Striscione con i volti dei condannati a morte in Iran, appeso dalle finestre della sede del Consiglio della Toscana

Firenze, uno striscione con i volti, i nomi e l’età delle persone condannate a morte dal regime iraniano è stato appeso nel cortile di palazzo del Pegaso – Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale della Toscana.

“Oggi dal Consiglio regionale della Toscana parte un messaggio forte e condiviso da tutte le forze politiche – ha detto il presidente dell’assemblea legislativa Antonio Mazzeo – Non restiamo in silenzio. Quello che sta accadendo in Iran in questo momento è drammatico. La Toscana è stata la prima Regione al mondo nel 1786 ad abolire la pena di morte. Pensare che oggi chi protesta per avere più diritti e più libertà viene barbaramente ucciso, dà il segno che c’è ancora tanto da fare. Questo striscione è un gesto simbolico per ribadire che non vogliamo voltarci dall’altra parte, dobbiamo lavorare perché la pena di morte sia eliminata da tutti i Paesi del mondo”.

Tra i presenti all’iniziativa anche Saeed, rappresentante del movimento ‘Donna. Vita. Libertà’ che ha ricordato come i numeri riportati dallo striscione nell’ultimo mese siano drammaticamente aumentati. “Quattro condanne a morte sono state eseguite ufficialmente – ha detto – Negli ultimi quattro mesi in Iran sono state uccise 520 persone nelle manifestazioni e di queste circa 70 erano minori.

Inoltre, almeno 20.000 persone sono state arrestate e messe in carcere. Ad oggi il regime ha condannato a morte 109 persone, anche solo per aver partecipato alle manifestazioni, mentre nella zona sud-est dove vive la minoranza beluchi, si parla di decine di impiccagioni non documentate ufficialmente”. Saeed ha anche sottolineato come la lotta nata in Iran dopo la morte di Mahsa Amini sia “unica e rara nel Medio Oriente come dimensioni e durata e che essa abbia dato speranza anche alle altre popolazioni oppresse come gli afgani, i curdi e i siriani”.

Mazzeo: “Natale all’insegna della sobrietà e della solidarietà”

Firenze, in un videomessaggio rivolto ai cittadini, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, ha fatto gli auguri di Natale raccomandando “sobrietà e solidarietà”.

“E’ il primo Natale che viviamo con la guerra a poche migliaia di chilometri dalle nostre case, nel cuore della nostra Europa. – ha detto il presidente Mazzeo – Un Natale che per questa ragione si vela di tristezza e ci porta con il cuore ad essere vicini alle bambine e ai bambini dell’Ucraina, che insieme ai loro genitori e ai loro nonni, sperimentano il freddo e il buio. Così come vicini siamo ai tanti profughi che hanno solcato, al gelo, il Mar Mediterraneo. Dobbiamo saper vivere dunque lo spirito della festa, con i regali e le attenzioni alle persone che ci sono care, consapevoli del tempo che viviamo. Dunque un Natale all’insegna della sobrietà e della solidarietà”.

“Il mio pensiero di riconoscenza – continua il presidente – va alle tante toscane e ai tanti toscani che in questi dieci mesi di guerra non hanno fatto mancare la solidarietà concreta che è un segno distintivo di questa terra alla popolazione ucraina, sia portando loro con coraggio quanto necessario sia accogliendo nelle nostre comunità chi fuggiva da quegli orrori. Restituire al Natale la sobrietà e l’essenzialità è riconoscere anche il valore di questi gesti”.

“Un Natale – prosegue – che ci faccia comprendere il valore della Pace e ci renda capaci di un impegno coerente ed autentico, nella giustizia e nella verità, perché la Pace si possa affermare. L’annuncio di Pace che è intimamente associato al Natale ci obbliga a ricordare che nel mondo sono almeno sessanta i conflitti in corso. A quasi ottanta anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ci troviamo dunque in una sorta di terza guerra mondiale, come afferma Papa Francesco, ‘a pezzi’.

