Poggetto, chiude anche il ristorante, pizzeria. Titolare: “Da quando non si fanno più eventi nell’auditorium la mia clientela si è dimezzata”

Firenze, dopo la chiusura dell’Anfiteatro Flog, non riuscendo più, senza il pubblico che andava ai concerti, ad avere abbastanza clienti per sostenere l’attività economica, il titolare del ristorante/pizzeria ‘Il Poggetto’, Alessandro Bitossi, ha deciso di chiudere l’attività.

“Un saluto a tutti i nostri affezionati clienti. – scrive mestamente sulla sua pagina Facebook Alessandro Bitossi – Siamo purtroppo a comunicare che il Ristorante Il Poggetto cessa la sua attività questa domenica 15 gennaio. Grazie infinite per la vostra fiducia data in questi anni”. L’agonia della pizzeria Il Poggetto, iniziò nel febbraio 2020 quando la Flog decise di chiudere l’auditorio inizialmente per la pandemia, chiusura che poi fu resa definitiva da una scelta del consiglio di amministrazione

“Il motivo che ci è stato dato è la necessità di una chiarificazione all’interno del consiglio di amministrazione della Flog, e la mancanza di personale – raccontava Enrico Romero Direttore artistico dell’Auditorium Flog per 30 anni in un’intervista a Controradio – Tanto fumo e poco arrosto, tutto dà l’idea della volontà di stare zitti il più possibile, lasciare passare il tempo e poi cambiare forse destinazione d’uso alla Flog”. È così è stato l’auditorium Flog non ha mai più riaperto.

“La Flog come prima non ci sarà più – dice amareggiato in una intervista al quotidiano La Repubblica Alessandro Bitossi – Da quando non si fanno più eventi nell’auditorium la mia clientela si è dimezzata ed è aumentato l’affitto del locale” denuncia. “Sono passati 430 giorni dall’annuncio di chiusura dell’auditorium per lavori”.

🎧 Flog: Nardella, “Impegno del Comune per ripresa attività artistica. Prima adeguamento antisismico”

Flog: incontro tra il sindaco di Firenze e l’amministratore della Flog sul futuro del centro polivalente e luogo storico del live a rischio chiusura. (Ascolta l’intervista a Dario Nardella)

“Ho ricevuto rassicurazioni che l’attività ordinarie andranno avanti, c’è da affrontare la questione dei lavori antisismici di messa a norma dell’auditorium e la sua ripresa artistica” afferma Nardella ai nostri microfoni ribadendo l’impegno dell’amministrazione comunale perché la Flog torni ad avere un futuro. 

Il sindaco lunedì prossimo ha confermato l’incontro col direttore artistico Enrico Romero. Ascolta l’intervista in NewsLine realizzata da Gimmy Tranquillo e Chiara Brilli

“Abbiamo approfondito tutte le problematiche. L’Amministratore delegato Fabio Ninci ha precisato che la Flog non è chiusa e che le attività ordinarie vanno avanti. Il problema si presenta più per l’auditorium per il quale sono necessari lavori legati alla certificazione antisismica. Da parte nostra c’è piena disponibilità  a collaborare per rilanciare la attività artistica finiti i lavori necessari sulla staticità e anche a collaborare per gli investimenti sui lavori stessi”, dichiara Nardella.

“La cosa che mi ha rasserenato è che continuerà le attività ordinarie, ringrazio a tale proposito tutti i lavoratori che svolgono un’attività di volontariato e poi mi auguro che l’attività artistica possa riprendere. Ho garantito il pieno supporto dell’amministrazione comunale perché la Flog rappresenta un centro culturale contemporaneo che deve avere un grande futuro davanti”, conclude il sindaco.

🎧 Firenze. La Flog non riapre.

La Flog di Firenze resterà chiusa per almeno un altro anno. E, quando riaprirà, sarà diversa da come è stata conosciuta e frequentata negli ultimi trent’anni.

FLOG significa “Fondazione Lavoratori Officine Galileo”, ed è nata il 19 settembre del 1945, un anno dopo la Liberazione di Firenze proprio per mano di dirigenti, operai e impiegati delle Officine Galileo. “La Flog è quindi – leggiamo dalla pagina ufficiale – prima di tutto, l’espressione della volontà di ricostruzione e di rinascita della città di Firenze, uscita dalla tragedia della guerra, che non a caso partiva dal mondo del lavoro”.

In Podcast puoi riascoltare l’intervista all’Ad della Flog Fabio Ninci e al Direttore Enrico Romero.

