🎧L’Accademia dei Gergofili inaugura il 269/o anno accademico

Inaugurato il 269esimo Anno Accademico dei Georgofili, questa mattina, con una cerimonia in Palazzo Vecchio. Un momento per fare il punto sulla situazione internazionale e il contributo che l’Accademia ha dato negli scorsi mesi.

In podcast un estratto del discorso del Presidente dell’Accademia dei Georgofili Massimo Vincenzini.

Nel corso della mattinata sono stati consegnati i diplomi ai nuovi Accademici emeriti ed ordinari. Tra i conferimenti quello a Sara Guidelli, direttore generale di Legacoop Agroalimentare; nomina anche per Marco Bottino, presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno e presidente di Anbi Toscana. Tre vincitori, infine, per il premio ‘Antico Fattore’: Malayka Samantha Picchi della Scuola Sant’Anna di Pisa per la categoria ‘Moderne tecnologie di gestione e difesa dell’uliveto’, Mirko Sodini della Scuola Sant’Anna Pisa per la categoria ‘Biologia, genetica, chimica e biochimica vegetale, biologia molecolare per disegnare l’olivo del futuro’ e Enrico Valli dell’Università di Bologna per la categoria ‘Elaiotecnica: dalla gestione dell’elaiopolio alle moderne tecnologie per migliorare la qualità del prodotto’.

“Il conflitto ha portato all’attenzione la questione della nostra dipendenza dell’importazione di prodotti agricoli necessari come i cereali e dei fattori produttivi – ha detto il Presidente dell’Accademia dei Georgofili Vincenzini -, tutte commodities di cui Russia e Ucraina sono importanti produttori ed esportatori. In una prospettiva pessimista, ma forse neanche troppo, nel medio-lungo periodo si potrebbe arrivare ad una seria difficoltà a reperire prodotti agricoli di base”.

“La soddisfazione di esser di nuovo qui riuniti dopo due anni di cerimonie vissute solo in modalità digitale è purtroppo oscurata dalle forti preoccupazioni conseguenti al conflitto scoppiato in Ucraina – ha aggiunto -. Credevamo non sarebbe più successo in Europa e invece siamo stati smentiti”.

Nella sua relazione Vincenzini ha ricordato che “nel 2021 la politica internazionale ha assunto importanti decisioni, ispirate a conseguire un modello di sviluppo sostenibile, per ottenere nel breve periodo un cambiamento di paradigma di tutte le attività produttive, inclusa l’agricoltura. L’Accademia dei Georgofili non poteva rimanere inerte di fronte alle sfide all’agricoltura. Per il raggiungimento degli obiettivi” su sostenibilità, ambiente e agricoltura “l’unica via percorribile sarà quella della tempestiva adozione delle innovazioni scientifiche e tecnologiche messe a disposizione dal mondo della ricerca”.

Ad oggi l’Accademia vanta 1080 accademici, 7 comitati consultivi, un comitato scientifico e 3 gruppi di lavoro: nel 2021 sono stati organizzati 51 convegni, 8 conferenze e tavole rotonde, 3 seminari online. A portare i saluti della città il vicesindaco Alessia Bettini secondo cui “è importante lavorare in squadra. Dobbiamo passare da una società della competizione ad una società della cooperazione”.

Piazza Dallapiccola: cittadini chiedono più verde, panchine e l’organizzazione di eventi pubblici

 

E’ quanto è emerso dall’evento conclusivo del progetto “In Between-Piazza Dallapiccola”, a cura di Fondazione Architetti Firenze e in collaborazione con il Comune di Firenze e la Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando “Paesaggi Comuni 2021”.

Aumentare il verde, installare più panchine, creare eventi pubblici (possibilmente in collaborazione con le associazioni del territorio) e riprogettare la piazza secondo standard qualitativi più elevati. È quanto è emerso dall’evento conclusivo, alla Palazzina Reale di Firenze, sede di Ordine e Fondazione Architetti, sul percorso partecipativo in piazza Luigi Dallapiccola.

