si svolge alla Camera di Commercio di Prato il 21 marzo alle 21. “Auspichiamo soluzioni piene di buon senso per le tante tematiche della città – anticipa il candidato centrista – e saremo eventualmente disposti a parlare sia con centrodestra che con centrosinistra nell’eventualità di un ballottaggio: le intese si fanno sui progetti comuni”.

IUE, Natale: Italia Viva e Azione  all’attacco del Presidente Dehousse

’Non è negando chi siamo che si accoglie il diverso’  dice Francesco Bonifazi, deputato di Italia Viva, da sempre molto vicino a Matteo Renzi. Per  la deputata di Azione Daniela Ruffino. “Il prof. Renaud Dehousse , con la sua posizione sul Natale, trascura che una simile idea non offende i cristiani ma ferisce il principio di laicità dello stato. Critiche anche dal vicepresidente del Senato Gasparri

“Non sono cattolico: penso tuttavia che festeggiare il Natale sia parte dell’identità di tutti noi. Non è negando chi siamo che si accoglie il diverso. L’Università è il luogo del confronto: non è cancellando le culture ma favorendo l’incontro fra di esse che si arricchisce la società”. E ancora “l’ Istituto universitario europeo di Fiesole è un’eccellenza che da fiorentino sono fiero di avere nel mio territorio. Leggere che la sua dirigenza avrebbe proposto di non utilizzare l’augurio di ‘Buon Natale’ perché offenderebbe i non cattolici mi lascia davvero perplesso”. Lo scrive su X Francesco Bonifazi, deputato di Italia Viva.

“Uno dei tratti che meglio di altri qualifica la laicità di uno stato è la tolleranza, in particolare quella sulla libertà di culto e di religione. Sorprende e amareggia leggere che il rettore dell’Istituto universitario europeo di Fiesole si propone di rinominare il Natale privandolo del suo riferimento religioso al cristianesimo così da renderlo inclusivo, in ossequio al ‘piano per l’uguaglianza etnica e razziale'”. Lo dice la deputata di Azione

“Il prof. Renaud Dehousse – continua Ruffino – trascura che una simile idea non offende i cristiani, i quali continuano a festeggiare liberamente il Natale, ma ferisce il principio di laicità dello stato. Offesa non diversa sarebbe l’idea di cambiare nome al Ramadan o allo Shabbat. La forza della civiltà liberale non consiste nell’annacquare l’identità spirituale delle persone, ma nel permettere ad essa di esprimersi liberamente nel rispetto di tutte le identità. Il prof. Dehousse – conclude la deputata – rifletta su un punto: quale differenza passa fra la teocrazia iraniana che impone una sola religione e la dittatura del pensiero unico che le cancella tutte?”.

Sulla vicenda interviene anche il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato. “Apprendo con sconcerto che il presidente Renaud Dehousse dell’Università europea di Fiesole (Firenze) ha deciso che ‘per ottemperare agli obblighi del ‘Piano per l’uguaglianza etnica e razziale dell’Eui’, ‘l’ex festa Natale’ verrà rinominata, per eliminare il riferimento cristiano”. Una idea folle e gravissima che offende tutti noi, le nostre radici e la nostra cultura” dichiara Gasparri. Che  aggiunge: “Rispediamo al mittente qualsiasi assurda richiesta di ‘revisione del Natale’ in nome di un buonismo e di una tolleranza a senso unico di cui siamo stanchi”. “L’Italia – prosegue – ha la sua storia e continueremo a rispettarla così come deve fare chiunque arrivi nel nostro Paese, senza pensare di stravolgere secoli di cultura che ci hanno portato ad essere il Paese accogliente che siamo, a differenza di altri che, come vediamo nelle cronache internazionali, fondano la loro cultura su intolleranza e fanatismo. Basta con queste richieste assurde. Noi faremo di tutto per mantenere salde le nostre tradizioni e i nostri valori cristiani”.

Elezioni, Renzi: in Toscana duelli divertenti

Così il leader Iv Matteo Renzi parlando oggi a Firenze delle liste per la Toscana. “Noi saremo il vero voto utile”

A Livorno l’ex sindaco Alessandro Cosimi contro Andrea Romano (PD), nella Piana fiorentina contro Emiliano Fossi (PD) Gabriele Toccafondi. E ancora l’ex governatore Enrico Rossi (PD) nel collegio Siena Grosseto se la vedrà con Stefano Scaramelli (consigliere regionale IV). Sono solo alcuni dei duelli ‘divertenti’ che Matteo Renzi ha elencato oggi a Firenze in vista delle prossime elezioni del 25 settembre.

“Letta ha detto che noi facciamo perdere voti, eppure un anno fa aveva un’idea diversa e ha chiamato più volte Scaramelli” ha punto l’ex rottamatore.
Che ha poi elencato atre sfide: “nel collegio di Pisa Nicola Fratoianni, che ha votato 55 volte la sfiducia a Draghi, si confronterà con Michele Passarelli (coordinatore Iv di Pisa), e su Firenze corre Stefania Saccardi (vicepresidente della Regione Toscana)2.
“ Per la Camera -ha aggiunto Renzi- posso dire che Lucia Annibali sarà nella nostra squadra, accanto a Francesco Bonifazi”.

