Festa della Toscana oggi seduta solenne, edizione dedicata a Don Milani

Festa della Toscana: Il presidente del Consiglio regionale, in occasione della seduta solenne  al Cinema La Compagnia, ricorda il tema dell’edizione 2023, lotta alle diseguaglianze a 100 dalla nascita di don Milani.

Audio: Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale, Izedin Elzzir, Imam della Città di Firenze, Rosy Bindi, presidente del Comitato delle celebrazioni per il centenario di don Milani

“La Toscana è stata il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte e celebriamo quella ricorrenza attualizzando quel messaggio e confermando che questa regione continua a essere una terra di diritti, di libertà, di accoglienza e rispetto dell’essere umano. Proprio per questo abbiamo deciso di dedicare la 24esima Festa della Toscana alla memoria di un uomo straordinario che ha lasciato un segno indelebile nella storia della nostra regione e del nostro Paese: don Lorenzo Milani. Lo facciamo a cento anni dalla sua nascita insieme ai sindaci della nostra regione e alle ragazze e ai ragazzi delle nostre scuole che potranno ascoltare le prolusioni della presidente emerita della Corte costituzionale, Silvana Sciarra e dell’onorevole Rosy Bindi, presidente del Comitato delle celebrazioni per il centenario di don Milani. Ma insieme a loro sono contento che abbiano accettato il nostro invito alla seduta solenne anche il Cardinale Giuseppe Betori Arcivescovo Metropolita di Firenze, Izzedin Elzir Imam della città di Firenze, Gad Fernando Piperno Rabbino Capo della comunità ebraica di Firenze per testimoniare ancora una volta come dalla Toscana possono partire messaggi di dialogo, di speranza e di pace”.

Così il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo in occasione della  seduta solenne  al Cinema La Compagnia di Firenze.

Oltre al presidente Mazzeo e al presidente della Regione Eugenio Giani, intervengono come relatrici la presidente emerita della Corte costituzionale, Silvana Sciarra, l’onorevole Rosy Bindi, presidente del Comitato delle celebrazioni per il centenario di don Milani.

L’evento si è aperto con i saluti dell’Imam della città di Firenze, Izzedin Elzir, del Rabbino Capo della comunità ebraica di Firenze, Gad Fernando Piperno, e dell’Arcivescovo Metropolita di Firenze Cardinale Giuseppe Betori.

Al termine della seduta seguirà il Corteo dei Gonfaloni che raggiungerà l’Arengario in Palazzo Vecchio. Presenti anche i gonfaloni dei numerosi Comuni che hanno aderito.

Venerdì 1 dicembre alle 11, nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso, sarà presentato il volume di Francesco Niccolini ‘La scuola più bella che c’è’ con Domenico Mugnaini, direttore del settimanale Toscana Oggi e Sandra Gesualdi, giornalista e vicepresidente della Fondazione don Lorenzo Milani di Barbiana.

 

Presentato programma Festa della Toscana, sarò nel segno di don Milani

Il 30 novembre  la 24/a edizione della Festa della Toscana.  Tra gli ospiti La presidente emerita della Corte costituzionale Silvana Sciarra, la presidente del Comitato delle celebrazioni per il centenario di don Milani Rosy Bindi, l’arcivescovo di Firenze Giuseppe Bettori, il rabbino capo della comunità ebraica di fiorentina Gad Piperno e l’imam di Firenze Izzedin Elzir.

La Festa ricorda la decisione con cui, nel 1786, l’allora Granduca Pietro Leopoldo fece della Toscana il primo stato al mondo ad abolire la pena di morte. Il titolo scelto per l’edizione 2023  ‘I care, la Toscana dei valori umani e della lotta alle disuguaglianze’, seguendo il motto di don Milani.