Già, la rinascita della città di Firenze. Sembrano parole scritte per descrivere la situazione in cui ci troviamo in questi giorni. E invece la Flog che fa? Resta chiusa. Negli ultimi 50 anni – l’Auditorium e del 1971 – non era mai successo. Fino a pochi giorni fa nessuno si è fatto troppe domande. Tutti sappiamo delle chiusure e delle riaperture incerte di questi mesi. “Colpa della pandemia” si è pensato.

Poi, con le prime riaperture “serie”, i primi concerti con le sale piene, sui social è stato un crescendo rossiniano: “ma perché la Flog non riapre?”, era la domanda più ricorrente. Perché l’Auditorium Flog è stato un punto di riferimento per intere generazioni, soprattutto negli ultimi 30 anni, sotto la direzione di Enrico Romero. Alzi la mano chi non è mai stato a sentire un concerto alla Flog.

“Il tempio del Rock”, è stato definito. E in effetti è sempre stato il luogo per eccellenza per la musica Rock a parte i grandi concerti da stadio. Oltre ad aver ospitato negli ultimi 42 anni le 44 edizioni di “Musica dei Popoli”, la strepitosa rassegna di musica etnica, nata quando la definizione “musica etnica” ancora non esisteva. L’ultima edizione, nonostante la disponibilità di fondi, non si è però svolta. Perché?

Resta una grande incertezza che abbiamo cercato di dipanare intervistando Fabio Ninci, a lungo Presidente ed ora Amministratore delegato della Flog. Perché la Flog non riapre? “Perché siamo tutti volontari e le persone invecchiano. Abbiamo un problema di managemet e stiamo valutando cosa fare. Probabilmente aspetteremo un anno a riaprire, cogliere l’occasione di fare qualche lavoretto e probabilmente i miei successori avranno più tra le loro corde il fare cose come la fiera dell’elettronica o la mostra mercato del vinile vintage”. La domanda allora è: rivedremo mai la Flog così come l’abbiamo conosciuta?

U-Roy, leggenda del reggae nel ricordo di Jaka

Il pioniere del reggae, U-Roy è morto all’età di 78 anni dopo un intervento chirurgico nella capitale della Giamaica. Di seguito il ricordo del nostro Jaka, dj e musicista storico conduttore della trasmissione reggae Bongoman

“Caro DADDY U ROY, ti chiamo così perché sei stato il padre di tutti quelli (Rappers, Raggamuffin, Djs , Mcs) che hanno mai preso un microfono in mano per sfornare rime (soprattutto di quelli che non lo sanno).
Sei “the Originator”, il più importante, il fondamentale.
Tu non cantavi, tu surfavi i ritmi come si fa con le onde, con eleganza, maestria e sense of humour.
La tua voce ha fatto ballare i muri e crollare le mura di Babylon, ci ha portato nel cuore della montagne blu di Jamaica e ci ha fatto bagnare in quel mare cristallino.
Ci hai portato giù a downtown tra le case fatte di fogli di zinco e ci hai fatto sentire l’odore acre della Ganjah venire fuori dalle cover di molti tuoi dischi.
Sei stato il maestro e il padre, e sempre un gentiluomo.
Una volta ti ho visto incazzato, e fosti come un uragano, ma un secondo dopo eri lì che te la ridevi tranquillo, come se non fosse successo niente.
Sei stato il Primo concerto reggae che proposi e organizzammo alla Flog di Firenze con  Enrico Romero nei primi anni 90, e chi meglio di te poteva mettere le basi e le fondamenta per quello che sarebbe stato fino ad oggi uno dei più importanti appuntamenti per il reggae dal vivo in Europa ?
Dieci  anni dopo nel 2015 tornasti a suonare  e venisti ricoverato in ospedale nel pomeriggio, ma volesti lo stesso salire sul palco la sera, e tra la sorpresa di tutti ci offristi una performance indimenticabile.
La tua risata fragorosa riecheggia ancora oggi in ogni puntata di BONGOMAN, in quel famoso Jingle che mi facesti quando ti dissi che il programma (all’epoca) si chiamava Bomboklaat e tu scoppiasti a ridere come un pazzo e io con te.
Abbiamo costruito il nostro amore su solide fondamenta.
Ora ci mancherai , un sacco , lo sai.
Con tutto l’amore del Mondo, grazie di tutto e che questo viaggio ti porti in un luogo così splendente come quello dove ci hai portato tu con la tua arte e il tuo inarrestabile Skankin’.”

