Violenza contro le donne: 132 femminicidi in Toscana dal 2006 al 2022

Violenza contro le donne – Nel 2022 in Toscana si sono registrati 5 femminicidi, numero che hanno fatto salire il “drammatico bilancio degli ultimi 16 anni”, dal 2006, a 132. Sempre l’anno scorso si sono superati i 2.138 accessi in codice rosa al pronto soccorso per maltrattamenti (erano stati 1.918 ne 2021), e oltre tremila donne si sono rivolte nel corso dell’anno a un centro antiviolenza.

Audio: Rosa Di Gioia Anci Federsanità per l’Osservatorio regionale

Questi i numeri dal quindicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana, realizzato su dati relativi al 2022 dall’Osservatorio sociale regionale. Quest’ultimo realizza il monitoraggio attraverso i dati forniti dai nodi delle reti territoriali antiviolenza, a partire dai Centri antiviolenza presenti sul territorio, 25 in tutto per un totale di 102 punti di accesso grazie all’apertura di sportelli locali. I dati, si spiega dalla Regione, “evidenziano una crescita esponenziale del fenomeno: oltre ai casi citati dei centri violenza e di accesso tramite codice rosa, cresce il numero delle donne che si rivolgono ai consultori per casi di abuso o maltrattamento (sono state 810 nel 2022) e quelle che sono state ospitate in case rifugio”. Ancora, iL percorso di uscita dalla violenza è stato avviato nel 2022 da 3.232 donne, per il 69% italiane, nel 56% dei casi di età compresa fra i 30 e i 49 anni. Sempre l’anno scorso, nelle 23 case rifugio sono state ospitate 109 donne e 92 figli o figlie per la maggior parte provenienti dell’ambito regionale e segnalate dai servizi sociali territoriali. Riguardo ai 5 centri per uomini autori di violenza presenti in Toscana, vi hanno effettuato l’accesso in 280 contro i 172 del 2021: per il 71,4% sono di nazionalità italiana, più della metà ha tra i 30 e i 49 anni. Ad oggi, circa il 40% degli uomini conclude il percorso e una percentuale analoga lo abbandona o interrompe per vari motivi.

I dati sono stati presentati a Firenze in occasione di ‘Umanità è anche libertà’, iniziativa a cui hanno partecipato le assessore regionali Serena Spinelli e Alessandra Nardini e promossa nell’ambito de ‘La Toscana delle donne’ in vista della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne che cade il 25 novembre. Diffuso anche il dato su bambini e ragazzi vittime di violenza diretta e di violenza assistita, raccolto dal Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, che è “in costante crescita”: nel 2022 i minori vittime di maltrattamenti siano stati 4.462 (erano 4.155 nel 2021) . Nello stesso anno il numero dei casi di violenza cui hanno assistito dei minori è stato di 2.578 (erano stati 2.473 nel 2021).(erano stati 1.918 l’anno precedente). All’interno del progetto Codice rosa poi il Centro di riferimento regionale per la violenza e gli abusi sessuali su adulte e minori di Careggi ha registrato nel 2022 60 accessi (erano stati 33 l’anno precedente) con un picco nella fascia di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Le persone assistite dai consultori l’anno scorso, per casi di abuso e maltrattamento sono state 810 (741 nel 2021). L’area di di problematicità più ricorrente è quella dei maltrattamenti fisici (43,8% degli accessi)

Toscana, al via finanziamenti voucher per disoccupati e cig

I  voucher formativi individuali sono destinati a persone disoccupate iscritte ai Centri per l’Impiego della Toscana e a lavoratrici e lavoratori beneficiari della cassa integrazione guadagni in deroga per eccezionali cause di crisi aziendale e riorganizzazione. Potranno accedere al contributo anche operaie e operai ex Gkn.

A mettere in campo gli avvisi Arti, l’Agenzia regionale toscana per l’impiego. Questo tipo di voucher è una delle misure previste nel Nuovo Patto per il Lavoro della Regione Toscana concertato con le parti sociali.

