Prato, contromanifestazione antifascista in programma

Contromanifestazione appoggiata da oltre 60 sigle, da Anpi a Slow food. Anche Cgil-Cisl-Uil in piazza per difesa democrazia.

“Apprendiamo con amarezza che le autorità di polizia e prefettura hanno disatteso gli appelli di larga parte delle realtà attive sul territorio e di molti cittadini di Prato, facendo della città una passerella per raduni fascisti. Permettere simili scorribande squadriste è un’offesa alla memoria della città Medaglia d’argento alla Resistenza, alle vittime della dittatura nazifascista e ai loro familiari”. Lo scrivono oltre 60 realtà, tra associazioni, partiti e sindacati, che spaziano dall’Anpi a Slow food fino al Museo della deportazione e della Resistenza, che lanciano un appello a una mobilitazione, “ferma e pacifica” il 23 marzo in concomitanza con la manifestazione di Forza nuova a Prato.

“Stupisce anche la contraddizione con quanto deciso dai loro colleghi della prefettura di Milano – sottolinea le varie sigle in una nota -, di tutt’altro avviso nei giorni scorsi, circa il divieto di concessione di spazi pubblici per simili parate apologetiche. Altrettanto insensato è il richiamo delle autorità alle disposizioni della Costituzione sui principi di libertà, per autorizzare un’organizzazione omofoba, razzista, sessista e fondamentalista, che si richiama ad una dittatura”. Per questo “intendiamo in modo fermo e pacifico esercitare il nostro diritto di dissenso e di manifestazione. Pertanto facciamo appello a tutte le realtà e le persone antifasciste ed antirazziste a mobilitarsi sabato, dalle ore 14.30, per dimostrare una risposta accorata e unitaria del territorio a simili derive, manifestando ‘(in)tolleranza zero’ e il fatto che Prato è una città aperta, solidale e antifascista”.

Intervenuti sulla faccenda anche i Segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Giuseppe Massafra, Andrea Cuccello ed Ivana Veronese. “L’apologia del fascismo – scrivono in una nota – va condannata ‘senza se e senza ma’. Non assisteremo senza reagire ad una chiara operazione di sdoganamento del fascismo e del razzismo, saremo quindi in piazza a Prato sabato prossimo, insieme ai lavoratori ed alle lavoratrici che credono nei valori democratici del Paese”.

“Per i tre dirigenti sindacali “non esiste il fascismo ‘buono’, ma esiste una lettura della storia che parla di terrore e di leggi razziali; di soppressione della libertà nelle sue varie declinazioni; di negazione della dignità umana; di aggressione al mondo del lavoro ed al Sindacato, alle realtà sociali ed alle associazioni collegate ai bisogni ed ai diritti essenziali dei cittadini. Una stagione buia che ha soffocato i valori centrali della democrazia come la partecipazione, il diritto all’emancipazione ed alla manifestazione di idee”. “Chi si ispira a questo – concludono Massafra, Cuccello, Veronese – è contro la nostra Costituzione ed è in netto contrasto con la nostra visione di società plurale, tollerante, solidale e democratica”.

La rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea della Toscana, in una nota, “esprime allarme e sdegno per il nullaosta concesso alla manifestazione promossa da Forza Nuova, a dispetto dei divieti sanciti dalla Costituzione e da importanti provvedimenti di legge della Repubblica italiana tuttora in vigore. Sta alla vigilanza e alla mobilitazione dell’opinione pubblica e delle forze democratiche contrastare adeguatamente il riproporsi di queste derive”.

Contrari alla manifestazione anche il sindaco di Poggio a Caiano (Prato) Francesco Puggelli e la Giunta comunale che annunciano di partecipare “in modo del tutto pacifico al presidio antifascista in programma per sabato pomeriggio. Ci teniamo a ribadire i principi democratici che sono alla base della nostra comunità e ci teniamo a farlo in un momento in cui in piazza si riuniranno non solo le associazioni, non solo i partiti ma anche e soprattutto le persone per bene, i cittadini che non vogliono veder prevalere le logiche dell’odio e della discriminazione”.

Annuncia la sua presenza alla manifestazione anche il coordinatore nazionale di Futura e membro della direzione Pd Marco Furfaro secondo cui “autorizzare la manifestazione di Forza Nuova a Prato è una decisione gravissima. Qui non si tratta assolutamente di libertà di espressione ma della celebrazione di una ideologia che si fonda sull’odio e sulla violenza verso gli altri”.

