Premiata Rete lesioni cutanee di Asl Toscana sud est

Premio del ‘Journal of Wound Care’, una delle riviste scientifiche più autorevoli del settore, per la ‘Rete delle lesioni cutanee’ della Asl Toscana sud est. Il riconoscimento, consegnato nelle scorse settimane a Londra presso la Banking Hall, per la ‘Gestione costo-efficacia nel trattamento delle lesioni cutanee’, è stato ritirato da Sara Sandroni, responsabile della Rete.

“Con estrema gratificazione e soddisfazione ho ritirato questo premio – sottolinea Sandroni in una nota – che è frutto dell’impegno costante di tutti i professionisti che, ogni giorno a livello ospedaliero ma soprattutto territoriale, effettuano prese in cura complessa e trattamento di oltre 1000 assistiti portatori di lesioni cutanee”.
Per Lorenzo Baragatti, direttore del Dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche, “il premio riempie di orgoglio tutta la nostra comunità professionale e ci spinge fortemente a continuare sulla strada intrapresa all’interno della nuova organizzazione del dipartimento, per la valorizzazione delle nostre competenze e la diffusione dell’expertise. L’obiettivo è di rendere una sempre migliore assistenza ai nostri cittadini. La dr.ssa Sara Sandroni rappresenta una vera e propria eccellenza aziendale, nazionale ed internazionale”.

Asl Toscana Sud Est, Antonio D’Urso nuovo dg

La commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd) ha espresso parere favorevole alla proposta di nomina di Antonio D’Urso come direttore generale dell’azienda sanitaria Toscana Sud-Est.

Il parere è stato espresso a maggioranza con i voti favorevoli di Pd e Art.1-Mdp, contrari Lega, M5s e Gruppo misto-Tpt, astenuto Sì-Toscana a sinistra. D’Urso, già direttore sanitario prima nel Lazio poi alla Asl di Prato, dg all’Asl di Lucca dove, nel corso dell’audizione in commissione, ha spiegato che è stato “uno dei quattro direttori generali che hanno contribuito al progetto di realizzazione del nuovo ospedale”, al San Camillo di Roma e all’Aou di Sassari, sull’Azienda sanitaria della Toscana Sud Est ha spiegato che “il piano investimenti deve procedere velocemente; potenziamento di tutta la fase degli investimenti strutturali, impiantistici e tecnologici; politica dei disinvestimenti da fare in attenzione con il territorio; investimento tecnologico e infrastrutturale, per permettere alla comunità dei professionisti e ai cittadini di accedere ai servizi”.

Riguardo all’assetto della rete ospedaliera ha aggiunto: “Il fabbisogno di posti letto in area medica è coperto all’80%, questa quota va aumentata: posti letto in medicina e servizi di chirurgia, in un’ottica di rispetto della prossimità”. Il terzo punto, ha spiegato ancora D’Urso, “è lo sviluppo della rete territoriale, con una forte gestione delle liste di attesa. Non possiamo consentire che i nostri cittadini abbiano tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni, non solo specialistiche ambulatoriali, ma anche di ricovero, non compatibili con i loro bisogni di salute”.

Scaramelli ha manifestato a D’Urso “l’esigenza di continuità e condivisione che arriva dal territorio”. Con un obiettivo prioritario, “l’abbattimento delle liste di attesa e nuovo meccanismo di prenotazione, che nell’Asl Sud-Est non è ancora attivo”.

Il consigliere Jacopo Alberti (Lega), ha rivolto l’augurio di buon lavoro a D’Urso, riconoscendo “il curriculum di tutto rispetto del candidato”, annunciando “il voto contrario della Lega, che non è sulla qualità del professionista, ma sulle politiche attuate dalla Regione”. Voto contrario ha annunciato anche Andrea Quartini per il M5s, “in coerenza rispetto al sistema di nomine politiche, che non ci piace. D’Urso ha esperienza importante e un curriculum di valore”.