La dotazione complessiva ammonta a circa 3 milioni e 667 mila euro. “Si tratta di un importante provvedimento in aiuto a chi ha perso il lavoro e in grado di accelerare il ricollocamento occupazionale”, spiegano il presidente Eugenio Giani e l’assessora alla Formazione e al lavoro Alessandra Nardini, che sottolineano l’importanza della novità contenuta in questi avvisi, “a dimostrazione dell’attenzione che la Regione Toscana garantisce costantemente a chi si trova a vivere una situazione difficile”. “Potranno accedere a questo strumento – specificano – anche quelle lavoratrici e lavoratori beneficiari della cassa integrazione guadagni in deroga per eccezionali cause di crisi aziendale e riorganizzazione, come ad esempio operaie e operai della ex Gkn“.

Le risorse sono state suddivise per ambiti provinciali sulla base delle indicazioni ricevute dai Tavoli di confronto locali in cui erano rappresentate le parti sociali del territorio: 291.702 euro a Pistoia, 125.151 euro a Prato, 334.640 euro ad Arezzo, 463.477 euro a Livorno, 313.857 euro a Siena, 426.371 euro a Lucca, 450.000 euro a Grosseto, 305.721 euro a Massa Carrara, 303.898 euro a Pisa, 652.529 euro a Firenze. Per ogni voucher è previsto un importo massimo di 3.000 euro, fruibile per una sola volta, e offre la possibilità di frequentare corsi per il rilascio di qualifica professionale, percorsi finalizzati alla certificazione delle competenze, alla formazione obbligatoria, all’acquisizione di competenze tecnico-professionali, o al conseguimento di patenti di guida superiori alla B e all’abilitazione professionalizzante rilasciata dalle autoscuole

Firenze, martedì 25 luglio riapre il Memoriale degli italiani ad Auschwitz

La riapertura di questo nuovo polo culturale della Memoria a Firenze, di respiro internazionale, avverrà in occasione di una data emblematica per la storia del nostro paese, il prossimo 25 luglio, 80° anniversario dalla caduta del regime fascista.

Simbolo tragico di una storia lontana che non deve tornare attuale, monito per la memoria. Il Memoriale degli Italiani fu voluto, progettato e collocato nel Blocco 21 del campo di Auschwitz dall’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) grazie alla collaborazione di un eccezionale gruppo di intellettuali tra i quali spiccavano i nomi degli architetti Lodovico e Alberico Belgiojoso, dello scrittore Primo Levi, del regista Nelo Risi, del pittore Pupino Samonà e del compositore Luigi Nono che produssero una delle prime installazioni multimediali al mondo.

Dopo un periodo di chiusura, torna visibile presso presso il centro Ex3 a Gavinana, al termine di una lunga e dolorosa vicenda che ne ha portato prima alla chiusura al pubblico e poi alla minaccia di smantellamento da parte della direzione del museo. Oggi quindi l’opera ‘rinasce’ grazie a un complesso progetto che ha visto lavorare fianco a fianca Comune di Firenze, Regione, Ministero per i Beni e le attività culturali e la stessa Aned, proprietaria dell’opera, con il sostegno decisivo di organizzazioni come la Fondazione Cr Firenze, Firenze Fiera, Unicoop Firenze, Studio Belgiojoso, Cooperativa archeologia. K-Array, Tempo Reale.

L’ Aned, infine, si è incaricata di progettare e realizzare una prima mostra sulla storia della memoria della deportazione italiana lungo i decenni, che ora è visibile al piano terra della struttura. Il risultato è  un nuovo progetto museologico, all’interno di spazi rinnovati.  E con esso il luogo a Firenze diventato sua residenza da alcuni anni, che da centro di arte contemporanea, l’Ex3, si trasforma nel Memoriale delle Deportazioni.

La cerimonia di inaugurazione è in programma alle 15.30, in piazza Bartali a Firenze.

Interverranno  i rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni e delle associazioni protagoniste della rinascita del Memoriale degli Italiani e alla realizzazione del Memoriale delle Deportazioni. Per la Regione Toscana saranno presenti il presidente Eugenio Giani, l’assessora alla cultura della Memoria Alessandra Nardini, Ugo Caffaz, consigliere per le politiche per la Memoria dell’assessora Nardini.

Per il Comune di Firenze, parteciperanno il sindaco Dario Nardella e l’assessora alla Memoria Maria Federica Giuliani.Per il Comune di Prato il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore alla cultura Simone Mangani. Per l’Associazione nazionale Ex Deportati, il presidente nazionale Dario Venegoni. Per la Fondazione Museo della Deportazione e della Resistenza, la presidente Aurora Castellani. Per la Comunità Ebraica di Firenze il presidente Enrico Fink.