Una situazione che dimostra la debolezza delle istituzioni internazionali e al tempo stesso la necessità di far crescere una cultura del dialogo e della conciliazione. Un Natale che ci impegna dunque e ci costringe ad uscire dalla nostra indifferenza e dalle nostre comodità”. “Il mio augurio – conclude Mazzeo – è che sia un Natale in cui non ci voltiamo dall’altra parte, ma guardiamo con coraggio le sfide della storia”.

Toscana, approvata la Manovra di bilancio 2023-2025

Toscana, approvata la Manovra di bilancio 2023-2025. Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha affermato che non ci saranno aumenti delle tasse.

“Sono state giornate lunghe e di intenso lavoro. Avevamo in mente un obiettivo chiaro e lo abbiamo raggiunto: non aumentare le tasse e dare risposte concrete alle cittadine e ai cittadini della Toscana. Questo è un bilancio che mette al centro la salute, l’ambiente e lo sviluppo della nostra regione” ha affermato il presidente Antonio Mazzeo, a Manovra di bilancio 2023-2024 approvata.

“Le scelte operate sono frutto di un grande lavoro di ascolto e confronto, nato sul territorio, che ha trovato, nel lavoro di Aula di questi giorni, la sua concretizzazione – ha proseguito Mazzeo -. Abbiamo raccolto e compreso le richieste dei piccoli Comuni, delle imprese, delle categorie economiche e siamo intervenuti senza aumentare la pressione fiscale”.

Tra gli altri provvedimenti il presidente ha sottolineato in modo particolare il cofinanziamento che permetterà di offrire accesso gratuito agli asili nido per tutte le famiglie con reddito sotto i 35mila euro ma anche le risorse aggiuntive per i Comuni con popolazione sotto i 5mila abitanti. “Abbiamo sempre perseguito l’obiettivo di garantire a chiunque nella nostra regione le stesse opportunità e gli stessi diritti. Anche questa Manovra va in tal senso e voglio ringraziare tutti i colleghi, di maggioranza e minoranza, che hanno contribuito, con il loro lavoro e le loro proposte, a integrare e migliorare il testo originale”.

Approvato il bilancio del Consiglio Regionale per il triennio 2023-2025

Toscana, approvato a maggioranza il bilancio di previsione finanziario del Consiglio Regionale per il triennio 2023-2025.

“Abbiamo deciso di non chiedere alla Giunta niente di più rispetto agli anni scorsi, cioè 22,34 milioni, come fabbisogno del Consiglio regionale – ha spiegato in aula il presidente dell’assemblea Antonio Mazzeo – anche a fronte dell’aumento dei costi dell’energia, l’inflazione in crescita, l’aumento dei prezzi dei prodotti per beni e servizi come della pandemia e dallo scoppio della guerra in Ucraina. Allo stesso tempo abbiamo contenuto i costi”. Mazzeo ha poi spiegato che una delle prime poste di bilancio è “frutto di una scelta dell’aula, quella di ripensare la rivalutazione Istat dei vitalizi. Se non l’avessimo fatta, oggi avremmo 600mila euro in più sul bilancio”.

Inoltre, ha detto, “abbiamo introdotto due giornate di lavoro agile per gli uffici a palazzo Bastogi per ridurre i consumi energetici, e questo consentirà un risparmio di 100mila euro l’anno”. Mazzeo ha ricordato che è stata data copertura a diverse leggi di iniziativa del Consiglio regionale come “il premio architettura con 30mila euro, il premio innovazione con 100mila euro, la scuola di formazione politica con 100mila euro e la festa dell’Europa con 50mila euro”. A margine della seduta, dopo il voto di approvazione, il presidente Antonio Mazzeo ha parlato del “risultato di un lavoro collettivo di tutto l’ufficio di presidenza che ci ha permesso di risparmiare oltre un milione sui costi della politica e destinare queste risorse, prioritariamente, ai giovani e alle donne toscane. La politica deve essere sempre al servizio dei cittadini e cercare il più possibile di dare risposte ai problemi concreti che, in questo momento storico, stanno vivendo tante famiglie”.