Si ricorderà poi il vignettista Sergio Staino e si aiuteranno le popolazioni colpite dall’alluvione dello scorso 2 novembre. Oltre alla seduta solenne, l’1 dicembre sarà presentato in Consiglio regionale toscana il libro di Francesco Niccolini ‘La scuola più bella che c’è. Don Milani, Barbiana e i suoi ragazzi’, con Luigi d’Elia e Sandra Gesualdi, figlia di Michele Gesualdi, allievo di don Milani a Barbiana. Il 12 e 13 dicembre, al teatro Aurora di Scandicci, andrà in scena il racconto teatrale ‘Cammelli a Barbiana’.

“Abbiamo voluto celebrare la Festa della Toscana 2023 nel segno di un grande toscano, don Lorenzo Milani, nel centenario della nascita – ha affermato Mazzeo -. Solidarietà e dialogo si tengono insieme. In quel motto, ‘I care’, che abbiamo voluto all’ingresso della nostra aula consiliare c’è tutto e lo dedichiamo a tutti coloro i quali si prendono cura degli altri. Abbiamo poi deciso di non svolgere un concerto per i ragazzi, ma di utilizzare quelle risorse per sostenere l’iniziativa di raccolta fondi ‘Toscana & Friends ripartiamo’, promossa da Stefano Massini, Piero Pelù e Fiorella Mannoia che si terrà il 3 gennaio 2024 al Tuscany Hall: pagheremo i costi dell’iniziativa, così tutto il ricavato andrà alle popolazioni alluvionate”. Mazzeo ha annunciato che l’Assemblea toscana realizzerà “una campagna di sensibilizzazione volta a non dimenticare e a proseguire negli aiuti e nella raccolta di fondi destinati alle popolazioni colpite dall’alluvione

Alluvione, sindaci Val Bisenzio: “Servono strumenti straordinari, urgente intervento legislativo”

A lanciare l’appello al presidente delle Regione Toscana Eugenio Giani e alla sua giunta, al presidente del Consiglio Antonio Mazzeo e a tutta l’assemblea regionale, sono i tre sindaci della Val di Bisenzio – Guglielmo Bongiorno (Cantagallo), Primo Bosi (Vaiano), Giovanni Morganti (Vernio) – duramente colpita dall’alluvione

“Bisogna intervenire  nell’alveo dei corsi d’acqua per la rimozione di materiali perché deve essere garantita capienza e profondità proprio allo scopo di fronteggiare in modo efficace gli eventi atmosferici che potranno verificarsi anche in futuro. Servono strumenti straordinari”, per questo “è urgente un intervento legislativo da parte della Regione Toscana “. A lanciare l’appello al presidente delle Regione Toscana Eugenio Giani e alla sua giunta, al presidente del Consiglio Antonio Mazzeo e a tutta l’assemblea regionale, sono i tre sindaci della Val di Bisenzio – Guglielmo Bongiorno (Cantagallo), Primo Bosi (Vaiano), Giovanni Morganti (Vernio) – duramente colpita dall‘alluvione.

“L’alluvione di questi giorni ci dimostra che anche la nostra Valbisenzio è un’area estremamente a rischio e colpita fortemente dal cambiamento climatico che rende i nostri territori già di per sé fragili per la conformazione geografica e geologica, ancora più vulnerabili se non si interviene nell’immediato con strumenti straordinari – affermano i tre sindaci -. Gli eventi franosi che hanno colpito strade, case e terreni sono stati causati da violentissime e abbondanti piogge che hanno determinato la tracimazione del reticolo idraulico minore, con conseguenze disastrose”.

Intanto il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, lancia un appello al Governo. “Abbiamo bisogno di ripartire immediatamente, dateci sostegno economico e strutturale” dice Biffoni che parla di un appello “ossessivo che nei prossimi giorni ripeteremo”.  Nel corso di una conferenza stampa Biffoni, che è anche presidente regionale ANCI,  ha fatto il punto sui danni dettati dall’emergenza maltempo, che nel suo territorio non dà tregua a quasi una settimana dall’alluvione.

