Altopascio: morto dopo 10 giorni di coma anziano colpito alla testa da un pugno

La vittima è Luigi Pulcini, 75 anni, aggredito in strada ad Altopascio. Venne ricoverato in gravissime condizioni dopo esser crollato a terra ed aver perso conoscenza. L’aggressore fuggì ed ora è ricercato per omicidio volontario.

E’ morto in ospedale, il giorno di Ferragosto, l’uomo colpito con un pugno  in piazza Umberto I ad Altopascio (Lucca)  il 6 agosto da un giovane che, secondo una ricostruzione, lo accusava di aver dato un’occhiata di troppo a una ragazza.L’anziano fu colpito alla testa e cadde pesantemente a terra senza più riprendere i sensi. Soccorso con l’ausilio dell’elicottero del 118 è stato trasportato all’ospedale di Cisanello (Pisa) , nei giorni scorsi era stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico a causa di una vasta emorragia cranica.

Il pensionato è morto all’ospedale di Cisanello di Pisa. Non è mai uscito dal coma. Portato in ospedale, venne operato subito d’urgenza per ridurre i traumi cranico-facciali subiti ma le sue condizioni sono rimaste sempre difficili ed è morto dopo 10 giorni di coma. Non è nota l’identità dell’aggressore. Indagini dei carabinieri stanno cercando di individuarlo. Nei giorni scorsi alla caserma di Altopascio si è presentato un 30enne che si è autoaccusato, ma gli inquirenti della procura di Lucca, che coordinano l’inchiesta, non credono alla sua versione e si sono convinti che stia invece tentando di coprire il vero responsabile.

Il 30enne, di origini sinti, si era  presentato in caserma ad Altopascio per autodenunciarsi e  sarebbe il fidanzato della donna che avrebbe ricevuto l’apprezzamento non gradito. Ma il suo racconto non convince gli investigatori perché è discordante con le immagini delle telecamere e coi racconti degli altri testimoni. Secondo un’ipotesi degli inquirenti, il 30enne starebbe cercando di coprire la responsabilità di qualcun altro e quindi le indagini si sono ampliate alla cerchia degli amici e dei parenti.

Anche le mamme a scuola: ad Altopascio parte il nuovo progetto di alfabetizzazione e inclusione

Altopascio, tornano sui banchi di scuola le mamme dei bambini della città. E lo fanno per apprendere l’italiano parlato e scritto come seconda lingua e favorire così percorsi di inclusione e socializzazione. Si chiama proprio così – Anche le mamme a scuola – il nuovo progetto ideato dall’Istituto comprensivo di Altopascio e sostenuto dall’amministrazione D’Ambrosio, nato per promuovere la conoscenza della lingua italiana e, implicitamente, favorire l’integrazione, l’inclusione sociale, lo scambio culturale e la crescita della comunità.

Il progetto ha preso il via proprio ieri (11 gennaio) alla presenza dell’assessore comunale Valentina Bernardini, della presidente del consiglio comunale, Rina Romani, della collaboratrice del dirigente scolastico, Roberta Tongiorgi e del corpo docente dell’intercultura e si rivolge alle mamme straniere dei bambini iscritti alle scuole del territorio che desiderano migliorare la conoscenza della lingua italiana e delle istituzioni dello Stato. Un’occasione che permette lo scambio culturale e la crescita degli individui e delle comunità di riferimento.

«Sul nostro territorio – commentano l’assessore all’istruzione e alle politiche sociali, Valentina Bernardini e la presidente con delega ai bambini, Rina Romani – sono molte le famiglie straniere e sono tante le donne che desiderano migliorare la conoscenza dell’italiano anche per sviluppare e intraprendere percorsi di autonomia e indipendenza. Saper parlare la lingua è lo strumento essenziale, il primo strumento, per integrarsi, per non sentirsi esclusi e soli. Le donne, le madri in questo caso, diventano quindi ambasciatrici di un sapere da trasmettere alla famiglia, oltre che a se stesse».

