Franceschini: al Franchi fondi dal Recovery plan

Il ministro della cultura si dice favorevole che la ristrutturazione del Franchi sia finanziata anche con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza

Il restyling dello stadio Franchi potrebbe essere finanziato anche dai fondi del  Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19. Lo ha detto il ministro delal cultura Dario Franceschini.

“Valutiamo la possibilità di far rientrare lo stadio Franchi di Firenze, progettato da Nervi, nel
novero dei grandi attrattori culturali ” da riqualificare con i fondi del PnRR, Quella dei grandi attrattori “è ancora una ipotesi su cui lavorare, se dal Parlamento mi viene questa indicazione per un’opera architettonica di grande valore come lo stadio Franchi di Nervi, questa è una integrazione che si può fare ovviamente , che sono favorevole a fare”  ha detto  Franceschini, rispondendo ai tanti parlamentari che nel dibattito seguito alla presentazione delle linee programmatiche del suo mandato gli chiedevano di intervenire per salvare lo stadio.

“Siete in tanti a chiedermelo, ho ricevuto su questo anche una lettera del sindaco di Firenze Nardella. Si tratta di un’opera di grande valore, non c’è più l’ipotesi di un intervento di un privato, quindi essendo lo stadio di proprietà del comune si chiede di immaginare un intervento con risorse pubbliche su un bene che resta pubblico. Più o meno gli interventi sui grandi attrattori culturali sono finalizzati a questo” conclude il ministro citando a volo d’uccello altri progetti della lista dall’Arsenale di Venezia al parco del Po a Torino, dal sistema dei porti genovesi al progetto due volte Uffizi a Firenze, il porto vecchio di Trieste, la via Appia a Roma

Italia Nostra: “Non ritiriamo ricorso contro Viola Park”

‘Fermiamo la speculazione, a Roma i fatti ci hanno dato ragione’. Italia Nostra non ritirerà il ricorso contro il Viola Park

Italia Nostra “non ritirerà” il ricorso straordinario al presidente della Repubblica contro il progetto di centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli (Firenze), il cosiddetto ‘Viola Park’, “ed è più che mai determinata – si legge in una nota dell’associazione – a fermare quella che appare una mera operazione speculativa di un privato, insieme ad altre associazioni ambientaliste, come Legambiente, e ai gruppi di cittadinanza che si sono attivati”.

Per Ebe Giacometti, presidente nazionale di Italia Nostra, “l’unica colpa dell’associazione e dei suoi rappresentanti è quella di chiedere il rispetto delle norme urbanistiche esistenti, norme votate e quindi volute dalla maggioranza dei cittadini. Già con la vicenda dello stadio di Tor di Valle a Roma, Italia Nostra si era scontrata con le ondate di odio della tifoseria. Ai tifosi tutti ricordiamo che i fatti ci hanno dato ragione sulla vicenda romana. Riteniamo inaccettabile questo attacco personale contro un esponente dell’Associazione che tanto ha fatto per la tutela del patrimonio culturale di Firenze”.

Stamani erano arrivati anche altri attestati di solidarietà al presidente di Italia Nostra Firenze, che ha ricevuto minacce e offese in seguito all’annuncio del ricorso straordinario dell’associazione contro la costruzione del nuovo centro sportivo della Fiorentina, il cosiddetto ‘Viola Park’, a Bagno a Ripoli.

“Quello che non possiamo accettare – afferma Legambiente Toscana – è il disprezzo e la violenza linguistica, che sono semplicemente indegni di un Paese civile. Violenza e odio che a nostro avviso meriterebbero di essere perseguiti nelle sedi che il nostro ordinamento giudiziale prevede”. Secondo Wwf Toscana e Wwf Oasi dell’area fiorentina “chi si dichiara amante di Firenze e della sua squadra di calcio e poi si comporta in questo modo, calpesta la nostra città e la nostra cultura”. Anche il Laboratorio politico perUnaltracittà esprime “solidarietà e vicinanza” a Rombai, definendo il progetto dei Viola Park “una scelta urbanistica scellerata che sopprimerà venticinque ettari di terreno agricolo del Pian di Ripoli, zona di grande pregio ambientale”. Il Popolo della Famiglia attacca anche il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, che aveva definito “braccio armato dei comitati” Italia Nostra: “Parole assai tristi”, dice il responsabile Pier Luigi Tossani, che parla di “ricerca di facile consenso politico”.

Viola Park, Rombai (IN): “io tifoso, ma l’ operazione è inammissibile”

Dopo le polemiche che hanno fatto seguito alla presentazione del ricorso di Italia Nostra, che si è appellata al Capo dello Stato contro il progetto del Viola park di Bagno a Ripoli, abbiamo intervistato il presidente di IN Firenze, arch.Leonardo Rombai. Che accusa. io e la mia famiglia siamo stati fatti  oggetto di pesanti minacce.