Cgil, Cisl e Uil della Toscana si dicono “sconcertati e molto preoccupati della decisione del comitato dell’ordine pubblico di Prato. Prefetto e questore con il loro nulla osta si assumono una grande responsabilità, alla loro responsabilità avrebbero dovuto pensare prima di appellarsi a quella di tutti gli altri”.

Fn, Anpi: indignati da decisione prefettura Prato

La segreteria nazionale e il coordinamento toscano dell’Anpi: “si ignora consapevolmente che Forza Nuova intende celebrare il centesimo anniversario della nascita dei fasci di combattimento, cioè del fascismo”.

“Indigna la decisione del comitato per l’ordine e la sicurezza di Prato di autorizzare la manifestazione di Forza Nuova il 23 marzo. Si ignorano consapevolmente la XII/a disposizione finale della Costituzione che vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del partito fascista, e le leggi Mancino e Scelba”, e “si ignora consapevolmente che Forza Nuova intende celebrare il centesimo anniversario della nascita dei fasci di combattimento, cioè del fascismo”. E’ quanto affermano in una nota congiunta la segreteria nazionale e il coordinamento toscano dell’Anpi, invitando “tutti gli iscritti e i militanti” della regione e “tutte le forze democratiche a partecipare in massa alla manifestazione antifascista, pacifica, popolare e antirazzista”, organizzata il 23 marzo alle 14,30 a Prato.

Per l’Anpi con il via libero al corteo di Fn “si ignora consapevolmente la pressante richiesta di proibire la manifestazione suddetta da parte di un larghissimo fronte unitario, democratico e istituzionale e dalla Diocesi” e “lascia sbalorditi la raccomandazione” del comitato “al senso di responsabilità di tutti: autorizzare una manifestazione fascista contraddice pesantemente tale raccomandazione e contrasta la legalità. Mettere poi sullo stesso piano Fn e lo schieramento democratico è un oltraggio alla storia e alla Costituzione”.

Sulla vicenda interviene anche Sinistra Italiana. “Consideriamo un atto di estrema gravità la scelta di autorizzare il corteo fascista di sabato 23 a Prato.
Prendiamo atto che il questore si sia piegato ai diktat di Fiore e che il prefetto non abbia avuto il coraggio di bloccare un corteo che ha il chiaro scopo di “festeggiare” la nascita del partito Fascista. Entrambi si assumono una responsabilità enorme e dal nostro punto di vista dovrebbero dimettersi da quel ruolo.
Invitiamo gli antifascisti, le persone che credono nei valori della Costituzione a manifestare pacificamente il proprio dissenso e la propria contrarietà in piazza delle Carceri sabato 23 alle 14.30.”

Svastiche e minacce a sede Anpi e Pd Prato

Parole e simboli inneggianti al nazismo e al fascismo sui muri della sede dell’Associazione nazionale partigiani a Prato. E un avvertimento: “Arriviamo” facendo riferimento alla manifestazione promossa da Forza Nuova in città per sabato prossimo. Sono le scritte apparse nella notte.

“All’ingresso della sede dell’ANPI provinciale di Prato sono comparse queste scritte intimidatorie. Massima solidarietà e vicinanza ai nostri bravissimi e tenaci compagni, in particolare alla Presidente Angela Riviello. Andiamo decisamente avanti”, si legge nel post pubblicato dall’Anpi nazionale.

Con il simbolo della svastica nazista e con la scritta ‘Dux’ sono stati imbrattati la notte scorsa gli ingressi della sede Anpi, in piazza San Marco (sul pavimento della Casa del combattente anche la scritta “Arriviamo”), e la sede del Pd di via Carraia a Prato. Gli atti vandalici arrivano dopo giorni di polemiche politiche in città per l’annunciata manifestazione nazionale di Forza Nuova, in programma sabato prossimo, per celebrare i 100 anni dei Fasci di combattimento. In contemporanea è stata contro organizzata una manifestazione antifascista e antirazzista.

Angela Riviello, presidente provinciale dell’Anpi, ha commentato: “Non ci stancheremo mai di parlare di pace di democrazia di valori, non ci stancheremo mai di denunciare che i fascismi sono l’esatto contrario di tutto questo. Non ci intimidiscono le azioni dei vigliacchi, di chi sa usare solo violenza e volgarità perché non ha altri argomenti. Fermiamo la manifestazione fascista a Prato! Chiediamo al questore al prefetto alle istituzioni tutte di decidere presto, chiediamo che il coro democratico che si è alzato in città non resti inascoltato”.