Voto negativo annunciato anche da Monica Pecori (gruppo misto-Tpt) “non sulla persona ma sulle modalità di scelta, con l’augurio che possa essere realizzato appieno quanto promesso dal candidato”. Il consigliere Enrico Sostegni (Pd), ha segnalato “il grande equivoco che continua sui criteri di nomina” e ricordato che il sistema di nomina, in Toscana come in altre Regioni, “non è politico, ma segue procedure modalità di scelta definite dalla legge”. Il vicepresidente della commissione, Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra) ha infine annunciato il voto di astensione: “Il curriculum è buono, ma è difficile valutare solo su quello. Ora bisogna mettere alla prova, vediamo come sarà svolto il lavoro”.

Asl Toscana sud-est, sindacati: “Manca personale”

Da troppo tempo il personale dell’Asl Toscana sud est è in sofferenza e da troppo tempo continuiamo a segnalare criticità diffuse. Ferie ed ore straordinarie accumulate, rientri continui, attività in aggiuntiva, attività ‘a scavalco’ tra servizi diversi, uso costante di personale interinale. Sono tutti segnali di un unico ‘male’ della nostra sanità: manca il personale”.

Lo affermano i sindacati Fp Cgil, Fp Cisl e Fpl Uil che chiedono per la asl sud-est “un impegno immediato da parte della Regione Toscana e della direzione dell’asl Toscana sud est per affrontare un problema. Non ci basta più che vengano deliberate assunzioni ‘spot’ – sottolineano i sindacati – perché l’esodo è continuo e progressivo ed inoltre l’età media dei lavoratori avanza. C’è bisogno di una vera e propria programmazione di ampio respiro. Un piano imponente di terapia d’urto della sanità toscana, e nel caso specifico dell’Asl Toscana sud est”.

“Il fatto che i concorsi siano gestiti da Estar, con interminabili procedimenti assunzionali – aggiungono le sigle sindacali -, non può essere una valida motivazione alla mancanza di personale: significa che non c’è una programmazione efficace e che non si ragiona in ottica prospettica ma si vive il quotidiano, con ciò che ne consegue per cittadini e lavoratori”. Per i sindacati, “questa continua emergenza costa alle tasche dei contribuenti in termini di ore straordinarie ed in termini di qualità dei servizi, ed ai lavoratori in termini di sacrifici personali e di sicurezza.”

Pegaso 2: 910 cittadini salvati nel 2018 in Toscana

Il Pegaso 2, uno dei tre elisoccorso presenti in Toscana, ha svolto più di mille missioni di soccorso nel 2018.

Sono stati oltre mille, in crescita del 22,4% rispetto all’anno precedente, gli interventi di soccorso nel 2018 da parte del Pegaso 2 che hanno permesso di soccorrere 910 cittadini, in crescita del 17,57% rispetto ai 714 del 2017. L’elisoccorso, con base a Grosseto, ha registrato un aumento del numero delle missioni, passate da 857 a 1049, del numero delle ore volate aumentate da 978 a 1118 (+14,30%).

In aumento, spiega una nota, anche gli interventi primari, passati da 476 a 704, mentre sono diminuiti quelli secondari, ovvero il trasferimento da un ospedale all’altro, scesi a 342 rispetto ai 381 del 2017.

“Sono numeri che danno il senso dell’impatto di Pegaso nell’attività di soccorso – spiega in una nota Massimo Mandò, direttore del dipartimento dell’emergenza urgenza della Asl Toscana sud est – e che dimostrano una crescente capacità, da parte delle Centrali operative 118 di Siena-Grosseto e Arezzo, di individuare meglio e prima la patologia. Il cuore di tutto é non solo la rapidità dell’intervento, ma anche la decisione di trasportare il paziente non nell’ospedale più vicino, ma in quello più idoneo”.