Si tratta della fase finale del progetto “In Between-Piazza Dallapiccola”, a cura di Fondazione Architetti Firenze e in collaborazione con il Comune di Firenze, la Fondazione CR Firenze e in partenariato con Fondazione Fabbrica Europa, nell’ambito del bando “Paesaggi Comuni 2021” per la riqualificazione e rigenerazione di spazi pubblici a Firenze. Nell’ambito del bando, la Fondazione Architetti Firenze ha ricevuto un importante sostegno da Fondazione CR Firenze per questo progetto. Il progetto vede anche la partecipazione di Confesercenti.

Nello scorso aprile era stato promosso da Fondazione Architetti Firenze un concorso nazionale per la progettazione e autocostruzione di un’infrastruttura temporanea. L’opera è stata inaugurata il 7 settembre nell’ambito del Festival Fabbrica Europa.

Successivamente, ad ottobre, il Centro di creazione e cultura ha condotto un percorso laboratoriale per coinvolgere gli abitanti (soprattutto i più giovani) con l’obiettivo di attivare lo spazio pubblico attraverso la collaborazione tra i vari attori della piazza e del quartiere. Negli ultimi tre mesi del 2021 è stato poi diffuso il questionario di monitoraggio, a cura di Sociolab, sul futuro della piazza.

Nel futuro di piazza Dallapiccola i cittadini condividono l’importanza di “potersi confrontare sulla riqualificazione della piazza in modo creativo e informale, coinvolgere i bambini e i giovani e contribuire attivamente al design della piazza”. Si chiede “più verde, più sedute ma anche uno spazio per mercatini e fiere e giochi per i bambini”. Sugli elementi prioritari i cittadini propongono in particolare di “creare un calendario di eventi pubblici, concerti e manifestazioni”, “di realizzare un intervento architettonico di qualità” e di “localizzare in piazza nuove o altre funzioni di pubblico di interesse”.

“La Fondazione Architetti – ha dichiarato Silvia Ricceri, presidente di Fondazione Architetti Firenze – da anni indaga l’uso quotidiano dei luoghi pubblici che di fatto appartengono alla cittadinanza e che devono essere liberamente goduti e fruiti, uno spazio capace di innescare relazioni positive e di appartenenza. Su questa base piazza Dallapiccola è stata oggetto di studio del progetto ‘Spazi Sospesi’, indagine sulle aree irrisolte o vuoti urbani della città, spazi sottratti alle persone, con l’obiettivo del loro recupero e riuso. ‘In Between’ è la risultante di questo percorso che consideriamo come esempio di metodo efficace per contribuire ad una progettazione consapevole”.

“Un percorso che ha attivato un modello innovativo di progettazione partecipata – ha sottolineato l’assessore all’urbanistica del Comune di Firenze Cecilia Del Re – che ha dato una vocazione, seppur provvisoria, a questo luogo della città, per raccogliere proposte e idee dei cittadini della zona in vista della futura progettazione definitiva. Dobbiamo imparare sempre di più a gestire gli spazi ‘In Between’: in attesa che si risolva un contenzioso che ha impedito all’amministrazione di mettere in atto una progettazione per piazza Dallapiccola, l’abbiamo vissuta e testato il terreno per ciò che può essere ancora in via temporanea e ciò che sarà con la progettazione definitiva. Investire sull’In Between è una novità per il nostro territorio e ringrazio la Fondazione CRF e tutti coloro che hanno presentato questo progetto per averci creduto e aver rotto gli schemi ordinari di progettazione degli spazi pubblici”.

“Si compone di un altro tassello il cammino per la rinascita di piazza Dallapiccola, una parte importante di città che merita davvero questo salto di qualità – fa presente la vicesindaca Alessia Bettini -. Ancora una volta il bando ‘Paesaggi Comuni’ si conferma uno strumento valido per ripensare gli spazi urbani coinvolgendo la comunità: in questo caso c’è stato anche un importante percorso di partecipazione che ha fatto emergere desideri e necessità di chi vive questa zona e vuole valorizzarla al massimo. Ascolto, dialogo, rigenerazione urbana: tutto questo al centro di un’esperienza che siamo davvero orgogliosi di sostenere”.