«Con questa iniziativa – spiega il dirigente scolastico Dario Salti – creiamo un momento importante sia a livello pratico che a livello etico. Attraverso i corsi che hanno preso il via proprio ieri, mercoledì 11 gennaio, inneschiamo un meccanismo di progressiva e sempre più efficace integrazione delle famiglie straniere nel tessuto altopascese, facilitando i rapporti tra le comunità e migliorando la conoscenza reciproca e delle istituzioni attive sul territorio».

I corsi, condotti da docenti specializzati nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua, forniranno le basi della lingua, sia scritta che parlata, dando la possibilità alle partecipanti di acquisire dimestichezza nelle diverse situazioni che si trovano a vivere. Allo stesso tempo, saranno presentate le istituzioni italiane, a partire proprio dai valori contenuti nella Costituzione della Repubblica Italiana con veri e propri momenti di educazione civica.

Le donne che desiderano partecipare al corso possono rivolgersi direttamente alla segreteria dell’Istituto comprensivo. Le lezioni si terranno nella scuola primaria “G. Pascoli”, in piazza Dante ad Altopascio.

Autobus di Autolinee Toscane vandalizzati ad Altopascio, disagi per gli studenti

Altopascio, in provincia di Lucca, vandalizzati, e resi inutilizzabili, nella notte cinque dei sei autobus di Autolinee Toscane parcheggiati ad nella città toscana.

Lo rende noto l’azienda spiegando che questo ha causato disagi e alcuni servizi sono saltati, in particolare quelli riguardanti alcune corse scolastiche. Gli autobus, utilizzati per i collegamenti extraurbani, sono stati presi di mira da ignoti che si sono accaniti su due mezzi svuotando gli estintori nei cruscotti e danneggiando tutto l’apparato elettronico, tanto da dover essere portati in officina a Lucca.

Gli altri tre mezzi, spiega Autolinee Toscane in una nota, sono risultati inutilizzabili perché completamente bagnati (anche i sedili dei passeggeri) dal liquido contenuto negli estintori, ed è stato materialmente impossibile asciugarli e sanificarli in tempo utile per effettuare le corse.

L’azienda sottolinea che “i fatti saranno denunciati alle autorità competenti e si cercano telecamere che nella zona potrebbero aver ripreso i vandali all’opera nel parcheggio”.

Autolinee Toscane rendono inoltre noto “che un altro episodio, ma questa volta si tratta di aggressioni, è invece avvenuto nella mattina lungo la Linea Lucca-Saltocchio. Qui per poter far continuare la corsa l’autista, di fronte ad atteggiamenti aggressivi di alcuni giovani utenti nei suoi confronti e di altri viaggiatori, ha dovuto chiedere l’intervento delle forze dell’ordine”.

Elezioni, Altopascio va al centrosinistra al fotofinish

In nottata la sindaca uscente Sara D’Ambrosio, sostenuta dal centrosinistra prevalso per il 50,92%. Altopascio era uno dei tre comuni fino a ieri dato al ballottaggio

A spoglio concluso ad Altopascio Sara  D’Ambrosio ha prevalso per il 50,92% al termine di uno scrutinio incerto fino all’ultimo. Si è fermato al 46% Maurizio Marchetti, già sindaco e anche consigliere regionale, sostenuto da un’alleanza di centrodestra con Lega, Fdi e liste civiche.

Non ci saranno dunque tre ballottaggi ma solo due in Toscana (su sette Comuni over 15.000 abitanti che andavano al voto) dopo che ad Altopascio (Lucca) la corsa elettorale si è risolta al fotofinish con la conferma in nottata della sindaca uscente, sostenuta dal centrosinistra. A

I risultati definitivi mandano al secondo turno invece  i Comuni di Sansepolcro (Arezzo) e Massarosa (Lucca) come già si prefigurava in corso di spoglio delle schede. A Massarosa la candidata del centrosinistra Simona Barsotti (48,4%) andrà al ballottaggio con Carlo Bigongiari (Lega-Forza Italia 30,96%) e decisivo sarà il sindaco uscente Alberto Coluccini (17,57% sostenuto da Fdi e una civica a suo nome). Il centrodestra si è spaccato in questo Comune perciò è andato alle urne anzitempo: o nascono nuovi accordi dopo la crisi oppure la divisione nel campo moderato favorirà naturalmente il centrosinistra.