Per Stefano Barbadori, responsabile della base di Elisoccorso di Grosseto, “il 2018 sarà ricordato perché la Asl Toscana sud est é stata scelta dalla Regione Toscana come Azienda sanitaria in cui sviluppare il progetto Nvg (Night vision Googles), i visori che permettono all’elicottero di atterrare di notte anche su superfici non illuminate. Siamo stati i terzi in Italia, dopo Lombardia e Trentino Alto Adige, ad iniziare questo tipo di attività” che “ha permesso un importante aumento dell’operatività”.

“Grazie al lavoro encomiabile delle Centrali operative 118 della nostra Asl – sottolinea il Dg della Asl Enrico Desideri – sono stati individuati 71 siti di atterraggio, che altrimenti non avrebbero potuto essere utilizzati per interventi di soccorso”

Arezzo: scoperti farmaci scaduti in “Casa Salute”

Centinaia di confezioni di farmaci scaduti, alcuni anche dal 2011, sono stati ritrovati dai carabinieri di Subbiano (Arezzo). Accaduto durante un’ispezione presso la Casa della Salute della Asl Sud Est Toscana di Subbiano.
Molti di essi contenevano morfina.

Durante il controllo, svolto unitamente ai colleghi del nucleo carabinieri antisofisticazioni di Firenze e del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Arezzo, sono emerse anche altre irregolarità. Oltre ai farmaci scaduti registrata anche mancata corresponsione di indennità al personale dipendente. Subito dopo il blitz i militari hanno denunciato il responsabile della struttura per i reati di commercio o somministrazione di medicinali guasti e detenzione di sostanze stupefacenti. Sono stati avviati accertamenti relativi alla posizione di un dirigente. 

Sulla vicenda, la Asl Toscana sud est fa sapere che ha avviato una serie di approfondimenti per accertare le responsabilità su ciò che è accaduto. Al momento si “riserva di esprimersi fino alla fine del procedimento”.
Durante il blitz dei carabinieri di Subbiano insieme ai colleghi del Nas e dell’ispettorato del lavoro hanno sequestrato centinaia di confezioni di farmaci scaduti, alcuni anche dal 2011.

Esenzioni false: tra Arezzo e Pistoia Asl invia 4mila verbali per riscuotere ticket

L’Asl Toscana sud est deve richiedere 1.016.054,08 euro a 3981 cittadini che, in regime di esenzione totale o parziale del ticket, hanno fatto visite ed esami dietro la presentazione di autocertificazione mendace. A rilevare i dati corretti e ad inviarli alle aziende sanitarie è Sogei che incrocia i numeri di Agenzia delle entrate, Inps e ministero del Lavoro.

L’Azienda si appresta a inviare quasi quattromila verbali di accertamento a chi ha usufruito di prestazioni nel 2013 dichiarando un’esenzione falsa e quindi non pagando il ticket. Il verbale di accertamento è il primo passo del processo sanzionatorio. Se non verrà pagato, successivamente sarà notificata l’ordinanza di ingiunzione, seguita dall’eventuale iscrizione a ruolo.

Sono 1.581 gli aretini chiamati a ridare all’Azienda 436.557,84 euro e che potranno pagare una sanzione ridotta di un terzo entro 60 giorni dalla notifica. Dopo i 60 giorni l’importo da pagare sarà pari al ticket dovuto, più la sanzione amministrativa e le spese di notifica e amministrative.

Iniziativa simile anche per il pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo di Pistoia. Il pronto soccorso sta infatti inviando il secondo scaglione delle circa ottomila lettere per ticket non pagati, con invito a regolarizzare. Si tratta di circa duemila avvisi bonari che riguardano gli accessi al pronto soccorso pistoiese per l’anno 2013.

Le lettere si rivolgono a coloro che si sono recati al pronto soccorso e una volta dimessi con codice non urgente, non hanno pagato il ticket dovuto per la prestazione effettuata.

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