“I risultati del questionario – hanno affermato Silvia Moretti e Colomba Pecchioli, responsabili del progetto ‘In Between’ di Fondazione Architetti Firenze – sono la conclusione di un processo di analisi fatto di azioni, installazioni e attività performative partecipate. Un processo utile a comprendere le basi per una soluzione definitiva che permetta di trasformare l’attuale ‘vuoto’ in un reale ‘spazio pubblico’, attraverso la lettura attenta del contesto e dettato dalle esigenze della cittadinanza che è chiamata a viverlo. L’analisi deve servire agli addetti ai lavori, ai progettisti e all’ amministrazione pubblica quale base per poter realizzare una soluzione progettuale definitiva”.

“E’ stata un’esperienza molto interessante – ha evidenziato Giorgio Cerrai, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Firenze – che evidenzia ancora di più quanto un processo partecipato possa contribuire sostanzialmente ad una fase di analisi preliminare e quindi all’elaborazione dei quesiti per un concorso di progettazione. Come Ordine auspichiamo quanto prima che si possa procedere a dare avvio ad un processo concorsuale al quale da subito siamo disposti ad offrire la nostra collaborazione per dare un nuovo impulso vitale ad un luogo che ormai da troppi anni è diventato un vuoto urbano, uno spazio sospeso”.

Firenze, a San Lorenzo arrivano i Custodi del Bello

“Oggi mettiamo un nuovo tassello importante nel percorso che ormai stiamo portando avanti da anni– spiega Giorgio Moretti, il Presidente della ONLUS Fiorentina che conta oltre 3.500 iscritti – per la zona della città che ne è interessata e per le implicazioni del progetto stesso. Il progetto Custodi del Bello si sta diffondendo in tutta Italia grazie alla sua innovazione e replicabilità; già 30 squadre sono attive o in partenza a Firenze, Milano, Roma, Brescia e presto anche a Savona. Non parliamo di volontariato, ma di un’azione di welfare che consente alle città di essere più belle e sicure, alle imprese di avere lavoratori motivati e formati e alle persone in difficoltà di riconquistare dignità, lavoro e partecipazione. Un modello di integrazione virtuoso “win win” tra pubblico, privato e terzo settore che vogliamo portare in almeno 30 città nei prossimi 4 anni. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Azimut e alla Fondazione Vismara per il sostegno diretto e alla Fondazione Italia Patria della Bellezza per il patrocinio al progetto nazionale.”

Per attuare le azioni necessarie, oltre al contributo economico di Azimut, è stata lanciata oggi anche una campagna di raccolta fondi, online – consultabile a questo link: https://gofund.me/de5a948f – ed offline, al fine di coinvolgere in particolare gli abitanti ed operatori commerciali dell’area, ma anche i fiorentini più in generale; inoltre, il progetto prevede iniziative culturali alla riscoperta del territorio. “Custodi del Bello per San Lorenzo” vede impegnati, a fianco degli Angeli del Bello, altre realtà cittadine associative, Insieme per San Lorenzo, CCN San Lorenzo insieme a quelli di Via Cavour e Via de’ Ginori, Via Guelfa e San Gallo, che proporranno anche visite guidate, conferenze e momenti di approfondimento per conoscere questa zona di Firenze.

Nello specifico, il progetto illustrato oggi per san Lorenzo avrà una durata di circa tre mesi, si concentrerà in partenza nella riqualificazione della Chiesa di San Barnaba, per poi cercare di “riscoprire” e far emergere di nuovo la Bellezza che ha reso questa parte di città uno scrigno di arte e cultura riconosciuto in tutto il mondo. Prevede la formazione di una squadra di operatori – sui beni artistici e vincolati, sulla sicurezza base e sull’uso di eventuali macchinari – che saranno poi dotati della strumentazione necessaria agli interventi, quindi pennelli, vernici di qualità per tutti i tipi di supporto (legno, muro, ferro, acciaio), remover scritte vandaliche, cutter per rimozione e pulizia arredi urbani, scope, rastrelli, sacchi, carrelli per trasporto materiali, e dove necessario anche il laser da restauro e altro.