 

 

Toscana Pride dopo 7 anni torna sabato a Firenze con “Corpi InTRANSigenti”

Toscana Pride 2023 “Corpi InTRANSigenti”  – È dedicato ai “Corpi InTRANSigenti” delle persone lesbiche, gay, bisessuali e bi+, trans*, queer, intersex e asessuali il Toscana Pride  che si terrà sabato 8 luglio a Firenze a sette anni di distanza dal primo Toscana Pride nel capoluogo.

“Come Regione anche quest’anno abbiamo confermato il nostro patrocinio al Toscana Pride, e parteciperemo alla grande parata di sabato 8 luglio a Firenze con il Gonfalone. Ci saremo per ribadire che non esistono persone, amori, famiglie, bambine e bambini di serie A e di serie B.  Lo faremo con ancora più convinzione alla luce dell’attacco che sta subendo la comunità LGBTQIA+, in particolar modo le persone trans e le famiglie arcobaleno.  Siamo orgogliosi di esser stati la prima Regione a dotarci di una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere ormai quasi 20 anni fa, mentre nel nostro Paese non siamo ancora riusciti ad approvare una legge contro l’odio, purtroppo. Per questo sfileremo in una coloratissima Firenze, insieme a rappresentanti di enti locali e associazioni per affermare che la Toscana è terra di diritti e libertà. Su questo nessun passo indietro, solo passi avanti per colmare i ritardi che da anni, sul fronte dei diritti civili, l’Italia si porta dietro” ha dichiarato Alessandra Nardini, Assessora all’Istruzione, formazione professionale, università e ricerca, lavo-ro, relazioni internazionali e politiche di genere della Regione Toscana.

“Con grande convinzione abbiamo patrocinato il Toscana Pride e sfileremo con il nostro Gonfalone per le strade fiorentine. È un atto politico oggi ancora più necessario e urgente per affermare il nostro impegno al fianco della comunità LGBTQIA+, per lottare insieme a testa alta e rispondere con determinazione a chi ancora nega uguali diritti a tuttə, a cominciare dalle famiglie omogenitoriali e dalle loro bambine e bambini. Servono garanzie e tutele, ma soprattutto serve subito una legge che superi senza esitazione ogni differenza che si traduce oggi in discriminazione. Serve una politica nazionale all’altezza di questo compito, profondamente democratica e giusta” ha dichiarato Benedetta Albanese, Assessora a Diritti e Pari opportunità del Comune di Firenze.

“Vogliamo tornare in piazza, in un momento in cui la nostra comunità è sotto attacco. Sono nel mirino di questo Governo le persone trans* e le famiglie omogenitoriali e in più si ignorano sistematicamente le nostre istanze. L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di vittime di transfobia e secondo l’ultimo rapporto di ILGA-Europe il 2022 è stato l’anno più violento per la comunità LGBTQIA+* e questa violenza ha assunto la forma dei discorsi d’odio pronunciati da politici e media. Tutto questo è inaccettabile e scenderemo in piazza per non restare indifferenti e rispondere alla cultura dell’odio con l’amore e con la lotta” ha dichiarato Vincent Vallon portavoce del Toscana Pride AUDIO.

IL DOCUMENTO POLITICO. Se negli ultimi sette anni è cresciuta una coscienza sempre maggiore sui temi LGBTQIA+ da parte della società civile, poco o nulla si è mosso nella politica nazionale, anzi la nostra comunità è sempre più sotto l’attacco delle istituzioni e dall’attuale governo. Constatiamo con rabbia come alla nostra comunità in Italia non venga ancora riconosciuta piena dignità, rispetto e riconoscimento.  Le forze politiche riempiono d’odio il dibattito pubblico dimostrandosi completamente aliene e inadeguate a rispondere ai bisogni della comunità LGBTQIA+, e insieme ai movimenti ultra-conservatori, promotori della cosiddetta propaganda “anti-gender” così intrisa di falsità e volute distorsioni della realtà, continuano a strumentalizzare donne e minori soprattutto col fine di attaccare le persone trans* e le famiglie omogenitoriali. Per queste ragioni pretendiamo leggi, tutele e diritti adeguate alle necessità di ogni individuo che garantiscano il pieno benessere di tutte le persone lesbiche, gay, bisessuali, trans*, queer, intersex e asessuali.