 

 

Mondo al Contrario: Gen. Vannacci “frasi decontestualizzate, io a fianco dei gay”

Dopo le polemiche suscitate da alcune frasi contenute nel suo libro il generale della Folgore, che dirige l’istituto geografico militare di Firenze prova a difendersi. Ma è bufera politica. E Il ministro Crosetto annuncia un “esame disciplinare per Vannacci”

Ci prova, dopo la bufera scatenata dalle rivelazioni sul suo libro, a minimizzare. Ma per il generale Roberto Vannacci, oggi alla guida dell’Istituto geografico militare, rischia di essere sommerso dalle  polemiche.

“Le critiche non mi disturbano affatto e al ministro Crosetto non replico, mi attengo a quelle che sono le sue disposizioni. Ciò che mi procura disagio è la strumentalizzazione: sono state estratte frasi dal contesto e su queste sono state costruite storie che dal libro non emergono. Sono amareggiato dalla decontestualizzazione e dal processo a delle opinioni” prova a precisare Vannacci. Che aggiunge  “la frase sugli omosessuali viene da uno, ovvero io, che è scappato tutta la vita dalla normalità: per questo dico che sono a fianco degli omosessuali nella caratteristica di essere al di fuori della normalità. Sono un esponente delle forze speciali e rivendico l’anormalità, nel senso che ho fatto cose che la gente normale non fa. Per questo dico che sono a fianco degli omosessuali in questo. Nel libro spiego che l’anormalità non è migliore o peggiore, non è buona o cattiva”.

Il ministro della difesa Guido Crosetto ha provato a mettere una toppa.  “Non utilizzate le farneticazioni personali di un generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le forze armate” ha dichiarato. ” Il generale Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto”.

“Le parole scritte nel suo libro dal generale Roberto Vannacci, comandante dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, sono gravi e sconcertanti, oltre che allarmanti. Tanto più perché provengono da un alto rappresentante dell’esercito, a capo di una istituzione importante come l’Igm, che dovrebbe onorare il proprio ufficio ispirandosi al mandato della carta Costituzionale. Nel ribadire la contrarietà a ogni discriminazione, teniamo a dire che per noi i diritti si tengono tutti insieme, diritti sociali, diritti sul lavoro, diritti civili. Anzi, noi rivendichiamo che una nuova stagione di diritti si apra nel prossimo futuro unendo tutte le lotte per i diritti” attacca la Cgil e Fp Cgil di Firenze.

cui fa eco il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo (PD)  “le affermazioni contenute nel libro ‘Il Mondo al contrario’, scritto dal generale Roberto Vannacci che, da meno di due mesi, è alla guida dell’Istituto geografico militare a Firenze” sono “parole sconcertanti, di una gravità inaudita, in contrasto con la nostra Costituzione e rese ancora più gravi perché provengono da un uomo che rappresenta lo Stato gettando fango su tutto l’Esercito. L’Istituto geografico militare è una assoluta eccellenza della nostra regione ed abbiamo sempre avuto modo, negli anni, di collaborare in modo proficuo con l’obiettivo di aiutare a crescere soprattutto i ragazzi delle scuole”. “Il ministro della Difesa ha già condannato quanto accaduto ma spero che il Governo intervenga subito con fermezza per rimuovere il generale e prendere tutte le decisioni necessarie a tutela dell’onore e della storia di una istituzione che è sempre stata un vanto per Firenze e la Toscana” ha aggiunto Mazzeo.

“Le parole del generale del generale Vannacci sono gravi e aberranti. È sbagliato etichettarle come opinioni, perché quelle che leggiamo sono prese di posizioni violente, che evidenziano un’incompatibilità tra il generale e il ruolo di difesa del Paese nella sua interezza che è chiamato a ricoprire. Bene la presa di distanze dello Stato Maggiore dell’Esercito e l’avvio dalla Difesa dell’esame disciplinare previsto”. Così  invece Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario del partito toscano. “Chiediamo anche la rimozione dall’incarico di comandante dell’Istituto geografico militare – aggiunge in una nota -, perché è inammissibile che un’istituzione della nostra Regione, da sempre terra dei diritti, sia guidata da chi esprime tali parole”.