Le visite e gli appuntamenti su cui tutte le realtà coinvolte stanno lavorando puntano a valorizzare la vasta eredità storico-artistica di questo quartiere, che spazia dai Medici (con Palazzo Medici Riccardi, alla Basilica di San Lorenzo con le sue preziose Sagrestie e la splendida Cappella dei Principi) alle epoche successive; ad artisti nati e cresciuti nelle stesse strade (da Carlo Lorenzini, autore di Le avventure di Pinocchio, Vinicio Berti, e molte permanenze di artisti di tutto il mondo), fino al Mercato Centrale, un perfetto mix tra Rinascimento fiorentino e Art Noveau, inaugurato nel 1874 con l’Esposizione Internazionale dell’Orticultura.

🎧 Firenze, lancio della corona di alloro, per ricordare vittime alluvione

Firenze, tradizionale lancio della corona di alloro, dal ponte alle Grazie, per ricordare le 35 vittime accertate dell’alluvione del 4 novembre 1966.

È stato il cardinale Ernest Simone a benedire l’Arno primo del lancio della corona. “Gesù ha creato tutte le leggi divine, da buoni cattolici dobbiamo mettere Gesù al primo posto – ha detto -. Dobbiamo amare e pregare, è questo che conta. Viva il popolo di Firenze e d’Italia”.

In podcast le dichiarazioni del Questore di Firenze, Filippo Santarelli e dello stesso Cardinale Simoni, raccolte da Gimmy Tranquillo.

Nella mattinata si sono susseguiti vari appuntamenti per ricordare l’alluvione del 1966 e anche il 40mo anniversario della legge di riforma della Polizia di Stato, motivo per cui la polizia è stata ospite speciale della giornata.

Al cimitero di San Felice a Ema è stata deposta una corona di alloro sulla tomba di Carlo Maggiorelli, addetto alla sorveglianza degli impianti idrici dell’acquedotto dell’Anconella, vittima dell’alluvione.

Successivamente, nella basilica di Santa Croce, è stata celebrata la tradizionale Santa Messa presieduta da monsignor Luigi Innocenti, cappellano della polizia di Stato di Firenze e accompagnata dalla fanfara musicale della polizia di Stato, diretta dal maestro Secondino De Palma. Sono stati letti, come ogni anno, i nomi delle vittime.

Tra i discorsi commemorativi quelli del presidente del Consiglio comunale Luca Milani, del presidente dell’Opera di Santa Croce Cristina Acidini, del Questore Filippo Santarelli, del Padre Guardiano di Santa Croce Fra Giancarlo Corsini. Presente anche il vicesindaco Alessia Bettini (il sindaco Dario Nardella è impegnato in una missione istituzionale a Lipsia).

“Abbiamo visto purtroppo come i fenomeni estremi sul clima sono sempre in aumento – ha spiegato Bettini -. Dobbiamo tutti impegnarci per cercare di prevenire, intervenendo sulla messa in sicurezza ma anche creando una consapevolezza”. Bettini ha parlato anche della rete degli Angeli del fango, che dette un grande contributo in quei giorni di dolore: “Li ringrazio così come ringrazio – ha affermato – tutte le associazioni di volontariato che si preparano nei momenti di ‘calma’ per poter essere poi pronti a intervenire in caso di emergenza”.

Tra le proposte, fatta dall’Associazione ‘Firenze Promuove’ anche quella che Papa Paolo VI possa diventare compatrono della città di Firenze.