Chiediamo una legge che renda inammissibile discriminare per orientamento sessuale, genere o identità. Vogliamo scardinare i principi che intrappolano le soggettività trans* nella narrazione di persone “nate in un corpo sbagliato”, e una nuova legge che ne tuteli l’autodeterminazione superando la ormai obsoleta legge 164/1982, rendendo più veloce, snello e accessibile ogni percorso per l’affermazione di genere.  E ancora, vogliamo una legge che istituisca in Italia il matrimonio egualitario e una riforma complessiva del diritto di famiglia che estenda a tutte le persone la possibilità di adottare o procreare, che permetta il riconoscimento di figliɜ alla nascita e che decostruisca il legame biologico come criterio su cui si fonda il concetto di genitorialità. Le nostre rivendicazioni, come noi, sono intersezionali: riconosciamo nei concetti di patriarcato, razzismo, maschilismo, sessismo, abilismo e sfruttamento la radice comune a tutte le forme di oppressione che colpiscono le persone marginalizzate. Per questa ragione, vogliamo rivendicare il rispetto e la tutela dei diritti delle donne, delle persone migranti, delle persone razzializzate, delle persone nelle carceri, delle persone rese marginali dal sistema capitalistico, delle persone disabili, la cui autodeterminazione e sopravvivenza è costantemente messa sotto attacco dai sistemi di potere e dalle istituzioni. Quest’anno abbiamo scelto di dedicare il Toscana PRIDE ai nostri corpi inTRANSigenti. Attraversare le piazze con i nostri corpi è un atto politico, di lotta e resistenza, e lo facciamo, come ai tempi di Stonewall, affermando la nostra intransigenza, la nostra indisponibilità ai compromessi e alle mediazioni al ribasso. Il documento politico integrale è consultabile su www.toscanapride.eu/documento-politico/

Il ritrovo del grande corteo di sabato 8 luglio sarà dalle ore 16:30 al Giardino delle Scuderie Reali, partenza prevista intorno alle 17:30 dal piazzale di Porta Romana. Il percorso prevede il passaggio in Via Romana, Via Maggio, L.no Guicciardini, Ponte alla Carraia, L.no Vespucci, Via di Melegnano, Borgo Ognissanti, Via Il Prato, Viale Fratelli Rosselli, Piazza Vittorio Veneto e terminerà al parco Vittorio Veneto dove si terrà l’evento finale con intervento e incursioni di artisti. Al corteo, le realtà che saranno presenti con mezzi sono 11: Famiglie Arcobaleno, Arcigay Firenze, Ireos, Arcigay Livorno, Arcigay Arezzo, Agedo, Coming Out con Arcigay Prato Pistoia, The Shade, Mamamia, Love My Way e The Social Hub.

Ad oggi sono oltre 90 i patrocini arrivati da Comuni, Province, Regione Toscana ma anche Ordini professionali (Assistenti Sociali, Psicologi, Avvocati, Fisioterapisti e Medici), Università per Stranieri di Siena e Scuola Superiore Normale di Pisa. Le adesioni di associazioni, partiti e altre realtà sono oltre 150 PER CHI ARRIVA CON PULLMAN ORGANIZZATO sono previste aree di sosta nei pressi del concentramento che saranno comunicate nei prossimi giorni sul sito www.toscanapride.eu.

Si può ancora aderire al Toscana Pride scrivendo a: adesioni@toscanapride.eu e sostenere l’evento tramite bonifico sul conto corrente IT 25P0 3069 0960 6100 0001 50545 (Banca Intesa) intestato a: Toscana Pride.

Info su www.toscanapride.eu.

🎧 Satis, un numero verde contro la tratta e lo sfruttamento

Un numero verde per segnalare le situazioni di sfruttamento. E’ quello diramato nell’ambito del progetto Satis e presentato questa mattina in Regione. I numeri del 2022 parlano chiaro: sono 203 le situazioni di sfruttamento gestite, con 567 chiamate ricevute all’800-600-500.

Satis, promosso dal Comune di Viareggio in collaborazione con la Zona Distretto Versilia e in sinergia con la Regione Toscana, e cofinanziato dal Dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri e da molti enti locali, si occupa di contrastare i fenomeni di sfruttamento lavorativo, prostituzione e di opporsi alle attività illegali forzate come lo spaccio o i furti per conto terzi, la tratta delle persone.