“L’operazione del Viola Park non è ammissibile per il suo status di intervento privato e anche per la sua entità (coinvolge 22-23 ha e prevede abbondante consumo di suolo con nuovi edifici con cementificazione di ben 2 ettari,  numerosi campi sportivi di cui due con tribune, parcheggi e strade) in un’area dove per lo strumento urbanistico ancora vigente non si può costruire – è campagna fuori dal centro abitato e vincolata dalle leggi di tutela -” lo dice Leonardo Rombai, presidente di Italia Nostra Firenze che ha firmato il ricorso presentato al Capo dello stato contro il progetto.
Secondo Rombai, il Viola park è stato atuorizzato “con giochi di prestigio (tre varianti fra 2019 e 2020 che IN ritiene illegittime rispetto alla vigente legge urbanistica regionale del 2014),  purtroppo anche dalla Regione e dalla Soprintendenza” ma si tratta comunque “di un intervento privato che non rientra in alcun modo negli interessi pubblici del territorio ove si colloca. Un intervento che non valutiamo come esempio negativo, di non applicazione di belle leggi e norme (come la legge urbanistica e il piano paesaggistico della Toscana), e anche cattivo esempio per altre analoghe operazioni di speculazione sul territorio non urbano”.

Rombai denuncia di essere stato fatto oggetto di ripetute minacce  dopo che la notizia del ricorso è diventata di pubblico dominio.

“Le minacce, insieme agli insulti, sono state tantissime. Francamente me le aspettavo: avevo già sperimentato non solo i primi ma anche le seconde nel 2019 dopo il ricorso al TAR e poi al Consiglio di Stato sulla variante all’art. 13 del Regolamento Urbanistico di Firenze, addirittura per due volte dei cittadini infuriati sono venuti nella nostra sede, con brutte intenzioni. Altri insulti e minacce le ho avute io e altri amici dell’Associazione sul ricorso al doppio ponte sull’Arno e circonvallazione di Vallina, solo per rimanere ai fatti recenti. Quindi – toccando il tifo – mi aspettavo quanto sta accadendo da ieri l’altro, che è anche paradossale perché sono anch’io tifoso viola da quando avevo 10-11 anni (e immagino che capirà perché: dall’anno del primo scudetto)”.
Rombai si dice “dispiaciuto per quanto è avvenuto e sta avvenendo, ma continuo a svolgere un ruolo che ho piena consapevolezza essere doveroso per un volontario della tutela. Vorrei spiegare ai tifosi – e a tutti coloro che lo chiedono – perché abbiamo fatto il ricorso: ho cercato di scriverlo e dirlo almeno ai primi che hanno scritto o hanno chiamato, poi sono stato travolto dall’ondata di contatti, e comunque devo purtroppo verificare che i tifosi hanno sulla questione una certezza tautologica: il Viola Campus è qualcosa di straordinariamente bello e necessario, non solo alla squadra e quindi a loro, ma a tutto il territorio (Bagno a Ripoli, Firenze, la Città Metropolitana). Basta questa incrollabile fiducia e certezza. Si deve fare, indipendentemente dalle leggi e dalle norme di pianificazione. Per questo, una volta tanto esaltano le Istituzioni, a partire dal Sindaco Casini, il vero regista e demiurgo dell’operazione”.
l patrimonio culturale e della qualità della vita e della salute connesse alla qualità o meglio alle criticità del territorio. Il Sindaco Casini dovrebbe anche farsi l’esame di coscienza e chiedersi se la cosiddetta “comitatizzazione” del territorio e le opposizioni anche giuridiche di associazioni come la mia, non siano anche e soprattutto il risultato di una politica che rifugge quasi totalmente dall’ascolto dei cittadini, che non appllca leggi e intese internazionali, europee, nazionali e regionali sulla partecipazione, gabellando come tale sporadici incontri e conferenze stampa su interventi già tutto decisi come nel caso del Campus e ritenuti scelte sbagliate. I comitati – almeno quelli che si occupano di ambiente e qualità della vita – nascono proprio di fronte a tale vuoto di interesse da parte delle amministrazioni locali. Italia Nostra si è sempre dichiarata disponibile a discutere con le Amministrazioni prima e durante e anche dopo l’approvazione di piani e altri atti: sfido il Sindaco Casini a dimostrare il contrario. La realtà è che siamo ghettizzati e quando ci opponiamo a scelte sbagliate e pericolose per le materie per le quali operiamo, da volontari che si autofinanziano,  veniamo anche tacciati come talebani. Mi creda, non è un’attività facile, la nstra, ma è nel nostro DNA e cerchiamo di andare av anti.
Leonardo Rombai