“C’è una bella squadra, l’elenco arriva domani. Italia viva e Azione faranno un bellissimo risultato” ha detto Renzi, che ha aggiunto. “anche nel Pd ci sono tanti candidati bravi, mando un grande abbraccio agli inclusi e agli esclusi. Non dimentichiamo però che chi vota Letta vota Di Maio e Fratoianni”. ” E’ una scommessa che ha molto di Made in Tuscany. Qui sarà una campagna col sorriso sulle labbra, casa per casa, porta per porta. Noi siamo per il si all’aeroporto, la coalizione del centrosinistra invece? Noi siamo per il termovalorizzatore e il rigassificatore la coalizione del centrosinistra invece?” Ha sottolineato il leader di Italia Viva

“Maria Elena Boschi correrà nel suo collegio di residenza che da qualche anno è a Roma. I sarò candidato a Milano, in Toscana e in 4-5 circoscrizioni. Non ho ancora capito se Berlusconi si candida a Milano o Monza. Se vuole fare un dibattito io sono disponibile” ha sottolineato Renzi. Che appropriato delle cose da fare ha precisato: ”la prima proposta di legge che presenterò se sarò rieletto senatore sarà quella che impegna a ricostituire l’unità di missione Italia sicura-Casa Italia, che io avevo fatto quando ero al governo sulla base delle indicazioni di Renzo Piano, e che aveva permesso di spendere un sacco di soldi contro il dissesto idrogeologico. Questa missione è stata chiusa dai grillini, da Costa nel giugno 2018 quando fu nominato ministro. Fece una diretta Facebook e disse che avrebbe chiuso l’unità di missione. Quindi la prima scelta che farò è quella di fare un atto per ricostituire l’unità di missione”.

“Noi saremo il vero voto utile” ha chiosato Renzi. “questo risultato deve servire a non far fare alla Meloni il presidente del Consiglio ma far governare Draghi. Meloni ha avuto una campagna elettorale favorevole da parte di Letta, evidentemente i due si vogliono bene. Voglio che ci sia un voto utile per mandare in Parlamento chi farà la differenza”
A proposito della Leopolda infine, Renzi ha confermato che verrà posticipata. “nello stesso week end nel quale è prevista la Leopolda Calenda ha scelto di presentare la lista a Milano. Credo perciò che la Leopolda sarà rimandata” ha precisato Renzi.
Che ha concluso : “ho visto che uno dei migliori candidati del Pd, capolista in Basilicata, ha fatto un tweet antisemita e ha messo in discussione la legittimità dello stato di Israele. Israele ha il dovere, non solo diritto, di esistere. Mi rivolgo alla comunità ebraica, vi sembra normale stare in un partito che candida uno che mette in discussione la legittimità dello stato di Israele? E’ uno scandalo”.

🎧Giani, Renzi? “Spero in alleanza”

Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. “l’accordo con Calenda è nell’interesse del Paese”

Il presidente della giunta Regionale Eugenio Giani crede che l’alleanza con Italia Viva sia possibile. lo ha dichiatao oggi.  “Se prendete i giornali di due giorni fa, si parlava di un accordo con Calenda che non sarebbe mai accaduto perché era una posizione di centro alternativo sia alla destra che alla sinistra: avete visto poi che le vie della politica prima del deposito delle liste portano a esiti imprevedibili, io spero che accada anche con Renzi” ha detto Giani.

Secondo Giani, inoltre anche anche Pd e Italia Viva correranno separati alle politiche,  “negli equilibri di giunta non cambia niente”, anche perché “la posizione di Renzi è chiaramente antitetica al centrodestra, è una posizione di centro”, mentre “sarebbe incompatibile” nel caso di “accordi di coalizione o patti di desistenza con il centrodestra”, per cui “saremo più rigorosi nel rispetto delle regole programmatiche e delle intese, ma questo non è sicuramente alternativo alla presenza in giunta”

A proposito dell’alleanza Calenda-PD Giani ha sostenuto  ” che prima di tutto contino gli interessi generali, e gli interessi generali del Paese ci portano oggi a costruire una solida alleanza di centrosinistra con Calenda“, e questo “allarga le possibilità di vittoria di un centrosinistra che si trova a contrastare in questa campagna elettorale non un centrodestra ma un destra-centro”. L’accoerdo ha detto Giani  “lascerà qualche timore in più ai potenziali candidati perché l’accordo è costato al Pd il dover garantire un 30% di rappresentanza nelle nostre liste alle forze di centro, di Calenda, degli ex ministri, di tutte quelle forze che ieri hanno sottoscritto l’accordo, la Bonino. E’ evidente che tutto questo porterà a rinunce di candidature, però l’interesse generale del Paese in questo momento è far vincere la coalizione di centrosinistra, e conseguentemente per raggiungere gli accordi devi fare anche delle rinunce in termini di posizioni di rappresentanti alle elezioni”.

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