Firenze dà cittadinanza onoraria al Milite Ignoto

Il riconoscimento è stato dato a 100 anni dalla sua tumulazione con una cerimonia al Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio alla presenza del vicesindaco Alessia Bettini la quale ha dichiarato che si tratta di “un atto importante per onorare e coltivare la memoria, quello di oggi”

“Un atto importante per onorare e coltivare la memoria, quello di oggi”. Con queste parole la vicesindaca di  Alessia Bettini ha commentato la  cittadinanza onoraria di Firenze al Milite Ignoto, decisa dal  Comune per il giovane senza nome, simbolo del sacrificio dell’Italia intera nella Prima Guerra Mondiale. Il riconoscimento è stato dato a 100 anni dalla sua tumulazione con una cerimonia al Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

“Ricordare la nostra storia – aggiunge Bettini – è antidoto per non ripetere gli errori del passato. La storia di questo giovane senza nome ci ricorda l’importanza di anteporre il bene collettivo a quello individuale, un aspetto fortemente attuale al giorno d’oggi”.

Come spiegato dal presidente del Consiglio comunale  di Firenze Luca Milani “abbiamo risposto alla richiesta formulata dal presidente dell’Anci Antonio De Caro, che ha fatto propria una richiesta del gruppo delle Medaglie d’oro al Valor militare d’Italia, al fine di riconoscere, in ogni luogo la paternità di quel soldato caduto che, per 100 anni, è stato volutamente ignoto e che invece diventerà così cittadino di ogni Comune italiano”.

Per l’occasione è stato illuminato col tricolore l’ex tribunale di piazza San Firenze e si è svolto anche il concerto, promosso da Anbima (Associazione nazionale Bande Musicali Italiane) con il Gruppo delle medaglie d’oro al Valor Militare e l’Istituto Geografico Militare dell’Orchestra Filarmonica di Firenze Rossini, ‘Milite Ignoto, Cittadino d’Italia’.

🎧 Restyling per 3800 cartelli e oggetti stradali nel centro storico

Firenze, scatta il restyling per 3800 cartelli e oggetti stradali nel centro storico di Firenze, il progetto, a cura di Global Service, è stato presentato dalla vice sindaca Bettini e dall’assessore Giorgetti.

Il progetto prevede il restyling, pulizia o ripristino di 3800 tra cartelli, specchi parabolici, delineatori di ostacolo, targhe in marmo, qualsiasi tipo di elemento di segnaletica verticale così come i loro supporti, e poi parapedonali e dissuasori di sosta come paletti, chiodi fiorentini e Philippi, danneggiati, imbrattati o coperti da adesivi o scritte che ne impediscono una corretta visuale.

In podcast l’intervista alla vicesindaca Alessia Bettini e l’assessore alla mobilità, trasporto pubblico locale e Polizia Municipale Stefano Giorgetti.

Il progetto riguarda la zona del Centro Storico, in particolare la zona ‘di qua d’Arno’ fino a viali. Ha previsto una prima fase di analisi e monitoraggio condotta da tecnici AVR che per oltre tre settimane a piedi, con l’ausilio di un tablet, hanno registrato le anomalie presenti nelle diverse categorie e associato il tipo di lavorazione con cui procedere: pulizia, sostituzione o ripristino per supporti, segnaletica verticale e targhe, pulizia, riverniciatura, sostituzione o ripristino per parapedonali e dissuasori di sosta. Per ogni oggetto monitorato è stata compilata una scheda riepilogativa indicante stato di conservazione, stato di funzionalità, oltre a foto e indicazioni di ubicazione.

Sono 3.787 in totale gli elementi in cui sono state riscontrate criticità su cui intervenire. Tra questi 1.438 cartelli stradali con anomalie, quindi danneggiati, coperti (da adesivi, scritte spray, imbrattature di qualsiasi genere) o sbiaditi, di cui 1.068 da sostituire o ripristinare e 370 da pulire da scritte o adesivi. I supporti danneggiati sono 1.084, di cui 1.021 da pulire da adesivi e scritte e 63 da sostituire o ripristinare. Sono stati censiti anche elementi come specchi parabolici, targhe in marmo e delineatori speciali di ostacolo: 314 sono emersi con anomalie di cui 232 sono risultati da pulire e 82 da sostituire o ripristinare. Infine, relativamente a parapedonali e dissuasori di sosta, 951 sono quelli con anomalie, di cui 680 da riverniciare, 253 da sostituire o ripristinare e 18 da pulire.