 

‘Stress termico’, la Toscana apripista per sicurezza nei luoghi di lavoro

‘Stress termico’ – Sviluppare la collaborazione, tramite specifici accordi tra soggetti pubblici, e se necessario anche privati, per individuare e attuare “azioni coordinate nelle materie di competenza regionale inclusa la sicurezza dei luoghi di lavoro” anche in riferimento “ai rischi legati all’esposizione a temperature estreme dei lavoratori”.

E’ quanto prevede una legge approvata  all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana per la prevenzione dello stress termico nei luoghi di lavoro. “Significa – spiega il presidente della Consiglio regionale Antonio Mazzeo – che i lavoratori toscani potranno godere di maggiori tutele a fronte dei rischi legati all’esposizione a temperature estreme come sta avvenendo questa estate.

È una legge di civiltà – aggiunge Mazzeo in un post social – ed è significativo che l’aula l’abbia approvata all’unanimità, a dimostrazione ulteriore che la Toscana è sempre in prima linea nella tutela dei diritti fondamentali alla salute e al lavoro”.

“Sulla protezione dei lavoratori dagli effetti del grande caldo anche le istituzioni possono incidere molto – commenta il consigliere regionale Pd Andrea Vannucci – Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge che ho presentato alcune settimane fa, che dota la Toscana di alcuni strumenti in più per contrastare lo stress termico. Oggi abbiamo aggiunto un tassello in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”.

Per Vannucci “l’emergenza climatica produce conseguenze impattanti sulla vita di ciascuno di noi: come istituzioni dobbiamo essere pronti a mettere in campo tutti gli strumenti necessari a difesa delle comunità e dei lavoratori”.

🎧 Morte Berlusconi, Nardella: “Oggi è il giorno del cordoglio”. Anche Mazzeo esprime vicinanza a nome del consiglio regionale

“Ho pubblicamente espresso sincero cordoglio a nome mio e dell’amministrazione comunale. Credo che oggi sia doveroso fare questo”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella a margine di un evento al centro tecnico di Coverciano parlando della morte di Silvio Berlusconi.

Nardella ha proseguito: “Poi arriverà il momento in cui ognuno esprimerà i suoi giudizi personali sull’uomo, sull’imprenditore e sul politico. Parlando del Berlusconi presidente del Milan, lo ricordo come un uomo appassionato e innamorato della sua squadra”. A proposito della morte dell’ex presidente del consiglio, non sono mancate nemmeno altre reazioni.

Vicinanza e cordoglio alla famiglia, agli amici, agli esponenti di partito che hanno fatto parte del Consiglio regionale e all’attuale capogruppo Marco Stella, è stato infatti espresso, a nome di tutta l’Assemblea legislativa, dal presidente Antonio Mazzeo appresa la notizia della scomparsa del fondatore e presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. Queste le reazioni: “Per tutto quello che ha rappresentato con il suo percorso personale, imprenditoriale, politico e sportivo nella storia del nostro Paese, ha segnato in modo indelebile 30 anni di vita e tutta la generazione nella quale sono cresciuto. Berlusconi ha cambiato la politica, rivoluzionando anche il modo di comunicare”.

“Molto spesso non ho condiviso le sue scelte, a volte le ho avversate con forza. Ma ho sempre creduto e continuerò a credere che in politica debbano esistere avversari da sconfiggere attraverso idee migliori, non nemici. Indipendentemente dal giudizio che ognuno di noi ha potuto avere negli anni – conclude Mazzeo in termini di reazioni alla morte di Berlusconi -, la sua morte segna oggi definitivamente la fine di un’era. Alla sua famiglia e alla sua comunità politica va un sentimento sincero di vicinanza e cordoglio”.

“Sono vicino alla famiglia Berlusconi per la loro perdita. Silvio Berlusconi, leader politico e istituzionale, è stato un punto di riferimento e un modello vincente per lo sport italiano e per l’imprenditoria nazionale e internazionale”. Anche il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi: “Da parte mia, della mia famiglia e di tutta la Fiorentina le più sentite condoglianze per il grave lutto”.

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