Il segretario provinciale del Partito democratico Gabriele Bosi, in seguito agli atti vandalici ai danni della sede Anpi e della sede Pd di Prato, ha dichiarato: “Qualcuno pensa in questo modo di intimidire il Partito democratico e l’Anpi di Prato, insieme alle numerose associazioni, movimenti e partiti politici che si stanno opponendo con forza all’organizzazione della manifestazione di Forza nuova annunciata in città per ”celebrare” i cento anni di fascismo. Sappiano che a Prato, città medaglia d’argento al valor militare nella guerra di Liberazione, nessuno si farà intimidire”.

“Insieme a tutti coloro che si riconoscono nei valori della Resistenza e della Costituzione, continueremo a chiedere a Prefetto e Questore di impedire una manifestazione indegna di questa città e palesemente anticostituzionale. A Prato non c’è spazio per qualsiasi forma di odio, di razzismo o di neofascismo – ha aggiunto Bosi – Per questo chiediamo alle autorità competenti di farsi garanti del rispetto dell’ordine pubblico e del confronto democratico in questa città, che non può davvero più tollerare episodi come questi”.

L’assessora Benedetta Squittieri ha annunciato che la giunta comunale ha concesso il patrocinio del Comune di Prato alla manifestazione antifascista e antirazzista di sabato prossimo in piazza delle Carceri. “La città di Prato non si farà intimidire da queste minacce fasciste e aspetta parole chiare dallo Stato per impedire il corteo nazionale di Forza Nuova”, commenta Squittieri.

“Esprimo tutta la mia solidarietà e quella dell’intera Regione Toscana all’Anpi di Prato e al PD pratese, le cui sedi nella notte sono state imbrattate da scritte nazifasciste e frasi minacciose. C’era da aspettarselo. La destra eversiva si sta preparando nel peggiore dei modi all’appuntamento di sabato 23, rispetto al quale è urgente prendere una decisione che vada nella direzione di vietare ogni apologia del fascismo, ogni rievocazione nostalgica, ogni provocazione nei confronti di una città democratica. Ha ragione la curia pratese quando afferma che la città e la sua storia non possono tollerare chi si definisce fascista, xenofobo, sovranista, razzista, violento.

Cosa altro deve accadere affinché la ragione di uno Stato nato dall’unione delle forze democratiche e antifasciste e fondato sui valori della libertà, prevalga e si affermi senza se e senza ma? Come ho già avuto modo di dire, chiedo che venga vietata qualsiasi celebrazione del centenario del fascismo. L’Italia dovrebbe fare una volta per tutte i conti con il suo passato. È necessario vietare l’uso e la diffusione di tutti i simboli legati al fascismo e al nazismo, sciogliendo quelle organizzazioni e quei gruppi che si richiamano a quelle tragiche ideologie”. commenta il presidente della Regione, Enrico Rossi.

Firenze per Sandro Ruotolo: in 200 allo Stensen

“Il lavoro di Sandro Ruotolo è patrimonio collettivo, è bene comune”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella in un videomessaggio mandato agli organizzatori dell’incontro ‘Firenze per Sandro Ruotolo’ che si è tenuto domenica mattina al Cinema Stensen di Firenze alla presenza del giornalista napoletano minacciato dalla mafia, a cui il ministero dell’Interno aveva revocato la scorta, poi concessa nuovamente dopo numerose proteste.

“Se non fosse stato per l’indignazione della società – ha detto Nardella – il ministero dell’Interno avrebbe mantenuto la decisione di togliere la scorta, sarebbe stato un segnale devastante, ma resta quel campanello d’allarme, ciò che è successo potrebbe risuccedere, questo significa che non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo difendere i giornalisti liberi e il giornalismo d’inchiesta”.

Poi la proposta del sindaco a Ruotolo: “Chiederei a Sandro Ruotolo di fare un’inchiesta sulla nostra Toscana, regione bella e ricca eppure, come si evince dallo studio dell’Università di Pisa, prima per presenza di criminalità organizzata dopo le regioni del sud. Una presenza massiccia della mafia eppure non se ne parla molto, è come se ci fosse una sorta di omertà, diversa da quella del sud ma altrettanto preoccupante, in Toscana non possiamo chiudere gli occhi di fronte a interessi economici su cui lucrano le mafie”.

Ruotolo, applaudito da circa 200 persone arrivate per lui al Cinema Stensen, ha risposto così: “Ringrazio il sindaco Nardella perché ha detto concetti fondamentali, c’è stata una sottovalutazione del fenomeno della mafia da parte della politica e da parte della società civile”. Poi l’esempio del Veneto, dove “il clan dei casalesi si è insediato per la complicità della società veneta”. Ruotolo, nel suo intervento moderato dal giornalista di Rai 3 Valerio Cataldi, ha detto: “E’ fondamentale la ricerca della verità in un momento come questo in cui i giornalisti sono delegittimati dalla politica”. Poi ha ricordato i dati delle intimidazioni: “Dal 2006 ci sono state 3.800 intimidazioni contro i giornalisti, oggi sono 21 quelli sotto scorta, ma se ci sono 21 giornalisti sotto scorta è perché altri giornalisti non hanno fatto il loro dovere”.