“Via i tiranni dall’Iran”: a Palazzo Strozzi Sacrati uno striscione con i volti degli uccisi o dei condannati a morte

Serve una campagna internazionale per bloccare quello che sta accadendo in Iran – ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani – Esprimiamo la nostra solidarietà a chi sta soffrendo per una tirannia che il mondo non può accettare”

Appeso fuori dall’ingresso principale della sede regionale, Palazzo Strozzi Sacrati, uno striscione, con i volti degli uccisi o dei condannati a morte, in cui si chiede di fermare le esecuzioni in Iran. Nella giornata mondiale dei diritti umani, ‘La Toscana delle donne’, la manifestazione promossa dalla Regione, onora così l’impegno di essere al fianco delle donne iraniane del Movimento donne vita e libertà.

Sullo striscione le foto con il nome e l’età degli arrestati e dei condannati a morte, i cartelli con scritto ‘via i tiranni dall’Iran’ e ‘diritti umani uguali per tutti’, i cori ‘combattiamo, moriamo, ripartiamo’ e le testimonianze di due donne del movimento Donne, vita, libertà, la rete di immigrati di prima e seconda generazione che chiede lo stop alla violenza.

“Durante l’iniziativa alcuni giovani iraniani si presentano con felpa bianca a scritta in arabo e italiano. Sono legati tra loro con una corda, alcuni hanno un cappio al collo, altri le mani legate, altri ancora una benda sugli occhi, a simboleggiare tortura, condanna e prigionia del regime. Occupano l’intero scalone del palazzo sede della Regione Toscana, mentre al piano terra suona il quartetto Gynaikos della Scuola di musica di Fiesole che esegue musiche di J. Haydin.

In tre mesi di proteste, è stato ricordato, in Iran sono stati uccisi almeno 500 manifestanti, 63 erano minorenni. In 20mila sono stati rinchiusi in carcere ed almeno 28 persone sono state condannate a morte, solo per aver partecipato a quelle manifestazioni. “Grazie alla Regione Toscana per aver fatto un atto concreto per dimostrare che sono dalla nostra parte”, dicono le esponenti del movimento. Tra i presenti anche l’assessore regionale Alessandra Nardini, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, il consigliere Vincenzo Ceccarelli e le assessore Federica Giuliani e Sara Funaro.

Mazzeo: “Il futuro del centrosinistra e del Paese dipenderà piuttosto dalla capacità che avremo di proporre un’idea di Italia alternativa alla destra”

Le candidature per le primarie del Partito Democratico sono ufficiali e il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, membro del PD, si è espresso in merito ai neo candidati in un post Facebook.

“Il congresso del PD è finalmente entrato nel vivo e voglio prima di tutto fare un grande in bocca al lupo a Stefano Bonaccini, Elly Schlein e Paola De Micheli che hanno deciso di metterci la faccia in un momento certo non facile. Sono tre candidati con storie diverse ma la pluralità è e deve restare la ricchezza del nostro partito e sono contento che tutti loro abbiano già affermato che rimarranno nel PD chiunque vinca: questo è l’impegno più importante che ciascuno di noi deve prendere perché i valori che ci uniscono sono molto più forti di ciò che può dividere”.

Per Mazzeo il PD ha “davanti un obiettivo ambizioso: ridarsi una identità chiara e definita (cosa che non è accaduta negli ultimi anni) in modo da poter tornare ad essere partito di maggioranza tra gli italiani. Proprio per questa ragione troverei profondamente sbagliato stravolgere o cancellare il manifesto del PD del 2007, perché questo significherebbe cancellare la nostra storia e quella di personalità come Prodi, Mattarella o Amato”. Secondo Mazzeo “il futuro del centrosinistra e del Paese dipenderà piuttosto dalla capacità che avremo di proporre un’idea di Italia alternativa alla destra. Una proposta in grado di dare risposte concrete ai giovani, alle donne, ai lavoratori, per far tornare a crescere il Paese, ridurre le disuguaglianze e dare diritti e opportunità a tutte e tutti, senza distinzione”.

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