Centrodestra in due parti anche a Sansepolcro e conseguente ballottaggio. Svetta al primo turno Andrea Laurenzi (centrosinistra, 40,60%) seguito di poco da Fabrizio Innocenti (Lega-Fi, 39,54%). La candidata di FdI Laura Chieli (14,57%) sarà fuori dal ballottaggio su cui influirà la scelta del 5,29% dato dagli elettori a Catia Giorni, candidata di M5s più una lista civica.

Raccolta fondi per Teresa, figlia di Carmela, uccisa dal marito ad Altopascio

Una donna di 51 anni è stata uccisa con coltellate in un’abitazione di Altopascio (Lucca). Adesso una raccolta fondi vuole aiutare la figlia e le nipoti

Femminicidio ad Altopascio avvenuto lo scorso 28 maggio quando Luigi Fontana, 54 anni, è uscito dalla sua abitazione dopo aver ucciso la moglie Maria Carmina, 51 anni.

Nel momento dell’omicidio, in casa, ci sono anche le due nipotine di Carmela e Luigi, due bambine di un anno e mezzo, di cui detengono anche l’affidamento.

La madre delle piccole è Teresa, 25 anni, figlia della coppia che, senza un compagno, ha scelto di farsi aiutare dai propri genitori nel crescerle. Le rimane il fratello Nicola, anche lui giovane e con una famiglia a cui pensare. A entrambi resta la disperazione di questo momento e l’angoscia per una situazione più grande di loro.

A questo si aggiungono le preoccupazioni per il futuro. La sua amica Eleonora, che le è accanto sin dal primo momento, ha deciso di lanciare questa raccolta fondi grazie alla piattaforma Eppela, che vuole dare il proprio contributo.

Il femminicidio è avvenuto ad Altopascio il giorno 28 maggio quando Maria Carmina, di 51 anni è stata uccisa con coltellate in un’abitazione di Altopascio (Lucca) dal marito, 54enne.

Ogni tre giorni in Italia avviene un femminicidio, nel 2020 sono stati 91 in totale.

 

Lucca: sfruttamento lavoro nei campi per un euro l’ora, due denunce

Sfruttamento lavoro di stranieri da parte di marito e moglie: Appena 1 euro all’ora di paga per 10 ore al giorno per raccogliere ortaggi nei campi

Questo lo sfruttamento di manodopera straniera ad Altopascio (Lucca) scoperta dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro che hanno denunciato marito e moglie, entrambi di 45 anni. Sono accusati di “intermediazione illecita e sfruttamento dei lavoratori” e “impiego di lavoratori privi del permesso di soggiorno”, più illeciti amministrativi legati alla violazione delle norme sulla sicurezza.

I reati sono stati commessi da aprile a settembre 2020 nella coltivazione e raccolta di ortaggi nell’azienda di proprietà della donna, a Capannori. E’ stata una lite in un bar tra il datore di lavoro ed un dipendente, per questioni economiche, a rivelare ai militari la situazione dell’azienda dove la donna è legale rappresentante e la gestisce con il marito. La coppia, approfittando dello stato di necessità di lavoratori stranieri, non ha esitato, per tutta la stagione estiva 2020, a far lavorare gli stessi nei campi fino a 10 ore al giorno, pagandoli poco più che 1 euro all’ora, con l’allettante promessa, ovviamente mai mantenuta, di avere presto un contratto di lavoro che avrebbe consentito loro la permanenza in Italia. Testimoni, tre nigeriani di anni 33, 30 e 27.

Anche le conversazioni Whatsapp tra i lavoratori e la donna, con le indicazioni da questa fornite sui lavori da portare a termine, sono state raccolte a prova. Elevate pure sanzioni per circa 28.000 euro. E’ stata altresì interessata l’Inps per il recupero di circa 16.000 euro di contributi evasi.

Continua lo sfruttamento di manodopera agricola in Toscana, dopo le denunce dei sindacati dei giorni scorsi.

Exit mobile version