L’evento ‘Firenze per Sandro Ruotolo’, introdotto da Daniele Calosi, segretario Fiom-Cgil, e dall’attrice Daniela Morozzi, è stato organizzato da Fiom-Cgil, MakeNews, FanPage, Cospe Onlus in collaborazione con Fondazione Stensen, Fnsi, Carta di Roma, Libera, Controradio. Al dibattito ha partecipato anche il giornalista di FanPage Saverio Tommasi e il presidente dell’Assostampa Toscana Sandro Bennucci.

Liliana Segre diventa cittadina onoraria di Firenze

Liliana Segre sarà cittadina onoraria di Firenze dopo il Sì unanime in Consiglio Comunale. A Silvano ‘Pillo’ Sarti, storico partigiano fiorentino scomparso venerdì scorso, verrà conferito il Fiorino d’Oro e l’intitolazione di una strada o piazza.

Una mozione per conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e testimone dell’Olocausto. L’atto, formalizzato dal Pd e sottoscritto dal Mdp, Firenze riparte a sinistra e Potere al Popolo, e’ stato approvato all’unanimita’ dall’aula.

Il Consiglio approva a maggioranza anche la mozione, presentata da Mdp e appoggiata dal Pd, che impegna la giunta all’intitolazione di una strada, una piazza o un luogo a Silvano Sarti, storico volto della resistenza fiorentina scomparso lo scorso venerdi’. Il documento, inoltre, invita la giunta a conferire al partigiano ‘Pillo’, nome di battaglia dentro la brigata Sinigaglia, la massima onorificenza cittadina, il Fiorino d’Oro.

Critico, sulla mozione Sarti, Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Massimo rispetto per i morti e per chi ha combattuta per la difesa di un’idea. Per questo ho grande rispetto per la figura di Silvano Sarti. Ne ho meno per il signor Silvano Sarti, presidente di Anpi e attivista politico”.

Torselli attacca il Pd: “Avete talmente tanta fifa delle elezioni di maggio che” ieri, alle cerimonia in piazza Signoria per Sarti, “avete fatto strumentalizzazione politica anche davanti ad una bara”. Critico anche Jacopo Cellai, capogruppo di Forza Italia, che elenca tutti i momenti di contrasto politico, anche aspro, avuti in passato con Sarti.

Sarti, oggi la cerimonia funebre

Alle 9.30  commemorazione pubblica  a Palazzo Vecchio per il partigiano pillo, simbolo delle Resistenza.

Sarti è scomparso giovedì notte. A 14 anni era già in fabbrica attivo nel Soccorso Rosso, organizzato dai comunisti clandestini per sostenere le famiglie antifasciste. Ha visto il padre “subire punizioni corporali” perché non iscritto al Partito Nazionale Fascista. E’ stato presidente dell’Anpi provinciale di Firenze e attuale presidente onorario.

“Il partigiano Silvano Sarti ci ha lasciati. Se ne è andato in questa fredda notte fiorentina, in silenzio. Un uomo alto, forte, energico, è stato piegato dal tempo – scrive il sindaco di Firenze Nardella – Lui che aveva combattuto con i partigiani per liberare la nostra Firenze dai nazifascisti, medaglia d’oro al valore militare. Lui che non ha mai dubitato da che parte stare. Lui che ha passato tutta la sua vita a parlare con i giovani, a discutere con gli operai, sempre in prima linea”.

“Lui che incarnava i valori più genuini dell’essere fiorentino – ha proseguito il primo cittadino nel suo lungo post – Ce lo ricorderemo così, con il foulard rosso al collo, il sorriso tenero sul volto scolpito dalla vita, spesso dura, la voglia di parlare, di raccontare senza fermarsi mai. Aveva paura di perdere la voce Silvano, per non poter più raccontare la violenza del fascismo, l’odio degli oppressori, il coraggio di chi non si è piegato e ha scelto la libertà”.

“Stai tranquillo Silvano – ha concluso il sindaco – la tua voce sarà sempre la nostra voce, la tua speranza sarà sempre la nostra speranza, la tua testimonianza sarà sempre la nostra testimonianza. Ciao Silvano. Compagno partigiano”.

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