Dom 28 Apr 2024

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IUE, Natale: Italia Viva e Azione  all’attacco del Presidente Dehousse

’Non è negando chi siamo che si accoglie il diverso’  dice Francesco Bonifazi, deputato di Italia Viva, da sempre molto vicino a Matteo Renzi. Per  la deputata di Azione Daniela Ruffino. “Il prof. Renaud Dehousse , con la sua posizione sul Natale, trascura che una simile idea non offende i cristiani ma ferisce il principio di laicità dello stato. Critiche anche dal vicepresidente del Senato Gasparri

“Non sono cattolico: penso tuttavia che festeggiare il Natale sia parte dell’identità di tutti noi. Non è negando chi siamo che si accoglie il diverso. L’Università è il luogo del confronto: non è cancellando le culture ma favorendo l’incontro fra di esse che si arricchisce la società”. E ancora “l’ Istituto universitario europeo di Fiesole è un’eccellenza che da fiorentino sono fiero di avere nel mio territorio. Leggere che la sua dirigenza avrebbe proposto di non utilizzare l’augurio di ‘Buon Natale’ perché offenderebbe i non cattolici mi lascia davvero perplesso”. Lo scrive su X Francesco Bonifazi, deputato di Italia Viva.

“Uno dei tratti che meglio di altri qualifica la laicità di uno stato è la tolleranza, in particolare quella sulla libertà di culto e di religione. Sorprende e amareggia leggere che il rettore dell’Istituto universitario europeo di Fiesole si propone di rinominare il Natale privandolo del suo riferimento religioso al cristianesimo così da renderlo inclusivo, in ossequio al ‘piano per l’uguaglianza etnica e razziale'”. Lo dice la deputata di Azione

“Il prof. Renaud Dehousse – continua Ruffino – trascura che una simile idea non offende i cristiani, i quali continuano a festeggiare liberamente il Natale, ma ferisce il principio di laicità dello stato. Offesa non diversa sarebbe l’idea di cambiare nome al Ramadan o allo Shabbat. La forza della civiltà liberale non consiste nell’annacquare l’identità spirituale delle persone, ma nel permettere ad essa di esprimersi liberamente nel rispetto di tutte le identità. Il prof. Dehousse – conclude la deputata – rifletta su un punto: quale differenza passa fra la teocrazia iraniana che impone una sola religione e la dittatura del pensiero unico che le cancella tutte?”.

Sulla vicenda interviene anche il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato. “Apprendo con sconcerto che il presidente Renaud Dehousse dell’Università europea di Fiesole (Firenze) ha deciso che ‘per ottemperare agli obblighi del ‘Piano per l’uguaglianza etnica e razziale dell’Eui’, ‘l’ex festa Natale’ verrà rinominata, per eliminare il riferimento cristiano”. Una idea folle e gravissima che offende tutti noi, le nostre radici e la nostra cultura” dichiara Gasparri. Che  aggiunge: “Rispediamo al mittente qualsiasi assurda richiesta di ‘revisione del Natale’ in nome di un buonismo e di una tolleranza a senso unico di cui siamo stanchi”. “L’Italia – prosegue – ha la sua storia e continueremo a rispettarla così come deve fare chiunque arrivi nel nostro Paese, senza pensare di stravolgere secoli di cultura che ci hanno portato ad essere il Paese accogliente che siamo, a differenza di altri che, come vediamo nelle cronache internazionali, fondano la loro cultura su intolleranza e fanatismo. Basta con queste richieste assurde. Noi faremo di tutto per mantenere salde le nostre tradizioni e i nostri valori cristiani”.

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