Flog Firenze annullati i concerti in programma fino al 3 aprile

Cosi si legge dalla pagina FB Official  “In seguito al D.P.C. del 4 marzo 2020, la FLOG è costretta a malincuore ad annullare tutti gli spettacoli previsti e a prevedere, salvo aggiornamenti o variazioni successive delle suddette disposizioni nazionali, la chiusura dell’Auditorium FLOG fino al prossimo 3 aprile

Il decreto, cui la FLOG intende attenersi, è quello in relazione alle misure cautelari a tutela della salute degli spettatori e del personale dell’Auditorium in relazione alla diffusione del Coronavirus. I concerti e gli spettacoli in programma fino al 3 di aprile sono ANNULLATI, ma per alcuni di questi stiamo lavorando per il recupero di nuove date, che slitteranno tra aprile e maggio.

Il rimborso dei biglietti avrà le modalità di legge (per gli acquisti effettuati on line rivolgersi a Ticket One, per quelli fatti nei punti vendita, direttamente nei punti dove ci si è recati). In caso di posticipo dell’evento in altra data, il biglietto già in vostro possesso sarà valido come titolo d’ingresso. Comunicheremo in tempi brevi sulla nostra Pagina Facebook Auditorium Flog “Official” informazioni sui concerti annullati definitivamente e sulle date che saremo in grado di posticipare.

Siamo estremamente dispiaciuti della situazione, dovuta alla grave crisi sanitaria in corso a livello internazionale e al clima di preoccupazione e di incertezza che si è creato e sviluppato di conseguenza. La FLOG si muoverà cercando il modo migliore per gestire la situazione e i disagi creati. Tanti gli eventi previsti nella programmazione di marzo, con serate che avrebbero coinvolto una grande quantità di pubblico; stiamo valutando di posticipare e/o recuperare ove possibile, buona parte dei concerti che siamo costretti ad annullare per cause di forza maggiore.

Questa crisi sta avendo, ed avrà ancora di più in futuro, gravi ripercussioni su tutte le categorie economiche e le attività nazionali. Solo per quanto riguarda il nostro settore, quello del pubblico spettacolo, il danno economico provocato dalla crisi e dall’annullamento degli spettacoli è già molto consistente, ancora più drammatico per alcuni soggetti più deboli tra organizzatori, agenzie di booking e, a maggior ragione, per artisti e i musicisti che si vedono cancellare date senza alcun paracadute previdenziale.

Contiamo di riuscire a superare anche questo stato di emergenza e riprendere al più presto la normale attività, con l’impegno e la professionalità che ha sempre accompagnato il nostro lavoro e che avete potuto apprezzare nel corso di tutti questi anni.

Tra l’altro a febbraio 2021 la FLOG taglierà il traguardo dei 30 (!!!!) anni di attività continuativa. Sarà meglio preparare i festeggiamenti per il prossimo anniversario…

Siamo stati con voi tutto questo tempo. E continueremo a farlo ancora a lungo

Grazie a tutti per la solidarietà e la comprensione

Il vostro affezionatissimo

Auditorium FLOG. “

Africa Unite: CONCERTO RIMANDATO alla Flog di Firenze

Vibranite: venerdì 6 marzo alla Flog di Firenze tornano gli Africa Unite accompagnati dal quintetto Architorti. Segue DanceHall con Real Rockers Sound System & Andrea Mi

“In tempo reale” è un’opera musicale scritta a quattro mani dal quintetto Architorti e dagli Africa Unite, un concept album sul rapporto uomo-rete-social che in questa epoca sta conducendo ad importanti mutamenti politici e culturali nel nostro paese e nel mondo intero.

La visione degli Africa Unite li ha portati ad allargare e scomporre il proprio suono attraverso gli Architorti: quintetto e orchestra diventano l’occhio musicale che tesse le trame armoniche e melodiche dell’album. La vocalità di Bunna e i recitativi di Madaski assumono contorni assolutamente inediti e particolari, come tutto il suono che caratterizza l’album, sicuramente un tentativo molto particolare e definitivo di trasformare il Reggae in un’altra forma musicale.

Lo spettacolo si avvale della presenza di Madaski tastiere e voce e naturalmente Bunna nel suo ruolo di leader, più la formazione degli Architorti, capitanata da Marco Robino al violoncello, Marco Benz Gentile, Efix Puleo e Federica Biribicchi ai violini e Marco Gentile alla viola.

Uno spettacolo intenso dove i brani storici degli AFRICA si avvarranno dell’intervento degli ARCHI e viceversa: uno scontro/incontro tra il ritmo e l’armonia, la sospensione degli archi e a volte il pieno dell’orchestra, il tutto condotto dalla voce di Bunna. Uno spettacolo in controtendenza, una formazione insolita, per un suono potente e allo stesso tempo interessante, e sicuramente al di fuori dei canoni.

Segue DanceHall con REAL ROCKERS Sound System & Andrea Mi INFO

Apertura 21.30 INGRESSO € 13/ €10 prevendite TicketOne

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