Ricorso Viola Park: “Italia Nostra è braccio armato comitati”

Il sindaco di Bagno a  Ripoli commenta così l’esposto al Capo dello Stato dell’associazione ambientalista per bloccare la realizzazione del centro sportivo della fiorentina. “Se la richiesta di sospensiva cautelare avanzata da Italia Nostra  sarà accolta, c’è il rischio che i lavori possano fermarsi temporaneamente per alcuni mesi”

“Prendiamo atto del ricorso straordinario al Capo dello Stato da parte di Italia Nostra che in extremis cerca di rallentare l’iter del Viola park con la collaudata prassi dei ricorsi e dei contro-ricorsi. Rallentare, non certo fermare l’opera, perché siamo certi della bontà e della assoluta correttezza dell’iter urbanistico”  il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, commenta così il ricorso presentato dall’associazione Ambientalista contro la realizzazione del viola park, il cui cantiere  era stato inaugurato con grande soddisfazione da parte della Acf Fiorentina, lo scorso venerdì 5 febbraio 2021

“il Centro sportivo della Fiorentina  -commenta ancora Casini- È una infrastruttura importantissima per tutto il territorio fiorentino, non solo per la Fiorentina, con ricadute vitali per il tessuto economico cittadino, che ha alle spalle un percorso amministrativo attento e rigoroso2.

Nel merito del ricorso presentato da Italia nostra Casinisi dice tranquillo. “Tutti i passaggi sono stati ben delineati e definiti con il coinvolgimento di tutti gli enti e le istituzioni interessate che hanno espresso pareri favorevoli e unanimi, dalla Regione Toscana e la Città metropolitana, alla Soprintendenza” precisa il sindaco. Che aggiunge “C’è stato anche  con un percorso partecipativo che è stato il più ampio possibile e pure allungato per un coinvolgimento della cittadinanza”.

Inoltre “praticamente unanime e bipartisan è stata inoltre l’approvazione della variante urbanistica da parte del Consiglio comunale di Bagno a Ripoli, che con una sola eccezione ha votato compatto, con l’unità di intenti di forze politiche che rappresentano il 95% della nostra comunità”.

“Ho fiducia che le autorità preposte tengano conto di tutto questo e che la situazione si risolva in tempi brevi” sotolinea Casini. ” Purtroppo, però, se la richiesta di sospensiva cautelare avanzata da Italia Nostra sarà accolta, c’è il rischio che i lavori possano fermarsi temporaneamente per alcuni mesi, proprio adesso che con l’arrivo dei titoli a costruire sono pronti ad entrare nel vivo”.

“Resta l’amaro in bocca perchè” di fatto il ricorso di Italia nostra si configura come “il tentativo di frenare investimenti importanti per i territori, tanto più fondamentali in questo momento così delicato per le drammatiche ricadute economiche e sociali seguite all’emergenza sanitaria” dice ancora il sindaco.

Che conclude: “non è la prima volta, purtroppo, che Bagno a Ripoli vive in prima persona questo paradosso. Ma come già accaduto in altre occasioni siamo sicuri che la bontà della nostra azione amministrativa riuscirà a prevalere”. Francesco Casini, sindaco Bagno a Ripoli”.

Italia Nostra presenta ricorso contro il Viola Park

Firenze, la notizia arriva dal sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, che ai microfoni di Radio Bruno, fa sapere del ricorso di Italia Nostra, una onlus nata per “la salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali”, nei confronti del nuovo ‘Viola Park’ della Fiorentina.

“Era l’ultima possibilità di fare un ricorso sulla variante urbanistica approvata, e ci è stato notificato quando ormai non ce l’aspettavamo più”, dice il sindaco Francesco Casini a proposito del ricorso di Italia Nostra.

“Io non ho preoccupazioni perché il procedimento è stato assolutamente rigoroso e ha avuto l’ok da tutti gli enti preposti. Purtroppo, Italia Nostra, che ormai è il braccio armato dei comitati, ha fatto quest’azione col solo scopo di rallentare il progetto. I termini in questione sono contraddittori e non credo possano essere accolti, ma il rischio è che i tempi si allunghino. Al momento c’è una richiesta di sospensione dei lavori e se venisse accolta bloccherebbe il cantiere in attesa del giudizio. Nel frattempo, però i lavori continueranno a procedere fino a prova contraria e sono sicuro che arriveremo in fondo. L’umore di Barone? Ci girano le scatole, a tutti”.