In 63 casi, come reso noto in una conferenza stampa in Regione a Firenze, con il progetto Satis si è intervenuti per sfruttamento di tipo lavorativo, in 133 è stato chiesto aiuto per sfruttamento sessuale su strada, 5 persone erano vittima di sfruttamento sessuale in appartamento e 2 di matrimoni forzati. In dettaglio coinvolte 135 donne, 61 uomini e 7 trans. Per quanto riguarda i territori a Firenze nel 2022 ci sono state 51 vittime di sfruttamento. Segue Prato con 33 casi e Pisa con 24.

“I casi di tratta e di sfruttamento sono lesivi di ogni principio di dignità umana – ha dichiarato l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli -. Per questo è importante un progetto come questo che interviene laddove i diritti fondamentali di ogni essere umano vengono calpestati”.

“I dati sulle attività del progetto Satis – ha osservato l’assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini – ci confermano che per contrastare i fenomeni di tratta e sfruttamento occorre, accanto alla dimensione repressiva, la costruzione di un sistema di protezione verso chi è vittima”. “Il numero verde nasce nel 2011 in Toscana ed è collegato da sempre al sistema nazionale antitratta – ha ricordato Serena Mordini, della segreteria tecnica del coordinamento Satis Toscana -. E’ un centralino h24 a disposizione dell’utenza, delle forze dell’ordine, e delle associazioni”.

Università: prorogato accordo con Autolinee toscane per trasporto agevolato anche in estate

In considerazione del maggior numero di studenti registrati sulla piattaforma di Autolinee Toscane che fruiscono in forma agevolata del Tpl, che al febbraio 2023 erano circa 38 mila contro i 27 mila del febbraio 2021  l’accordo integrativo prevede risorse aggiuntive a favore di Autolinee Toscane pari a circa  1 milione 500 mila euro

Prorogato l’accordo con Autolinee Toscane per gli studenti dell’Università di Firenze. E’ quanto annunciato, i una nota, dalla Regione Toscana. +

In considerazione del maggior numero di studenti registrati sulla piattaforma di Autolinee Toscane che fruiscono in forma agevolata del Tpl, che al febbraio 2023 erano circa 38 mila contro i 27 mila del febbraio 2021 presi a riferimento per la stima degli oneri preventivati nel vigente accordo per l’anno accademico 2022-23, l’accordo integrativo prevede risorse aggiuntive a favore di Autolinee Toscane pari a circa 500 mila euro ciascuno da parte di Regione Toscana, Comune di Firenze ed Università di Firenze, per un totale di 1 milione 500 mila euro.

“Si tratta di un atto di civiltà. Gli studenti universitari che abitano nell’area fiorentina devono poter usufruire anche in estate del trasporto locale in modo agevolato. La concezione non può che essere quella del servizio pubblico. Ben venga, dunque, questa delibera che allunga la durata dell’accordo che permette l’accesso a tariffa agevolata al trasporto pubblico nell’area urbana per gli studenti dell’Università di Firenze”, ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani commentando l’approvazione in Giunta regionale dello schema di accordo integrativo tra Regione Toscana, Università di Firenze, Azienda regionale per il Diritto allo studio universitario (Ardsu), Comune di Firenze ed Autolinee Toscane, che proroga al prossimo 20 settembre la durata dall’accordo sul trasporto pubblico locale (Tpl) a tariffa ridotta che altrimenti sarebbe scaduto il 21 luglio. Con l’accordo integrativo vi è tra l’altro la previsione di risorse aggiuntive proprio per garantire la rimodulazione della scadenza.

“Da evidenziare è l’attenzione riservata alle studentesse e agli studenti che frequentano l’Ateneo fiorentino e hanno necessità di raggiungere agilmente e quotidianamente le varie sedi dell’Ateneo”, ha affermato l’assessora regionale all’Università, Alessandra Nardini. “La Regione Toscana intende da sempre il trasporto pubblico come un diritto e tanto più rappresentano un diritto le scelte che vanno incontro ai bisogni e alle necessità delle giovani generazioni”, ha sottolineato l’assessore regionale ai Trasporti, Stefano Baccelli.

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