Il progetto è partito il 30 agosto scorso e al 26 settembre 2021 sono stati eseguiti 177 interventi, nello specifico 59 cartelli sostituiti, 57 cartelli puliti, 1 targa sostituita, 1 specchio sostituito, 2 supporti sostituiti, 56 supporti puliti, 1 dissuasore sostituito.

Quanto al resoconto dell’attività Global Service dall’inizio dell’anno, sono oltre 9300, per la precisione 9322, gli interventi gestiti tra gennaio e settembre del 2021. Di questi, in maggioranza, 3.515, riguardano la pavimentazione (2.860 pavimentazione carreggiata, 641 pavimentazione marciapiedi, 14 pavimentazione piste ciclabili), 3.528 la segnaletica (di cui 1.305 orizzontale e 2.223 verticale), 458 arredo urbano, dispositivi ritenuta, dissuasori, 1.067 sicurezza e decoro urbano, 403 tombini, griglie e caditoie, 92 rastrelliere. Sono 76.583 i metri quadrati di pavimentazioni stradali riqualificate e 14.508 quelli di segnaletica orizzontale eseguita. Sono 3.492 i posti auto e 1.730 i posti moto tracciati con la segnaletica. Le segnalazioni provengono in particolare dalla Polizia Municipale, 3.838, dai tecnici AVR, 2.922, e dal sistema GeTiCo in cui confluiscono le segnalazioni dei cittadini al Contact Center, agli sportelli URP dei quartieri e all’app +Firenze, 1589.

Queste le strade oggetto di asfaltature nel 2021: via Giovanni Segantini, via Giacomo Zanella, via de’ Vespucci, via Benedetto Marcello, via delle Carra, via Guido Alessi, viale Redi, via Vittorio Fossombroni, via Jugoslavia, piazza Stazione, viale Europa, via della Torretta (marciapiede), via Cittadella, via delle Ghiacciaie, via Lulli, via Pietro Toselli, via Boccherini, via Bonaventura Berlinghieri, via Lippo Memmi, via Liberale da Verona, via Pietro Benvenuti, via Galileo Chini, via Bolognese, via San Domenico, via Sestese, via dei Bastioni, via del Monte alle Croci, via Santa Lucia, via Palazzuolo, via Felice Cavallotti, via dei Vanni, via Giovanni Paisiello, via Ridolfi, piazza Indipendenza, piazzale Porta Romana, via Guglielmo Marconi, via Aretina, via Ludovico Cigoli.

Sono stati eseguiti ripristini puntuali della pavimentazione con fresatura nelle seguenti strade: via Antonio Canova (parcheggio), via Gaspare Aselli, viale XI agosto, via Sestese, via San Donnino, via Campania, via Pistoiese (rotonda), via della Giovine Italia, via della Certosa – Via Volterrana, via Francesco Baracca, viale Eleonora Duse, via di Soffiano. Eseguiti ripristini puntuali della pavimentazione lapidea in via Laura, via Santa Elisabetta, via de’ Vecchietti, viale dei Pini, viale Amendola, via Santa Monaca (in corso).

Nel corso del 2021, inoltre, sono stati realizzati 14.508 metri quadri di segnaletica orizzontale ed in particolare sono 802 gli attraversamenti pedonali ripassati. Sono inoltre stati portati a termine 342 interventi di mobilità su elementi della segnaletica orizzontale e verticale che hanno riguardato 188 interventi su rastrelliere, 133 ripassi di stalli disabili e 56 nuove installazioni di stalli disabili.

Tra gli interventi di manutenzione rientrano quelli sulla segnaletica orizzontale eseguiti in termoplastico. Utilizzato sulla pavimentazione lapidea e in quegli attraversamenti in cui, a causa del traffico, l’usura è maggiore, è stato impiegato in particolare nell’area ZTL del centro di Firenze. Gli interventi, tra fine 2020 e inizio 2021, hanno interessato oltre 80 vie della città.

 

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