Il cantiere del Viola Park era stato inaugurato con grande soddisfazione da parte della Acf Fiorentina, lo scorso venerdì 5 febbraio 2021, che era stato considerato un grande giorno, per il futuro sviluppo della società viola, almeno dal punto di vista simbolico.

“È un orgoglio essere coprotagonisti di questa pagina storia per la Fiorentina, inauguriamo il cantiere del primo grande patrimonio della storia del club viola -aveva gioito allora lo stesso sindaco Casini – Siamo riusciti in tempi eccellenti per il nostro Paese ad arrivare fino a qui, appena 15 mesi dopo i primi incontri, quasi tempi statunitensi. C’è stato uno straordinario gioco di squadra tra la Fiorentina, gli architetti e le amministrazioni per raggiungere questo traguardo”.

La nota ufficiale del sindaco di bagno a Ripoli Francesco Casini:
“Prendiamo atto del ricorso straordinario al Capo dello Stato da parte di Italia Nostra che in extremis cerca di rallentare l’iter del Viola park con la collaudata prassi dei ricorsi e dei contro-ricorsi. Rallentare, non certo fermare l’opera, perché siamo certi della bontà e della assoluta correttezza dell’iter urbanistico.
È una infrastruttura importantissima per tutto il territorio fiorentino, non solo per la Fiorentina, con ricadute vitali per il tessuto economico cittadino, che ha alle spalle un percorso amministrativo attento e rigoroso. Tutti i passaggi sono stati ben delineati e definiti con il coinvolgimento di tutti gli enti e le istituzioni interessate che hanno espresso pareri favorevoli e unanimi, dalla Regione Toscana e la Città metropolitana, alla Soprintendenza. E con un percorso partecipativo che è stato il più ampio possibile e pure allungato per un coinvolgimento della cittadinanza. Praticamente unanime e bipartisan è stata inoltre l’approvazione della variante urbanistica da parte del Consiglio comunale di Bagno a Ripoli, che con una sola eccezione ha votato compatto, con l’unità di intenti di forze politiche che rappresentano il 95% della nostra comunità.
Ho fiducia che le autorità preposte tengano conto di tutto questo e che la situazione si risolva in tempi brevi. Purtroppo, però, se la richiesta di sospensiva cautelare sarà accolta, c’è il rischio che i lavori possano fermarsi temporaneamente per alcuni mesi, proprio adesso che con l’arrivo dei titoli a costruire sono pronti ad entrare nel vivo. Resta l’amaro in bocca per il tentativo di frenare investimenti importanti per i territori, tanto più fondamentali in questo momento così delicato per le drammatiche ricadute economiche e sociali seguite all’emergenza sanitaria.
Non è la prima volta, purtroppo, che Bagno a Ripoli vive in prima persona questo paradosso. Ma come già accaduto in altre occasioni siamo sicuri che la bontà della nostra azione amministrativa riuscirà a prevalere”. Francesco Casini, sindaco Bagno a Ripoli”.

Due hacker a processo per frode a a Fiorentina e Dzon

I due, residenti a Granada, in Spagna, avrebbero messo a segno la truffa con la tecnica del ‘man in the middle’, inserendosi nella corrispondenza via e-mail scambiata tra la società inglese e la Fiorentina, sostituendo l’iban del loro conto corrente a quello
indicato dalla società sportiva per il pagamento

Avrebbero messo a segno una frode informatica riuscendo a far accreditare sul loro conto corrente un pagamento da 1,6 milioni di euro che la Perform Investiment Ltd, società inglese che gestisce Dazn, avrebbe dovuto versare all’Acf Fiorentina come pagamento di una quota di diritti televisivi. Per questo due fratelli spagnoli di 63 e 66 anni sono finiti a processo a Firenze, su decreto di citazione diretta a giudizio emesso dal pm Ester Nocera, titolare delle indagini.

Secondo quanto emerso, i due presunti hacker, residenti a Granada, in Spagna, avrebbero messo a segno la truffa con la tecnica del ‘man in the middle’, inserendosi nella
corrispondenza via e-mail scambiata tra la società inglese e la Fiorentina, sostituendo l’iban del loro conto corrente a quello indicato dalla società sportiva per il pagamento Così,
nell’agosto del 2018 la Perform Investment ha effettuato un bonifico da 1.605.179 euro che è finito direttamente sul conto corrente aperto in una banca di Barcellona, appartenente a una società finanziaria di proprietà dei due fratelli. Quando la Fiorentina ha comunicato di non aver ricevuto il denaro, si è scoperta la frode, facendo scattare gli accertamenti della
polizia postale. La società calcistica è stata poi pagata attraverso un secondo bonifico.

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